16 gennaio 2017
La crema alla bava di lumaca funziona davvero? #JcAO3
Frase del giorno 16.01.2017
L’anima è la più angosciante spia che un nemico possa mandare.
(Emily Dickinson)
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Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-16-01-2017/
Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #efMVJ
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La colazione al sacco…. quasi mancata!
Può capitare, lo so.
Ma a me non era mai successo. Ho sempre avuto una buona memoria e mai, mai in 44 anni avevo dimenticato un appuntamento, un impegno… Mai. ( Se è capitato non me lo ricordo 😉 ).
Ieri faceva freddo. Sono uscita dall’ufficio, ho raggiunto Marco all’oratorio dove stava giocando con un suo amichetto e siamo andati di corsa al campetto di calcio dove Luca stava facendo gli allenamenti.
Oltre mezz’ora ad aspettare. C’era anche una bava di vento.
Alla fine dell’allenamento ero gelata. Non sentivo più le estremità di mani e piedi.
Tornati a casa, ho spedito Luca sotto la doccia calda. Intanto ho preparato la cena: pastina in brodo, filetti di merluzzo al forno, formaggi, frutta.
Alle nove finalmente avevo finito di sparecchiare, rassettare la cucina, lavare i piatti, steso i panni che intanto la lavatrice aveva lavato.
Ho detto a mio marito: “E’ finita anche questa giornata. Avrei da stirare, ma non ne ho proprio voglia. Domani è un altro giorno e si vedrà!”
Ho preso il cellulare, ho aperto WhatsApp. C’erano dei messaggi sul gruppo della classe di Marco.
Il primo: “Domani i bambini vanno in gita, volevo sapere se….”
Non sono riuscita a leggere oltre.
“Cavolo, cavolo, cavolo!”, ho esclamato (In realtà ho detto altro… ma non lo posso scrivere 😉 ).
“Cosa è successo?” mi ha chiesto subito mio marito.
“Domani Marco deve andare in gita e io me ne ero completamente scordata. Completamente! Capisci? Il nulla, il vuoto.”
E lui: “Vabbè, che problema c’è? Ora lo sai”
Io: “Gita significa pranzo al sacco. Cosa gli do da mangiare a tuo figlio domani? Mangiasse tutto!”
Lui: “Del parmigiano e dei taralli!”
Io: “Tutto il giorno fuori con due taralli e due tocchi di parmigiano? Certo che tu la fai facile! Anche io vorrei essere uomo per non dover pensare a nulla.”
Ho aperto il frigorifero. C’era del formaggio, una vaschetta di prosciutto crudo e in dispensa avevo del pane bianco per tramezzini.
Ho chiamato Marco. “Tu domani vai in gita?”
E lui: “Certo”
Io: “Ma non me lo potevi ricordare?”
Lui: “Mamma, mi hai dato i soldi e hai firmato l’avviso, lo sapevi anche tu della gita!”
Io: “Sì, sapevo che dovevi andare al museo con la scuola, ma non mi ricordavo il giorno. Potevi ricordarmelo! Ti va bene se per domani ti preparo dei tramezzini farciti?”
Marco: “Mamma, lo sai che non mi piace questo pane. Non mi puoi dare come sempre qualche focaccina e dei panini morbidi?”
Io: “Ok, va bene. Domattina mi alzo prima e ti vado a prendere il pane fresco e le focaccine. Poi ti preparo dei tocchetti di parmigiano e dell’acqua. Ti basta o vuoi altro?”
E mentre mi accordavo con Marco sul da farsi, mio marito sorrideva: “Certo che come lo vizi tu….”
Alle nove e mezza i bambini erano già a letto.
Ma io ero continuavo ad essere nervosa. Ero arrabbiata, incavolata con me stessa. “Ti rendi conto? Se non avessi letto quel messaggio io avrei mandato il bambino a scuola senza pranzo al sacco! Povero figlio e che figuraccia avrei fatto!”
E mio marito: “Altro che VivaLaMamma, saresti diventata la barzelletta della scuola! Ah! Ah” Ah!”
Io: “Scusa, ma mi spieghi perché devo essere solo quella che si deve ricordare le cose, quella che deve organizzare, preparare… Tu ti senti esonerato? Non ti senti un po’ in colpa?”
Lui: “Io? No. Ci hai sempre abituati così. Tu sei quella che fa tutto, che pensa a tutto… Va bene così!”
Io: “No, mi sa che non va più bene così. Sto perdendo colpi…”
Sono andata a letto, ma non ho riposato bene. Mi sono svegliata mille volte. Avevo paura di non sentire la sveglia, di non fare in tempo a fare tutto… Insomma nottataccia.
Stamattina la sveglia. Mio marito prontamente: “Non devi andare a comprare i panini?”
Io: “Sì, mi sto alzando. Un attimo…”
Alle 7.20 ero già tornata a casa con i panini ancora caldi, le focaccine appena sfornate e i cornetti al cioccolato per la colazione!
Arrivata in ufficio ho raccontato alle mie colleghe della mia dimenticanza.
“E’ la prima volta, vero? Ecco perché stai così! Vedrai che all’ennesima volta non ti sentirai più in colpa!”, mi ha risposto la prima collega sorridendo.
E l’altra: “Beh, io una volta ho dimenticato mio figlio in palestra!”
Io: “ E poi?”
Lei: “E poi mi hanno chiamata e sono andata a prenderlo”.
Io: “E come ti sei sentita?”
Lei: “Che ti devo dire, siamo umani, può capitare… In fondo anche Gesù fu dimenticato al tempio…”
Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/11/la-colazione-al-sacco-quasi-mancata/
TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #LCv3G
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3 outfit in 1 | La Collezione MAXI ME by Sweet As A Candy
Quante volte mi sono ritrovata a guardare con occhi sognanti i meravigliosi abitini de Il Gufo pensando a quanto ne avrei voluto uno uguale anche per me. Sono certa che anche a voi è capitata spesso la stessa cosa. Quando gli abiti sono così belli è normale sognare di avere lo stesso vestito della propria bambina non trovate?
Finalmente è arrivata la capsule collection che in tante aspettavamo, dedicata a tutte le mamme che vogliono vestirsi come le proprie bambine: la collezione “MAXI ME“.
Quale miglior occasione per sfoggiare i nostri look Maxi Me se non la festa di compleanno di Ginevra e Greta?
Le mie bimbe hanno da poco compiuto 2 anni e dopo la festa in famiglia abbiamo festeggiato anche con gli amici più cari.
Io mi sono divertita moltissimo ad indossare questo splendido abito in tecnowool a quadri bianchi e neri ed anche le mie bimbe hanno sorriso felici nel vedermi vestita come loro.
Questo abito è perfetto per me, la sua forma a trapezio e il retro leggermente più lungo gli regalano una vestibilità e comodità estrema. E’ bello indossato sia con una scarpa più elegante sia con una sneaker.
Lo potete acquistare cliccando QUI ; QUI potete invece trovare lo stesso abito ma nella misura bimba, un amore!
Non siete già innamorate anche voi della collezione MAXI ME??
Fotografie di Veronica Zanetti – Avoriophoto
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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/3-outfits-1-the-maxi-collection-by-sweet-as-candy/
In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totalmente n #83nAX
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Come sopravvivere al Natale in famiglia con un neonato
Il Natale è da sempre la festa dei bambini. Poco conta se nella nostra vita da single o giovane coppia eravate allergici alle feste. Avere un bambino modifica il modo di vivere e di vedere le cose! Quindi, via libera alla riscoperta dell’emozione dell’attesa, della felicità di donare, della gioia di passare del tempo insieme a nonni, bisnonni, zii, cugini, ecc.
Ecco allora alcuni consigli, perlopiù dettati dal buonsenso, dedicati ai neogenitori per sopravvivere alle feste in famiglia con un neonato e ritrovarsi a gennaio più rilassati e felici:
– Cercate di rispettare gli orari per quanto possibile
Se avete un neonato o un bambino piccolo, avete bisogno di proteggerlo e di proteggervi. La routine quotidiana sarà sicuramente modificata, ma cercate di mantenere un ritmo – sia per voi che per il bambino – di attività, momenti tranquilli, poppate e nanna. Sconvolgere completamente la routine di un neonato e, se allattate, allungare troppo gli orari tra una poppata e l’altra può portare a una diminuzione della produzione di latte.
– Lasciate che siano gli altri a occuparsi di tutto e pensate solo al vostro bambino
Non prendetevi impegni organizzativi per il pranzo di Natale o la cena della Vigilia: lasciatevi viziare da nonni e zii e occupatevi solo del vostro neonato. Passare del tempo di qualità con i vostri bambini, senza l’assillo di lavoro, cucina e pulizie vi farà guadagnare in salute e godere appieno delle feste.
– Ritagliatevi un po’ di tempo solo per voi
Consiglio apparentemente contrario al precedente, ma altrettanto valido: a Natale, e per tutto il periodo delle feste, ci sono sempre parenti desiderosi di fare del buon baby-sitting a costo zero. Cercate la zia o la nonna più fidata e approfittate anche solo di un’ora tutta per voi: una passeggiata in coppia come fidanzatini, un bagno caldo o del sano sonno naturale…Tornerete rigenerati e pronti ad affrontare le riunioni di famiglia con lo spirito giusto!
– Tenete sempre vicino il vostro neonato
Ricordate sempre che siete voi la comfort zone del vostro bambino. Forse Natale è la prima vera occasione di socialità per i bambini, dove entrano in contatto con parenti che non vedono quotidianamente. Resistete alle pressioni di lasciar vagare il vostro neonato di braccia in braccia: rimanere troppo tempo senza il vostro contatto lo disorienterebbe. A questo proposito può essere molto utile munirsi di una fascia o un marsupio, che consentirà a voi di avere sempre le mani libere e al bambino di sentirsi al sicuro.
– Mettete dei paletti
Durante le riunioni di famiglia, preparatevi a sentire tutte le perle di saggezza di madri, suocere, zie e cugine varie su come crescere il vostro bambino, che probabilmente faranno vacillare le vostre certezze su allattamento, nanna e accudimento in genere. Il consiglio è di fare un bel respiro e ricordarvi che solo voi sapete cosa è meglio per il vostro bimbo.
– Ricordatevi delle amiche
Ok, non proprio tutte hanno una famiglia comprensiva e amorevole… Anzi, spesso dopo poche ore di contatto forzato molte di noi vorrebbero scappare urlando! Ecco il momento giusto per raggiungere (almeno virtualmente) il vostro gruppo di amiche mamme. Un messaggio, una foto condivisa e un paio di risate vi faranno relativizzare il momento pesante.
– Ripensate a quando eravate bambini
Dopo aver preso una boccata di ossigeno, dimenticate consigli non richiesti, questioni irrisolte, cibo sullo stomaco e… divertitevi! Godetevi ogni singolo attimo del vostro neonato, della vostra famiglia. Provate a guardare il Natale attraverso gli occhi del vostro bambino: la magia, le luci, i profumi, il calore, l’affetto… sarà senz’altro un Natale speciale!
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Fonte: http://blog.kiddom.com/sopravvivere-al-natale-famiglia-un-neonato/
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Vita in Piattaforma: Eniscuola e Fondazione Cetacea per la salvaguardia della biodiversità marina
Sono una di quelle privilegiate che ha avuto la possibilità di trascorrere ogni estate nella casa del mare di mia nonna.
Il viaggio da Milano lungo la costa Adriatica fino al Molise sembrava interminabile: ore trascorse al caldo in un’auto priva di aria condizionata, stracarica di valigie che impedivano di trovare una posizione comoda, con l’unica compagnia del mio fratellino.
Per due estati di fila c’era anche il nostro pesce rosso, Ugo, che una volta a momenti perdevamo in autostrada!
All’autogrill, mentre mio papà faceva benzina, io ero scesa dall’auto per sgranchirmi le gambe. Dopo aver retto la boccia di Ugo per ore, l’avevo appoggiata sul tetto della macchina e ovviamente, sbadata come sono, lì l’avevo lasciata quando poi eravamo ripartiti.
Che fine misera avrebbe fatto se un camionista misericordioso, in sosta all’autogrill, non ci avesse suonato tutti i clacson bitonali del suo camion per avvertirci dello sciagurato animale abbandonato sul tetto della macchina.
Nonostante la monotonia e il disagio, il viaggio era comunque eccitante, per lo meno da un certo punto in poi.
La tappa di Rimini rappresentava per me l’inizio della vacanza, nonostante mancassero ancora dalle 4 alle 5 ore di macchina, e il motivo era lì, appena fuori dal finestrino: il Mare Adriatico.
Io e mio fratello facevamo a gara a chi primo vedeva uno sprazzo blu brillare sotto il sole di Giugno.
Ogni estate c’erano certi elementi che venivano debitamente controllati per essere certi che nei mesi precedenti non fosse cambiato nulla: gli oleandri in fiore, le spiagge e gli ombrelloni appena visibili dall’autostrada come gocce colorate su distese di sabbia dorata, le barche a vela e là, in lontananza, punti neri all’orizzonte, le piattaforme petrolifere.
Molte di queste piattaforme sono ora in disuso e per quanto possano sembrare fuori posto nel nostro mare, sono ormai diventate parte integrante di un ecosistema ricco ed estremamente affascinante.
Se per me un tempo erano solo il segnale del mio avvicinamento alla meta delle mie vacanze, per i bambini del Ravennate sono state un’opportunità di imparare a conoscere la biodiversità della flora e della fauna del mare Adriatico.
La possibilità è stata data da Eniscuola che ha coinvolto 7 classi di IV elementare in un progetto chiamato “Vita in Piattaforma”, sviluppatosi durante l’anno 2015/2016.
In collaborazione con Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Onlus Cetacea, Eniscuola e 5 scuole di Ravenna, sono stati coinvolti 140 bambini nello studio dell’ecosistema che si crea spontaneamente attorno alle strutture artificiali delle piattaforme che forniscono riparo e possibilità di ripopolamento di specie marine.
Il progetto prevede anche una piattaforma multimediale, in cui è possibile scoprire i progetti e i lavori messi a punto dagli stessi ragazzi i quali hanno anche avuto la possibilità di partecipare ad attività all’aperto, sulle spiagge e lungo la costa.
Di nuovo mi ritrovo ad elogiare l’iniziativa di Eniscuola di coinvolgere le scuole italiane con progetti interessanti legati all’ambiente e alla scienza, utilizzando metodi interattivi e dinamici.
Lo so che l’ho già detto in passato, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: proporre una didattica dinamica che preveda, accanto allo studio classico sui libri, progetti sul campo in cui gli studenti possono mettere in pratica ciò che imparano in classe, è per me un asso vincente nelle maniche degli insegnanti e spero che Eni abbia in serbo nuove proposte e progetti da proporre alla scuola Italiana.
in collaborazione con Eniscuola
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Fonte: http://www.oasidellemamme.it/2016/11/vita-piattaforma-eniscuola-fondazione-cetacea-la-salvaguardia-della-biodiversita-marina/
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Bonus Bebè e Bonus Mamma Domani 2017, come richiederli
Con l’inizio del nuovo anno tornano le agevolazioni statali a favore delle famiglie: anche nel 2017 l’Inps si occuperà dell’erogazione dei bonus economici per aiutare le famiglie con i figli.
Scopriamo nel dettaglio le agevolazioni disponibili da gennaio 2017 come annunciato da Enrico Costa, il ministro con la delega alla Famiglia.
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Bonus Bebè e Bonus Mamma Domani 2017, come richiederli, pubblicato su Tutto Mamma il 16/01/2017
© Fabiana Raponi per Tutto Mamma, 2017. |
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Tag: Bonus Bebè 2017, Bonus Mamma Domani 2017, requisiti, richiesta
Fonte: http://www.tuttomamma.com/bonus-bebe-bonus-mamma-domani-2017-richiederli/42066/
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Asse da Stiro Vecchio: 4 Modi per NON Buttarlo Via
Tutte le cose vecchie che abbiamo in casa quasi sempre sono destinate ad essere buttate via; è possibile, invece, recuperarle dando loro nuova vita. Ciò vale anche per un vecchio asse da stiro.
L’asse da stiro potrebbe essere riadattato come un semplice ma caratteristico tavolino da servizio.
Il tavolino da servizio potrebbe essere collocato in cucina o in sala da pranzo, magari per riempire uno spazio o una parete vuota, ma può essere adattato a qualsiasi ambiente.
Potete rettificarlo e decorarlo come meglio vi piace e si abbina all’arredo della vostra casa, da uno stile più shabby (in esso i mobili hanno un aspetto volutamente datato ed usurato, nonostante ciò i colori chiari che lo contraddistinguono rendono l’arredo estremamente romantico) ad uno specificamente moderno o addirittura vintage. Oppure, ricorrendo a prodotti e materiali adatti a renderlo resistente all’esposizione esterna, impiegarlo in giardino o in terrazzo come un’originale tavolino da appoggio.
Un’idea, alla portata soprattutto di bambini e ragazzi, potrebbe essere quella di allestire l’asse da stiro come una scrivania, il risultato è originale ma anche economico, in fase di trasformazione basterà l’applicazione di qualche supporto in più per rendere l’asse più resistente.
Con un accurata lavorazione sarà sufficiente anche una semplice tinteggiata per dare all’ asse da stiro un aspetto totalmente diverso.
Sempre in uno spazio principalmente dedicato ai ragazzi, l’asse da stiro può essere impiegato come libreria sulla quale disporre collezioni di libri o fumetti.
E’ una trovata anche molto pratica e sicura per i bambini, poiché non li espone al rischio di arrampicamenti nel rimettere al proprio posto gli oggetti utilizzati.
Anche l’area lettura destinata agli adulti può essere organizzata con un asse da stiro riciclato.
Un originale portagioie sul quale sistemare bracciali, collane ed ogni tipo di bijoux puntualmente dispersi negli angoli della casa può riuscire a dare nuova vita all’ asse da stiro.
L’ asse da stiro porta gioie sfrutta i fori che normalmente sono presenti sulla tavola. Inoltre è un invenzione salva spazio, ideale per gli spazi piccoli dato che, poggiato ad una parete, non ingombra.
Con lo stesso sistema, ovvero sfruttando i fori, potete utilizzare l’asse da stiro come un pannello porta accessori. Fissato al muro contribuirà a mantenere sott’occhio tutti gli oggetti che frequentemente maneggiate in casa, evitando che vadano dispersi altrove.
La creatività ci insegna che è sempre possibile dare vita a cose nuove ed originali, soprattutto partendo da ciò che ai nostri occhi è da gettare. Forse siamo abituate a pensare al riciclo come un qualcosa di seconda mano sottovalutandone le vere potenzialità. Riciclare fa bene, e non solo all’ambiente ma anche alla nostra creatività troppo spesso assopita!
Come Riciclare un Vaso Rotto: Idee Creative
Fonte: http://www.vitadamamma.com/147518/asse-da-stiro-vecchio-riciclare.html
Le bacche acai sono miracolose per la perdita di peso e per il cuore #1SJLR
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Gita al macello delle renne: polemica per un asilo norvegese
La scuola Granstubben Barnehage in Norvegia è finita al centro delle polemiche su Facebook. Il preside della scuola ha organizzato una gita “particolare” da far fare ad una classe dell’asilo. I bambini di 5 anni sono stati portati al macello dove vengono uccise e scuoiate le renne. Le foto della giornata, pubblicate sulla fanpage dell’istituto, hanno sollevato non poche polemiche.
Nelle immagini i piccoli prima giocano con gli animali, poi trascinano le carcasse delle povere renne morte. Il preside della scuola si è prontamente difeso dicendo che la gita aveva uno scopo ben preciso: insegnare ai bambini le usanze delle popolazioni indigene Sami, che occupano il nord del paese. “Questa non è la prima volta che lo facciamo. È importante per mostrare da dove proviene la carne. Lo faremo di nuovo”, ha dichiarato il preside.
Gita al macello
Le immagini sono raccapriccianti: i bambini trasportano le pelli delle renne morte e guardano i loro corpi. Sulla neve le carcasse sono disposte in ordine. Il sangue fa da padrone in tutte le foto. La scuola ha assicurato che i genitori avevano dato la loro autorizzazione.
Inoltre, l’insegnante ha dichiarato che nessun bambino si è sentito turbato durante la visita. Forse proprio perché tutto ciò viene fatto passare come normale, insegnando a dei bambini così piccoli la brutalità di alcuni gesti.
“Il nostro staff è stato straordinario e li ha guidati attraverso quest’esperienza con la possibilità di parlare dopo e valutare le loro impressioni. Il programma del patrimonio culturale Sami fa parte degli studi nazionali per le scuole materne ed è approvato dal governo. Insegnare la cultura sami senza parlare di renne è impossibile” ha scritto in un altro post su Facebook la scuola.
Le popolazioni Sami sono tribù indigene che vivono in Norvegia, Finlandia, Svezia e Lapponia e basano la loro economia sull’allevamento di renne. In Norvegia mangiare renne è la normalità. Appare comunque azzardata e poco consona la scelta di mostrare così tanta sofferenza e brutalità a dei bambini di 5 anni.
L’autore: Josephine Carinci
Studio Scienze della Comunicazione a Roma, amo il giornalismo e la scrittura. Non sono ancora mamma ma spero di avere una famiglia numerosa e felice. Adoro i bambini, la loro innocenza, spensieratezza e fantasia.
“I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.” (G.Leopardi)
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Un solo spruzzo toglie il senso di fame e ti ridona un’immagine snella! #i55Bv
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Niente sale nelle pappe!
Prima dei 12 mesi il sale è inutile, oltre che dannoso per il piccolo. A noi le pappe possono sembrare insipide, ma non ai nostri bimbi: i loro gusti, infatti, sono molto diversi dai nostri perché le loro capacità percettive sono differenti. Dopo l’anno è concesso un po’ di sale, ma senza esagerare: oggi quasi 3 bambini su 4 ne assumono troppo e, così, rischiano di diventare ipertesi da grandi. Ecco i consigli per offrire al tuo piccolo un’alimentazione gustosa e, nel contempo, sana.
di Chiara Sandrucci
Fonte: http://www.ioeilmiobambino.it/neonato/niente-sale-nelle-pappe_svezzamento/
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Sono stata una brava nuora
Ho scritto e riscritto questi miei pensieri miliardi di volte. Ho appallottolato una quantità enorme di carta, scarabocchiata in mille forme, riducendola a palline con cui ho fatto tanti canestri. Ho pensato che era giusto farlo, ma ho anche pensato che non ne valeva la pena perché facendolo davo troppa importanza ad un argomento che mi ha fatto male. Mi ha fatto molto male in passato, ma oggi mi è indifferente e questo mi ha resa più forte.
Sono stata una brava nuora, apprezzata e considerata. Sì, lo sono stata fino a quando non sono rimasta incinta. Ricordo ancora le telefonate che mi faceva mia suocera durante le quali si sfogava sulla sua vita, poi più il nulla. Ok, anche io non la chiamo ma non la chiamavo neanche prima.
Il giorno in cui ho fatto l’amniocentesi nessuno si è fatto vivo. La sera mi è stato chiesto di chiamarli per dire loro come stavo. Nonostante pensassi non dovesse partire da me, l’ho fatto. Avendo visto il numero del figlio forse non si aspettavano ci fossi anche io ed hanno esordito così “Abbiamo saputo, andrà meglio la prossima volta.” – Erano in viva voce e quella frase mi ha paralizzata. Temevo che i medici mi avessero nascosto qualcosa. Temevo che mia figlia (ci avevano confermato il sesso) avesse dei problemi. Mi sono girata verso lui e, con gli occhi appannati dalle lacrime e la voce rotta in gola, ho sussurrato “Cosa?”. Lui mi ha guardata come per dire “non saprei” e si è rivolto alla cornetta “Cosa?” – “Si, dai. Vedrai che andrà meglio la prossima volta (io stavo morendo lentamente). Ci sono cose peggiori nella vita di avere una figlia femmina.” – “Che caxxo dite?”. Queste le uniche parole che mi sono uscite dalla bocca e, se mi hanno sentita, meglio. Ho gridato a lui di attaccare il telefono. Lo ha fatto solo dopo che sono uscite altre frasi sconvenienti su nostra figlia. Su mia figlia. Quella è stata l’inizio della fine.
In una giornata in cui dovevo stare tranquilla (mi avevano pur sempre forato la placenta), in un momento di felicità estrema della mia vita (avevo la conferma di aspettare la figlia femmina che desideravo da quando avevo 20anni), ho litigato con lui ed abbiamo dormito separati. Ho pianto tutta la notte raggomitolata sul divano. Come un’araba fenice che risorge dalle ceneri, mi sono svegliata più forte di prima.
A fine settembre mia suocera mi ha telefonata per dirmi che andava a Londra con le amiche e che non avrei dovuto partorire in quei giorni (si certo, perché lo decido io!). Ad ottobre ho partorito, ma non sono venuti perché non potevano e lei non viaggia da sola (Milano-Londra si, Milano-Roma no). Mi hanno chiamata? No, mi hanno fatto gli auguri su Facebook. Forse non ho neanche risposto. Mia figlia è nata l’11 ottobre, loro sono venuti il 16 novembre.
Il 2 gennaio mia figlia è caduta dalle braccia del padre, su un pavimento di marmo. Non aveva neanche 3 mesi. Trauma cranico, sospetta frattura dell’osso parietale (così piccoli non fanno lastre, soprattutto in testa), una notte in ospedale nel reparto di oncologia pediatrica (l’unico libero). Neanche una telefonata!
A maggio mia figlia è stata battezzata. Non sono venuti. Il motivo? Era andata a trovarla la sorella e mi è stato detto che nella vita si devono fare delle scelte. Che lei aveva dovuto scegliere e non le sembrava giusto dire alla sorella che aveva il battesimo della nipote (battesimo organizzato a febbraio). Mi sta bene che ha fatto la sua scelta. Durante la festa mi ha telefonato e l’ho sentita ridere di me insieme alla sorella. Ridevano della torta di pannolini che avevo fatto io. L’ho salutata e ho chiuso la conversazione.
Questa estate ha cercato di organizzare una settimana di vacanza con tutta la famiglia, compresa mia figlia, ma senza la mia presenza. L’ho chiamata e le ho spiegato che non potevamo andare perché non avevo le ferie. Mi ha risposto che io non dovevo esserci. Le ho detto che non ci sarei stata io e neanche mia figlia. Mi ha detto “Non me la lasci?” e che l’altro figlio andava con il nipote e per la madre andava bene. Le ho spiegato che l’altro figlio è separato, il nipote deve stare tot giorni all’anno con il padre e la madre non può opporsi perché sono disposizioni del giudice. Le ho spiegato nuovamente che io sono la madre e non mi allontano da mia figlia e che le vacanze le facciamo in 3 perché siamo una famiglia. E’ caduta la conversazione.
Passano le festività e loro riempiono di regali l’altro nipote. Fortunatamente mia figlia è piena di tutto, soprattutto di AMORE. Questo Natale andremo a Milano per festeggiarlo insieme (lo so, mi tocca) e sapete come ha reagito quando lo ha saputo? “Ah, che bello. Anzi no, non c’è mio nipote.” Eh già, invece di mostrare felicità perché trascorrerà le feste con il figlio e la nipote ha mostrato tristezza perché l’altro nipote starà con la mamma.
Perché ho scritto i miei pensieri? Perché li voglio lasciare al 2016 ed affrontare il 2017 solo con il positive mood e poi perché, forse, altre di voi hanno vissuto o stanno vivendo una situazione similare alla mia. Magari tirare fuori quello che abbiamo dentro non può che farci bene. Non ho scritto questo post per mettere alla gogna qualcuno, ma solo per cercare di capire cosa passa nella testa delle mamme dei maschi.
Un giorno anche io sarò una suocera, ma la nuora sarà mia figlia. Dalla regia mi suggeriscono che vivrò una condizione privilegiata… speriamo…
Fonte: http://www.italiachemamme.it/stata-brava-nuora/
Un fisico in forma invece di chili di troppo! #cKlVr
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Gravidanza: in forma ballando
Evviva la danza in gravidanza!!!
Mantieni la tua forma fisica anche in dolce attesa con il ballo!
Vuoi ballare?Ascolta il tuo corpoThe post Gravidanza: in forma ballando appeared first on Dolce Attesa.
Fonte: http://www.dolceattesa.com/gravidanza/gravidanza-forma-ballando_benessere/
Che cosa fare se fino ad ora non hai perso peso? #VZNSu
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Yoga contro la pressione alta?
Fare yoga contro la pressione alta? I benefici di questa disciplina sul benessere dell’organismo sono tanti ma adesso arriva una ricerca indiana ad affermare che lo yoga sarebbe molto utile anche per chi soffre di ipertensione.
(...)
Read the rest of Yoga contro la pressione alta? (217 words)
© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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GARANTITO Perderai 10 chili in un mese o ti rimborsiamo i soldi! #4WGfG
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Rimedi omeopatici per i disturbi in gravidanza
Come curare omeopaticamente i tipici disturbi della gravidanza quali: vomito, umore mutevole, irritabilità, ansie e paure…
Vomito:
– Nausea costante, non migliorata dal vomito. Immediatamente dopo aver vomitato desidera vomitare ancora. Disgusto e rifiuto del cibo: IPECACUANHA
Carattere:
– Indifferenza verso il marito, i figli e le persone amate. Perde interesse per ciò che generalmente ama. Vuole solo “andarsene ed essere lasciata tranquilla”.
Nausea al mattino; per gli odori di cucina. Sensazioni dolorose di vuoto allo stomaco. Miglioramento mangiando. Freddolosa, tuttavia vuole avere molta aria. Volto olivastro: pigmentazione marrone di naso e zigomi. Desiderio per l’aceto e le cose acide; avversioni per la carne e il grasso: SEPIA OFFICINALIS
– Piange facilmente, raccontando i suoi sintomi. Ama la comprensione altrui, ma umore mutevole, irritabile, gelosa e sospettosa. Sta meglio col movimento lento, camminando all’aria aperta. Avversione per il grasso e la carne di maiale. Desiderio di cibi aspri e rinfrescanti:PULSATILLA NIGRICANS
– Rimedio delle contraddizioni, dei desideri smodati per gli alimenti che dovrebbero essere nocivi, ma che invece risultano benefici. Grande rimedio dell’isteria. Sensazione di bolo in gola quando non deglutisce. Un rimprovero, anche lieve, scatena una rabbia, che può farla arrabbiare anche con se stessa. Sospira molto. Incredibili rapidi mutamenti di umore: scherza è contenta e subito piange. Estrema avversione per il fumo di sigaretta. Frequente diuresi durante stati di nervosismo: IGNATIA AMARA
Insonnia:
– Paura, irrequietezza e inquietudine. Si dimena quando ha un grande tormento. Ansia e preoccupazione per disturbi futili: ACONITUM NAPELLUS
– Testa calda e dolente, per intenso afflusso di sangue al capo. Spasmi muscolari involontari durante il sonno: BELLADONNA
– Dorme di giorno ed è insonne di notte; unitamente a flatulenza e disturbi digestivi come acidità gastrica: LYCOPODIUM CLAVATUM
– In seguito a sforzi mentali, abuso di caffè o vino. Si addormenta la sera, si sveglia verso mezzanotte o le 3 del mattino e dorme pesantemente solo verso mattina: NUX VOMICA
Paure:
– Dopo una paura o un’emozione improvvisa, compaiono dolori brucianti e laceranti. Donna che teme di morire durante il parto: ACONITUM NAPELLUS
– Paure anticipatorie e dei luoghi alti. Paure curiose e senza ragione: che non riuscirà a voltare l’angolo senza avere un incidente; che quelle pareti si stanno avvicinando; che quelle case le cadranno addosso. Deve camminare, camminare frettolosamente. Calorosa. Desidera dolci e sale: ARGENTUM NITRICUM
– Donna particolare e pignola. Ansiosa, agitata, freddolosa. Ha sete per bevande fredde, che beve a sorsi piccoli e frequenti. Paura di stare sola: teme di farsi male. Ha paura di morire, di soffocare, dei ladri, dei coltelli, di poter uccidere e di suicidarsi. C’è una marcata periodicità con aggravamento all’una di notte e alle ore tredici: ARSENICUM ALBUM
– Ansia, insonnia, disperazione. Particolare tendenza ad essere spaventata. Paura che ormai non riuscirà più a dormire. Si sveglia a mezzanotte con la paura dei ladri: IGNATIA AMARA
– Paura che persiste nel tempo, esempio tipico è la gravida con minaccia d’aborto, che vede incombere sempre davanti a lei l’oggetto della sua paura. Calorosa, con sudorazione e viso arrossato. Si sveglia con facilità per i rumori: OPIUM
Fonte: http://www.dreambaby.it/rimedi-durante-la-gravidanza/
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La tiroide: cos’è, come funziona, la visione olistica e psicosomatica, l’importanza di un buon funzionamento (soprattutto nella prima infanzia) e l’alimentazione consigliata
La tiroide (il cui nome deriva dal greco e significa “a forma di scudo oblungo“) è una ghiandola endocrina, a forma appunto di H o di farfalla, che si trova nella parte anteriore del collo e regola molte funzioni all’interno del nostro organismo.
Molti disturbi, fisici o psichici, possono dipendere da un suo cattivo funzionamento, anche se spesso viene ignorata la sua estrema importanza nel corpo umano.
La tiroide, cos’è e come funziona
Le patologie più comuni della tiroide
Le patologie più comuni e conosciute della tiroide sono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo.
La visione olistica e psicosomatica dei problemi alla tiroide
L’importanza dell’alimentazione per il buon funzionamento tiroideo
La tiroide funziona correttamente se può disporre di adeguate quantità di iodio, un oligoelemento essenziale, presente nell’organismo in piccole quantità e soggetto a perdite quotidiane attraverso l’urina o il sudore.
Di fondamentale importanza è dunque un’alimentazione che permetta di assumerne quotidianamente la giusta quantità: una eventuale carenza di iodio può portare a diverse patologie (es. gozzo) ed è particolarmente rischiosa in gravidanza, determinando anche gravi conseguenze per il feto.
Il fabbisogno giornaliero di iodio per la sintesi degli ormoni tiroidei è di circa 150 microgrammi, ai quali, in gravidanza e in allattamento vanno aggiunti 50-100 microgrammi per la crescita del bambino.
Anche il selenio ha un ruolo chiave nella protezione e nel funzionamento della tiroide: ne contiene infatti una quantità maggiore di ogni altro organo del corpo.
I cibi contro l’ipotiroidismo
Libri consigliati
Ipotiroidismo - Un'emergenza Ignorata Come riconoscere e curare il più frequente disturbo della tiroide | Tiroide in Forma L'Allenamento per la Tua Tiroide |
Curare in Maniera Naturale l'Ipotiroidismo Introduzione al più diffuso disturbo della tiroide | La Dieta dei 7 Ormoni Risveglia il tuo metabolismo e perdi 7 chili in 21 giorni - Vinci per sempre la tua lotta con il sovrappeso! |
Prodotti utili
Meristemo 27 - Gocce Orali Drenaggio tiroideo | Integratore di supporto per la Tiroide a base di erbe naturali per migliorare la funzione della tiroide con L-tirosina, Kelp (iodio), Ashwaganda (Withania), Selenio, B-12 e vitamina D |
Iodio Puro - Liquido Analcolico Contribuisce alla normale funzione tiroidea e alla regolare produzione di ormoni | Alga Marina - 250 Compresse da 250 mg. Contenuto costante di Iodio per ogni tavoletta pari a 150 mcg, equivalente al fabbisogno giornaliero |
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/la-tiroide-cose-come-funziona-la-visione-olistica-e-psicosomatica-limportanza-di-un-buon-funzionamentosoprattutto-nella-prima-infanzia-e-lalimentazione-consigliata/