25 dicembre 2016
Krestina: il Rimedio Naturale alla Caduta dei Capelli per Lui e Lei in 30 giorni con +67% #zQvZ4
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Come scaldarsi il cuore con la cioccolata by ZigZagMom
Ci sono ottimi motivi per amare l’inverno.
La cioccolata calda, invitare gli amici per una cioccolata, preparare dei muffin alla cioccolata…insomma, il leitmotiv è chiaro.
Del resto cosa scalda il cuore più di quel profumo che sale in una nuvola verso il naso? E cosa rende più allegri di vedersi con i baffi dopo essersi pappati quella bontà?
Ve lo diciamo noi: preparare dei dolcetti morbidi morbidi!
Di quelli che metterebbero d’accordo il Bianconiglio e le renne, Babbo Natale ed Alice.
Per esempio le tazzine degli gnomi!
Però attenzione! Non pappatevele tutte, perché sono perfette anche da regalare alla maestra o come segnaposto a tavola il giorno di Natale!
Ingredienti:
- marshmallow grandi e piccoli cioccolato fondente;
- biscotti alla cannella;
- zuccherini colorati;
- bastoncini di zucchero bianco e rossi;
- zucchero a velo;
- allegria in quantità.
In una ciotola mescolate lo zucchero a velo con pochissima acqua, da aggiungere goccia a goccia per ottenere una glassa densa.
Su ciascun biscotto, aiutandovi con un sac à poche o con uno stuzzicadenti intinto nella glassa, fate dei puntini a cui attaccare gli zuccherini. Lasciate libero il centro del biscotto.
Da un bastoncino di zucchero ritagliate la parte tonda e incollatela come un manico su un lato (verticale) del marshmallow.
Lasciate indurire e poi sempre con la glassa incollate in marshmellow al biscotto. La tazzina è pronta. Va solo aggiunta la cioccolata.
Tagliate il cioccolato a pezzetti e scioglietelo a bagnomaria, lasciate raffreddare, quindi versatene un cucchiaino sulla parte superiore della tazzina e prima che sia completamente solidificata aggiungeteci sopra dei mini marshmallow.
Per velocizzare quest’ultimo passaggio, potete mettere per qualche minuto le vostre tazzine nel frigo.
La conoscete la storia del pupazzo di neve che si era avvicinato troppo alla cioccolata e ha finito con lo sciogliercisi dentro?
Questa idea è una bomba e si prepara in un attimo.
Da una arancia bio ritagliate un triangolino per fare il naso di showman.
Con un po’ di glassa incollatelo ad un marshmellow. Per occhi e bocca potete incollare con la glassa delle pepite di cioccolato o disegnare i puntini intingendo uno stuzzicadenti nella cioccolata fusa.
Prima di fare questo, se vi piace il cocco, potete inumidire la superficie del marshmallow e decorarla con una spolverata di cocco grattugiato. La vostra cioccolata sarà ancor più da leccarsi i baffi!
Buon Natale a tutti (Sabina e Cos)
L'articolo Come scaldarsi il cuore con la cioccolata by ZigZagMom sembra essere il primo su Il Gufo.
Fonte: http://magazine.ilgufo.com/warming-the-cockles-of-your-heart-with-chocolate/
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Il set pappa per iniziare a mangiare
Per i bambini l’apprendimento ha sempre un altro gusto se passa attraverso il gioco. Per questo è importante che anche il momento della pappa sia colorato e divertente.
Verso i 4-5 mesi di età, contemporaneamente all’allattamento, il bambino inizierà ad assaggiare i primi cibi semi solidi. A 6 mesi inizierà lo svezzamento vero e proprio. All’inizio le cose potrebbero non andare come ci si aspettava. Per lungo tempo alcuni bimbi potrebbero mangiare pochissimo o rifiutarsi di assaggiare i nuovi cibi proposti. Un periodo di stress e preoccupazioni per i neo genitori.
Per provare ad iniziare questa nuova avventura con il piede giusto, può essere opportuno trasformare il momento della pappa in un gioco. Lasciate che il piccolo conosca i cibi proposti non solo con la bocca, ma anche con le mani. Almeno fino ai 24 mesi lasciate che giochi col cibo, non impediteglielo. Già da tempo la linea di pensiero comune a molti pediatri dice che questo tipo di atteggiamento incentiva un buon rapporto con il cibo nel presente e nel futuro.
Trasformate i pranzi e le cene in un gioco anche attraverso la scelta di un set pappa colorato e divertente. Il set pappa deve innanzitutto esser fatto con materiale di qualità: prodotti capaci di resistere alle alte e basse temperature che possono andare in lavastoviglie e in microonde.
Vediamo nel dettaglio da cosa è composto e cosa può essere utile acquistare.
1 tovaglietta in gomma flessibile. Di colori sgargianti, morbida e flessibile, la tovaglietta in gomma è lo sfondo gioco ideale per le prime pappe. Comoda anche da arrotolare, infilare nelle borse e portare fuori casa, servirà come base pulita per il pranzo del piccolo, in grado di tenere ben saldi piatti e ciotole, per evitare che il bebè versi il contenuto;
1 ciotola svezzamento e 1 piatto a scomparti. La prima, solitamente dotata di coperchio e cucchiaio per lo svezzamento, è importante per la fase di avvicinamento ai cibi solidi. I piatti a più sezioni invece possono essere utili per offrire tre o più pietanze separate l’una dall’altra.
1 tazza con cannuccia e manici. Durante lo svezzamento l’acqua non dovrebbe essere offerta con il biberon ma con una tazza. Inizialmente userete tazze o bicchieri con entrambi gli accessori montati, la cannuccia e i manici. Verso i 12 mesi potrete eliminare il beccuccio e poi anche i manici, di pari passo al miglioramento della capacità di coordinazione del bambino;
3 posate. La prima cosa che servirà per lo svezzamento è il cucchiaino termosensibile. Dai 4 ai 6/7 mesi il cucchiaino giusto sarà quello baby con la punta in silicone (lo stesso materiale dei succhietti) che userà la mamma per non ferire le gengive del bambino. Dopo i 7 mesi potrete sostituirlo con un cucchiaio in plastica rigida che il bambino impugnerà per imparare a mangiare da solo. Verso i 10 mesi potrete aggiungere anche la forchetta, che amerà utilizzare per dedicarsi alla sua attività preferita di sempre: copiare quello che fanno i genitori. Dopo i 2 anni potrete concludere con un coltello in plastica rigida o metallo senza lama.
1 bavaglino. Ultimo accessorio, ma non per importanza. Nell’articolo Bavaglini: in cotone, silicone o usa e getta troverete tutti i migliori suggerimenti per aiutarvi nella scelta del modello giusto.
Per il bimbo sarà molto piacevole vedervi apparecchiare il suo seggiolone o il posto a tavola in cucina con il set pappa. In poco tempo assocerà a questo gesto l’ora in cui si mangia e la routine sarà di aiuto per predisporlo positivamente verso quello che sta per fare. Proprio come indossare il pigiamino lo aiuterà a capire che sta arrivando l’ora di andare in cameretta a fare la nanna. Quando sarà un po’ più grande sarà lui stesso a chiedervi di apparecchiare il posto con le sue cose.
Per tutti questi aspetti positivi il set pappa può essere un valido articolo da inserire nella lista nascita come regalo.
E per la pappa fuori casa? Se non avrete abbastanza posto per portare in viaggio con voi tutto il set, vi consigliamo di scegliere almeno un accessorio, ad esempio la tovaglietta, per regalare ovunque al bambino una sensazione di casa e di tranquillità. Per un’atmosfera ancora più casalinga, potrete portare con voi le sue pappe preferite e tenerle al sicuro negli appositi contenitori.
L'articolo Il set pappa per iniziare a mangiare sembra essere il primo su Kiddom Blog.
Fonte: http://blog.kiddom.com/il-set-pappa-per-iniziare-a-mangiare/
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Per le pulizie domestiche voglio un robot in casa!
Sto vivendo una fase di “stanca” da pulizie domestiche. E’ un modo carino per dire che non ho voglia di fare un cavolo di nulla. Pulire meticolosamente cercando di eliminare più polvere possibile da ogni angolo della casa, passare l’aspirapolvere più volte al giorno dal momento che oltre a una bambina ho anche un quadrupede dal pelo lungo che lascia in giro batuffoli di pelo che rotolano come balle di fieno pigramente mosse dal vento, e ritrovarsi ogni volta quasi al punto di partenza con i granellini di pulviscolo che si muovono nell’aria come cellule impazzite, che se poi c’è la luce del sole le vedi tutte, una per una e per non guardare in faccia il reale stato delle cose abbassi le serrande e crei quella penombra complice di darti l’illusione di avere la casa perfettamente priva di ogni impurità.
Per natale credo che sarà difficile trovare sotto l’albero una governante che si occupi al posto mio di tutte le mansioni casalinghe giornaliere ma forse l’alternativa esiste e ha un nome: aspirapolvere Roomba serie 900.
No, non è un nuovo personaggio di Guerre Stellari ma un piccolo robot che può essere terapeutico per le donne sull’orlo di una crisi da pulizie.
Questo marchingegno sofisticato grazie a un sistema di navigazione innovativo è in grado di pulire da solo un appartamento fino a 180 mq.
In pratica tu te ne puoi stare comodamente sdraiata sul divano a goderti quel poco di tempo che ti ritrovi a disposizione e per cui stai valutando essere più prezioso di una diamante di quelli “per sempre” e lui, il caro robot, fa il lavoro sporco per te (in tutti i sensi).
Sto seriamente pensando di aggiungerlo alla lista ormai obesa di regali che desidero (sì, ancora credo a babbo Natale, perché voi no?) qualcuna di voi ha già questo miracolo per casa?
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Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #IBt72
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Tosse secca, come curarla con l’omeopatia
La tosse secca si può curare con l’omeopatia? La risposta è affermativa ed è il dottor Mauro Mancino, pediatra esperto in omeopatia di Pesaro, a dare consigli sui migliori rimedi da sfruttare per ottenere benefici.
(...)
Read the rest of Tosse secca, come curarla con l’omeopatia (226 words)
© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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Post tags: omeopatia, rimedi naturali, tosse
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La neuro psichiatria nel neonato
La neuropsichiatria si propone di studiare le patologie afferenti alla neurologia ed alla psichiatria che insorgono o si manifestano in età evolutiva, definita come il periodo che va dalla nascita alla maggiore età, pertanto la sua specificità è l’integrazione in sé di due discipline, neurologia e psichiatria, relative all’età evolutiva.
Diversi e contrastanti sono i modelli teorici di riferimento della neuropsichiatria infantile, si pensi al modello neurobiologico e neuro psicofarmacologico, a quello cognitivista e per contro della psicologia sistemica ed analitica. Questi modelli così differenti trovano la loro integrazione possibile nel concetto di psicomotricità, infatti ricordiamo la definizione di Heuyer secondo cui esiste un rapporto stretto tra sviluppo motorio, psichico, intellettivo ed affettivo. In età evolutiva gli aspetti neurologici e psichiatrici sono considerati come un continuum che difficilmente può essere diviso a fronte del rischio di frammentare il bambino stesso, pertanto si è preferito adottare un’ottica globale di fronte alle patologie così tipiche di questo periodo della vita. Si pensi per esempio alla comparsa del sorriso social, che appare secondo Spitz tra 40 giorni e 3 mesi e mezzo nello sviluppo fisiologico del lattante. Tale fenomeno comprende una parte di performance motoria che aziona i muscoli facciali ma contemporaneamente è un atto cognitivo di conoscenza che esprime la scelta dell’oggetto o delle persone a cui viene indirizzato, tuttavia è anche un fenomeno affettivo che anima il volto del bambino ed esprime piacere. Ognuno di questi aspetti, affettivi, cognitivi, motori, può influenzare l’altro e possono essere influenzati dall’interazione del soggetto con l’ambiente. La presenza di limitazioni organiche o psichiche potrebbe interferire in ognuno dei livelli sopra indicato in modo diretto ed indiretto sullo sviluppo globale del bambino.
Cosa spinge un medico ad occuparsi degli aspetti psichici e neurobiologici dell’età infantile? Come per ogni professione medica penso al desiderio di cura, alla curiosità scientifica, all’attenzione per il bambino portato in consultazione e forse anche un poco per il bambino che il medico stesso è stato, e che viene attivato dall’incontro terapeutico.
Winnicot attribuisce al concetto di cura un doppio significato, sia di rimedio (farmacologico per esempio) sia in quanto prendersi cura, rimarcando la necessità di un approccio integrato, in cui oltre alle competenze tecniche qualificanti, un medico debba predisporsi all’incontro con l’altro, sia esso adulto e bambino, in un “rapporto interpersonale” con tutte le sfumature che la natura umana comporta. La visita pertanto è il luogo privilegiato per tale incontro con il bambino e la sua famiglia attraverso il racconto della storia di quel bambino, di quella famiglia e del sintomo che essi presentano; gli strumenti di tale incontro sono innanzi tutto le parole, i gesti, i disegni, i giochi che il bambino può utilizzare in relazione alla propria età o condizione. Negli articoli che appariranno durante i prossimi mesi mi propongo di trattare lo sviluppo psichico e neuropsicologico del neonato, del lattante e della prima infanzia e successivamente passare in rassegna la patologie che possono intervenire in tali epoche di vita e come possono interferire con lo sviluppo fisiologico del bambino.
Fonte: http://www.dreambaby.it/la-neuro-psichiatria-nel-neonato/
COMBATTI LA CALVIZIE DA SUBITO : STAVOLTA PUOI CREDERCI #h2cr6
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Krestina: il Rimedio Naturale alla Caduta dei Capelli per Lui e Lei in 30 giorni con +67% #t3kw2
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Stevia, lo zucchero senza calorie. Scopriamo cos’è, come usarla e le sue magnifiche proprietà
La Stevia Rebaudiana negli ultimi anni è diventata molto famosa per la sua eccezionale qualità di dolcificare in modo naturale, senza nessuna caloria. Forse in pochi sanno che, oltre a questa caratteristica, vanta altre proprietà, tra cui quella di regolare i livelli di glucosio nel sangue.
La Stevia viene usata da secoli in America meridionale come sostituto dello zucchero, ma negli ultimi anni è possibile trovarla anche in Italia, sotto forma di estratto purissimo (al supermercato), ma anche in forma più grezza, per esempio nei negozi biologici si trova anche stevia purissima di colore scuro.
La Stevia rebaudiana, cos’è e come coltivarla
Stevia rebaudiana, le proprietà
La sua fama è sicuramente dovuta alla straordinaria capacità dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10/15 volte più dolce del normale zucchero da tavola, ma nell’estratto la capacità dolcificante arriva ad essere dalle 70 alle 400 volte più forte dello zucchero. Una sola fogliolina fresca sprigiona al palato, dopo qualche istante, una fortissima sensazione dolce, lasciando alla fine un lieve retrogusto di liquirizia.
Questa pianta è da sempre tradizionalmente utilizzata anche per altre proprietà, per esempio è ipoglicemica, antifungina ed ipotensiva, migliora la digestione, attenua l’appetito ed è utilizzata anche per ottime maschere distensive e idratanti per la pelle.
Tra le proprietà della stevia, oltre al potere dolcificante, ricordiamo:
- Ipoglicemizzante – oltre a non fornire calorie la Stevia sembra in grado di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Scopri di più su Sindrome metabolica e diabete, la prevenzione e le cure naturali
- Ipotensiva – alcuni studi sperimentali (Phytotherapy Research) hanno dimostrato che la stevia possiede un effetto antipertensivo valutato in persone con ipertensione di tipo moderato. Ipertensione: cause, lettura psicosomatica, sintomi e rimedi naturali
- Anti-carie e placca – Tre test condotti dal gruppo di ricerca scientifica della Purdue University hanno dimostrato che lo Stevioside è totalmente compatibile con il fluoruro ed inibisce considerevolmente lo sviluppo della placca, inoltre inibisce inoltre la crescita e la riproduzione di alcuni batteri ed organismi infettivi inclusi i batteri causa di carie dentarie e malattie gengivali. La salute della bocca e dei denti secondo una visione olistica
- Anti-acne e protettiva della pelle – La stevia ammorbidisce e distende la pelle, riduce la consistenza delle rughe o ne ritarda la formazione ed aiuta a guarire la pelle soprattutto in caso di acne. Acne, quali sono le cause, la lettura psicosomatica e i rimedi naturali
- Coadiuvante della dieta – la stevia, oltre a non contenere calorie, riduce il desiderio di zuccheri e grassi. La sensazione di fame risulta ridotta quando vengono prese 10/15 gocce di concentrato 20 minuti prima dei pasti.
- Protettiva del sistema gastro-intestinale – l’assunzione regolare di stevia migliora la digestione e delle funzioni gastrointestinali
Come si trova la Stevia in commercio
- POLVERE DI STEVIA BIANCA – la polvere di stevia, di colore bianco, è quella che più facilmente si trova in commercio. Questa stevia ha subito, per diventare bianca, diversi processi chimici. L’uso di prodotti chimici nell’estrazione di Stevia è sicuramente contraddittorio, è bene dunque scegliere polvere di stevia biologica. Utilizzo: 1 /2 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.
- COMPRESSE DI STEVIA – La polvere di stevia bianca viene compressa, per essere reso più semplice l’utilizzo. Utilizzo: 1 compressa corrisponde a circa un cubetto di zucchero.
- STEVIA LIQUIDA – si ottiene da estratto di stevia insieme a glicerina vegetale che serve come materia mediante e in più impedisce la ricristalizzazione della stevia. Utilizzo: 3 gocce corrispondono a circa un cubetto di zucchero.
- POLVERE MACINATA DA FOGLIE DI STEVIA – Questo è un prodotto più grezzo, in quanto deriva direttamente dalle foglie di stevia essiccate e macinate più o meno grossolanamente. Non essendo un estratto ma contenendo tutte le parti delle foglie contiene, oltre ai glucosidi (Stevioside, Rebaudioside ed un Dulcoside) che ne determinano le proprietà dolcificanti, proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, calcio, sodio, potassio, magnesio, zinco, rutin (un flavonoide), vitamina A e C ed un olio che contiene a sua volta 53 elementi. I vantaggi sono certamente la completezza nutrizionale, gli svantaggi, il minor potere dolcificante e il gusto molto più forte. Utilizzo: 1 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.
Stevia, controindicazioni e controversie
Alcuni studi, svolti diversi anni fa, sospettavano una certa cancerogenicità di alcuni componenti. Tuttavia questo non è mai stato provato e dietro a tutto questo c’è il sospetto di una questione di interessi economici. Al giorno d’oggi quindi nessun effetto collaterale sembra sia mai stato trovato sulla Stevia, il che ne fa un dolcificante utilizzabile anche in gravidanza e dai bambini.
Ci sono stati più di 200 studi scientifici condotti, che hanno tutti confermato la sicurezza di Steviolglycosides. In Giappone è stato uno dei dolcificanti alimentari più importanti dal 1970 con una quota di mercato del 25-40%.
Il ricercatore Dr. David Mowrey, a seguito di numerosi studi sulla tossicità della Stevia, sostiene: “Test di sicurezza più elaborati sono stati eseguiti dai giapponesi durante la loro valutazione della stevia come un possibile agente dolcificante. Poche altre sostanze sono risultate altrettanto negative della stevia ai test sulla tossicità. Quasi tutti i test di tossicità sono stati eseguiti sugli estratti di stevia i risultati sono stati sempre negativi. Nessun cambiamento di peso anomalo, nessuna anomalia nelle caratteristiche cellulari, negli enzimi o nei cromosomi, nessun tumore, nessun problema nella gravidanza, nessun effetto indesiderato, né acuto né cronico.”
La commercializzazione della Stevia ed il suo utilizzo in tutti i paesi dell’Europa sono stati ammessi dall’Unione Europea a partire dal 2 dicembre 2011 (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011).
Libri consigliati
Stevia. Il dolcificante naturale | Stevia. L'alternativa naturale allo zucchero |
Una dolce rivoluzione | Stevia - L'alternativa naturale allo zucchero |
Prodotti utili
Polvere di stevia | Stevia liquida |
Stevia Premium in Polvere | Foglie Essiccate e Macinate di Stevia Rebaudiana Bertoni |
Dentifricio alla stevia | Colluttorio alla stevia |
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/stevia-lo-zucchero-senza-calorie-scopriamo-cose-come-usarla-e-le-sue-magnifiche-proprieta/
Drenante Per Sgonfiare la Pancia, Funziona? #GPxR6
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Bari…Mare Mare Mare…
Oggi non aggiungiamo tante parole…non serve, parlano le splendide foto. Mare, sabbia finissima, bimbetti sorridenti e tante fasce di tutti i tipi per la tappa di Bari, organizzata da Rinascere al Naturale in collaborazione con l’Associazione LATTE+AMORE= MAMMAMIA.
GRAZIE!
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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/23/bari-mare-mare-mare/
AVETE SENTITO PARLARE DELLA Crema alla bava di lumaca ? #PgICZ
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“Il piccolo Babbo Natale diventa grande”: libro per bambini di Anu Stohner e Henrike Wilson. Nuova storia del piccolo Babbo Natale.
Il famoso piccolo Babbo Natale di Anu Stohner e Henrike Wilson è tornato con un’altra avventura da raccontare.
È arrivata la stagione delle feste e il piccolo Babbo Natale sta cucinando dei biscotti, godendosi la pace e la tranquillità fino a quando si rende conto di non avere abbastanza zucchero ed esce per prenderne un po’ in prestito. Ma nessuno può sentirlo, anche se le voci e le risate degli altri babbi natale possono essere ascoltati attraverso la porta. Riflessivo e triste il piccolo Babbo Natale risale verso la sua casa. Il gufo ha notato il suo stato d’animo e convince i suoi amici animali ad aiutare il piccolo babbo natale.
Ma quello che non sanno è: il più anziano Babbo Natale né ha abbastanza e sarebbe il giusto momento di andare in pensione. Questo significa che rimane un posto vuoto. Ora il piccolo Babbo Natale è il nuovo capo dei Babbi Natale, perché da sempre il più diligente.
Ancora una volta Anu Stohner e Henrike Wilson accorciano la lunga attesa per il Natale con una nuova storia del piccolo Babbo Natale. Come il volume precedente tende a rimarcare il senso dell’emarginazione e del non essere ascoltati. Un opprimente senso, che purtroppo conoscono tutti i bambini. I lettori più giovani sperimentano immediatamente i sentimenti del piccolo Babbo Natale.
Le splendide e accattivanti illustrazioni di Henrike Wilson descrivono alla perfezione lo stato d’animo riflessivo e triste del protagonista. Con le spalle un po’ giù e i grandi occhi interrogativi, il personaggio principale provoca nel lettore l’attesa per il finale. Una bella serie di aspetti perfeziona la fine del libro conciliante.
I modi tipici dei dipinti a olio di Henrike Wilson colpiscono per le loro dimensioni e, soprattutto, con le loro composizioni di colori. I riflessi di luce rendono la neve lucente e il bagliore della luna crea una bella atmosfera invernale, in cui vorremmo tuffarci. I cambiamenti di prospettiva sono vivaci, divertenti e ci danno il diritto di essere vicino all’azione.
I blocchi di testo di frasi brevi sono facili da capire, collocato sempre in fondo e, a volte decorati con piccoli asterischi. Ma la vera esperienza è interamente riempita dalla carrellata di bellissime illustrazioni.
Alla fine tutti sono felici e ballano fino a mezzanotte intorno ad un albero di Natale e il piccolo Babbo Natale si prende con grande orgoglio il suo nuovo ufficio. Come poteva preoccuparsi così, ha abbastanza amici che lo sostengono in qualsiasi momento e la sua abilità non è mai stata messa in dubbio. Un piccolo appello morale, che dimostra che si può ottenere qualsiasi cosa – anche se si è così piccoli.
Una storia commovente per tutti gli amici del piccolo Babbo Natale, ci immerge completamente attraverso bellissime illustrazioni nella bella atmosfera del Natale.
- Titolo: Il piccolo Babbo Natale diventa grande. Ediz. illustrata
- Autore: Anu Stohner
- Illustratore: Henrike Wilson
- Copertina rigida: 32 pagine
- Editore: Emme Edizioni (31 ottobre 2016)
- Collana: Album
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8867145770
- ISBN-13: 978-8867145775
Fonte: http://www.libricino.it/2016/12/12/il-piccolo-babbo-natale-diventa-grande-libro-per-bambini-di-anu-stohner-e-henrike-wilson-nuova-storia-del-piccolo-babbo-natale/