10 dicembre 2016
Bava di lumaca: 7 cose da sapere prima di storcere il naso #R7EKr
TRATTAMENTO ANTICADUTA CHE FUNZIONA IN MODO SEMPLICE #cNjqv
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Come riconoscere il lussurioso?
Riconoscere il lussurioso prima che la relazione cominci può aiutare a fare una scelta non semplice: andare avanti o lasciare perdere?
Il lussurioso è un partner alla costante ricerca del suo appagamento, sia sentimentale sia, soprattutto, sessuale.
Non è facile gestire la sua bramosia e la sua impazienza, soprattutto dopo gli entusiasmi iniziali.
Ma come possiamo riconoscere da subito un lussurioso?
La grafia ci può sicuramente aiutare. Ci spiega tutto la nostra grafologa Candida Livatino:
“Nella grafia del lussurioso compaiono i principali segni legati alla seduzione ed alla passione.
Gli allunghi inferiori sono eccedenti, a testimonianza di come chi scrive gestisce il rapporto tra gli istinti e la sfera sessuale.
Le asole inferiori gonfie evidenziano le fantasie erotiche che lo contraddistinguono.
Spesso la sua è una scrittura veloce, propria di chi è impaziente di raggiungere il proprio obiettivo.
Lo segnalano gli stiracchiamenti di alcune lettere.
L’apertura degli occhielli, nella parte superiore di alcune lettere, è il segno grafologico caratteristico di chi ama il corteggiamento, che però nel caso del lussurioso non si deve protrarre troppo a lungo senza un risultato tangibile.
Infatti ricerca il proprio appagamento vivendo il sesso come mezzo per ottenerlo e trascurando spesso il piacere altrui.
Un comportamento che costituisce un ostacolo alla costruzione di un rapporto affettivo equilibrato e duraturo.
Candida Livatino”
Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, sincero, vanitoso o geloso, se è più portato per i rapporti duraturi o per le avventure, e tanto altro ancora, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il terzo libro proprio su questo tema: “Scrivere con il cuore” editore: Sperling & Kupfer.
Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.
L’indirizzo :
www.livatinocandida.it
Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/11/come-riconoscere-il-lussurioso/
In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totalmente n #lZqqV
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COMBATTI LA CALVIZIE DA SUBITO : STAVOLTA PUOI CREDERCI #i1Ifm
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3 outfit in 1 | La Collezione MAXI ME by Sweet As A Candy
Quante volte mi sono ritrovata a guardare con occhi sognanti i meravigliosi abitini de Il Gufo pensando a quanto ne avrei voluto uno uguale anche per me. Sono certa che anche a voi è capitata spesso la stessa cosa. Quando gli abiti sono così belli è normale sognare di avere lo stesso vestito della propria bambina non trovate?
Finalmente è arrivata la capsule collection che in tante aspettavamo, dedicata a tutte le mamme che vogliono vestirsi come le proprie bambine: la collezione “MAXI ME“.
Quale miglior occasione per sfoggiare i nostri look Maxi Me se non la festa di compleanno di Ginevra e Greta?
Le mie bimbe hanno da poco compiuto 2 anni e dopo la festa in famiglia abbiamo festeggiato anche con gli amici più cari.
Io mi sono divertita moltissimo ad indossare questo splendido abito in tecnowool a quadri bianchi e neri ed anche le mie bimbe hanno sorriso felici nel vedermi vestita come loro.
Questo abito è perfetto per me, la sua forma a trapezio e il retro leggermente più lungo gli regalano una vestibilità e comodità estrema. E’ bello indossato sia con una scarpa più elegante sia con una sneaker.
Lo potete acquistare cliccando QUI ; QUI potete invece trovare lo stesso abito ma nella misura bimba, un amore!
Non siete già innamorate anche voi della collezione MAXI ME??
Fotografie di Veronica Zanetti – Avoriophoto
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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/3-outfits-1-the-maxi-collection-by-sweet-as-candy/
Krestina: il Rimedio Naturale alla Caduta dei Capelli per Lui e Lei in 30 giorni con +67% #fI3OS
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Un fisico in forma invece di chili di troppo! #oyxG0
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Come cambiare il pannolino al neonato
Il momento del cambio del pannolino è un atto di cura che fate nei confronti del vostro bambino. Per questo motivo è molto importante non viverlo con ansia e stress, ma piuttosto con calma. Come un dolce rituale che vi permetterà di stabilire ancora più affinità con il vostro piccolino. Mentre cambiate il pannolino, guardatelo spesso negli occhi, parlategli, sorridetegli, accarezzatelo, insomma coccolatelo per farlo rilassare e vivere con serenità questo momento. In questo modo il bambino si calmerà se è agitato e questo vi permetterà di eseguire in modo più agevole le varie manovre.
Per prima cosa vi dovrete assicurare di avere tutto l’occorrente a portata di mano in modo da non dover lasciare incustodito il bambino, specialmente se siete da soli. Vi serviranno dunque:
- un pannolino pulito, preferibilmente ecologico e riutilizzabile in cotone come quelli di Bambino Mio, oppure usa e getta;
- un copripannolino se utilizzate i pannolini in cotone;
- le salviettine umidificate;
- una crema idratante e protettiva;
- un asciugamano.
La scelta di utilizzare i pannolini usa e getta è dettata spesso dalla scarsa conoscenza degli enormi vantaggi offerti dai pannolini riutilizzabili. Oggigiorno fortunatamente i pannolini ecologici sono molto più pratici di un tempo e stanno tornando a imporsi dopo decenni di accantonamento. I motivi del loro successo planetario sono molto semplici:
- il cotone è una fibra naturale, morbida e delicata, che non irrita la pelle sensibile del bambino;
- sono facili da utilizzare e possono essere lavati in lavatrice;
- permettono di risparmiare moltissimo denaro;
- non inquinano.
Dopo aver controllato di avere tutto sottomano, dovrete stendere un panno sul tavolo o preparare il fasciatoio e lavarvi molto bene le mani. Quando vi sentite pronti, adagiate il bambino supino ed iniziate a spogliarlo. Dopo aver tolto il pannolino sporco e pulito sommariamente con una salvietta, procedete con il lavaggio delle parti intime utilizzando acqua tiepida e un detergente neutro. Sceglietene possibilmente uno delicato, che non contenga parabeni o altri additivi chimici, come la mousse detergente Il Giardino del Re. Evitate invece di utilizzare le spugne, anche quelle naturali, perché sono un ricettacolo di batteri.
Se vi trovate fuori casa o non avete acqua e sapone a portata di mano, potete utilizzare le pratiche salviettine umidificate usa e getta, possibilmente a base d’ingredienti naturali, come quelle a base di camomilla e calendula di Bjobj. Questo passaggio è molto importante, vi dovrete assicurare che i genitali siano ben puliti, soprattutto nelle bambine, perché altrimenti si potrebbero generare irritazioni o infezioni molto fastidiose alle vie urinarie.
Una volta ripuliti i piccoli andranno asciugati molto bene, ma senza sfregare energicamente. Tamponate quindi con delicatezza la pelle sensibile del bambino e applicate la crema protettiva. Particolarmente efficace contro gli arrossamenti è la crema con ossido di zinco, come quella alla malva bianca di Weleda, che lenisce e protegge allo stesso tempo. Mettetela ad ogni cambio di pannolino e massaggiatela fino a completo assorbimento. Per applicarla, così come per togliere e mettere il pannolino al bambino, vi consigliamo di non sollevare mai i piedini ma di far rotolare il bambino su un fianco, come spiegato bene in questo video https://youtu.be/l9IDpEVkemM ,perché la manovra di sollevare ripetutamente le gambine verso l’addome potrebbe a lungo andare infiammare l’intestino del bambino, causando le fastidiosissime coliche. Spalmante la crema protettiva o barriera prima sul culetto e poi sulle gambe, insistendo nei punti in cui i bordi del pannolino vanno a strusciare, soprattutto se utilizzate i pannolini usa e getta.
A questo punto appoggiate il copripannolino con inserito un pannolino pulito oppure un pannolino usa e getta sul fasciatoio e fate rotolare il piccolo sul fianco in modo che si ritrovi in posizione supina, con il sederino sopra al pannolino. Con una mano, prendete la parte di pannolino rimasta libera e appoggiatela sulla pancia del bimbo. Regolate le chiusure in velcro del copripannolino o gli adesivi del pannolino usa e getta e il gioco è fatto; non vi rimane altro che rivestire il piccolo.
Come avrete intuito, il cambio del pannolino è un gesto molto semplice, ma come sempre quando si parla di bambini, la calma e la dolcezza sono fondamentali così come la scelta di prodotti per l’igiene a base di ingredienti naturali, che non irritino la pelle sensibile del bambino.
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Fonte: http://blog.kiddom.com/888-2/
Che cosa fare se fino ad ora non hai perso peso? #nqCz4
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Il peccato originale della mamma (dove la mela non è contemplata)
Vi siete mai chieste che cosa ha incastrato la mamma nella scomoda etichetta “nata per allevare” lasciando che l’uomo si rifugiasse ai margini del nucleo familiare? Non tiratemi fuori la storia del “perché-sono-le-donne-a-mettere-al-mondo-i-figli” che stacco uno a uno i tasti della mia tastiera del Mac e li impianto al posto dei denti di chi solo pensa a una frase del genere.
Io sto con i pinguini, ad esempio. Queste creature in frac che camminano come facevo io al nono mese inoltrato di gravidanza sono avanti eoni interi rispetto a noi umani: il maschio della specie si cura in toto dell’uovo mentre la femmina ricopre il ruolo di procuratrice cibo. No, ma per la prossima vita voglio vedere la luce nel polo sud.
Nella dimensione umana invece la situazione, si sa, è ben diversa: la donna sbraita, il bimbo nasce, l’uomo sbevacchia con gli amici brindando al suono di “w me che sto per diventare padre!”
Dopo il post sbornia in cui il neopapà si ricorda vagamente la serata, dove quel vagamente si configura in un paio di flashback in cui per puro caso ha sfiorato il culo della barista e si è fatto un selfie con lo scopone del bagno riatterra con una emicrania a grappolo nella dimensione reale. E una volta che si rende conto di cosa lo aspetta quasi sente la nostalgia dello scopone del bagno. E del culo della barista, naturalmente.
Il quadro che gli si prospetta non è dei più rosei:la moglie pare pronta per girare una scena di Apocalypse Now, il bebé gli sembra il maestro Yoda da cucciolo e lui dopo avere postato foto sui suoi profili social del nascituro, di lui con lei, di lui con l’infermiera, di lui con il porta flebo, di lui con il distributore di merendine automatico pensa di avere concluso il suo ruolo di padre.
Lei, la protagonista di Apocalypse Now, ha già capito tutto, e mentre è alle prese con il posizionamento del capezzolo dentro la bocca minuscola di Yoda da piccolo pensa a multitaskizzare la sua nuova vita pianificando già ogni singola giornata della sua nuova vita intessendo il tutto con il motto per antonomasia femminile: lascia che ci penso io. O in alternativa: sta buono, che faccio io. O altra versione: tu vai, che non sai fare una mazza.
Così, senza nemmeno accorgercene, scatta il meccanismo perverso per cui l’uomo riprende la sua vita uscendo di casa la mattina (come sempre), andando in ufficio (come sempre), facendo l’aperitivo prima di rincasare (come sempre), e trovandosi pure un’amante (che lei, la protagonista di Apocalypse Now, da quando ha Yoda cucciolo tra le braccia gliela fa vedere meno dell’apparizione della cometa di Halley).
Ed ecco come ci siamo ritrovate inevitabilmente a ricoprire il ruolo della dea divinorum, che tutto conosce sul senso della vita e i suoi più reconditi segreti. Che tutto vede, ha visto, vedrà. Il cui compagno è un semplice terrestre che a volte sembra essere presente nella sua vita con la stessa evanescenza di un ectoplasma.
Questo ruolo per un pò forse ci è piaciuto. Insomma in fin dei conti era l’unica funzione per cui sembrava fossimo state programmate (prima che riuscissimo in qualche modo a capire che anche noi potevamo studiare, lavorare, votare, entrare in politica, bere birra e ruttare liberamente).
Molte di noi, troppe direi, sono cadute nell’arroganza, nella tendenza a sentirsi onnipotenti in campo maternage. Qualcuno ci conceda questa sfrontatezza, è il minimo che si possa fare visto che il travaglio ci spetta di dovere e diritto.
Quindi ci siamo caricate in spalla uno zaino di dimensioni spropositate e buttate un paracarro di due quintali sui piedi con il dolore che si è propagato attraverso i secoli.
Il vero peccato originale lo abbiamo commesso noi, altroché Eva. Noi abbiamo aperto una falla che si sarebbe allargata a macchia d’olio senza più arrestarsi. E avrebbe raggiunto tutte le terre, i laghi, i mari chiusi e aperti, l’immensità degli oceani e le maestosità delle più grandi catene montuose esistenti e si sarebbe impossessata delle menti di tutte le femmine terrestri. E avrebbe mummificato gli esseri testosteronici. Salvo qualche elemento che (quasi si può gridare al miracolo) emerso dalla fanghiglia maschilista si erge a modello di padre pressoché perfetto: sa cosa significhi portare a spasso un bambino, conosce il giusto verso di un pannolino, il biberon per lui non è un pistone di un motore a 4 tempi.
Noi siamo alla ricerca spasmodica di questo esemplare. Se qualcuno sapesse dirci dove si trovi batta un colpo. Ci procureremo il suo dna per clonarlo. Della pecora Dolly non sappiamo che farcene…
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Come preparare l’insalata russa
Come preparare l’insalata russa? E’ questo un piatto molto gustoso che può essere servito in tavola come antipasto oppure come gustoso contorno. Pochi ingredienti saranno sufficienti per prepararla e semplice è anche la ricetta. Insomma se non avete grande dimestichezza in cucina, non scoraggiatevi: l’insalata russa può essere preparata anche se non siete cuoche perfette.
(...)
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© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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Intimo in gravidanza
Come è giusto che sia a cambiare non saranno solamente jeans e magliette, anche l’intimo subirà un sostanziale mutamento sia di taglia, sia di materiali.
I cambiamenti fisici dettati dalla gravidanza comportano come è ovvio dei cambiamenti nell’abbigliamento, che ciascuna futura mamma non potrà esimersi dall’assecondare. Come è giusto che sia a cambiare non saranno solamente jeans e magliette, che diventeranno gradualmente più larghe e comode, anche l’intimo subirà un sostanziale mutamento sia di taglia, sia di materiali.
Per una questione di comodità la futura mamma dovrà rinunciare a pizzi e merletti che durante la gravidanza irritano la pelle particolarmente sensibile, tanto che il più delle volte l’intimo da utilizzarsi in gravidanza è totalmente privo di cuciture, e si passerà dagli affascinanti reggiseni a balconcino a quelli in morbido cotone che asseconderanno le linee materne piuttosto che modellarle. Le parole d’ordine qualsiasi sia lo stile, il colore e i materiali scelti sono sempre le stesse: comodità e sostegno.
Il consiglio preventivo che possiamo dare è quello di non esagerare negli acquisti di un singolo prodotto dato che le taglie si modificheranno durante tutti i nove mesi, soprattutto per quel che riguarda i reggiseni. Il colore più gettonato? Ovviamente il bianco. mamme nella scelta dell’intimo pre e post parto.
Il reggiseno: è uno degli accessori che subirà maggiori modifiche dato che il seno durante i nove mesi di gravidanza aumenta in maniera graduale. Durante l’acquisto del reggiseno si dovrà dunque tenere in considerazione la taglia modificata e il materiale con il quale è composto. I più consigliati sono ovviamente quelli in fibre di tipo naturale. Dovranno essere comunque dotati di spalline regolabili, in modo che si possano adattare comodamente ai cambiamenti cui va soggetto il corpo della futura mamma e capaci di sostenere senza opprimere.
Lo slip : anche in questo caso si dovrà tener conto dell’eventuale taglia modificata, si potrà optare per materiali naturali e il più delle volte le future mamme scelgono slip privi di cuciture, per limitare al massimo i fastidi causati dall’eccessiva sensibilità. Ovviamente sono da scegliersi quelli in materiale elasticizzato pensati per un migliore sostegno.
La guaina : è utile nel caso in cui durante la gravidanza la futura mamma percepisca dolori alla schiena. In questo caso la guaina offrirà un notevole sollievo ai muscoli lombari.
Fonte: http://www.dreambaby.it/intimo-in-gravidanza/
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Stevia, lo zucchero senza calorie. Scopriamo cos’è, come usarla e le sue magnifiche proprietà
La Stevia Rebaudiana negli ultimi anni è diventata molto famosa per la sua eccezionale qualità di dolcificare in modo naturale, senza nessuna caloria. Forse in pochi sanno che, oltre a questa caratteristica, vanta altre proprietà, tra cui quella di regolare i livelli di glucosio nel sangue.
La Stevia viene usata da secoli in America meridionale come sostituto dello zucchero, ma negli ultimi anni è possibile trovarla anche in Italia, sotto forma di estratto purissimo (al supermercato), ma anche in forma più grezza, per esempio nei negozi biologici si trova anche stevia purissima di colore scuro.
La Stevia rebaudiana, cos’è e come coltivarla
Stevia rebaudiana, le proprietà
La sua fama è sicuramente dovuta alla straordinaria capacità dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10/15 volte più dolce del normale zucchero da tavola, ma nell’estratto la capacità dolcificante arriva ad essere dalle 70 alle 400 volte più forte dello zucchero. Una sola fogliolina fresca sprigiona al palato, dopo qualche istante, una fortissima sensazione dolce, lasciando alla fine un lieve retrogusto di liquirizia.
Questa pianta è da sempre tradizionalmente utilizzata anche per altre proprietà, per esempio è ipoglicemica, antifungina ed ipotensiva, migliora la digestione, attenua l’appetito ed è utilizzata anche per ottime maschere distensive e idratanti per la pelle.
Tra le proprietà della stevia, oltre al potere dolcificante, ricordiamo:
- Ipoglicemizzante – oltre a non fornire calorie la Stevia sembra in grado di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Scopri di più su Sindrome metabolica e diabete, la prevenzione e le cure naturali
- Ipotensiva – alcuni studi sperimentali (Phytotherapy Research) hanno dimostrato che la stevia possiede un effetto antipertensivo valutato in persone con ipertensione di tipo moderato. Ipertensione: cause, lettura psicosomatica, sintomi e rimedi naturali
- Anti-carie e placca – Tre test condotti dal gruppo di ricerca scientifica della Purdue University hanno dimostrato che lo Stevioside è totalmente compatibile con il fluoruro ed inibisce considerevolmente lo sviluppo della placca, inoltre inibisce inoltre la crescita e la riproduzione di alcuni batteri ed organismi infettivi inclusi i batteri causa di carie dentarie e malattie gengivali. La salute della bocca e dei denti secondo una visione olistica
- Anti-acne e protettiva della pelle – La stevia ammorbidisce e distende la pelle, riduce la consistenza delle rughe o ne ritarda la formazione ed aiuta a guarire la pelle soprattutto in caso di acne. Acne, quali sono le cause, la lettura psicosomatica e i rimedi naturali
- Coadiuvante della dieta – la stevia, oltre a non contenere calorie, riduce il desiderio di zuccheri e grassi. La sensazione di fame risulta ridotta quando vengono prese 10/15 gocce di concentrato 20 minuti prima dei pasti.
- Protettiva del sistema gastro-intestinale – l’assunzione regolare di stevia migliora la digestione e delle funzioni gastrointestinali
Come si trova la Stevia in commercio
- POLVERE DI STEVIA BIANCA – la polvere di stevia, di colore bianco, è quella che più facilmente si trova in commercio. Questa stevia ha subito, per diventare bianca, diversi processi chimici. L’uso di prodotti chimici nell’estrazione di Stevia è sicuramente contraddittorio, è bene dunque scegliere polvere di stevia biologica. Utilizzo: 1 /2 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.
- COMPRESSE DI STEVIA – La polvere di stevia bianca viene compressa, per essere reso più semplice l’utilizzo. Utilizzo: 1 compressa corrisponde a circa un cubetto di zucchero.
- STEVIA LIQUIDA – si ottiene da estratto di stevia insieme a glicerina vegetale che serve come materia mediante e in più impedisce la ricristalizzazione della stevia. Utilizzo: 3 gocce corrispondono a circa un cubetto di zucchero.
- POLVERE MACINATA DA FOGLIE DI STEVIA – Questo è un prodotto più grezzo, in quanto deriva direttamente dalle foglie di stevia essiccate e macinate più o meno grossolanamente. Non essendo un estratto ma contenendo tutte le parti delle foglie contiene, oltre ai glucosidi (Stevioside, Rebaudioside ed un Dulcoside) che ne determinano le proprietà dolcificanti, proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, calcio, sodio, potassio, magnesio, zinco, rutin (un flavonoide), vitamina A e C ed un olio che contiene a sua volta 53 elementi. I vantaggi sono certamente la completezza nutrizionale, gli svantaggi, il minor potere dolcificante e il gusto molto più forte. Utilizzo: 1 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.
Stevia, controindicazioni e controversie
Alcuni studi, svolti diversi anni fa, sospettavano una certa cancerogenicità di alcuni componenti. Tuttavia questo non è mai stato provato e dietro a tutto questo c’è il sospetto di una questione di interessi economici. Al giorno d’oggi quindi nessun effetto collaterale sembra sia mai stato trovato sulla Stevia, il che ne fa un dolcificante utilizzabile anche in gravidanza e dai bambini.
Ci sono stati più di 200 studi scientifici condotti, che hanno tutti confermato la sicurezza di Steviolglycosides. In Giappone è stato uno dei dolcificanti alimentari più importanti dal 1970 con una quota di mercato del 25-40%.
Il ricercatore Dr. David Mowrey, a seguito di numerosi studi sulla tossicità della Stevia, sostiene: “Test di sicurezza più elaborati sono stati eseguiti dai giapponesi durante la loro valutazione della stevia come un possibile agente dolcificante. Poche altre sostanze sono risultate altrettanto negative della stevia ai test sulla tossicità. Quasi tutti i test di tossicità sono stati eseguiti sugli estratti di stevia i risultati sono stati sempre negativi. Nessun cambiamento di peso anomalo, nessuna anomalia nelle caratteristiche cellulari, negli enzimi o nei cromosomi, nessun tumore, nessun problema nella gravidanza, nessun effetto indesiderato, né acuto né cronico.”
La commercializzazione della Stevia ed il suo utilizzo in tutti i paesi dell’Europa sono stati ammessi dall’Unione Europea a partire dal 2 dicembre 2011 (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011).
Libri consigliati
Stevia. Il dolcificante naturale | Stevia. L'alternativa naturale allo zucchero |
Una dolce rivoluzione | Stevia - L'alternativa naturale allo zucchero |
Prodotti utili
Polvere di stevia | Stevia liquida |
Stevia Premium in Polvere | Foglie Essiccate e Macinate di Stevia Rebaudiana Bertoni |
Dentifricio alla stevia | Colluttorio alla stevia |
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/stevia-lo-zucchero-senza-calorie-scopriamo-cose-come-usarla-e-le-sue-magnifiche-proprieta/
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Matera e Casa Netural
La Tappa numero 8, la passeggiata tra i sassi a Matera, si è trasformata in un bellissimo incontro con Casa Netural e tanti dei suoi “abitanti”. Il Perchè di questo cambio di programma? Semplicemente perchè…PIOVEVA!
Eh sì, pioggia, vento e anche un bel freschino, cari amici invidiosi che ci leggete dal Nord:)
A Casa Netural abbiamo incontrato Mariella Stella, co-fondatrice di questo splendido progetto: “Uno spazio accogliente, una casa…incubatore di sogni professionali”. Ce lo ripetono più volte anche Paola e Mariella “In questi posti le donne non sempre trovano un lavoro…e dopo il primo figlio è praticamente impossibile rientrare nel “giro”. “Aiutiamo le donne, ma non solo loro, a definire e strutturare il loro progetto professionale e li affianchiamo finchè ne hanno bisogno”
A Casa Netural c’è un co-working con uno spazio apposta perchè i bambini possano giocare mentre le mamme lavorano, una pannolinoteca e una fascioteca… tutti servizi a disposizione dei genitori del territorio e legati al progetto Casa Natural Family.
Un fulcro di energia e innovazione nel mezzo della bellissima terra lucana.
L'articolo Matera e Casa Netural sembra essere il primo su Mammarsupio.
Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/25/matera-e-casa-netural/
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“Il piccolo babbo natale”: Anu Stohner racconta che i più piccoli sono davvero importanti. Libro per bambini di Natale.
Originariamente pubblicato in Germania, Emme Edizioni lo porta in Italia di Anu Stohner e di Henrike Wilson “Il piccolo Babbo Natale” assume un dilemma infantile frustrante: è troppo piccolo perché faccia qualcosa.
Ora, l’aiutante più piccolo di Babbo Natale non è un bambino, ma è soltanto straordinariamente piccolo, è straordinariamente determinato. Ogni anno, nel villaggio innevato dove Babbo Natale e i suoi molti aiutanti vivono, prendono un albero dalla grande foresta, puliscono le slitte, provvedono ai doni, li incartano e li preparano, prima dell’arrivo del Natale. Ma ogni anno, l’Aiutante capo gli dice (mentre gli altri aiutanti prendere in giro la sua altezza) che non può venire durante il viaggio annuale perché è troppo piccolo – “. Forse il prossimo anno”
Quindi rattristito, se ne va in mezzo al bosco per una passeggiata solitaria dopo che i babbi natale sono andati, a un certo punto sente delle voci – gli animali, che si lamentano: perché soltanto gli esseri umani possono ricevere regali? Improvvisamente, il piccolo babbo natale ha qualcosa da fare. Riempie di dono tutti gli animali del bosco. Per loro è un eroe, altrettanto importante come i suoi più grandi co-aiutanti.
Illustrazioni dai contorni morbidi e semplici ma audaci di Wilson portano i lettori attraverso la storia di Anu Stohner su un’onda di riscatto, l’intero libro raggiunge una conclusione in grado di soddisfare l’aiutante più piccolo in ogni famiglia – che non importa la dimensione e l’altezza, si può fare comunque la differenza.
- Titolo: Il piccolo Babbo Natale
- Autore: Anu Stohner
- Illustratore: Henrike Wilson
- Copertina rigida: 32 pagine
- Editore: Emme Edizioni (3 novembre 2015)
- Collana: Album
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8867144448
- ISBN-13: 978-8867144440
Fonte: http://www.libricino.it/2016/12/09/il-piccolo-babbo-natale-anu-stohner-racconta-che-i-piu-piccoli-sono-davvero-importanti-libro-per-bambini-di-natale/