5 dicembre 2016
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Le tecniche di Respirazione e Rilassamento Pre Parto
Le tecniche di respirazione e rilassamento
Il rilassamento e la respirazione in travaglio sono essenziali l’uno per l’altro e vanno di pari passo perche mentre respirate vi rilassate, mentre vi rilassate calmate e regolarizzate il respiro.
I principali esercizi di rilassamento proposti negli ultimi 60 anni per la donna in travaglio, sono semplici e di facile applicazione. Alcuni richiedono la partecipazione del partner, altri possono essere applicati anche da sole, alcuni implicano prima una contrazione e poi il rilasciamento, altri si basano sul completo abbandono del corpo, ma tutti dovrebbero essere accompagnati dalla respirazione: regolare, ritmica, lenta e profonda…quella che vi suggerisce il vostro corpo: ascoltatelo, lui sa tutte le cose e conosce quello che è meglio fare.
Il rilassamento progressivo è il metodo ideato dal dottor Edmund Jacobson, illustrato in “How to Relax and Have Your Baby”, del 1959.
Si basa sull’alternanza tra la contrazione e il rilasciamento di alcuni gruppi di muscoli di tutto il corpo, così che possiate capire la differenza tra muscoli contratti e muscoli rilasciati e, quindi, riusciate a capire il modo in cui raggiungere il completo rilassamento in travaglio e il momento in cui lo raggiungete. Dimostra anche come, rilassando un muscolo o un gruppo di muscoli, il rilassamento si estenda anche alle altre parti del corpo e come, al contrario, contraendo un muscolo o un gruppo di muscoli, anche le altre parti del corpo tendano a contrarsi. Sottolinea, quindi, l’importanza di educare al raggiungimento di una percezione a 360° del proprio corpo e delle proprie sensazioni, per poter intervenire su di esso e correggere alcune situazioni ottenendo un risultato globale su tutto il corpo.
Il rilassamento fisiologico è l’esercizio ideato dalla fisioterapista inglese Laura Mitchell e illustrato in “Simple Relaxation”, del 1989.
Il principio di base è quello che i muscoli lavorano in gruppi: quando un gruppo lavora, quello opposto è rilasciato. Per rilassare, quindi, un gruppo di muscoli percepiti in tensione, occorre far lavorare il gruppo opposto con lo stretching, per poi interrompersi, rilasciarlo e registrare la sensazione. In travaglio sarete così in grado di riconoscere le zone del vostro corpo in tensione e di rilassarle.
Il rilassamento passivo è l’esercizio più classico, in cui non si compie alcun lavoro muscolare di contrazione o rilassamento, ma si viene invitate ad abbandonarsi alla voce di chi conduce l’esercizio, passivamente. Questi deve parlare molto lentamente, con voce calma e tono basso, suggerendovi alcune istruzioni: trovare una posizione comoda, fare in modo di non avere troppo caldo o freddo, di non dovervi recare al bagno in mezzo all’esercizio, di non avere fame o sete…poi vi chiede di concentrarvi sulla respirazione, di rallentarne il ritmo, di regolarizzarla… poi di passare mentalmente in rassegna, sempre molto lentamente, le varie parti del corpo, dalla testa ai piedi, concentrandovi sulle sensazioni che queste zone vi inviano, se di rilassamento o contrattura, eventualmente rilassando le zone tese…Ricordando di tanto in tanto di mantenere la respirazione, conclude poi l’esercizio facendo prendere un respiro profondo, stiracchiandosi e cercando di percepire l’energia e il senso di benessere creatosi con il completo rilassamento.
Il rilassamento col tocco è il metodo che Sheila Kitzinger illustra in “The Complete Book of Pregnancy and Childbirth”, del 1989, e prevede la partecipazione del partner.
Viene suggerito di contrarre differenti gruppi di muscoli, soprattutto quelli che voi percepite più in tensione o che di solito tendete a contrarre, facendo caso alle sensazioni che il corpo vi invia. Il partner deve toccare con una o con entrambe le mani queste zone che voi avete messo in tensione. Percependo il tocco, dovrete rilassare quei muscoli come per scorrere verso il tocco, come per abbandonarvi al tocco. Si tratta di una sorta di “allenamento” a quanto accadrà durante il travaglio: la Kitzinger, infatti, suggerisce di immaginare la contrazione come una sensazione molto potente di tocco all’interno del corpo, quindi di imparare ad andare incontro ad essa e abbandonarvi con rilasciamento. Al posto del tocco, più superficiale e leggero, può essere eseguito un massaggio o una pressione più ferma, a seconda di ciò che voi percepite come più efficace e piacevole.
Il rilassamento sbadigliando e stiracchiandosi viene descritto da Margaret Gamper in “Preparation for the Heir Minded”, del 1973.
La Gamper ha ideato questo esercizio perché pensava che gli altri metodi proposti fossero troppo complessi e che necessitassero di troppa pratica per essere eseguiti in maniera efficace e corretta. L’esercizio che propone, invece, è molto semplice e immediato, quasi istintivo, e si può eseguire ogni volta che lo si desidera e in qualunque luogo: venite invitate a sbadigliare e stiracchiarvi, così da espandere i polmoni e riempirli al massimo, stimolando la circolazione e ossigenando tutto l’organismo, energizzando e attivando la muscolatura.
Il rilassamento secondo Stanislavsky è un altro metodo ideato da Sheila Kitzinger e illustrato in “The Experience of Childbirth”, del 1984. In questo esercizio verrete invitate a immaginare di eseguire diverse attività che coinvolgano i vari muscoli a esse deputati, come cercare di infilarvi un paio di jeans molto stretti appena lavati, tenere contratti i muscoli addominali e trattenere il respiro per allacciarli… poi si fa notare come, anche solo immaginando la scena, voi tendiate a contrarre i muscoli, rilassandovi naturalmente alla fine dell’azione.
Il rilassamento attivo viene usato in quei corsi di preparazione al parto che seguono il “metodo-Lamaze”, per testare la vostra capacità di rilassare il resto del corpo mentre un muscolo specifico o un gruppo di muscoli sono contratti. Serve come simulazione del travaglio: imparerete a concentrarvi per rimanere rilassate mentre il vostro utero si contrae. Il partner partecipa attivamente all’esercizio, poiché deve osservarvi o toccarvi per trovare o percepire le zone contratte, tese, cercando di rilassarle. Nel frattempo, vi parlerà, incoraggiandovi a lasciare andare le tensioni e rilassarvi.
Fonte: http://www.dreambaby.it/le-tecniche-di-respirazione-e-rilassamento-pre-parto/
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Corso Online di Medicina Nutrizionale e Metabolomica con 30 crediti ECM
Un metodo pratico e collaudato per il trattamento di problematiche croniche di un paziente e per gestire le sue fasi di guarigione utilizzando un approccio basato sui dati della Medicina Nutrizionale e Metabolomica.
Contenuti del Corso
Il primo corso di medicina nutrizionale online in Europa che si basa sulla scienza Metabolomica.
Il corso comprende diversi step all’interno dei quali si troveranno una serie di testi, video e test per effettuare il controllo di comprensione. Queste sono le fasi del corso che affronterai e per ognuna avrai documenti in formato PDF, video in streaming da potere visionare e soprattutto potrai svolgere test di comprensione per ogni fase.
Un test finale inoltre ti darà la possibilità di ottenere il tuo certificato di partecipazione.
Cosa otterrai con questo corso:
Otterrai un metodo pratico per il trattamento di problematiche croniche di un paziente. Grazie alle speciali tecniche di didattica usate in questo corso e grazie alle innovazioni scientifiche che imparerai, riuscirai a identificare le categorie d’integrazione a cui le persone appartengono, ottenendo così un sistema facile ed applicabile per migliorare la salute dei tuoi pazienti.
Una volta identificata la categoria di appartenenza del tuo paziente potrai facilmente aiutarlo consigliandogli la giusta strada da seguire.
L’efficacia di questo innovativo sistema è comprovata da 11000 casi di persone che grazie ad esso hanno migliorato la loro condizione fisica.
Per svolgere tutto questo imparerai i nuovi dati sulla medicina nutrizionale che alcuni medici e scienziati di Harvard Medicine School hanno rilevato negli ultimi anni.
Perché seguire questo corso?
Seguire questo corso ti permetterà, come detto in precedenza, di rimanere aggiornato sulle più efficaci e innovative metodologie a livello mondiale,per migliorare la salute delle persone. Seguendo il corso parteciperai alla più grande rivoluzione nell’ambito della medicina nutrizionale.
Metabolomica:
La Metabolomica è lo studio sistematico dei Metaboliti, gli scarti delle reazioni chimiche del nostro corpo che variano in relazione alla fisiologia e sviluppo delle cellule, dei tessuti e degli organi dell’organismo.
In questo modo la Metabolomica permette di verificare la condizione biochimica del metabolismo cellulare per rilevare e rivelare ogni possibile disordine. E’ una tecnica di recente acquisizione nel campo clinico, fino a pochi anni fa era usata esclusivamente in campo di ricerca.
Come usiamo la Metabolomica?
Il corso è basato sulle estensive ricerche del relatore e dei medici di E.I.Nu.M. che usano la Metabolomica clinica da 10 anni, mettendo così a disposizione un metodo pratico e collaudato per il trattamento di problematiche croniche di un paziente e per gestire le sue fasi di guarigione, utilizzando un approccio basato sui dati della medicina Nutrizionale e Metabolomica. Grazie a questo corso sarai in grado di riconoscere a quale delle categorie di integrazione appartiene il tuo paziente e saprai cosa fare per aiutarlo.
Durata del corso
Il corso ha una durata di circa 30 ore comprensive della pratica e dei casi studio presi in esame. Ovviamente è una durata indicativa in quanto è estremamente soggettivo il tempo che ci si può impiegare. In ogni caso la media è, come indicato prima, di circa 30 ore.
Cos’è la metabolomica
La Metabolomica è la scienza che studia i prodotti che risultano dalle reazioni chimiche che avvengono nei nostri corpi: i metaboliti.
Nel 1966 il professor Tanaka Kei presso l’Università di Yale, ha descritto e misurato per la prima volta una malattia metabolica. Facendo uso delle nuove tecnologie e di un geniale pensiero clinico, ha misurato un metabolita (acido isovalerico) ed ha scritto un nuovo capitolo nella storia della medicina.
Le malattie metaboliche riguardano degli errori correlati ad un gene che solitamente si traducono nel malfunzionamento di un enzima.
Scopri di più su La metabolomica, cos’è e come usarla
Testimonianze
Ho deciso di fare il corso EINUM per avere uno strumento di valutazione in più per il mio benessere e quello degli altri. L’affidabilità delle fonti e l’aspetto pratico dei contenuti (trasmesso attraverso numerosi esempi e test di verifica) ha soddisfatto le mie aspettative sul corso. Dal punto di vista professionale la metabolomica mi permette di comprendere di più i meccanismi psicofisici inerenti all’alimentazione e allo stile di vita e di consigliare più accuratamente una nutrizione specifica anche in casi di disagio mentale e deficit da disturbi dell’attenzione, monitorando i risultati, sempre nell’ottica che rispetta la complessità e l’unicità della persona.
Vista l’esperienza positiva consiglio agli educatori e ai naturopati di fare il corso, sinceramente l’ho trovato uno strumento valido e concreto che ho potuto mettere facilmente in pratica sin da subito.
Dtt.ssa Giulia Schiavon, Educatrice esperta in naturopatia infantile – Chi è Giulia – E-mail: g.happiness88@gmail.com – tel. 3409010308
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/corso-online-di-medicina-nutrizionale-e-metabolomica-con-30-crediti-ecm/
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…e se lo vizio?
Sempre la solita domanda: portando il bambino in fascia si vizia? tenendolo sempre a contatto si trasforma in un mammone-cozza?
In tanti rispondono…ma vi lasciamo con questa riflessione, ideale nel periodo caldo.
“Immaginate di avere sete. Qualche volta vi viene dato un bicchiere d’acqua, qualche volta no. La vostra sete non è soddisfatta. L’unica cosa che sapete è che è sempre qualcun altro che decide se darvi o no un bicchiere d’acqua. Diventate sempre più nervosi e frustrati. Cominciate quindi a chiedere dell’acqua continuamente, anche quando non avete sete, perchè non siete sicuri che, quando avrete sete, vi sarà data dell’acqua.Diventate insicuri quando non avete acqua a disposizione e così preoccupati di non aver abbastanza acqua da divenire incapaci di pensare ad altro. Diventate dipendenti dalla fonte, che non abbandonate per poterne chiedere in continuazione.
Adesso immagina lo scenario opposto. Sei assetato e ti viene subito dato da bere in modo da placare la tua sete. Sei soddisfatto e puoi continuare a fare ciò che stavi facendo senza preoccupazioni. Ti rassicura sapere che l’acqua è sempre disponibile e che puoi prenderla ogni volta che vuoi. Con questa sicurezza alle volte addirittura te ne dimentichi. Senza pensieri, puoi dedicarti anima e corpo ad altre attività. Puoi esplorare, crescere…addirittura allontanarti dalla fonte.
Ora trasporta questo questo scenario sul tuo piccolo e sul suo bisogno di contatto fisico. E’ evidente che rispondere immediatamente al bisogno del vostro bimbo non lo renderà dipendente…
da Istruzioni per l’Uso – BBSlen Babylonia.
L'articolo …e se lo vizio? sembra essere il primo su Mammarsupio.
Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/08/07/e-se-lo-vizio-2/
“L’errore di Babbo Natale”: Richard Curtis ci regala un nuovo splendido libri per bambini.
Non è un segreto, oramai le illustrazioni di Rebecca Cobb sono spettacolari (e ci piace ancora di più come persona, data la sua dedica in questo libro “Per la mia famiglia e Babbo Natale” – speciale), così abbiamo voluto recensire con piacere questo libro natalizio.
Richard Curtis riesce a emozionarci come nessun altro. Il rapporto tra i due personaggi principali (due gemelle di nome Michi e Alex) è dato da colpi di scena impertinenti, Alex ne combina di tutti i colori prendendo di mira la sorella gemella Michi.
Michi è veramente preoccupata, la sorella rischia di non ottenere i regali da Babbo Natale quest’anno dato i suoi comportamenti, difatti le sue preoccupazioni sono ben fondate; Babbo Natale quest’anno ha deciso di non dare nulla ai bambini dispettosi e fare regali solo ai bambini dai comportamenti esemplari. Ma fa un errore cruciale, tuttavia, confonde le gemelle mentre dormono e lascia un enorme calza piena di doni per Alex e Michi riceve una calza vuota. Le sorelle nella loro generosità rimediano.
Babbo Natale tornerà indietro per rimediare al suo errore, per colmare la calza lasciata vuota? A voi il finale da scoprire.
I bambini non possono essere dipinti come buoni o cattivi, Alex dopo tutti i suoi modi sbagliati, finalmente fa qualcosa innegabilmente ‘buona’, condividere la sua calza. Il legame tra sorelle è così forte.
Il messaggio dolce è la condivisione è il farsi forza a vicenda, preoccuparsi dello stato d’animo dell’altra, nonostante le beghe quotidiane.
Una grande storia, speziata dagli odori e ambientazioni natalizie; Rebecca Cobb ancora una volta supera se stessa con le illustrazioni. Geniale l’idea del cattivometro di Babbo Natale per misurare il comportamento dei bambini. Davvero consigliato come il già recensito Un’eccezionale Nevicata dello stesso autore e illustratore.
- Titolo: L’errore di Babbo Natale
- Autore: Richard Curtis
- Illustratore: Rebecca Cobb
- Copertina rigida: 44 pagine
- Editore: Gallucci (18 ottobre 2012)
- Collana: Illustrati
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8861454151
- ISBN-13: 978-8861454156
Fonte: http://www.libricino.it/2016/12/01/lerrore-di-babbo-natale-richard-curtis-ci-regala-un-nuovo-splendido-libri-per-bambini/
Frase del giorno 05.11.2016
Non promettere quando sei felice, non rispondere quando sei arrabbiato e non decidere quando sei triste.
L'articolo Frase del giorno 05.11.2016 sembra essere il primo su Mamma e Bambini.
Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-05-11-2016-2/
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La colazione al sacco…. quasi mancata!
Può capitare, lo so.
Ma a me non era mai successo. Ho sempre avuto una buona memoria e mai, mai in 44 anni avevo dimenticato un appuntamento, un impegno… Mai. ( Se è capitato non me lo ricordo 😉 ).
Ieri faceva freddo. Sono uscita dall’ufficio, ho raggiunto Marco all’oratorio dove stava giocando con un suo amichetto e siamo andati di corsa al campetto di calcio dove Luca stava facendo gli allenamenti.
Oltre mezz’ora ad aspettare. C’era anche una bava di vento.
Alla fine dell’allenamento ero gelata. Non sentivo più le estremità di mani e piedi.
Tornati a casa, ho spedito Luca sotto la doccia calda. Intanto ho preparato la cena: pastina in brodo, filetti di merluzzo al forno, formaggi, frutta.
Alle nove finalmente avevo finito di sparecchiare, rassettare la cucina, lavare i piatti, steso i panni che intanto la lavatrice aveva lavato.
Ho detto a mio marito: “E’ finita anche questa giornata. Avrei da stirare, ma non ne ho proprio voglia. Domani è un altro giorno e si vedrà!”
Ho preso il cellulare, ho aperto WhatsApp. C’erano dei messaggi sul gruppo della classe di Marco.
Il primo: “Domani i bambini vanno in gita, volevo sapere se….”
Non sono riuscita a leggere oltre.
“Cavolo, cavolo, cavolo!”, ho esclamato (In realtà ho detto altro… ma non lo posso scrivere 😉 ).
“Cosa è successo?” mi ha chiesto subito mio marito.
“Domani Marco deve andare in gita e io me ne ero completamente scordata. Completamente! Capisci? Il nulla, il vuoto.”
E lui: “Vabbè, che problema c’è? Ora lo sai”
Io: “Gita significa pranzo al sacco. Cosa gli do da mangiare a tuo figlio domani? Mangiasse tutto!”
Lui: “Del parmigiano e dei taralli!”
Io: “Tutto il giorno fuori con due taralli e due tocchi di parmigiano? Certo che tu la fai facile! Anche io vorrei essere uomo per non dover pensare a nulla.”
Ho aperto il frigorifero. C’era del formaggio, una vaschetta di prosciutto crudo e in dispensa avevo del pane bianco per tramezzini.
Ho chiamato Marco. “Tu domani vai in gita?”
E lui: “Certo”
Io: “Ma non me lo potevi ricordare?”
Lui: “Mamma, mi hai dato i soldi e hai firmato l’avviso, lo sapevi anche tu della gita!”
Io: “Sì, sapevo che dovevi andare al museo con la scuola, ma non mi ricordavo il giorno. Potevi ricordarmelo! Ti va bene se per domani ti preparo dei tramezzini farciti?”
Marco: “Mamma, lo sai che non mi piace questo pane. Non mi puoi dare come sempre qualche focaccina e dei panini morbidi?”
Io: “Ok, va bene. Domattina mi alzo prima e ti vado a prendere il pane fresco e le focaccine. Poi ti preparo dei tocchetti di parmigiano e dell’acqua. Ti basta o vuoi altro?”
E mentre mi accordavo con Marco sul da farsi, mio marito sorrideva: “Certo che come lo vizi tu….”
Alle nove e mezza i bambini erano già a letto.
Ma io ero continuavo ad essere nervosa. Ero arrabbiata, incavolata con me stessa. “Ti rendi conto? Se non avessi letto quel messaggio io avrei mandato il bambino a scuola senza pranzo al sacco! Povero figlio e che figuraccia avrei fatto!”
E mio marito: “Altro che VivaLaMamma, saresti diventata la barzelletta della scuola! Ah! Ah” Ah!”
Io: “Scusa, ma mi spieghi perché devo essere solo quella che si deve ricordare le cose, quella che deve organizzare, preparare… Tu ti senti esonerato? Non ti senti un po’ in colpa?”
Lui: “Io? No. Ci hai sempre abituati così. Tu sei quella che fa tutto, che pensa a tutto… Va bene così!”
Io: “No, mi sa che non va più bene così. Sto perdendo colpi…”
Sono andata a letto, ma non ho riposato bene. Mi sono svegliata mille volte. Avevo paura di non sentire la sveglia, di non fare in tempo a fare tutto… Insomma nottataccia.
Stamattina la sveglia. Mio marito prontamente: “Non devi andare a comprare i panini?”
Io: “Sì, mi sto alzando. Un attimo…”
Alle 7.20 ero già tornata a casa con i panini ancora caldi, le focaccine appena sfornate e i cornetti al cioccolato per la colazione!
Arrivata in ufficio ho raccontato alle mie colleghe della mia dimenticanza.
“E’ la prima volta, vero? Ecco perché stai così! Vedrai che all’ennesima volta non ti sentirai più in colpa!”, mi ha risposto la prima collega sorridendo.
E l’altra: “Beh, io una volta ho dimenticato mio figlio in palestra!”
Io: “ E poi?”
Lei: “E poi mi hanno chiamata e sono andata a prenderlo”.
Io: “E come ti sei sentita?”
Lei: “Che ti devo dire, siamo umani, può capitare… In fondo anche Gesù fu dimenticato al tempio…”
Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/11/la-colazione-al-sacco-quasi-mancata/
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Il Natale a Londra con i bambini: alla scoperta della città di Peter Pan nel periodo più bello dell’anno by Family Welcome
La odi o la ami: per me è sempre stata una seconda casa, per cui non ho mai potuto fare a meno di amarla.
Già da molto tempo prima che vi si insediasse metà della mia famiglia, ho sempre avuto un amore profondo per Londra. L’ho conosciuta la prima volta più di 20 anni fa, il mio primo viaggio da sola, un viaggio che mi è restato nel cuore e che mi ha fatto letteralmente innamorare di questa magica metropoli.
Da 10 anni a questa parte l’amore e le emozioni che mi portano a viaggiare spesso qui sono ormai diversi, ma sempre smisurati: alla gioia di potervi trascorrere qualche giorno spensierato si unisce quella di poter abbracciare Oscar, Gaia e Cosmo, i miei adorati nipoti.
Quest’anno ho approfittato di qualche giorno di chiusura della scuola di Ascanio per portarlo a trovare i cugini: già dalla metà di Novembre la città si accende di mille luci e inizia il periodo più bello per visitare Londra con i bambini!
La gioia dei piccoli è stata incontenibile: 3 giorni tutti insieme a zonzo per la città e niente scuola. Difficile volere di più!
Cosa fare il periodo di Natale a Londra con i bambini?
Beh, senza dubbio le possibilità che offre questa città sono davvero infinite, ma dovendo fare una selezione, ecco i nostri itinerari preferiti:
1) XMAS WINDOWS
Niente è più festoso di passeggiare senza meta per il centro di Londra nel periodo natalizio, (possibilmente non il fine settimana, in cui le vie principali dello shopping sono letteralmente prese d’assalto!). Dal negozio più piccolo al grande magazzino, le decorazioni delle vetrine sono una più spettacolare dell’altra e il primato se lo contendono quasi sempre Selfridges, John Lewis o l’incantevole Liberty.
Questa bellissima piazza del diciannovesimo secolo, centro della vita culturale e artistica londinese, per Natale si fa ancora più bella. Le decorazioni di quest’anno sono delle immense palle specchiate (alcune addirittura modello disco ball) e degli enormi mazzi di bacche bianche cadenti dall’alto, raccolti da fiocchi d’argento, che con un’eleganza unica rendono ancora più magica l’atmosfera dell’antico mercato Apple Market.
3) LONDON STREET SHOWS
A Londra gli artisti di strada non mancano mai, e soprattutto in centro (nella zona tra Leicester Square e Covent Garden) ogni angolo regala uno spettacolo a sorpresa. Nelle nostre lunghe passeggiate i bambini si sono divertiti tantissimo, stregati dai tanti veri professionisti che li hanno intrattenuti per ore, con giochi e travestimenti sempre diversi.
4) PICCADILLY CIRCUS (con visita al Ripley’s Believe It or Not!)
Per tanta gente Piccadilly Circus è il simbolo di Londra, per via delle sue enormi insegne pubblicitarie al neon che dall’inizio del Novecento illuminano questa piccola ma famosissima piazza del centro, che quest’anno regalano anche la possibilità di apparire con la propria faccia sul palazzo più fotografato della città.
Non vi dico l’esaltazione di mio nipote Oscar quando, dopo aver completamente scaricato i GB del mio cellulare, è finalmente comparso su uno dei display luminosi: è stata un’emozione incredibile per tutta la ciurma! In prossimità della piazza si trova Una delle più “incredibili” attrazioni di Londra, il Museo Ripley’s Believe It or Not!, una collezione (oltre 700 esibizioni sparse su sei piani) delle cose più strane che il mondo abbia mai inventato.
Questa per noi è una tappa obbligatoria, penso che ormai conosciamo a memoria la zona Blu del Museo Nazionale di Storia Naturale, che ospita mammiferi (come l’indimenticabile modello di balenottera azzurra), pesci, anfibi, rettili, ma soprattutto Dinosauri! Quest’anno Ascanio si è sentito fierissimo di non avere più paura di T-Rex (l’ha sempre adorato e temuto allo stesso tempo), lanciandosi addirittura in un “Mamma mi scatti una foto con lui?”.
Il National History è uno dei musei più family friendly che conosca: da tener presente il ristorante, con menu speciali per bambini e microonde per riscaldare il latte o gli omogeneizzati.
Fuori dal Museo nel periodo di Natale è d’obbligo un passaggio alla bellissima pista di pattinaggio, circondata da un mare di luci scintillanti, un’antica e bellissima giostra e tante bancarelle che vendono cibo, bevande e giocattoli.
6) HARRODS
Anche questa è ormai un’icona della Capitale inglese. Con i suoi sette piani e oltre 300 reparti, Harrods è il regno del lusso che fa girare la testa agli amanti dello shopping, con prodotti, abbigliamento, cibo e servizi esclusivi.
Chi non si è fatto fotografare almeno una volta davanti alle spettacolari luci notturne di questo famosissimo grande magazzino? A Natale è ancora più bello, e per chi ha voglia di portarsi a casa un piccolo ricordo di Londra, ci sono anche tanti souvenir e oggetti a buon mercato. I piccoli si sono divertiti come matti nell’enorme reparto giocattoli e per ritrovare il Made in Italy abbiamo fatto un salto anche al punto vendita de Il Gufo all’interno dello Store.
Per i pancini affamati, qui c’è anche il Disney’s Wild West Café, dove gli appassionati di Toy Story possono saziarsi con un ottimo menu a portata di bambino.
7) SOUTHBANK CENTRE WINTER MARKET
Con il London Eye, il Sea Life Aquarium, la Hayward Gallery, il BFI, il National Theatre, la Royal Festival Hall e la Tate Modern a breve distanza, Southbank è una delle zone più affascinanti di Londra, ricca di aree pedonali e facilmente raggiungibile dalla stazione di Waterloo: l’ideale per una giornata in famiglia.
Qui il Southbank Centre Food Market offre il miglior cibo da strada della capitale, con le proposte di alcuni dei migliori ristoranti londinesi. Da Aprile del 2015, il Southbank Centre ha creato un buffet di delizie culinarie, diventando una delle principali destinazioni alimentari di Londra.
Nel periodo natalizio arriva a Southbank Centre anche il Winter Market, un mercato con tante bancarelle in legno (dei veri e propri mini chalet) che oltre a cibo proveniente da tutto il mondo, offrono vin brûlé, prodotti di artigianato, regali e prelibatezze di ogni tipo.
Quest’anno ci siamo potuti godere il Lord Mayors Fireworks Show, che si è concluso con lo splendido spettacolo pirotecnico sul Tamigi: una delle tradizioni più antiche e conosciute di Londra che possiede una storia che risale a più di 800 anni fa! Peccato solo per la pioggia, ma questa è Londra, ed è bellissima comunque anche così.
Tanti sono i percorsi e le attività interattive per famiglie con bambini proposti dalla Tate Modern, il più importante museo d’arte moderna e contemporanea di Londra, che quest’anno si è esteso inaugurando il nuovo edificio, una torre piramidale tutta spigoli e vetrate alta ben 10 piani, che ha preso il nome di Switch House. Nel periodo natalizio e fino al 2 Aprile 2017, la Turbine Hall offre a grandi e piccini “Anywhen”: un’esperienza coinvolgente, opera dell’artista francese Philippe Parreno, con una spettacolare coreografia di luci in movimento, suoni, immagini, oggetti volanti e due enormi tappeti sui quali abbandonarsi, per vivere l’emozione di questa sorprendente installazione biodinamica.
Anche questa è una nostra tappa fissa di ogni viaggio a Londra, e devo dire che quest’anno i bambini hanno davvero apprezzato, scoprendo sapori e delizie provenienti da tutto il mondo. Il coloratissimo Borough Market, il mercato gastronomico più antico della città si estende sotto gli archi della ferrovia del London Bridge e si tiene tutti i giovedì, venerdì e sabato. Già da metà Novembre appaiono sui banchi le vere specialità inglesi del Natale: come dicono i londinesi, questo è davvero “il Paradiso del cibo”!
10) PARCHI DI LONDRA
A Londra piove sempre? Molti la pensano così, in realtà a Londra il clima può cambiare completamente da un’ora all’altra e spuntare il sole (o arrivare la pioggia) quando meno te l’aspetti. Nelle belle giornate di sole i parchi di Londra sono irresistibili: oltre a essere l’ideale per una pausa relax, sono tutti attrezzatissimi, con giochi per bambini, teatri all’aperto, concerti e addirittura attrezzature sportive!
I nostro preferiti sono: Richmond Park, St James’s Park, Battersea Park, Regent’s Park e ovviamente Hyde Park, che in questo periodo diventa la sede di Winter Wonderland, l’evento natalizio più atteso dalle famiglie con bambini, trasformandosi in un magico paese delle meraviglie!
Un ultimo consiglio prima di partire?
Assolutamente l’accomodation. Per esperienza consiglio di alloggiare nell’area tra Southwark e London Bridge, a Sud del Tamigi, in quanto ottimamente collegata e vicina alla maggior parte delle tappe indicate nell’itinerario. Per sentirvi come a casa e godere di mille comodità, consiglio un delizioso Bed & Breakfast che si trova proprio di fronte allo Shard, la torre firmata da Renzo Piano: credetemi, sarà un soggiorno davvero indimenticabile!
L'articolo Il Natale a Londra con i bambini: alla scoperta della città di Peter Pan nel periodo più bello dell’anno by Family Welcome sembra essere il primo su Il Gufo.
Fonte: http://magazine.ilgufo.com/christmas-london-with-the-children-discovering-the-city-of-peter-pan-at-the-most-beautiful-time-of-the-year/