18 gennaio 2017
LA PIÙ POTENTE FORMULA ANTI-INVECCHIAMENTO È STATA TROVATA #BArd1
BENVENUTO AUTUNNO!
L’autunno è arrivato e con esso temperature più fresche, soprattutto al mattino presto e dopo il tramonto, che possono essere la causa di primi raffreddamenti soprattutto nei più piccoli, non ancora in grado di difendersi dagli sbalzi di temperatura. Le giornate però sono spesso bellissime e non ha alcun senso chiudersi in casa se fuori splende il sole!
Passeggiare o giocare all’aperto infatti, respirando aria fresca e osservando il mondo con le sue luci, i suoi colori e i suoi rumori, stimola lo sviluppo intellettivo del bambino e rafforza le sue difese immunitarie, consentendogli di affrontare meglio l’inverno.
È quindi importante uscire ogni giorno con la carrozzina, il marsupio o il passeggino scegliendo gli orari migliori della giornata – cioè quelli in cui il sole è più tiepido – e vestendo il proprio piccolo a strati, in modo da poterlo svestire o coprire a piacimento.
Inoltre è il momento giusto per procurarsi alcuni accessori per il passeggino o la carrozzina che proteggono i bimbi dagli sbalzi di temperatura e dall’umidità come:
- sacco invernale
- copertine di diversi pesi
- parapioggia
Se è molto piccolo, sarà importante avere sempre a portata di mano una copertina calda per coprirlo quando si addormenta o se la temperatura si abbassa bruscamente. In commercio ne esistono tanti modelli in materiali diversi – tra cui la morbida mussola di cotone o la fibra di bambù dalle note proprietà traspiranti – alcuni dotati anche di comodi lacci per appendere il ciuccio e di automatici che li trasformano in sacchi copri gambe.
Con l’avanzare della stagione fredda, sarà invece assolutamente necessario dotarsi di un comodo sacco termico, in cui avvolgere il piccolo per tenerlo al riparo dalle raffiche di vento e dalle temperature più rigide. È importante sceglierne uno in cui il bambino possa muoversi senza sentirsi intrappolato, inoltre deve essere dotato di asole in cui inserire le cinture di sicurezza del passeggino, altrimenti il bambino rischia di scivolare dalla seduta.
Anche in caso di pioggia non bisognerebbe rinunciare all’uscita quotidiana, perché con il maltempo il bambino può scoprire tanti stimoli nuovi. Qualche goccia d’acqua non è un problema se il passeggino o la carrozzina sono dotati di un buon parapioggia, anzi, per il bambino può essere un’esperienza molto rilassante passeggiare cullato dalla pioggia.
La cosa più importante è evitare al bambino gli sbalzi improvvisi di temperatura. Quando si esce di casa, ad esempio, sarebbe meglio sostare un attimo nell’atrio prima di affrontare l’esterno, in modo che si abitui alle temperature più fresche. Viceversa, quando si passa dall’esterno all’interno di un locale riscaldato, ad esempio in un negozio o nell’abitacolo dell’auto, è importante svestire il piccolo, togliendogli la giacchetta, la copertina o aprendo il sacco termico, in modo che non si surriscaldi.
Nei primi mesi di vita è inoltre importantissimo proteggere la testa e le orecchie dal freddo o dal sole eccessivo con una cuffietta o un cappellino, perché è l’unica parte del corpo, a parte le mani, a restare sempre esposta.
Per capire se il piccolo sta bene o si sta surriscaldando non è possibile basarsi sulla temperatura delle manine o dei piedini, che sono sempre piuttosto freddi nei neonati, ma è opportuno toccargli la fronte e il collo, in quanto il calore si concentra negli organi interni e non nelle parti periferiche del corpo.
Come avrete capito, bastano davvero poche attenzioni per trasformare l’autunno nella stagione più bella dell’anno da godere en plen-air coi vostri bimbi!
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LeRéel: siero innovativo rimozione ETÀ DALLA FACCIA! #mOrvr
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Io, me, la cameretta e mia sorella
Per i primi quattro anni della mia vita ho potuto godere di una cameretta tutta mia. Ma non me lo ricordo. Mia madre ogni tanto ricostruisce quella fetta di passato che non riesco ad avere chiaro nello schedario personale “delle cose agli albori della propria esistenza”.
Il mio archivio mnemonico è attivo da quando è arrivata mia sorella, o meglio detta diavolo della Tasmania. Io e lei siamo come l’alfa e l’omega, lo yin e lo yang, l’olio e l’aceto. Insomma due elementi che si cercano e si respingono.
E la mia cameretta, quella stanza un tempo bella ampia è stata invasa dalla nuova presenza “paranormale”. Mia madre era raggiante di gioia: “pensate che bello, bambine, una stanza tutta per voi, così potrete condividere insieme i giochi!” io non ero proprio convinta e sentivo che il mio nido avesse ospitato una specie di piccola Attila.
Peccato che la zona che spettava a me fosse curata come un giardino zen mentre l’altra parte, quella di mia sorella, pareva il cortile sul retro della villa degli Addams.
Io ambivo a un arredamento decorato, architettato con dovizia di particolari, cuscini dai colori vivaci sul letto, bambole, bambolotti e peluche sistemati meticolosamente, mia sorella conviveva con la quintessenza dell’entropia e quelli che una volta erano i suoi bambolotti parevano dei piccoli reduci dal Vietnam. Per non parlare dei peluche spelacchiati e di norma ognuno con un occhio di meno che quasi abbiamo rischiato di trovarci la Lega anti vivisezione davanti casa.
Per anni ho sognato la mia “camera azzurra” (che per me era meglio di un principe) e se solo avessi avuto davanti le camerette Livingo (ammirate il modello in legno chiaro con soppalco oppure il letto a castello in stile pirati dei caraibi) all’epoca avrei venduto anche la mia Barbie Superstar, guardaroba incluso, sfrattato la cara sorellina e spedita nella stanza di fianco, adibita a studio, senza rimorsi.
Ormai siamo lontane da quegli anni di condivisioni, litigi focosi, di “ti voglio bene lo stesso. Anche se hai tentato di decapitare il Cicciobello” e la vita comunque ci ha tenute unite: ora lei è la mia dirimpettaia. Ve l’ho detto che siamo come lo yin e lo yang, l’alfa e l’omega, l’olio e l’aceto. Ci cerchiamo e ci respingiamo. Ma ora ho una camera tutta mia
In collaborazione con Livingo
mobili e interni per la casa – accessori per la casa
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La crema alla bava di lumaca funziona davvero? #bJGQh
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IL NATALE NotOnlyMama
Chi ci segue sui social è a conoscenza del fatto che il 15 dicembre scorso in collaborazione con Trentinostile abbiamo trascorso un piacevolissimo pomeriggio nel negozio Max&Co di Trento per un evento tutto Natalizio. Uno scambio d’auguri coccolate, tra un biscottino e l’altro, dalle esperte mani di Marco ed il suo staff di Vogue Parrucchieri Ala. Sempre presenti ed apprezzati i campioncini di prodotti di Terme di Comano e Addelion.
Vi lasciamo con una gallery di foto firmate Elisa Depaoli.
Team NotOnlyMama
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Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #4Crvf
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Seggiolini auto, le novità del 2017
Mancato uso o semplicemente uso scorretto del seggiolino rappresentano la prima causa di morte di minori di età compresa fra i 5 e 12 anni.
Utilizzare il seggiolino in auto non solo è indispensabile, ma è anche necessario farlo al meglio rispettando le regole del Codice della Strada. E con l’avvento del nuovo anno arrivano anche le nuove normative: come vanno utilizzati i seggiolini auto nel 2017?
Continua a leggere: Seggiolini auto, le novità del 2017 (...)
Seggiolini auto, le novità del 2017, pubblicato su Tutto Mamma il 18/01/2017
© Fabiana Raponi per Tutto Mamma, 2017. |
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Tag: bambini, seggiolini auto 2017, sicurezza stradale
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TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #Zujr1
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Spiegare a un Bambino Cos’è il Terremoto (VIDEO)
Per spiegare a un bambino cos’è il terremoto mettetevi con lui sotto a un tavolo e partite da una rassicurazione che insieme valga come un insegnamento: “Questo è il posto più sicuro durante una scossa”.
Perché la terra trema? Cos’è il terremoto e cosa fare in caso di sisma?
DeAKids, sensibile rispetto a quanto sta accadendo in Italia negli ultimi mesi, viene in contro alle mamme e ai bambini e affronta il delicato tema degli eventi sismici, lo fa insieme a Giovanni Mucciaccia e attraverso la divulgazione di un video educativo.
Guidare i bambini alla scoperta delle ragioni scientifiche che stanno dietro un sisma è di assoluta importanza perché aiuta il cucciolo d’uomo a superare la paura.
Il terremoto è una “storia” che si riassume in poche tessere: le placche tettoniche, paragonate nel video (che qui vi proponiamo di vedere) a delle barche che non stanno mai ferme.
Come spiegare al bambino cosa fare in casso di scosse sismiche
Seguendo i consigli di Giovanni Mucciaccia, indicate al piccolo il tavolo e il letto come i migliori rifugi: “Buttatevi sotto al tavolo o sotto al letto”.
Noi adulti sappiamo che le superfici piane e solide fungerebbero da riparo in caso di crolli; ai bambini giova molto sapere di poter identificare e trovare un rifugio e non è necessario dare loro ulteriori spiegazioni se non lasciare che si confortino nell’idea del “riparo”.
Come limitare nel bambino la paura delle scosse?
Rispetto alla necessità di infondere tranquillità nel bambino, è importante considerare la portata traumatica dell’evento terremoto: il terremoto scuote la terra e improvvisamente porta il bimbo a perdere un elemento basilare della sua sicurezza: l’equilibrio del corpo.
Durante un terremoto, il cucciolo d’uomo ha la sensazione di smarrire la gestione di sé stesso nello spazio, questa è per il bambino una sensazione fuorviante, assolutamente difficile da sostenere.
E’ importante che il bimbo sappia che le scosse, indipendentemente dalla loro intensità, hanno una durata temporanea: in genere una scossa non dura più di 60 secondi.
Cosa non fare mai in caso di terremoto:
Durante un sisma non si deve mai scappare, si deve mantenere la calma e attendere che la terra smetta di tremare.
A scossa cessata “gambe in spalla”, come dice Mucciaccia , via di corsa verso un luogo all’aperto lontano da palazzi e edifici a o costruzioni di vario genere.
Spiegare a un bambino cos’è un terremoto è importante, lo aiuterà a essere più consapevole!
Il mio consiglio da mamma è quello di non perdere l’opportunità di vedere questo video insieme ai vostri bambini. Le immagini e le semplici spiegazioni sono a misura di piccoli e aiutano la piena comprensione scientifica dell’evento.
Se avete dubbi o domande non esitate a contattarci, condividete questo video e stimolate le altre mamma a rendere consapevoli i loro figli. “Mai aver paura e sempre aiutare la conoscenza”, questo deve essere il motto da insegnare ai nostri figli perché tutti insieme dobbiamo riuscire a non temere!
Il video sarà in onda su DeAKids (canale 601 di Sky),DeAJunior (canale 623 di Sky) e Super! (canale 47 del Digitale Terrestre) fino a domenica.
Fonte: http://www.vitadamamma.com/159160/spiegare-a-un-bambino-cose-il-terremoto.html
In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totalmente n #U3DR9
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Ciclo dopo parto: come e quando tornano le mestruazioni
Ciclo dopo parto
Nel corso della gravidanza il cambiamento ormonale associato ad essa impedisce la presenza del ciclo mestruale. Il fine ultimo dell’organismo della gestante è quello di proteggere la gravidanza, adattandosi ad essa e fornendole i mezzi necessari per evolversi in maniera fisiologica ed indisturbata. Subito dopo il parto si hanno delle perdite, dette lochiazioni, per tutta la durata del puerperio, e solo poi si ripresenta il ciclo mestruale.
Prima che si verifichi la prima mestruazione, come anticipato, si hanno delle perdite post_parto per tutta la durata del puerperio. In media esse durano sei settimane, ovvero circa 40 giorni, in cui è normale la presenza di perdite post-parto continue. Allontanandosi dal giorno del parto, assumono caratteristiche sempre diverse, variando nella quantità, il colore e la consistenza.
Queste lochiazioni i primi giorni dopo il parto sono ematiche, e con il trascorrere dei giorni vanno a scarseggiare nella quantità trasformandosi in perdite post_parto sierose, marroni e poi gialline, talvolta maleodoranti, che successivamente assumono una consistenza cremosa e di colore biancastro fino a quando non si presentano più. Le donne che allattano possono notare come il puerperio, e di conseguenza la presenza delle appena descritte lochiazioni, si protrae per più tempo, rispetto alle donne che non allattano, e tutto ciò è perfettamente fisiologico.
Capoparto
Quando torna il ciclo dopo il parto, la prima vera mestruazione che si presenta viene definita capoparto. Generalmente, le prime volte, si tratta di mestruazioni irregolari con una caratteristica abbondanza e maggiore durata del flusso, rispetto alla norma: circa 8-10 giorni. Come anticipato, le donne che allattano avranno il capoparto oltre i 40 giorni dopo il parto. Ciò avviene perché la prolattina, ormone che determina la produzione del latte, inibisce la funzione ovarica, infatti, con il ritorno del ciclo, si nota una lieve riduzione del latte prodotto.
Dolori mestruali senza ciclo
Nonostante quanto detto, che rispecchia la media dei casi, il ciclo dopo il parto può assumere caratteristiche diverse da donna a donna, del tutto soggettive, sia per quanto riguarda la frequenza, la durata e la quantità del flusso ematico. Allo stesso modo può presentarsi un ciclo doloroso oppure no. Possono essere riferiti dolori mestruali ma niente ciclo mestruale, anche questo rientra nella fisiologia.
Ciclo scarso
Le modificazioni delle mestruazioni sono un fenomeno estremamente soggettivo nella durata, quantità del flusso, e disturbi mestruali, i quali variano in continuazione in ogni donna. Nella fase iniziale sono frequenti le mestruazioni irregolari, ma si stabilizzano da sole con il passare del tempo. Si può dunque avere un ciclo lungo ma comunque un ciclo scarso e marrone, oppure un ciclo breve ma abbondante.
Perdite marroni dopo il ciclo
Un ciclo mestruale scarso, in genere, è caratterizzato da una maggiore durata delle perdite, che si presentano sotto forma di macchie marroncine, che si protraggono anche dopo la fine della mestruazione. Tutto ciò non deve destare preoccupazioni, in virtù del fatto che è fisiologico avere delle mestruazioni irregolari nel periodo dopo il parto.
Ciclo mestruale irregolare
Le mestruazioni irregolari vengono definite tali, in quanto non hanno tutte la stessa durata nè la stessa frequenza. Per questo motivo, può naturalmente comparire un ciclo ogni 20 giorni, ed anche due volte nello stesso mese, fino a quando non si regolarizzerà del tutto.
Ciclo due volte in un mese
Se si presenta un ciclo mestruale, breve o lungo che sia, due volte in un mese, significa che una delle fasi ormonali che avvengono prima di ogni mestruazione, dura meno del solito, e questo fa si che le mestruazioni si presentino vicine tra loro.
Ciclo mestruale lungo
La medesima cosa vale quando si ha un ciclo lungo, perché anche se si tratta di un ciclo poco abbondante, per i primi tempi, dopo la fine delle lochiazioni, l’attività ovarica riprende in maniera irregolare e va a regolarizzarsi con il passare del tempo. Solo nel caso in cui si hanno mestruazioni dolorose in maniera eccessiva, o se la perdita ematica risulta essere troppo abbondante, è bene consultare un professionista per risalire alla causa di tale anomalia. Prima però è necessario escludere che si tratti della mera presenza di mestruazioni irregolari per motivi fisiologici, considerando che si tratta dei primi cicli mestruali dopo il parto e il puerperio, i quali avranno il tempo di tornare regolari in frequenza, durata e quantità del flusso.
L’autore: Jessica Gugliotta
Sono un’ostetrica e svolgo con passione e dedizione il mio lavoro, orgogliosa, testarda e determinata in tutto quello che faccio. In virtù di questo continuo a studiare e specializzarmi per aumentare la mia preparazione, svolgo attività di volontariato e conduco corsi di accompagnamento alla nascita. Inoltre, adoro comunicare e mettere a disposizione delle donne le mie conoscenze e competenze!!
Email: j.gugliotta@passionemamma.it
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COMBATTI LA CALVIZIE DA SUBITO : STAVOLTA PUOI CREDERCI #3cUHO
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Proteggi la sua pelle dal freddo
La pelle dei più piccoli ha bisogno di una maggiore protezione rispetto a quella degli adulti. Fino ai 3 anni circa, infatti, lo strato corneo – la ‘corazza’ che difende il nostro corpo – non si è ancora sviluppato del tutto: più sottile del 40-50%, ha meno grasso cutaneo e un film idrolipidico ancora incompleto a causa delle ghiandole sebacee quasi inattive dal terzo mese di vita fino alla pubertà. Anche il pH è meno acido: 7 contro il 5,5 dell’adulto. Nella cute infantile, quindi, risulta ridotto l’effetto barriera contro le aggressioni ambientali. “Viene spontaneo pensare che il periodo più critico sia quello estivo, ma non è del tutto vero”, osserva la dermatologa pediatrica Antonella Greco. “Tra i fattori aggressivi per la cute ci sono anche il freddo e, soprattutto, gli sbalzi di temperatura, tipici della brutta stagione quando si passa repentinamente dagli ambienti riscaldati all’esterno”.
Coprilo, ma non troppo
La pelle delicata del tuo piccolo, insomma, costituisce una barriera poco efficace, che tende a inaridirsi e a seccarsi con estrema facilità. Le microfessurazioni che ne derivano, a loro volta, lasciano fuoruscire l’acqua aggravando la disidratazione e provocando eccessiva secchezza con possibilità di infiammazioni e prurito. Quindi, per proteggere la pelle del bambino dal freddo, quando lo porti a spasso d’inverno, coprilo a sufficienza ma non tanto da farlo sudare, mettendogli cappellino e guanti se il clima è molto rigido. “Particolare attenzione va riservata alle zone scoperte, come il viso”, raccomanda l’esperta. “Qui serve innanzitutto una buona idratazione: la faccia e le manine, se non porta i guanti, vanno spalmati prima di uscire con prodotti idratanti adeguati, eventualmente ripetendo l’applicazione ogni qual volta si presenti la necessità”.
Fuori a giocare, anche col freddoScopri perché fa bene al bambinoPrevieni la disidratazione cutanea
Le creme migliori sono quelle idratanti emollienti con elevata concentrazione di lipidi, a base di ceramidi (che ‘cementano’ le cellule cutanee limitando la perdita d’acqua) o acidi grassi polinsaturi (omega 3 e 6) che tonificano la pelle, ma sono validi anche il burro di karité, l’urea e la lanolina. Si tratta di prodotti da banco, facilmente reperibili in farmacia e in qualche caso anche nei supermercati. Via libera anche agli stick protettivi al burro di cacao per le labbra, che d’inverno si screpolano facilmente, soprattutto perché il bimbo tende a leccarle aggravando l’effetto del freddo. Se il piccolo è soggetto ad arrossamenti cutanei – come ormai capita a circa un quarto della popolazione pediatrica – cioè ha una tendenza atopica, sarà bene preferire prodotti privi di profumazione. Occorre, inoltre, seguire qualche accortezza, come verificare che al nido non siano abitualmente utilizzate salviette detergenti non specifiche (asportano la pellicola lipidica e contengono sostanze sintetiche che possono causare lievi irritazioni).
Puliscilo con delicatezza
D’inverno è bene non esagerare con i lavaggi, che tendono a fare piazza pulita delle naturali difese cutanee. Un bambino piccolo non si sporca facilmente e non c’è bisogno di fargli il bagnetto più di 2-3 volte alla settimana. “L’acqua deve essere tiepida, con temperature non superiori a 37°C, e il bagno non deve durare più di 8-10 minuti”, consiglia Antonella Greco. Non utilizzare mai prodotti aggressivi, come il normale sapone, che seccherebbero la cute, ma soltanto oli da bagno o latti detergenti formulati appositamente per i piccoli. Al termine, asciugalo con delicatezza senza sfregare, tamponando con un asciugamano e spalmando subito dopo una crema emolliente su tutto il corpo.
Attenzione ai weekend sulla neve
Nonostante l’esposizione al sole sia considerata la situazione più critica per la pelle, in genere le raccomandazioni si limitano al periodo estivo. Occorre, invece, ricordare che anche in inverno i raggi infrarossi e ultravioletti possono rivelarsi dannosi: questo accade, per esempio, quando si va a sciare in alta montagna. Qui il filtro protettivo dell’atmosfera si assottiglia e le radiazioni più dannose per la pelle, gli ultravioletti, vanno aumentando d’intensità mano a mano che si sale di quota. La neve, inoltre, ne riflette verso di noi una percentuale elevata, tra il 50% e l’80%. Infine, in alta montagna l’umidità dell’aria è bassissima. Ecco perché durante le vacanze invernali, soprattutto in febbraio quando il sole comincia ad alzarsi sull’orizzonte, è indispensabile proteggere il bambino sia dal freddo sia dall’irradiazione spalmando in sequenza la crema idratante (possibilmente molto grassa) e, appena questa si è ben assorbita, un prodotto solare ad alta protezione. Non deve mancare, infine, lo stick per le labbra.
Più precauzioni con la dermatite atopica
La dermatite atopica è un disordine cutaneo cronico che rende la pelle secca e iperreattiva alle fonti d’irritazione. Il disturbo alterna fasi di miglioramento e peggioramento, e queste ultime coincidono spesso con la stagione invernale a causa del freddo e degli sbalzi termici: la cute si disidrata ulteriormente, arrossandosi e causando prurito e desquamazioni nelle fasi più acute. Gli eczemi sono localizzati di solito nelle zone esposte, come il viso, l’area dietro alle orecchie, il collo, l’incavo di gomiti e ginocchia, dove la pelle è più sottile e maggiore è la dispersione di acqua. Le regole di base per la pulizia non cambiano molto rispetto a chi non soffre del disturbo: evita sempre detergenti schiumogeni e profumati, asciuga senza strofinare, spalma subito su tutto il corpo e più volte al giorno la crema emolliente, anche se il bimbo resta in casa. A contatto della pelle dovrebbe esserci soltanto il cotone o, al massimo, il pile: questo vale per gli abiti ma anche per i pigiamini, le lenzuola, e così via. È bene, quindi, rinunciare ai capi di lana, cappellini e sciarpe compresi. Anche per i genitori, no a panni ruvidi che possano, al contatto, infastidire il bebè: per esempio un maglione di lana a collo alto mentre lo tengono in braccio.
di Roberto C. Sonaglia
Fonte: http://www.ioeilmiobambino.it/neonato/proteggi-la-sua-pelle-dal-freddo_salute/
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Film per bambini in dvd in uscita a Gennaio 2017
Lo sappiamo che andare al cinema è un’esperienza molto più bella e coinvolgente, ma sappiamo anche che il calore del divano di casa ha sempre il suo fascino, soprattutto quando a essere spettatori sono i bambini. Vogliamo iniziare quest’anno con una rubrica mensile in cui vi consiglieremo alcuni film per famiglie da vedere comodamente a casa, quante volte volete, acquistando solo il dvd. Per quale motivo? Perché chi ha figli sa che avere a disposizione dei film o cartoni animati pronti per ogni evenienza, sia questa la visita di un amichetto o un pigiama party, è sempre una garanzia di successo: soprattutto se questi sono dei prodotti un po’ diversi dai soliti.
Questo mese partiamo con tre film usciti in dvd tra dicembre e gennaio:
- Jungle Shuffle Il regista è Park-Tae Dong, già autore di “Amici per le pinne 2”, qui alle prese con un nuovo film d’animazione per tutta la famiglia disponibile dal 24 gennaio in Dvd, Blu-Ray 2D/3D e digital download. Una storia rocambolesca e appassionante, che racconta le avventure di Manu, un giovane coati combinaguai che vive nella foresta messicana. È profondamente innamorato di Sasha, la figlia del Re della tribù che, un giorno, decide di esiliare Manu dopo l’ennesimo disastro. Le cose cambiano quando Sasha viene rapita dai cacciatori: riuscirà Manu a salvarla e a riscattarsi?
- Super Wings – Viaggi in America, terzo volume dedicato al fenomeno d’animazione dell’anno. Jett, Dizzy e i loro amici Super Wings sono pronti a partire per consegnare pacchetti speciali nel cuore dell’America, portando a termine fantastiche missioni e scoprendo tante curiosità sul Nuovo Mondo. In questi nuovissimi 10 episodi grandi e piccini incontreranno le stelle di Hollywood, viaggiando attraverso le colorate terre del Sud America, fino a raggiungere la metropoli che non dorme mai: New York.
- Billy il koala, Billy è un Koala che vive nel Green Patch sotto l’occhio attento e vigile del padre Bill, un koala premuroso e altruista che ha l’abitudine di avventurarsi nel deserto per mettere in salvo gli animali feriti o cercare quelli smarriti. Un giorno, Bill non fa ritorno a casa e il piccolo Billy decide di superare il confine della palude e mettersi sulle tracce del papà. Un film d’animazione fresco, divertente e pieno di avventure, con un protagonista che vivrà un’avventurosa storia di coraggio ed intraprendenza.
Siamo certe che questi spunti vi potranno essere utilissimi nei freddi pomeriggi invernali o in qualche festa di compleanno al chiuso. Per conoscere tutte le informazioni sulla durata del film o sul costo vi invitiamo a cliccare sopra alle copertine qui sotto… e buona visione!
Fonte: http://www.italiachemamme.it/film-bambini-dvd-uscita-gennaio-2017/
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Un bagno da beauty farm
Un’atmosfera calda e accogliente, luci soffuse, profumi nell’aria. Non è indispensabile andare in una Spa per rilassarsi un po’, anche in casa si può creare l’ambiente giusto: è sufficiente l’aiuto di qualche candela e una vasca piena di sali o di essenze profumate. Ed ecco che un normale gesto di pulizia può trasformarsi in uno straordinario trattamento di bellezza.
Scegli l’essenza per te
Ne basta un tappo colmo, da versare in una vasca piena d’acqua. E l’effetto è garantito. Gli oli da bagno sono infatti uno degli ingredienti principali della balneoterapia. Si tratta di una miscela di oli vegetali ed essenziali che, dispersi in acqua sotto forma di minutissime goccioline, aderiscono alla pelle donandole morbidezza e nutrimento. Inoltre, l’effluvio odoroso agisce sul sistema nervoso, favorendo il rilassamento.
Ma quali sono le fragranze più indicate? Come scegliere quella giusta per sé? Semplicemente in base all’effetto che si desidera ottenere. Con una premessa, però: la donna in gravidanza è più sensibile agli odori, per questo alcune essenze, magari già utilizzate in passato, potrebbero risultare fastidiose. Per evitare sorprese, prima di acquistare l’olio è meglio annusarlo. È consigliabile, inoltre, non mescolare più oli nella vasca perché la profumazione verrebbe alterata e potrebbe venir fuori un mix sgradevole.
- Se hai voglia di rilassarti, la fragranza migliore è senza dubbio la lavanda, che ha un effetto rilassante. È ottima anche se sei raffreddata, dal momento che alla lavanda sono riconosciute proprietà antisettiche, che aiutano a sedare la tosse e a favorire l’espettorazione.
- Se hai bisogno di una sferzata di energia, l’essenza più indicata è il mandarino, che tonifica e regala buon umore, grazie al suo effetto stimolante sulle endorfine. Ha proprietà simili agli altri agrumi, ma in forma più lieve e attenuata. Ecco perché di solito piace a tutte le donne in attesa, anche a chi soffre di nausee mattutine.
- Se l’idea di diventare mamma ti crea ansia o se in generale ti senti un po’ stressata, prova il bagno all’essenza di rosa, che dona tranquillità. In più, rende la pelle morbida ed elastica.
- Se senti le gambe un po’ gonfie e pesanti, prima di immergerti massaggia l’olio di betulla dalla caviglia alla coscia e subito dopo entra in acqua. Quest’olio non ha una fragranza particolare, quindi non agisce a livello aromaterapico. Ha tuttavia proprietà drenanti, dal momento che sblocca i gangli linfatici e favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Un pizzico di sale contro la ritenzione
In aggiunta agli oli, o anche al loro posto, se non gradisci profumi particolari, sciogli in acqua i sali. Può andar bene anche il normale sale grosso da cucina, ma se desideri un prodotto più ‘ricco’, utilizza i sali himalayani: di colore rosa, di forma perfetta e regolare, vengono estratti direttamente dalle rocce dell’Himalaya e, a differenza del sale marino che contiene solo cloruro di sodio, hanno ben 84 oligoelementi. Un tempo quasi difficili da trovare in commercio, ormai si possono acquistare ovunque.
Ma quali sono i loro benefici? I sali himalayani combattono la ritenzione idrica favorendo l’eliminazione dei liquidi che ristagnano a livello sottocutaneo. In più esercitano un’azione antinfiammatoria a livello muscolare e articolare, quindi sono l’ideale soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza quando, con l’aumento di peso, è facile sentire i muscoli indolenziti e le articolazioni più rigide. Infine, l’immersione nell’acqua in cui siano stati disciolti questi sali permette di apportare nutrimento e rendere la pelle più liscia.
Oltre che per il bagno (occorrono circa 4-5 cucchiai in una vasca colma d’acqua), i sali rosa si possono usare come esfoliante: basta preparare un composto con due cucchiai di sali più due di olio di mandorle dolci o di oliva leggermente riscaldati e strofinarlo delicatamente sulla cute. Così facendo si eliminano le cellule morte dello strato corneo e si favorisce la penetrazione dei principi attivi disciolti nel bagno.
Un consiglio in più
- Per un’azione purificante e levigante più profonda, puoi aggiungere nell’acqua anche due-tre cucchiai di bicarbonato di sodio (proprio quello che usi in cucina): la pelle, ripulita da impurità e tossine, sarà più morbida e vellutata.
- Se la cute è secca e irritata, uno degli ingredienti migliori è l’avena (si trova in farmacia o in erboristeria, solitamente in buste monodose), che la nutre e lenisce eventuali irritazioni e pizzicori, specie se dovuti ad ansie di origine nervosa.
Un dolce massaggio sulla pelle
Al termine del bagno, dopo circa 15-20 minuti, svuota la vasca e con il telefono della doccia fai un veloce risciacquo con acqua fresca: è un ottimo trucco per ritemprare il fisico e riattivare la circolazione. Se non gradisci la temperatura fredda su tutto il corpo, mettiti seduta nella vasca e dirigi il getto solo sugli arti inferiori, dai piedi fino alle cosce.
- Uscita dall’acqua, avvolgiti nell’accappatoio, che avrai precedentemente riscaldato sullo scaldasalviette e sdraiati sul letto per una decina di minuti con gli occhi chiusi e le gambe leggermente sollevate.
- Poi, regalati ancora un po’ di coccole, idratando e massaggiando delicatamente la pelle. Per proseguire il trattamento di bellezza, sulla cute ancora umida spalma un olio alla rosa, oppure un olio di mandorle dolci, di prugnolo e iberico, suggerisce l’esperta. Sono tutti ingredienti che tonificano e rinforzano i tessuti, preziosi quindi per prevenire la formazione di smagliature. Per far penetrare il prodotto non occorrono manovre energiche, bastano leggeri movimenti circolari: un dolce sfioramento ripetitivo è la cosa più piacevole, specie sull’addome, per riequilibrare le tensioni emotive e regalare un incredibile senso di benessere sia alla mamma sia al nascituro.
- Se poi soffri di fragilità capillare, massaggia sulle gambe, dal basso verso l’alto, una crema al mirtillo, che migliora il tono venoso.
Un’atmosfera da Spa
La prima regola per regalarti un bagno coi fiocchi è chiudere la porta e non permettere a nessuno di disturbarti!
Qualche altro consiglio per creare l’atmosfera giusta:
- Riempi la vasca con un certo anticipo: l’acqua calda saturerà la stanza di vapore, trasformando il bagno in un ambiente degno di un hammam. A proposito: la temperatura giusta dell’acqua per un trattamento di balneoterapia è intorno ai 35 gradi, ma se non la gradisci così calda o se soffri di fragilità capillare raffreddala un po’.
- Spegni tutte le luci e accendi qua e là per la stanza delle candele, che danno subito una sensazione di ambiente intimo e raccolto. Meglio se si tratta di candele profumate, dello stesso aroma che hai disciolto nell’acqua.
- Altro sistema per diffondere le fragranze nella stanza è mettere qualche goccia di olio essenziale nell’umidificatore del calorifero oppure nel diffusore delle essenze. Ma stai attenta a non esagerare con le quantità: col calore la fragranza si percepisce più intensamente e potrebbe risultare più fastidiosa che piacevole! Meglio procedere con parsimonia.
- Ascolta in sottofondo il tuo cd preferito: può essere musica new age, musica classica o il genere che più ti piace, l’importante è che non si tratti di hard rock!
- Se vuoi continuare il trattamento di aromaterapia anche una volta terminato il bagno, puoi mettere una goccia di olio essenziale su una lampadina ancora spenta. Quando l’accenderai, la lampadina, riscaldandosi, emanerà a lungo il profumo.
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Sport rafforza le difese immunitarie?
I benefici dello sport sono tantissimi: tonifica il corpo, aumenta la resistenza, libera la mente dallo stress. Ma uno studio condotto presso l’Università di San Diego ( pubblicato sulla rivista Brain, Behavoir and Immunity) aggiunge un nuovo effetto benefico alla lunga lista: l’attività fisica rafforza anche le difese immunitarie.
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La scelta della carrozzina o del trio
Per ogni mamma l’acquisto più importante è quello della carrozzina. Negli ultimi anni però questo accessorio che per centinaia di anni ha rappresentato il primo nido del nascituro è stato quasi completamente sostituito da moderni sistemi modulari chiamati trio, composti da un telaio al quale si possono agganciare i vari componenti: la navicella da usare nei primi 6 mesi di vita, l’ovetto auto da 0 a 13 kg. e la seduta del passeggino da 6 a 36 mesi.
Sono molte le caratteristiche da tenere in considerazione: la leggerezza, la praticità, il look , l’ingombro, lo stile di vita dei genitori ed ovviamente il prezzo.
La leggerezza è un fattore molto importante per un confortevole utilizzo quotidiano e può variare da 7 a 13 kg, ovviamente al peso della struttura è proporzionata la resistenza. Un trio più massiccio rimarrà in eredità al secondo o terzo figlio, mentre con strutture più leggere dovremmo mettere in conto la sostituzione di esso per eventuali altri bambini.
La praticità è data dalla chiusura, vi sono infatti molti tipi di chiusure, la più usuale è la chiusura ad ombrello veloce e pratica da effettuare che consente sempre di lasciare agganciata la seduta del passeggino, ve ne sono che si chiudono con una sola mano. Con le chiusure a libro bisogna fare attenzione ai dettagli quali le misure da chiuso in base al bagagliaio dell’auto e sempre la possibilità di lasciare agganciata la seduta del passeggino.
Altri particolari hanno rilevanza nell’uso quotidiano come l’impugnatura a maniglie disgiunte o maniglione unico, quest’ ultimo sicuramente più comodo. Anche la reversibilità del passeggino “fronte mamma fronte strada” è da tenere in considerazione perché ci consente di vedere sempre il bambino senza doverci fermare e sporgerci in avanti.
Negli ultimi anni le aziende produttrici hanno fatto a gara per proporre sempre più modelli dal look giovane e a volte un po’ bizzarro. Se ti senti una mamma classica opterai sicuramente per i sistemi più tradizionali, ma se ti piacciono le novità avrai solo l’imbarazzo della scelta a partire dai materiali, le ruote e le strutture più futuristiche.
Come già detto l’ingombro di un trio chiuso è molto importante: con un’auto di piccole dimensioni difficilmente un passeggino a tre ruote entrerà nel baule, ma anche certe chiusure ad ombrello da chiuse si rivelano più lunghe di altre e 10-15 cm possono fare la differenza tra l’entrare oppure no. Se si abita in una palazzina con ascensore è da prendere in considerazione l’apertura della porta e del vano interno per non dover chiudere ogni volta il telaio e al momento dell’acquisto misurare la distanza tra le ruote.
Il trio che acquisterete dovrà comunque adattarsi al vostro stile di vita: se siete amanti della città sono consigliate le ruote piccole pratiche e molto maneggevoli ma se al contrario amate le passeggiate all’aria aperta magari in montagna o al mare per voi è quasi d’obbligo un tre ruote per potersi muovere in libertà e con facilità su ogni tipo di terreno.
I prezzi variano incredibilmente da modelli a marche.
Partendo da € 300,00 fino a € 1.500,00, per qualsiasi sia il vostro budget fate sempre attenzione al rivenditore ed agli accessori inclusi come il parasole, il paragambe, la borsa, il parapioggia, la base auto, il riduttore per il seggiolino e importante l’omologazione auto per la navicella.
Le offerte più convenienti si trovano nella grande distribuzione o con gli acquisti on-line, ma dovrete mettere in conto che in caso di problemi difficilmente riuscirete a risolverli in quanto nella grande distribuzione sono in vendita spesso stock di magazzino fuori produzione e merce d’importazione, molto appetibili per il prezzo ma che non garantiscono assistenza post-vendita per l’impossibilità di reperire eventuali pezzi di ricambio.
Con le vendite on-line si possono fare dei veri e propri affari qualità/prezzo avendo a disposizione un mercato molto vasto e di facile comparazione ma non sempre quello che poi arriva è come l’immaginavate, dovete poi mettere in conto che per un qualsiasi problema le spese di spedizione sono a carico vostro. Il consiglio che possiamo dare è quello di rivolgervi ad un negoziante di fiducia il quale saprà descrivervi dettagliatamente i vari modelli consigliandovi quello più adatto a voi e l’assistenza post-vendita è garantita.
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Fonte: http://www.dreambaby.it/la-scelta-della-carrozzina-o-del-trio/
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Influenza in vista? Proteggiti da virus e batteri in modo naturale!
Raffreddore, febbre, tosse, mal di gola sono sintomi comuni in questo periodo dell’anno, le cui temperature favoriscono il prolificare e diffondersi di virus e batteri, che sopravvivono meglio con temperature sotto i 36 °C (la temperatura ideale è tra i 33 e 34 gradi, ovvero la temperatura del nostro naso e orecchie in caso di freddo intenso e scarsa protezione).
E’ possibile aiutare il nostro corpo a difendersi e a reagire senza ricorrere a vaccini, antibiotici e farmaci?
Tosse, raffreddore, febbre, la visione naturopatica
Resistere a virus e batteri in 2 punti: prevenzione e sostegno
Manuale Pratico per Curarsi in Casa Il pronto intervento naturale per i disturbi più comuni | La Salute del Bambino Consigli medico-pedagogici |
Il Bambino con Febbre Guida ad uso dei familiari | La Salute del mio Bambino Riconoscere e curare oltre 150 disturbi |
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/influenza-in-vista-proteggiti-da-virus-e-batteri-in-modo-naturale/