28 dicembre 2016
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Frase del giorno 28.12.2016
Svegliandomi questa mattina, sorrido. Ventiquattro ore nuove di zecca sono davanti a me.
(Thích Nhat Hanh)
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Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-28-12-2016/
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Idee regalo fai-da-te per Natale? Ecco come realizzare un Elfo!
[See image gallery at vivalamamma.tgcom24.it]
Che ne dite di questo Elfo?
Bellissimo vero?
Gli artisti di Food & Cake Design Associazione Artisti Italiani oggi ci insegneranno a realizzarlo.
Una galleria di immagini, un tutorial, in cui ci spiegano passo passo come farlo.
Sembra impossibile, difficilissimo e invece… è alla portata di tutti.
Potete utilizzare pasta di zucchero, porcellana fredda o eventualmente anche pasta di sale.
Liliana Miraglia, l’artista di Food & Cake Design Associazione Artisti Italiani che ha realizzato questo Elfo, ha utilizzato la pasta di zucchero.
Buon lavoro e buon divertimento!
Permettetemi di ringraziare, oltre a Liliana Miraglia, anche Daniela Alborino, presidente di questa associazione No Profit, che ci ha regalato questo specialissimo tutorial!
Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/12/idee-regalo-per-natale-ecco-come-realizzare-un-bellissimo-elfo/
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La crew dei bimbi e Il Gufo
Care mamme, papà, zie e chiunque abbia un piccolo terremoto nella propria vita!
Il periodo più freddo dell’anno è ormai alle porte, le temperature si fanno pungenti al mattino e dobbiamo prepararci al rigido inverno. Non vedo l’ora di guardare i miei bambini giocare nella neve e, poiché questo è il primo inverno di Matteo, sono curiosa di vedere come affronterà il freddo.
Probabilmente sarete tutte prese dalla ricerca del giusto outfit, dato che il vostro bruchetto è cresciuto un bel po’ e gli abiti invernali della stagione passata gli vanno ormai stretti! E avere ciò che serve al momento giusto fa la differenza! A me piace essere preparata, perciò è da agosto che ordino gli outfit che preferisco e… finalmente sono arrivati!
Rimango sempre piacevolmente colpita e soddisfatta dalle nuove collezioni de Il Gufo: adoro i look fantastici che propongono per i bambini! Quindi fino a quando potrò scegliere cosa far indossare ai miei ragazzi, ne approfitterò, vestendo entrambi i miei due monelli in un colpo solo. Matteo ha già sei mesi (anche se il giorno in cui è nato mi sembra ieri!), e Luca è un piccolo terremoto con i capelli lunghi ed un’inesauribile energia.
Normalmente ci vuole un po’ per ricevere a casa i vestiti, perciò sono rimasta sbalordita quando il mio pacco de Il Gufo – ordinato qualche giorno fa – è arrivato ieri, con tutti i bellissimi e simpatici articoli che aspettavo in trepida attesa. Ho subito vestito i miei bambini con un comodo e caldo outfit casalingo, godendoci le coccole ed il calduccio di casa.
Sono una grande fan dell’abbinamento per bambini t-shirt e cardigan: quest’anno il look in rosso e grigio è davvero cool. Ho permesso a Luca di indossare subito il capo che in assoluto preferisco di questa stagione! Sono già pazzamente innamorata dei miei figli, ma quando indossano dei completini abbinati (ho messo a Matteo dei pantaloncini coordinati con una comoda e morbida maglietta) vorrei proprio mangiarmeli di baci – sembrano dei gentleman in miniatura!
Il bello dei vestiti de Il Gufo è che si adattano ad ogni aspetto della vita di un bambino: il venerdì, per esempio, amo portare i miei figli al parco, così Luca può giocare, correre libero e scaricare un po’ di quella sua pazzesca energia.
Con il suo piumino superleggero e i suoi bellissimi stivali grigi extra isolanti per mantenerlo caldo, può giocare fino allo sfinimento e io so che è protetto. E anche se Matteo è nascosto nel suo passeggino, gli faccio indossare quasi ogni giorno il suo cappottino grigio. Vedo che ne ama la morbidezza e la consistenza, lasciandogli piena libertà di movimento, lui che sgambetta e muove le braccia in continuazione.
Se non avete ancora avuto il tempo di comprare i vestitini invernali per i vostri bambini, o se continuate a rifiutare che l’estate è finita (come vi capisco!), ecco qui alcuni capi di cui avrete sicuramente bisogno e che potrete spuntare dalla vostra lista non appena acquistati:
- piumino;
- due paia di stivali caldi (un paio dovrebbe essere da pioggia);
- un cappello pratico e caldo;
- felpe da abbinare a piacimento con jeans e pantaloni sportivi;
- salopette invernali per neonato per andare a passeggio o una giacca ben calda e soffice (come quella grigia che Matteo indossa quasi ogni giorno).
Il Gufo propone anche dei fantastici pigiami invernali e delle idee per la casa dallo stile davvero adorabile, che presenterò nel mio prossimo blog. La qualità e lo stile sono gli aspetti che più apprezzo, soprattutto quando si accompagnano alla praticità – una caratteristica che si ritrova in ogni capo confezionato da Il Gufo.
Fatemi sapere se posso esservi utile per qualsiasi cosa. E se avete visto Matteo e Luca indossare qualcosa che vi piace, potete trovare l’intera collezione proprio qui nella sezione shop online:
http://shop.ilgufo.it
Auguro a tutti delle felici giornate autunnali!
Viktoria (VikyAndTheKid)
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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/boys-crew-and-gufo/
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Come sopravvivere al Natale in famiglia con un neonato
Il Natale è da sempre la festa dei bambini. Poco conta se nella nostra vita da single o giovane coppia eravate allergici alle feste. Avere un bambino modifica il modo di vivere e di vedere le cose! Quindi, via libera alla riscoperta dell’emozione dell’attesa, della felicità di donare, della gioia di passare del tempo insieme a nonni, bisnonni, zii, cugini, ecc.
Ecco allora alcuni consigli, perlopiù dettati dal buonsenso, dedicati ai neogenitori per sopravvivere alle feste in famiglia con un neonato e ritrovarsi a gennaio più rilassati e felici:
– Cercate di rispettare gli orari per quanto possibile
Se avete un neonato o un bambino piccolo, avete bisogno di proteggerlo e di proteggervi. La routine quotidiana sarà sicuramente modificata, ma cercate di mantenere un ritmo – sia per voi che per il bambino – di attività, momenti tranquilli, poppate e nanna. Sconvolgere completamente la routine di un neonato e, se allattate, allungare troppo gli orari tra una poppata e l’altra può portare a una diminuzione della produzione di latte.
– Lasciate che siano gli altri a occuparsi di tutto e pensate solo al vostro bambino
Non prendetevi impegni organizzativi per il pranzo di Natale o la cena della Vigilia: lasciatevi viziare da nonni e zii e occupatevi solo del vostro neonato. Passare del tempo di qualità con i vostri bambini, senza l’assillo di lavoro, cucina e pulizie vi farà guadagnare in salute e godere appieno delle feste.
– Ritagliatevi un po’ di tempo solo per voi
Consiglio apparentemente contrario al precedente, ma altrettanto valido: a Natale, e per tutto il periodo delle feste, ci sono sempre parenti desiderosi di fare del buon baby-sitting a costo zero. Cercate la zia o la nonna più fidata e approfittate anche solo di un’ora tutta per voi: una passeggiata in coppia come fidanzatini, un bagno caldo o del sano sonno naturale…Tornerete rigenerati e pronti ad affrontare le riunioni di famiglia con lo spirito giusto!
– Tenete sempre vicino il vostro neonato
Ricordate sempre che siete voi la comfort zone del vostro bambino. Forse Natale è la prima vera occasione di socialità per i bambini, dove entrano in contatto con parenti che non vedono quotidianamente. Resistete alle pressioni di lasciar vagare il vostro neonato di braccia in braccia: rimanere troppo tempo senza il vostro contatto lo disorienterebbe. A questo proposito può essere molto utile munirsi di una fascia o un marsupio, che consentirà a voi di avere sempre le mani libere e al bambino di sentirsi al sicuro.
– Mettete dei paletti
Durante le riunioni di famiglia, preparatevi a sentire tutte le perle di saggezza di madri, suocere, zie e cugine varie su come crescere il vostro bambino, che probabilmente faranno vacillare le vostre certezze su allattamento, nanna e accudimento in genere. Il consiglio è di fare un bel respiro e ricordarvi che solo voi sapete cosa è meglio per il vostro bimbo.
– Ricordatevi delle amiche
Ok, non proprio tutte hanno una famiglia comprensiva e amorevole… Anzi, spesso dopo poche ore di contatto forzato molte di noi vorrebbero scappare urlando! Ecco il momento giusto per raggiungere (almeno virtualmente) il vostro gruppo di amiche mamme. Un messaggio, una foto condivisa e un paio di risate vi faranno relativizzare il momento pesante.
– Ripensate a quando eravate bambini
Dopo aver preso una boccata di ossigeno, dimenticate consigli non richiesti, questioni irrisolte, cibo sullo stomaco e… divertitevi! Godetevi ogni singolo attimo del vostro neonato, della vostra famiglia. Provate a guardare il Natale attraverso gli occhi del vostro bambino: la magia, le luci, i profumi, il calore, l’affetto… sarà senz’altro un Natale speciale!
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Fonte: http://blog.kiddom.com/sopravvivere-al-natale-famiglia-un-neonato/
La crema alla bava di lumaca funziona davvero? #4Lbay
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Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #g31eK
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Il natale visto con gli occhi di un adulto ha un senso diverso…
di Silvia Morsenchio
Arriva il Natale e tutti pronti a guardarlo dalla prospettiva infantile: regali, alberi, decorazioni, lucine e lucette, renne, slitte e jingle cantilenanti ma ci chiediamo come vediamo noi grandi la festa più amata ma anche odiata dell’anno? Anzitutto lo chiedo prima a me cosa significhi il Natale e mi ritrovo a leggerlo in maniera un po’ Amarcord, con gli occhi di quando ero bambina.
Poi in chiave adulta mi chiedo se per me il Natale si associ al concetto di regalo.
A essere sincera no. O meglio, il regalo da donare sì, quello che ricevo mi piace meno. Poi, però, la mente non trova l’ostacolo temporale, non si appoggia a Dicembre, non ricorda il 25, non pensa solo alla neve che si spera possa essere un buon condimento per questo periodo (a Milano si vede raramente). Per me Natale è tutto l’anno, se è sinonimo di “donare” che è un’ “arte del cuore”.
Allora, possibile che io sia sempre la solita che viaggia controcorrente?
Mi guardo intorno, tutti corrono, tutti si affrettano, tutti tripudiano, tutti brulicano, tutti. Nessuno escluso o almeno così pare.
Allora tolgo l’abito anticonformista e cerco di calarmi nei panni di questi “tutti” ma anche se ci provo non riesco ad adattarmi!
Quindi mi domando: “Esiste un modo per uscire dall’ottica ormai abusata del consumismo, per leggere in chiave intelligente e accattivante questa festa, che accomuna “uno, nessuno, centomila” anime vaganti per i più disparati negozi delle città?
Provo a lanciare l’idea di un Natale che leghi le persone in sole 24 ore, che permetta di assaggiare il gusto della sensibilità e faccia respirare i profumi del cuore, di gustare empatia (spesso sconosciuta ai più) con l’altro, e che strappi un sorrise o accolga un abbraccio sincero.
A chi mi chiede, dunque, quale sia il modo per fare il regalo migliore, il più utile, il più gradito, beh, allora mi aggrappo a un aforisma:
1) Ti accorgi che gli anni passano, quando a Natale non desideri più regali, bensì persone;
2) Questo Natale, con questo freddo, ci vorrebbe qualcosa di caldo, per esempio un abbraccio;
3) Per fare felice una persona non serve riempirla di regali, basta farla sentire importante tutti i giorni;
4) Un sorriso è il più bell’abito da donare: “la taglia è unica, quindi va bene a tutti”;
E allora, cosa posso acquistare quest’anno a Natale?
Proverò a comprarmi un acronimo:
Niente di
Artefatto ma
Tutto
Assolutamente
Luminoso e
Eterno
Buon Natale sincero a tutti da Oasi delle mamme <3
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Fonte: http://www.oasidellemamme.it/2016/12/il-natale-visto-con-gli-occhi-di-un-adulto-ha-un-senso-diverso/
TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #i35Xj
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In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totalmente n #iaji3
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Carenza di vitamina D in gravidanza causa autismo?
La carenza di vitamina D in gravidanza è pericolosa? Il Brain Institute dell’University of Queensland insieme all’Erasmus Medical Centre in Olanda ha analizzato in modo approfondito il legame tra la carenza della vitamina D in gravidanza e nei primi anni di vita del bambino e l’autismo.
(...)
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© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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COMBATTI LA CALVIZIE DA SUBITO : STAVOLTA PUOI CREDERCI #6q8SB
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Le tecniche di Respirazione e Rilassamento Pre Parto
Le tecniche di respirazione e rilassamento
Il rilassamento e la respirazione in travaglio sono essenziali l’uno per l’altro e vanno di pari passo perche mentre respirate vi rilassate, mentre vi rilassate calmate e regolarizzate il respiro.
I principali esercizi di rilassamento proposti negli ultimi 60 anni per la donna in travaglio, sono semplici e di facile applicazione. Alcuni richiedono la partecipazione del partner, altri possono essere applicati anche da sole, alcuni implicano prima una contrazione e poi il rilasciamento, altri si basano sul completo abbandono del corpo, ma tutti dovrebbero essere accompagnati dalla respirazione: regolare, ritmica, lenta e profonda…quella che vi suggerisce il vostro corpo: ascoltatelo, lui sa tutte le cose e conosce quello che è meglio fare.
Il rilassamento progressivo è il metodo ideato dal dottor Edmund Jacobson, illustrato in “How to Relax and Have Your Baby”, del 1959.
Si basa sull’alternanza tra la contrazione e il rilasciamento di alcuni gruppi di muscoli di tutto il corpo, così che possiate capire la differenza tra muscoli contratti e muscoli rilasciati e, quindi, riusciate a capire il modo in cui raggiungere il completo rilassamento in travaglio e il momento in cui lo raggiungete. Dimostra anche come, rilassando un muscolo o un gruppo di muscoli, il rilassamento si estenda anche alle altre parti del corpo e come, al contrario, contraendo un muscolo o un gruppo di muscoli, anche le altre parti del corpo tendano a contrarsi. Sottolinea, quindi, l’importanza di educare al raggiungimento di una percezione a 360° del proprio corpo e delle proprie sensazioni, per poter intervenire su di esso e correggere alcune situazioni ottenendo un risultato globale su tutto il corpo.
Il rilassamento fisiologico è l’esercizio ideato dalla fisioterapista inglese Laura Mitchell e illustrato in “Simple Relaxation”, del 1989.
Il principio di base è quello che i muscoli lavorano in gruppi: quando un gruppo lavora, quello opposto è rilasciato. Per rilassare, quindi, un gruppo di muscoli percepiti in tensione, occorre far lavorare il gruppo opposto con lo stretching, per poi interrompersi, rilasciarlo e registrare la sensazione. In travaglio sarete così in grado di riconoscere le zone del vostro corpo in tensione e di rilassarle.
Il rilassamento passivo è l’esercizio più classico, in cui non si compie alcun lavoro muscolare di contrazione o rilassamento, ma si viene invitate ad abbandonarsi alla voce di chi conduce l’esercizio, passivamente. Questi deve parlare molto lentamente, con voce calma e tono basso, suggerendovi alcune istruzioni: trovare una posizione comoda, fare in modo di non avere troppo caldo o freddo, di non dovervi recare al bagno in mezzo all’esercizio, di non avere fame o sete…poi vi chiede di concentrarvi sulla respirazione, di rallentarne il ritmo, di regolarizzarla… poi di passare mentalmente in rassegna, sempre molto lentamente, le varie parti del corpo, dalla testa ai piedi, concentrandovi sulle sensazioni che queste zone vi inviano, se di rilassamento o contrattura, eventualmente rilassando le zone tese…Ricordando di tanto in tanto di mantenere la respirazione, conclude poi l’esercizio facendo prendere un respiro profondo, stiracchiandosi e cercando di percepire l’energia e il senso di benessere creatosi con il completo rilassamento.
Il rilassamento col tocco è il metodo che Sheila Kitzinger illustra in “The Complete Book of Pregnancy and Childbirth”, del 1989, e prevede la partecipazione del partner.
Viene suggerito di contrarre differenti gruppi di muscoli, soprattutto quelli che voi percepite più in tensione o che di solito tendete a contrarre, facendo caso alle sensazioni che il corpo vi invia. Il partner deve toccare con una o con entrambe le mani queste zone che voi avete messo in tensione. Percependo il tocco, dovrete rilassare quei muscoli come per scorrere verso il tocco, come per abbandonarvi al tocco. Si tratta di una sorta di “allenamento” a quanto accadrà durante il travaglio: la Kitzinger, infatti, suggerisce di immaginare la contrazione come una sensazione molto potente di tocco all’interno del corpo, quindi di imparare ad andare incontro ad essa e abbandonarvi con rilasciamento. Al posto del tocco, più superficiale e leggero, può essere eseguito un massaggio o una pressione più ferma, a seconda di ciò che voi percepite come più efficace e piacevole.
Il rilassamento sbadigliando e stiracchiandosi viene descritto da Margaret Gamper in “Preparation for the Heir Minded”, del 1973.
La Gamper ha ideato questo esercizio perché pensava che gli altri metodi proposti fossero troppo complessi e che necessitassero di troppa pratica per essere eseguiti in maniera efficace e corretta. L’esercizio che propone, invece, è molto semplice e immediato, quasi istintivo, e si può eseguire ogni volta che lo si desidera e in qualunque luogo: venite invitate a sbadigliare e stiracchiarvi, così da espandere i polmoni e riempirli al massimo, stimolando la circolazione e ossigenando tutto l’organismo, energizzando e attivando la muscolatura.
Il rilassamento secondo Stanislavsky è un altro metodo ideato da Sheila Kitzinger e illustrato in “The Experience of Childbirth”, del 1984. In questo esercizio verrete invitate a immaginare di eseguire diverse attività che coinvolgano i vari muscoli a esse deputati, come cercare di infilarvi un paio di jeans molto stretti appena lavati, tenere contratti i muscoli addominali e trattenere il respiro per allacciarli… poi si fa notare come, anche solo immaginando la scena, voi tendiate a contrarre i muscoli, rilassandovi naturalmente alla fine dell’azione.
Il rilassamento attivo viene usato in quei corsi di preparazione al parto che seguono il “metodo-Lamaze”, per testare la vostra capacità di rilassare il resto del corpo mentre un muscolo specifico o un gruppo di muscoli sono contratti. Serve come simulazione del travaglio: imparerete a concentrarvi per rimanere rilassate mentre il vostro utero si contrae. Il partner partecipa attivamente all’esercizio, poiché deve osservarvi o toccarvi per trovare o percepire le zone contratte, tese, cercando di rilassarle. Nel frattempo, vi parlerà, incoraggiandovi a lasciare andare le tensioni e rilassarvi.
Fonte: http://www.dreambaby.it/le-tecniche-di-respirazione-e-rilassamento-pre-parto/
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Cosa pensano i bambini dei propri genitori che fumano?
Anche se si è sempre creduto che poche sigarette al giorno fossero accettabili gli ultimi studi confermano che anche alle più basse concentrazioni, il fumo ha effetti diretti sul funzionamento di geni che regolano l’attività delle cellule di gola, bronchi, polmoni. Esaminando 121 persone, fra non fumatori, fumatori moderati e forti fumatori, gli studiosi hanno rilevato che alcuni geni, particolarmente sensibili al fumo di tabacco, mostravano funzioni alterate anche in chi fumava poco.
Uno studio precedente, pubblicato su BMC Medical Genomics, aveva già dimostrato come, in media ogni 15 sigarette compaia un mutamento genetico nel fumatore e contando il numero di geni che cambiano la loro normale attività a contatto col fumo: ben 323.
I pericoli del fumo passivo
Non solo il fumo passivo è dannoso, è stato dimostrato anche che lo stare in una stanza o in un’auto in cui qualcuno ha fumato, anche solo il giorno prima, fa male.
Secondo uno studio pubblicato su Pnas da un gruppo di ricercatori americani del Lawrence Berkeley National Laboratory, quando il tabacco brucia la nicotina si trasforma in vapore e viene facilmente assorbita dalle pareti, dai pavimenti, dalle moquette, dalle tende, dai mobili e vi rimane a lungo.
Questa sostanza, che dà dipendenza, ma non è considerata tossica in senso stretto, può reagire, una volta presente nell’ambiente, con l’acido nitroso, un inquinante prodotto soprattutto dalle apparecchiature a gas, e formare così le cosiddette nitrosammine specifiche del tabacco (Tsna). Le nitrosammine una volta inalati, ingeriti o assorbiti attraverso la pelle, possono essere estremamente pericolose.
Il rischio maggiore è quello che corrono i bambini, la nicotina infatti finisce sulla loro pelle semplicemente entrando in contatto con loro, per esempio tenendoli in braccio.
Cosa pensano i bambini dei propri genitori che fumano?
Matteo Viviani, storico inviato del programma Le Iene, ha intervistato alcuni bambini figli di fumatori.
I genitori ascoltano nella stanza accanto l’intervista e scoprono esattamente cosa pensano i loro figli di loro e del loro vizio.
Tra i piccoli c’è chi evita di baciare il papà perché sa di tabacco, chi è cosciente che le sigarette siano dannose per i genitori e per questo si preoccupa. In generale ne emerge che ai bambini le sigarette fanno proprio schifo.
Un aiuto per smettere di fumare
L’utilizzo di vaporizzatori personali abbinati a liquidi senza nicotina è di gran lunga meno nocivo rispetto al consumo di sigarette tradizionali.
Il laboratorio di Tossicologia Forense di Milano, insieme ad altri laboratori certificati, ha dimostrato che l’uso di liquidi Vaporart senza nicotina, per mezzo del vaporizzatore elettronico (e-cig), può aiutare i fumatori di sigarette tradizionali a smettere. I liquidi Vaporart sono di purezza di grado farmaceutico e con Certificazione Europea FU e EP.
Sicuramente smettere di fumare qualsiasi cosa è la migliore… ma certamemente utilizzare l’ e-cig con liquidi senza nicotina riduce drasticamente i rischi per la salute umana e, di sicuro, non provoca disgusto ai bambini.
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/cosa-pensano-i-bambini-dei-propri-genitori-che-fumano/
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…e se lo vizio?
Sempre la solita domanda: portando il bambino in fascia si vizia? tenendolo sempre a contatto si trasforma in un mammone-cozza?
In tanti rispondono…ma vi lasciamo con questa riflessione, ideale nel periodo caldo.
“Immaginate di avere sete. Qualche volta vi viene dato un bicchiere d’acqua, qualche volta no. La vostra sete non è soddisfatta. L’unica cosa che sapete è che è sempre qualcun altro che decide se darvi o no un bicchiere d’acqua. Diventate sempre più nervosi e frustrati. Cominciate quindi a chiedere dell’acqua continuamente, anche quando non avete sete, perchè non siete sicuri che, quando avrete sete, vi sarà data dell’acqua.Diventate insicuri quando non avete acqua a disposizione e così preoccupati di non aver abbastanza acqua da divenire incapaci di pensare ad altro. Diventate dipendenti dalla fonte, che non abbandonate per poterne chiedere in continuazione.
Adesso immagina lo scenario opposto. Sei assetato e ti viene subito dato da bere in modo da placare la tua sete. Sei soddisfatto e puoi continuare a fare ciò che stavi facendo senza preoccupazioni. Ti rassicura sapere che l’acqua è sempre disponibile e che puoi prenderla ogni volta che vuoi. Con questa sicurezza alle volte addirittura te ne dimentichi. Senza pensieri, puoi dedicarti anima e corpo ad altre attività. Puoi esplorare, crescere…addirittura allontanarti dalla fonte.
Ora trasporta questo questo scenario sul tuo piccolo e sul suo bisogno di contatto fisico. E’ evidente che rispondere immediatamente al bisogno del vostro bimbo non lo renderà dipendente…
da Istruzioni per l’Uso – BBSlen Babylonia.
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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/08/07/e-se-lo-vizio-2/
LeRéel: siero innovativo rimozione ETÀ DALLA FACCIA! #ONUgS
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Primo appuntamento: Libri per Natale !!! Sotto l’albero scorta di libri per bambini, Babbo Natale ama leggere come voi.
Giocattoli e vestiti né avranno di sicuro, ma perché non fare un regalo originale che produca un ricordo unico e accresca la sua immaginazione ??? Primo appuntamento di una serie di articoli con consigli mirati per non deludere il vostro piccolo lettore nei giorni che precedono o proseguono questa famosa data.
PER LETTORI DA 0 A 2 ANNI.
Pensati per i più piccoli, i libri della serie Scorri e gioca sono interattivi e colorati; le pagine scorrevoli divertono e stupiscono costituendo un momento di scoperta e gioco. Come il già recensito “I cuccioli”, ha la stessa funzionalità, e permette la facile associazione libro-gioco. Edito da Gallucci.
I più piccini si divertiranno a seguire Babbo Natale e a scoprire che doni porterà, indovinando cosa si nasconde nei pacchi e aprendo le finestrelle di questo libro. Molto simile come tipologia a “ I piccoli della fattoria” recensito tempo fa. Edito da Usborne.
PER LETTORI DA 2 A 4 ANNI.
Il mondo segreto di Babbo Natale. Libro pop-up
È il regalo perfetto, ogni pagina è un regalo per gli occhi dei grandi e dei piccini, minuziosi dettagli rendono questo libro unico, già splendido di suo, che con i pop up, aggiunge spessore e qualità. Come fa Babbo Natale a passare dai camini delle case? O a scoprire quali bambini sono stati buoni e quali no? E come trascorre il resto dell’anno? Come fa a consegnare tutto in tempo? Alan Snow, è una conferma in questo mondo, ha attraversato tutta la Lapponia e ha raggiunto il Circolo Polare Artico: lì, sepolta sotto la calotta di ghiaccio, ha trovato la comunità di elfi che fabbrica i giocattoli e riceve e smista le letterine spedite da tutto il mondo. E dopo aver scoperto i segreti di Babbo Natale, Snow ha deciso di rivelarli a tutti, in un splendido pop-up pieno di sorprese in ogni pagina. Edito da Mondadori.
La nuvola Olga. Un Natale con i fiocchi. Ediz. illustrata
La nostra amica Olga festeggia anche lei. Il marchio di fabbrica di Nicoletta Costa è pronto per la famosa notte stellata. C’è un’atmosfera magica la sera di Natale, tutti sono allegri e pronti per la grande festa. La Luna ha organizzato tutto: gli inviti, le bibite, il panettone… La nuvola Olga corre a prendere gli amici e tutti assieme festeggeranno la notte più magica dell’anno. E sotto l’albero, tanti regali per tutti! Edito da Emme edizioni.
PER LETTORI DA 3 A 5 ANNI.
L’ultima cosa che ti aspetteresti arrivando a scuola è di non trovare nessuno. Anzi, peggio, che gli unici presenti siate tu e il maestro più severo in assoluto. Ed è proprio ciò che capita a Danny dopo un’eccezionale nevicata. Ma ben presto quella che era cominciata come, il giorno peggiore della sua vita diventa una giornata magica, la più memorabile di tutto l’anno… recensito da poco “Un’eccezionale nevicata”. Edito da Gallucci.
Per scoprire le vere origini e iniziare a far comprendere la religione cristiana. Pagine cartonate, con esperienze visive; tavole ad acquerello veramente notevoli; testo coinvolgente. Una storia sulla nascita di Gesù che racconta come la Cometa ha indicato la strada agli uomini e agli animali…”Non lontano da qui è nato un nuovo re!” raccontano i pastori, seduti attorno al fuoco. Ma… Come fare per trovarlo? Ecco che nel cielo notturno le stelle si avvicinano l’una all’altra, fino a formare un’unica stella scintillante che si muove lenta nel firmamento. La sua luce sfolgorante mostra ai pastori, ai tre re e agli animali del bosco la strada verso Betlemme, verso il bambino adagiato nella mangiatoia. Edito da Nord-Sud.
Vi aspettiamo per il secondo appuntamento natalizio.
Fonte: http://www.libricino.it/2016/11/15/primo-appuntamento-libri-per-natale-sotto-lalbero-scorta-di-libri-per-bambini-babbo-natale-ama-leggere-come-voi/