20 dicembre 2016
AVETE SENTITO PARLARE DELLA Crema alla bava di lumaca ? #QpNML
LA PIÙ POTENTE FORMULA ANTI-INVECCHIAMENTO È STATA TROVATA #ioUMB
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Come scaldarsi il cuore con la cioccolata by ZigZagMom
Ci sono ottimi motivi per amare l’inverno.
La cioccolata calda, invitare gli amici per una cioccolata, preparare dei muffin alla cioccolata…insomma, il leitmotiv è chiaro.
Del resto cosa scalda il cuore più di quel profumo che sale in una nuvola verso il naso? E cosa rende più allegri di vedersi con i baffi dopo essersi pappati quella bontà?
Ve lo diciamo noi: preparare dei dolcetti morbidi morbidi!
Di quelli che metterebbero d’accordo il Bianconiglio e le renne, Babbo Natale ed Alice.
Per esempio le tazzine degli gnomi!
Però attenzione! Non pappatevele tutte, perché sono perfette anche da regalare alla maestra o come segnaposto a tavola il giorno di Natale!
Ingredienti:
- marshmallow grandi e piccoli cioccolato fondente;
- biscotti alla cannella;
- zuccherini colorati;
- bastoncini di zucchero bianco e rossi;
- zucchero a velo;
- allegria in quantità.
In una ciotola mescolate lo zucchero a velo con pochissima acqua, da aggiungere goccia a goccia per ottenere una glassa densa.
Su ciascun biscotto, aiutandovi con un sac à poche o con uno stuzzicadenti intinto nella glassa, fate dei puntini a cui attaccare gli zuccherini. Lasciate libero il centro del biscotto.
Da un bastoncino di zucchero ritagliate la parte tonda e incollatela come un manico su un lato (verticale) del marshmallow.
Lasciate indurire e poi sempre con la glassa incollate in marshmellow al biscotto. La tazzina è pronta. Va solo aggiunta la cioccolata.
Tagliate il cioccolato a pezzetti e scioglietelo a bagnomaria, lasciate raffreddare, quindi versatene un cucchiaino sulla parte superiore della tazzina e prima che sia completamente solidificata aggiungeteci sopra dei mini marshmallow.
Per velocizzare quest’ultimo passaggio, potete mettere per qualche minuto le vostre tazzine nel frigo.
La conoscete la storia del pupazzo di neve che si era avvicinato troppo alla cioccolata e ha finito con lo sciogliercisi dentro?
Questa idea è una bomba e si prepara in un attimo.
Da una arancia bio ritagliate un triangolino per fare il naso di showman.
Con un po’ di glassa incollatelo ad un marshmellow. Per occhi e bocca potete incollare con la glassa delle pepite di cioccolato o disegnare i puntini intingendo uno stuzzicadenti nella cioccolata fusa.
Prima di fare questo, se vi piace il cocco, potete inumidire la superficie del marshmallow e decorarla con una spolverata di cocco grattugiato. La vostra cioccolata sarà ancor più da leccarsi i baffi!
Buon Natale a tutti (Sabina e Cos)
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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/warming-the-cockles-of-your-heart-with-chocolate/
LeRéel: siero innovativo rimozione ETÀ DALLA FACCIA! #urXqR
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La crema alla bava di lumaca funziona davvero? #iQOfq
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Fasciare i neonati: benefici, tempi e materiali consigliati
La fasciatura dei neonati è una pratica molto antica, che oggi è stata finalmente riscoperta e sta giustamente prendendo sempre più piede, perché aiuta il bebè appena nato a ritrovare il conforto delle sensazioni prenatali. Cerchiamo quindi di capire in concreto quali sono i benefici della fasciatura e come va applicata.
Molti studi hanno dimostrato che fasciare i neonati consente loro di sviluppare movimenti fini di prensione (la presa a pinza) e una migliore percezione del loro corpo. Inoltre, il contenimento riduce le fastidiosissime coliche post-poppata o comunque aiuta i neonati a sopportarle meglio. Un altro importantissimo beneficio è legato al sonno: grazie alla fasciatura il riposo del piccolo risulta più calmo a prolungato, perché il contenimento inibisce il riflesso di Moro (o riflesso di caduta), che può disturbare e talvolta interrompere bruscamente il sonno del neonato.
Ma in quale momento della loro giornata è opportuno fasciarli e per quanto tempo?
È bene evitare di fasciare il bambino quando è molto agitato o piange. La fasciatura deve essere associata a un momento piacevole, rilassante. Durante i primi giorni di vita è consigliabile quindi fasciare il bebè appena si addormenta o dopo la poppata, soprattutto se è un bambino che tende a riposare poco o ha avuto un parto difficile. In generale non è previsto un tempo massimo oltre il quale il bambino deve essere sfasciato, anzi i benefici del contenimento sono talmente tanti che più a lungo dura meglio è!
Per quanto riguarda il periodo in cui si può praticare la fasciatura, è bene sapere che fino alla fine dei primi 60 giorni di vita il neonato può essere fasciato mettendo nel bozzolo anche le braccia. Verso il terzo mese alcuni bambini sentono il bisogno di portare la mano alla bocca per consolarsi, quindi è bene lasciarli liberi di farlo, anche perché è importante in questa fase della crescita che si perfezioni la coordinazione mano-bocca.
Non tutte le stoffe sono ideali per la fasciatura. La mussola di cotone o di bambù è in assoluto la scelta migliore (la dimensione consigliata è di 120 cm x 120 cm) perché è un tipo di tessuto molto morbido e traspirante, che cede in diagonale e consente di fasciare il piccolo in modo molto aderente al corpo senza farlo sentire costretto. Il lenzuolino di cotone invece non è adatto perché cede pochissimo e la fasciatura risulta molto rigida e poco confortevole per il neonato. L’obiettivo è quello di contenere il bambino, farlo sentire protetto e coccolato come tra le braccia della mamma, quindi lasciatevi guidare dal vostro istinto e sicuramente non sbaglierete!
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Fonte: http://blog.kiddom.com/fasciare-i-neonati-benefici-tempi-e-materiali-consigliati/
Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #s82CA
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TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #WWfOS
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Vita in Piattaforma: Eniscuola e Fondazione Cetacea per la salvaguardia della biodiversità marina
Sono una di quelle privilegiate che ha avuto la possibilità di trascorrere ogni estate nella casa del mare di mia nonna.
Il viaggio da Milano lungo la costa Adriatica fino al Molise sembrava interminabile: ore trascorse al caldo in un’auto priva di aria condizionata, stracarica di valigie che impedivano di trovare una posizione comoda, con l’unica compagnia del mio fratellino.
Per due estati di fila c’era anche il nostro pesce rosso, Ugo, che una volta a momenti perdevamo in autostrada!
All’autogrill, mentre mio papà faceva benzina, io ero scesa dall’auto per sgranchirmi le gambe. Dopo aver retto la boccia di Ugo per ore, l’avevo appoggiata sul tetto della macchina e ovviamente, sbadata come sono, lì l’avevo lasciata quando poi eravamo ripartiti.
Che fine misera avrebbe fatto se un camionista misericordioso, in sosta all’autogrill, non ci avesse suonato tutti i clacson bitonali del suo camion per avvertirci dello sciagurato animale abbandonato sul tetto della macchina.
Nonostante la monotonia e il disagio, il viaggio era comunque eccitante, per lo meno da un certo punto in poi.
La tappa di Rimini rappresentava per me l’inizio della vacanza, nonostante mancassero ancora dalle 4 alle 5 ore di macchina, e il motivo era lì, appena fuori dal finestrino: il Mare Adriatico.
Io e mio fratello facevamo a gara a chi primo vedeva uno sprazzo blu brillare sotto il sole di Giugno.
Ogni estate c’erano certi elementi che venivano debitamente controllati per essere certi che nei mesi precedenti non fosse cambiato nulla: gli oleandri in fiore, le spiagge e gli ombrelloni appena visibili dall’autostrada come gocce colorate su distese di sabbia dorata, le barche a vela e là, in lontananza, punti neri all’orizzonte, le piattaforme petrolifere.
Molte di queste piattaforme sono ora in disuso e per quanto possano sembrare fuori posto nel nostro mare, sono ormai diventate parte integrante di un ecosistema ricco ed estremamente affascinante.
Se per me un tempo erano solo il segnale del mio avvicinamento alla meta delle mie vacanze, per i bambini del Ravennate sono state un’opportunità di imparare a conoscere la biodiversità della flora e della fauna del mare Adriatico.
La possibilità è stata data da Eniscuola che ha coinvolto 7 classi di IV elementare in un progetto chiamato “Vita in Piattaforma”, sviluppatosi durante l’anno 2015/2016.
In collaborazione con Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Onlus Cetacea, Eniscuola e 5 scuole di Ravenna, sono stati coinvolti 140 bambini nello studio dell’ecosistema che si crea spontaneamente attorno alle strutture artificiali delle piattaforme che forniscono riparo e possibilità di ripopolamento di specie marine.
Il progetto prevede anche una piattaforma multimediale, in cui è possibile scoprire i progetti e i lavori messi a punto dagli stessi ragazzi i quali hanno anche avuto la possibilità di partecipare ad attività all’aperto, sulle spiagge e lungo la costa.
Di nuovo mi ritrovo ad elogiare l’iniziativa di Eniscuola di coinvolgere le scuole italiane con progetti interessanti legati all’ambiente e alla scienza, utilizzando metodi interattivi e dinamici.
Lo so che l’ho già detto in passato, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: proporre una didattica dinamica che preveda, accanto allo studio classico sui libri, progetti sul campo in cui gli studenti possono mettere in pratica ciò che imparano in classe, è per me un asso vincente nelle maniche degli insegnanti e spero che Eni abbia in serbo nuove proposte e progetti da proporre alla scuola Italiana.
in collaborazione con Eniscuola
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In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totalmente n #bouix
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COMBATTI LA CALVIZIE DA SUBITO : STAVOLTA PUOI CREDERCI #ueLrQ
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Carenza di vitamina D in gravidanza causa autismo?
La carenza di vitamina D in gravidanza è pericolosa? Il Brain Institute dell’University of Queensland insieme all’Erasmus Medical Centre in Olanda ha analizzato in modo approfondito il legame tra la carenza della vitamina D in gravidanza e nei primi anni di vita del bambino e l’autismo.
(...)
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© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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Krestina: il Rimedio Naturale alla Caduta dei Capelli per Lui e Lei in 30 giorni con +67% #uYgvf
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Rimedi omeopatici per i disturbi in gravidanza
Come curare omeopaticamente i tipici disturbi della gravidanza quali: vomito, umore mutevole, irritabilità, ansie e paure…
Vomito:
– Nausea costante, non migliorata dal vomito. Immediatamente dopo aver vomitato desidera vomitare ancora. Disgusto e rifiuto del cibo: IPECACUANHA
Carattere:
– Indifferenza verso il marito, i figli e le persone amate. Perde interesse per ciò che generalmente ama. Vuole solo “andarsene ed essere lasciata tranquilla”.
Nausea al mattino; per gli odori di cucina. Sensazioni dolorose di vuoto allo stomaco. Miglioramento mangiando. Freddolosa, tuttavia vuole avere molta aria. Volto olivastro: pigmentazione marrone di naso e zigomi. Desiderio per l’aceto e le cose acide; avversioni per la carne e il grasso: SEPIA OFFICINALIS
– Piange facilmente, raccontando i suoi sintomi. Ama la comprensione altrui, ma umore mutevole, irritabile, gelosa e sospettosa. Sta meglio col movimento lento, camminando all’aria aperta. Avversione per il grasso e la carne di maiale. Desiderio di cibi aspri e rinfrescanti:PULSATILLA NIGRICANS
– Rimedio delle contraddizioni, dei desideri smodati per gli alimenti che dovrebbero essere nocivi, ma che invece risultano benefici. Grande rimedio dell’isteria. Sensazione di bolo in gola quando non deglutisce. Un rimprovero, anche lieve, scatena una rabbia, che può farla arrabbiare anche con se stessa. Sospira molto. Incredibili rapidi mutamenti di umore: scherza è contenta e subito piange. Estrema avversione per il fumo di sigaretta. Frequente diuresi durante stati di nervosismo: IGNATIA AMARA
Insonnia:
– Paura, irrequietezza e inquietudine. Si dimena quando ha un grande tormento. Ansia e preoccupazione per disturbi futili: ACONITUM NAPELLUS
– Testa calda e dolente, per intenso afflusso di sangue al capo. Spasmi muscolari involontari durante il sonno: BELLADONNA
– Dorme di giorno ed è insonne di notte; unitamente a flatulenza e disturbi digestivi come acidità gastrica: LYCOPODIUM CLAVATUM
– In seguito a sforzi mentali, abuso di caffè o vino. Si addormenta la sera, si sveglia verso mezzanotte o le 3 del mattino e dorme pesantemente solo verso mattina: NUX VOMICA
Paure:
– Dopo una paura o un’emozione improvvisa, compaiono dolori brucianti e laceranti. Donna che teme di morire durante il parto: ACONITUM NAPELLUS
– Paure anticipatorie e dei luoghi alti. Paure curiose e senza ragione: che non riuscirà a voltare l’angolo senza avere un incidente; che quelle pareti si stanno avvicinando; che quelle case le cadranno addosso. Deve camminare, camminare frettolosamente. Calorosa. Desidera dolci e sale: ARGENTUM NITRICUM
– Donna particolare e pignola. Ansiosa, agitata, freddolosa. Ha sete per bevande fredde, che beve a sorsi piccoli e frequenti. Paura di stare sola: teme di farsi male. Ha paura di morire, di soffocare, dei ladri, dei coltelli, di poter uccidere e di suicidarsi. C’è una marcata periodicità con aggravamento all’una di notte e alle ore tredici: ARSENICUM ALBUM
– Ansia, insonnia, disperazione. Particolare tendenza ad essere spaventata. Paura che ormai non riuscirà più a dormire. Si sveglia a mezzanotte con la paura dei ladri: IGNATIA AMARA
– Paura che persiste nel tempo, esempio tipico è la gravida con minaccia d’aborto, che vede incombere sempre davanti a lei l’oggetto della sua paura. Calorosa, con sudorazione e viso arrossato. Si sveglia con facilità per i rumori: OPIUM
Fonte: http://www.dreambaby.it/rimedi-durante-la-gravidanza/
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AVETE SENTITO PARLARE DELLA Crema alla bava di lumaca ? #Vo2aD
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Scopri la Banaba, bruciagrassi naturale
Il nemico numero uno del dimagrimento è la cosiddetta “sindrome metabolica”, insieme di fattori predisponenti che, uniti, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevata per malattie anche gravi.
La banaba contro i picchi glicemici
Proprietà dimagranti della banaba
Come assumere la banaba
Assumiamo la banaba in una capsula da 3,50 mg, due volte al giorno, alle 11 e alle 17, con abbondante acqua. In commercio si trovano anche dei prodotti in cui troviamo la banaba tra i componenti, indicata come Lagerstroemia speciosa, L. Pers. foglie estratto secco titolato.
Controindicazioni all’uso della banaba
Ai dosaggi ad oggi testati, ovvero da 8 fino a 48 mg di estratto di acido corosolico all’1%, non hanno prodotto effetti tossici, per cui possiamo ritenere la Banaba una pianta sicura.
Viene comunque sconsigliata, per mancanza di sperimentazione specifica, per l’uso in gravidanza e nell’infanzia.
Prodotti utili
Gliceval Con 150 mg di estratto secco di foglie di Banaba per dose giornaliera | Foglie di banaba 60 capsule vegetali |
Stop-Kal Plus Con Banaba (Lagerstroemia speciosa, L. Pers.) foglie estratto secco titolato al 1% in acido corosolico/span> | Estromax Slim - Riduzione del Peso Corporeo Con Banaba (Lagerstroemia speciosa (L.) Pers) foglie estratto secco titolato al 1% in acido corosolico |
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/scopri-la-banaba-bruciagrassi-naturale/
LA PIÙ POTENTE FORMULA ANTI-INVECCHIAMENTO È STATA TROVATA #F3UWV
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LeRéel: siero innovativo rimozione ETÀ DALLA FACCIA! #777D2
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La crema alla bava di lumaca funziona davvero? #FAzeZ
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Potenza, ultima tappa?
Con le ostetriche e le mamme dell’associazione Materna, oggi pomeriggio abbiamo affrontato veramente tanti temi a partire dal portare in fascia: il parto, i ritmi di mamma e bambino, la salute femminile… l’educazione alla sessualità, la menopausa. Insomma, ogni tappa è diversa. Sai come comincia ma mai come finisce!
L'articolo Potenza, ultima tappa? sembra essere il primo su Mammarsupio.
Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/25/potenza-ultima-tappa/
Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #UXG57
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TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #g071h
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“Il dolcissimo libro di Natale”: un libro per bambini sulla vera storia del Natale. Dall’annunciazione al ritorno a casa di Gesù bambino.
È stata una bellissima scoperta acquistare questo libro. Il dolcissimo libro di Natale edito da Il Pozzo di Giacobbe è una carezza leggera, soffice che accompagna e descrive quello che succedeva più di duemila anni fa. Per i bambini è amore a prima vista, perché le pagine sono coloratissime e i personaggi hanno tratti delicati e vicini a loro.
Il momento dell’annunciazione è perfetto per spiegare questo, uno scenario confortante fa da cornice ai due personaggi, Maria e l’angelo Gabriele s’incontrano per la prima volta, lo sguardo sorpreso di Maria e il sorriso dell’angelo creano una sintonia perfetta che va in concordanza col testo.
Christina Goodings l’autrice racconta con semplicità la storia, e i piccoli ascoltatori la apprendono come una fiaba e memorizzano i personaggi, che ritrovano sotto forma di statuette nel presepe, più in là ci sarà il tempo di spiegare, la religione e i suoi significati.
E poi ancora i pastori rassicurati dall’angelo di non aver paura e i re magi guidati dalla stella riescono a trovare il piccolo Gesù per donargli oro,incenso e mirra. Amanda Gulliver l’illustratrice riesce con impeccabilità e morbidezza a farci innamorare dei suoi disegni e rendere questo libro unico e raro.
- Titolo: Il dolcissimo libro di Natale
- Autore: Christina Goodings
- Illustratore: Amanda Gulliver
- Copertina rigida: 32 pagine
- Editore: Il Pozzo di Giacobbe (26 marzo 2016)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8861244610
- ISBN-13: 978-8861244610
Fonte: http://www.libricino.it/2016/12/19/il-dolcissimo-libro-di-natale-un-libro-per-bambini-sulla-vera-storia-del-natale-dallannunciazione-al-ritorno-a-casa-di-gesu-bambino/