9 gennaio 2017
Varikostan: Sostanza Rimedio e Trattamento Per Vene Varicose? #3I4I6
Non vuole tornare all’asilo
Andava tutto bene: era entusiasta delle educatrici, dei compagni e dei giochi. Ma ora, dopo qualche giorno di vacanza, fa mille storie perché non vuole tornare all’asilo… Succede spesso, dopo una pausa prolungata come le feste natalizie, che per i bimbi la ripresa del tran tran quotidiano sia un piccolo trauma. Anche se sono ben inseriti al nido o alla scuola dell’infanzia. Ecco i consigli di Paola Scalari, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, per ridurre l’impatto del rientro in classe.
Le 7 regole d’oro
1. Se fa fatica ad alzarsi, gli si potranno ricordare i momenti piacevoli della giornata: quel gioco che gli piace tanto o la merenda con gli amichetti dopo il risveglio dal pisolino pomeridiano.
2. Può essere opportuno coinvolgere il piccolo, la mattina, in una specie di rituale, facendo i preparativi sempre nello stesso ordine e commentandoglieli: prima lavarsi, poi vestirsi, per ultima la colazione. I bambini sono molto abitudinari e sapere via via ciò che viene dopo li rassicura.
3. Lasciare che porti all’asilo il suo orsacchiotto preferito può aiutare il bimbo a uscire di casa più contento.
4. Invitare a casa qualche amichetto o trovare l’occasione per uscite e gite in gruppo. Così, si crea un senso di continuità tra l’ambiente di casa e l’asilo, che rassicura il piccolo.
5. La sera si può provare a raccontare una favola classica che parli proprio del tema della separazione dalla mamma e dalla casa e, poi, della gioia di ritrovarsi di nuovo tutti insieme. Ad esempio, la fiaba di Pollicino oppure quella del lupo e i sette caprettini.
6. È anche utile cercare di riprendere subito dopo la pausa i ritmi e le abitudini normali, soprattutto se il piccolo frequenta il nido. La routine dà molta sicurezza ai bambini, ma una volta scardinata, è difficile da ripristinare.
7. Ricordarsi che questi momenti di “crisi” possono verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno. È normale che i piccoli attraversino talvolta fasi di regressione, in cui sentono il bisogno di fare “rifornimento” di coccole e attenzioni.
I 4 comportamenti da evitare
1. Non pretendere che gli passi subito. Così si permette al bimbo di confrontarsi anche con le emozioni negative, senza reprimerle. E questo gli consente di superarle più in fretta.
2. Invece di irritarsi, meglio pensare alla “sindrome del lunedì”, quando la sola idea di riprendere il lavoro dopo due giorni di pausa deprime gli adulti. Figuriamoci un bambino, che a casa ha le attenzioni di tutti concentrate su di lui.
3. Non fare confronti con i compagni: “Guarda loro come sono bravi!”. Non solo non si otterrebbe l’effetto sperato, anzi: si farebbe sentire il piccolo inadeguato e, quindi, più fragile e insicuro.
4. Non promettergli cose che si sa di non poter mantenere pur di farlo andare all’asilo a tutti i costi, come: “Se oggi vai a scuola, domani ti lascio a casa”. Il bambino se ne ricorda. Meglio essere sinceri e premiarlo ogni tanto per il suo sforzo, facendogli trovare un regalino al rientro.
Il consiglio in più: no alla fretta!
Non vuole tornare all’asilo? A volte sono proprio i preparativi frenetici della mattina a rendere più difficile il rientro a scuola dopo una pausa. Un suggerimento sempre valido è svegliare il bambino un quarto d’ora prima per guadagnare ritmi più rilassati e vicini alle sue esigenze. Senza contare che è bello potersi concedere uno spazio per le coccole e, quando è più grandicello, per farsi raccontare i sogni che ha fatto. Può essere divertente, poi, proporgli il gioco della clessidra o delle lancette: “Vediamo se riusciamo a vestirci prima che la sabbia sia finita (o la lancetta sia arrivata fino a lì)”. Così accelererà i tempi divertendosi e senza sentirsi incalzato dalla mamma.
di Laura D’Orsi
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Sono stata una brava nuora
Ho scritto e riscritto questi miei pensieri miliardi di volte. Ho appallottolato una quantità enorme di carta, scarabocchiata in mille forme, riducendola a palline con cui ho fatto tanti canestri. Ho pensato che era giusto farlo, ma ho anche pensato che non ne valeva la pena perché facendolo davo troppa importanza ad un argomento che mi ha fatto male. Mi ha fatto molto male in passato, ma oggi mi è indifferente e questo mi ha resa più forte.
Sono stata una brava nuora, apprezzata e considerata. Sì, lo sono stata fino a quando non sono rimasta incinta. Ricordo ancora le telefonate che mi faceva mia suocera durante le quali si sfogava sulla sua vita, poi più il nulla. Ok, anche io non la chiamo ma non la chiamavo neanche prima.
Il giorno in cui ho fatto l’amniocentesi nessuno si è fatto vivo. La sera mi è stato chiesto di chiamarli per dire loro come stavo. Nonostante pensassi non dovesse partire da me, l’ho fatto. Avendo visto il numero del figlio forse non si aspettavano ci fossi anche io ed hanno esordito così “Abbiamo saputo, andrà meglio la prossima volta.” – Erano in viva voce e quella frase mi ha paralizzata. Temevo che i medici mi avessero nascosto qualcosa. Temevo che mia figlia (ci avevano confermato il sesso) avesse dei problemi. Mi sono girata verso lui e, con gli occhi appannati dalle lacrime e la voce rotta in gola, ho sussurrato “Cosa?”. Lui mi ha guardata come per dire “non saprei” e si è rivolto alla cornetta “Cosa?” – “Si, dai. Vedrai che andrà meglio la prossima volta (io stavo morendo lentamente). Ci sono cose peggiori nella vita di avere una figlia femmina.” – “Che caxxo dite?”. Queste le uniche parole che mi sono uscite dalla bocca e, se mi hanno sentita, meglio. Ho gridato a lui di attaccare il telefono. Lo ha fatto solo dopo che sono uscite altre frasi sconvenienti su nostra figlia. Su mia figlia. Quella è stata l’inizio della fine.
In una giornata in cui dovevo stare tranquilla (mi avevano pur sempre forato la placenta), in un momento di felicità estrema della mia vita (avevo la conferma di aspettare la figlia femmina che desideravo da quando avevo 20anni), ho litigato con lui ed abbiamo dormito separati. Ho pianto tutta la notte raggomitolata sul divano. Come un’araba fenice che risorge dalle ceneri, mi sono svegliata più forte di prima.
A fine settembre mia suocera mi ha telefonata per dirmi che andava a Londra con le amiche e che non avrei dovuto partorire in quei giorni (si certo, perché lo decido io!). Ad ottobre ho partorito, ma non sono venuti perché non potevano e lei non viaggia da sola (Milano-Londra si, Milano-Roma no). Mi hanno chiamata? No, mi hanno fatto gli auguri su Facebook. Forse non ho neanche risposto. Mia figlia è nata l’11 ottobre, loro sono venuti il 16 novembre.
Il 2 gennaio mia figlia è caduta dalle braccia del padre, su un pavimento di marmo. Non aveva neanche 3 mesi. Trauma cranico, sospetta frattura dell’osso parietale (così piccoli non fanno lastre, soprattutto in testa), una notte in ospedale nel reparto di oncologia pediatrica (l’unico libero). Neanche una telefonata!
A maggio mia figlia è stata battezzata. Non sono venuti. Il motivo? Era andata a trovarla la sorella e mi è stato detto che nella vita si devono fare delle scelte. Che lei aveva dovuto scegliere e non le sembrava giusto dire alla sorella che aveva il battesimo della nipote (battesimo organizzato a febbraio). Mi sta bene che ha fatto la sua scelta. Durante la festa mi ha telefonato e l’ho sentita ridere di me insieme alla sorella. Ridevano della torta di pannolini che avevo fatto io. L’ho salutata e ho chiuso la conversazione.
Questa estate ha cercato di organizzare una settimana di vacanza con tutta la famiglia, compresa mia figlia, ma senza la mia presenza. L’ho chiamata e le ho spiegato che non potevamo andare perché non avevo le ferie. Mi ha risposto che io non dovevo esserci. Le ho detto che non ci sarei stata io e neanche mia figlia. Mi ha detto “Non me la lasci?” e che l’altro figlio andava con il nipote e per la madre andava bene. Le ho spiegato che l’altro figlio è separato, il nipote deve stare tot giorni all’anno con il padre e la madre non può opporsi perché sono disposizioni del giudice. Le ho spiegato nuovamente che io sono la madre e non mi allontano da mia figlia e che le vacanze le facciamo in 3 perché siamo una famiglia. E’ caduta la conversazione.
Passano le festività e loro riempiono di regali l’altro nipote. Fortunatamente mia figlia è piena di tutto, soprattutto di AMORE. Questo Natale andremo a Milano per festeggiarlo insieme (lo so, mi tocca) e sapete come ha reagito quando lo ha saputo? “Ah, che bello. Anzi no, non c’è mio nipote.” Eh già, invece di mostrare felicità perché trascorrerà le feste con il figlio e la nipote ha mostrato tristezza perché l’altro nipote starà con la mamma.
Perché ho scritto i miei pensieri? Perché li voglio lasciare al 2016 ed affrontare il 2017 solo con il positive mood e poi perché, forse, altre di voi hanno vissuto o stanno vivendo una situazione similare alla mia. Magari tirare fuori quello che abbiamo dentro non può che farci bene. Non ho scritto questo post per mettere alla gogna qualcuno, ma solo per cercare di capire cosa passa nella testa delle mamme dei maschi.
Un giorno anche io sarò una suocera, ma la nuora sarà mia figlia. Dalla regia mi suggeriscono che vivrò una condizione privilegiata… speriamo…
Fonte: http://www.italiachemamme.it/stata-brava-nuora/
Liberati delle vene varicose #7aqDL
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Yoga in gravidanza
Fa bene al corpo e alla psiche, aiuta a tenere a bada ansia e timori!
Impariamo a respirare correttamenteecco come fareThe post Yoga in gravidanza appeared first on Dolce Attesa.
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Come liberarsi delle vene varicose in una settimana #VMOMC
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Yoga contro la pressione alta?
Fare yoga contro la pressione alta? I benefici di questa disciplina sul benessere dell’organismo sono tanti ma adesso arriva una ricerca indiana ad affermare che lo yoga sarebbe molto utile anche per chi soffre di ipertensione.
(...)
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© Malvi for Mondobenessereblog, 2016. |
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Sbarazzarsi delle vene varicose senza neppure uscire di casa? #2nL3b
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Rimedi omeopatici per i disturbi in gravidanza
Come curare omeopaticamente i tipici disturbi della gravidanza quali: vomito, umore mutevole, irritabilità, ansie e paure…
Vomito:
– Nausea costante, non migliorata dal vomito. Immediatamente dopo aver vomitato desidera vomitare ancora. Disgusto e rifiuto del cibo: IPECACUANHA
Carattere:
– Indifferenza verso il marito, i figli e le persone amate. Perde interesse per ciò che generalmente ama. Vuole solo “andarsene ed essere lasciata tranquilla”.
Nausea al mattino; per gli odori di cucina. Sensazioni dolorose di vuoto allo stomaco. Miglioramento mangiando. Freddolosa, tuttavia vuole avere molta aria. Volto olivastro: pigmentazione marrone di naso e zigomi. Desiderio per l’aceto e le cose acide; avversioni per la carne e il grasso: SEPIA OFFICINALIS
– Piange facilmente, raccontando i suoi sintomi. Ama la comprensione altrui, ma umore mutevole, irritabile, gelosa e sospettosa. Sta meglio col movimento lento, camminando all’aria aperta. Avversione per il grasso e la carne di maiale. Desiderio di cibi aspri e rinfrescanti:PULSATILLA NIGRICANS
– Rimedio delle contraddizioni, dei desideri smodati per gli alimenti che dovrebbero essere nocivi, ma che invece risultano benefici. Grande rimedio dell’isteria. Sensazione di bolo in gola quando non deglutisce. Un rimprovero, anche lieve, scatena una rabbia, che può farla arrabbiare anche con se stessa. Sospira molto. Incredibili rapidi mutamenti di umore: scherza è contenta e subito piange. Estrema avversione per il fumo di sigaretta. Frequente diuresi durante stati di nervosismo: IGNATIA AMARA
Insonnia:
– Paura, irrequietezza e inquietudine. Si dimena quando ha un grande tormento. Ansia e preoccupazione per disturbi futili: ACONITUM NAPELLUS
– Testa calda e dolente, per intenso afflusso di sangue al capo. Spasmi muscolari involontari durante il sonno: BELLADONNA
– Dorme di giorno ed è insonne di notte; unitamente a flatulenza e disturbi digestivi come acidità gastrica: LYCOPODIUM CLAVATUM
– In seguito a sforzi mentali, abuso di caffè o vino. Si addormenta la sera, si sveglia verso mezzanotte o le 3 del mattino e dorme pesantemente solo verso mattina: NUX VOMICA
Paure:
– Dopo una paura o un’emozione improvvisa, compaiono dolori brucianti e laceranti. Donna che teme di morire durante il parto: ACONITUM NAPELLUS
– Paure anticipatorie e dei luoghi alti. Paure curiose e senza ragione: che non riuscirà a voltare l’angolo senza avere un incidente; che quelle pareti si stanno avvicinando; che quelle case le cadranno addosso. Deve camminare, camminare frettolosamente. Calorosa. Desidera dolci e sale: ARGENTUM NITRICUM
– Donna particolare e pignola. Ansiosa, agitata, freddolosa. Ha sete per bevande fredde, che beve a sorsi piccoli e frequenti. Paura di stare sola: teme di farsi male. Ha paura di morire, di soffocare, dei ladri, dei coltelli, di poter uccidere e di suicidarsi. C’è una marcata periodicità con aggravamento all’una di notte e alle ore tredici: ARSENICUM ALBUM
– Ansia, insonnia, disperazione. Particolare tendenza ad essere spaventata. Paura che ormai non riuscirà più a dormire. Si sveglia a mezzanotte con la paura dei ladri: IGNATIA AMARA
– Paura che persiste nel tempo, esempio tipico è la gravida con minaccia d’aborto, che vede incombere sempre davanti a lei l’oggetto della sua paura. Calorosa, con sudorazione e viso arrossato. Si sveglia con facilità per i rumori: OPIUM
Fonte: http://www.dreambaby.it/rimedi-durante-la-gravidanza/
il caffe' verde funziona per DIMAGRIRE #Lu5di
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Lo smog altera il DNA dei bambini
Lo smog e l’esposizione ad agenti inquinanti danneggia la salute di tutti, ma soprattutto quella dei bambini: infatti sostanze che per l’adulto sono sopportabili, si rivelano invece tossiche per i più piccoli, a partire già dalla gravidanza.
Inquinamento e alterazione del DNA
Gli ultimi studi sono anche più allarmanti: pare che lo smog e le polveri sottili siano responsabili della mutazione del DNA: sarebbero sufficienti solo 7 giorni con i livelli di Pm10 sopra la soglia limite per scatenare una riprogrammazione dei geni.
Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/lo-smog-altera-il-dna-dei-bambini/
Liberati di 5 kg di grasso dalla pancia in 6 giorni assumendo l'estratto di caffè verde - sostanza 1 #F0MIl
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Potenza, ultima tappa?
Con le ostetriche e le mamme dell’associazione Materna, oggi pomeriggio abbiamo affrontato veramente tanti temi a partire dal portare in fascia: il parto, i ritmi di mamma e bambino, la salute femminile… l’educazione alla sessualità, la menopausa. Insomma, ogni tappa è diversa. Sai come comincia ma mai come finisce!
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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/25/potenza-ultima-tappa/
Cos’è il Caffè Verde #S9ial
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“La freccia azzurra”: un libro classico per bambini di Gianni Rodari pieno di avventura con la befana (quasi baronessa).
Secondo noi, dovevano ribattezzarlo Re Mida, perché Gianni Rodari tutto quello che scriveva lo trasformava in oro. Ma di quell’oro che non perde valore, o si svaluta. Acquista valore nel tempo. Una storia unica, che vi farà innamorare ancora di più (o di meno) della simpatica befana.
Ma qui non si parla della solita befana e già raccontata vecchina che dà dolci e doni ai bambini buoni, qui signori, stiamo parlando di una quasi baronessa che porta i doni ai bambini buoni con genitori che possono permetterselo, la crisi come c’è oggi, c’era anche negli anni ‘50 quando Rodari ha scritto questo libro. Francesco, nonostante abbia scritto come ogni anno la sua letterina, quest’anno rischia di non avere nessun regalo. Troppi debiti insoluti con la quasi baronessa, la befana deve stringere la cinghia e far quadrare i conti.
Il lieto fine è dietro l’angolo, non tutti sono avari come questa befana, i giocattoli vogliono a tutti costi fare una sorpresa a Francesco, soldatini, indiani e bambole affronteranno vari ostacoli per riuscire nel loro intento e consegnare a Francesco “La freccia azzurra” il treno desiderato.
Le illustrazioni di Nicoletta Costa aggiungono colore a queste pagine uniche e sognanti che magnetizzano il lettore e l’ascoltatore. Un capolavoro unico, un classico che rimane bello nonostante più di sessant’anni di vita; controcorrente, pungente, ironico e stimolante sarà sicuramente un bel regalo da fare ai propri cari.
Leggetela, raccontatela, tramandatela la freccia azzurra deve viaggiare ancora e ancora nel tempo per far innamorare per sempre milioni di bambini.
- Titolo: La freccia azzurra
- Autore: Gianni Rodari
- Illustratore: Nicoletta Costa
- Copertina rigida: 125 pagine
- Editore: Einaudi Ragazzi (17 novembre 2009)
- Collana: Einaudi Ragazzi
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 887926799X
- ISBN-13: 978-8879267991
Fonte: http://www.libricino.it/2017/01/04/la-freccia-azzurra-un-libro-classico-per-bambini-di-gianni-rodari-pieno-di-avventura-con-la-befana-quasi-baronessa/
I benefici del Caffè Verde #MAXqT
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Frase del giorno 09.01.2017
L’arte del saper vivere consiste nell’avere gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte.
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Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-09-01-2017/
Caffè verde : proprietà, controindicazioni e effetto dimagrante #lhUBr
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Il mal di pancia prima di andare a scuola
Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/11/il-mal-di-pancia-prima-di-andare-a-scuola/
Caffè verde : funziona davvero per dimagrire ? #xkwlK
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La crew dei bimbi e Il Gufo
Care mamme, papà, zie e chiunque abbia un piccolo terremoto nella propria vita!
Il periodo più freddo dell’anno è ormai alle porte, le temperature si fanno pungenti al mattino e dobbiamo prepararci al rigido inverno. Non vedo l’ora di guardare i miei bambini giocare nella neve e, poiché questo è il primo inverno di Matteo, sono curiosa di vedere come affronterà il freddo.
Probabilmente sarete tutte prese dalla ricerca del giusto outfit, dato che il vostro bruchetto è cresciuto un bel po’ e gli abiti invernali della stagione passata gli vanno ormai stretti! E avere ciò che serve al momento giusto fa la differenza! A me piace essere preparata, perciò è da agosto che ordino gli outfit che preferisco e… finalmente sono arrivati!
Rimango sempre piacevolmente colpita e soddisfatta dalle nuove collezioni de Il Gufo: adoro i look fantastici che propongono per i bambini! Quindi fino a quando potrò scegliere cosa far indossare ai miei ragazzi, ne approfitterò, vestendo entrambi i miei due monelli in un colpo solo. Matteo ha già sei mesi (anche se il giorno in cui è nato mi sembra ieri!), e Luca è un piccolo terremoto con i capelli lunghi ed un’inesauribile energia.
Normalmente ci vuole un po’ per ricevere a casa i vestiti, perciò sono rimasta sbalordita quando il mio pacco de Il Gufo – ordinato qualche giorno fa – è arrivato ieri, con tutti i bellissimi e simpatici articoli che aspettavo in trepida attesa. Ho subito vestito i miei bambini con un comodo e caldo outfit casalingo, godendoci le coccole ed il calduccio di casa.
Sono una grande fan dell’abbinamento per bambini t-shirt e cardigan: quest’anno il look in rosso e grigio è davvero cool. Ho permesso a Luca di indossare subito il capo che in assoluto preferisco di questa stagione! Sono già pazzamente innamorata dei miei figli, ma quando indossano dei completini abbinati (ho messo a Matteo dei pantaloncini coordinati con una comoda e morbida maglietta) vorrei proprio mangiarmeli di baci – sembrano dei gentleman in miniatura!
Il bello dei vestiti de Il Gufo è che si adattano ad ogni aspetto della vita di un bambino: il venerdì, per esempio, amo portare i miei figli al parco, così Luca può giocare, correre libero e scaricare un po’ di quella sua pazzesca energia.
Con il suo piumino superleggero e i suoi bellissimi stivali grigi extra isolanti per mantenerlo caldo, può giocare fino allo sfinimento e io so che è protetto. E anche se Matteo è nascosto nel suo passeggino, gli faccio indossare quasi ogni giorno il suo cappottino grigio. Vedo che ne ama la morbidezza e la consistenza, lasciandogli piena libertà di movimento, lui che sgambetta e muove le braccia in continuazione.
Se non avete ancora avuto il tempo di comprare i vestitini invernali per i vostri bambini, o se continuate a rifiutare che l’estate è finita (come vi capisco!), ecco qui alcuni capi di cui avrete sicuramente bisogno e che potrete spuntare dalla vostra lista non appena acquistati:
- piumino;
- due paia di stivali caldi (un paio dovrebbe essere da pioggia);
- un cappello pratico e caldo;
- felpe da abbinare a piacimento con jeans e pantaloni sportivi;
- salopette invernali per neonato per andare a passeggio o una giacca ben calda e soffice (come quella grigia che Matteo indossa quasi ogni giorno).
Il Gufo propone anche dei fantastici pigiami invernali e delle idee per la casa dallo stile davvero adorabile, che presenterò nel mio prossimo blog. La qualità e lo stile sono gli aspetti che più apprezzo, soprattutto quando si accompagnano alla praticità – una caratteristica che si ritrova in ogni capo confezionato da Il Gufo.
Fatemi sapere se posso esservi utile per qualsiasi cosa. E se avete visto Matteo e Luca indossare qualcosa che vi piace, potete trovare l’intera collezione proprio qui nella sezione shop online:
http://shop.ilgufo.it
Auguro a tutti delle felici giornate autunnali!
Viktoria (VikyAndTheKid)
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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/boys-crew-and-gufo/
Drenante Per Sgonfiare la Pancia, Funziona? #Xp4by
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Guida alla scelta del passeggino: 20 regole per orientarsi
Scegliere il passeggino perfetto può sembrare difficile come indovinare un terno al lotto, ma alcuni consigli e un’idea più chiara sulle caratteristiche fondamentali renderanno decisamente più semplice questa scelta.
Ecco un elenco delle 20 caratteristiche principali da verificare prima dell’acquisto del vostro passeggino:
- Praticità. Il passeggino deve essere semplice da usare. Quindi provate a vedere se si apre facilmente anche con una sola mano, e se gli agganci dei vari componenti (seduta, cappotta parasole, cesta portaoggetti) e degli eventuali accessori (adattatori, ovetto, navicella, maniglione, ecc.) sono facili, intuitivi e veloci.
- Leggerezza. Il peso del passeggino non è un elemento da sottovalutare, soprattutto se dovrete trasportarlo su e giù per rampe di scale oppure caricarlo e scaricarlo dal bagagliaio auto in continuazione.
- Dimensione. Controllate sempre che entri nel bagagliaio della vostra auto una volta chiuso.
- Materiali. Un buon tessuto di rivestimento sarà in grado di resistere nel tempo e proteggere il neonato da vento, pioggia e raggi ultravioletti. Un telaio in alluminio sarà robusto e leggero allo stesso tempo.
- Comodità. Un passeggino reclinabile permetterà a vostro figlio di rilassarsi e riposare comodamente in ogni momento della giornata. Un’ampia cappotta parasole gli offrirà il giusto riparo dai raggi nocivi e dal vento.
- Sicurezza. Accertatevi che le chiusure e le cinture di sicurezza siano quelle a cinque punti, che trattengono il bambino anche a livello delle spalle e non soltanto nel punto vita.
- Stabilità. Per verificare se un passeggino è stabile dovrete fare la “prova borsa”: con il bambino seduto, appendete la vostra borsa al passeggino. Se questo si ribalta all’indietro con molta facilità potrebbe non possedere la giusta stabilità. Un passeggino stabile è una garanzia di sicurezza maggiore per il vostro bambino.
- Chiusura. Chiusura a libro o chiusura ad ombrello? La prima consente una chiusura molto rapida e veloce, mentre la seconda è più compatta. Alcune innovazioni, come la quick-fold technology di Baby Jogger, pensata per permettere la chiusura anche con una sola mano, sono in grado di offrire entrambi gli aspetti positivi: rapidità e praticità di chiusura.
- Vano portaoggetti. Avere una cesta sotto la seduta è veramente utile. Accertatevi che sia abbastanza grande da contenere tutto l’occorrente per vostro figlio e magari anche qualche borsa della spesa.
- Versatilità. Se la scelta ricade sul trio, composto da navicella, ovetto e passeggino, va tenuto conto del fatto che si tratta di un modello che dovrà accompagnare il bambino nella crescita e per questo dovrete controllare che il telaio sia particolarmente robusto e che le ruote siano costruite con materiali resistenti e di qualità.
- Movimento. Le ruote devono girare fluidamente sia in posizione fissa, sia piroettando in ogni direzione, per consentirvi di affrontare qualsiasi tipo di percorso. In caso contrario, le vostre passeggiate potrebbero risultare molto faticose.
- Stop. Controllate che il passeggino abbia dei buoni freni, facili da controllare, in grado d’immobilizzare le ruote quando è necessario. Alcuni modelli hanno il freno sul manubrio, molto comodo soprattutto quando si fa trekking.
- Gemelli. Esistono passeggini doppi pensati appositamente per le coppie di gemelli, oppure passeggini che, grazie a speciali adattatori, possono ospitare due sedute oppure una navicella e una seduta. Questi ultimi sono pensati per quei genitori che hanno avuto due figli a pochissima distanza l’uno dall’altro.
- Manubrio. Il manubrio unico è generalmente il più comodo delle maniglie, perché permette di muovere il passeggino anche con una sola mano e si può regolare in altezza.
- Design. Oggi giorno ce ne sono per tutti i gusti, quindi sbizzarritevi pure, ma ricordate che i colori chiari si sporcano più facilmente. L’importante comunque è che il tessuto sia facilmente lavabile.
- Habitat città. Il passeggino da centro abitato deve essere leggero e maneggevole, facile da aprire e chiudere per salire velocemente sui mezzi pubblici.
- Habitat mare o monti. Esistono passeggini adatti a tutti i terreni grazie a ruote molto grandi e robuste che permettono di passeggiare agevolmente su suoli sterrati e sulla sabbia.
- Dinamicità. Se siete persone dinamiche e sempre in movimento la vostra scelta dovrebbe ricadere sui passeggini a tre ruote, perfetti per ogni tipo di terreno e facili da maneggiare.
- Sportività. Per quei genitori che amano correre e fare jogging esistono dei passeggini specifici a tre ruote, con un telaio molto robusto in grado di resistere alle vibrazioni. Alcuni di questi passeggini di nuova generazione, come gli innovativi Baby Jogger, assicurano esperienze piacevoli per il bambino e per i genitori, su ogni tipo di terreno.
- Accessori. Solitamente tutto quello che non è in dotazione con il passeggino è acquistabile a parte, quindi non esitate a chiedere o a cercare on-line tutto quello che vi viene in mente. Coperte termiche, zanzariere, parapioggia, pedane e molto altri accessori potranno completare il vostro passeggino ideale!
L'articolo Guida alla scelta del passeggino: 20 regole per orientarsi sembra essere il primo su Kiddom Blog.
Fonte: http://blog.kiddom.com/guida-alla-scelta-del-passeggino-20-regole-per-orientarsi/
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Ecco perché sono riuscita a fare bene la spesa all’Eurospin
Confesso apertamente di essere un’allergica all’ipermercato. Chi mi conosce sa che ogni volta che dico: “devo andare a fare la spesa”, è come se dovessi attraversare la Manica a nuoto in pieno gennaio.
In queste grandi realtà commerciali mi perdo. Mi trovo a vagare davanti a chilometri di scaffali con fare ipnotico, lasciando perdere la lista delle cose che mi servono e riempiendo il carrello di roba inutile. Tipo, una volta ho comprato lo spremi-aglio che ancora riposa nel cassetto in compagnia della sua confezione. Magari posso usarlo come fermacarte, valuterò questa opzione.
Poi arriva l’occasione di sperimentare l’Eurospin. Chiedo sostegno materno. E mia madre accetta volentieri perché lei, contrariamente a me, è un’amante delle grandi realtà: “ma come, Deborah…non ricordi che quando eri piccola andavamo sempre al dis-cou-nt?! Tutto molto più conveniente e senza togliere la qualità ai prodotti!” scandisce la parola con un entusiasmo quasi infantile misto a verve di un abile venditore e io non posso fare a meno di farmi trascinare dalla sua energia.
Entro un po’ scettica e di malavoglia. Noto però subito una cosa: gli spazi sono ben organizzati, i prodotti facilmente rintracciabili e presentati con cura. I prezzi mi saltano immediatamente all’occhio: tutto molto vantaggioso per le tasche.
Vedo il latte di capra di cui sono una fedele fruitrice: la stessa quantità all’Eurospin la pagherei ben euro 1,20 di meno rispetto alla marca che padroneggia nel mio frigorifero e scopro che lo stabilimento di produzione è lo stesso. Il mio carello si riempie in due secondi di rifornimento di latte per almeno due mesi.
Mi dirigo poi verso il reparto pappe e accessori utili all’igiene del bambino (e grazie alla facilità con cui sono sistemati i reparti riesco a trovare senza difficoltà ciò che cerco, evitando di chiedere la classica informazione a qualcuno del personale. Passi evolutivi questi da registrare) e trovo la linea Prime Pappe e Hello Baby sempre con ottimi prezzi e con una qualità che mi ispira fiducia. Gli omogeneizzati sono stati subito testati dalle mamme della nostra associazione Oasi delle mamme e ottenuto ottimi voti.
Mia madre nel frattempo mi informa sul fatto che Eurospin è una realtà attenta alle esigenze di mercato, in forte espansione, seleziona in modo capillare i fornitori con l’obiettivo di garantire massima qualità e sicurezza, permette di fare una spesa sensata e lei è una cliente fidelizzata.
Aspettando di acquisire lo stesso dna della mamma vi incoraggio ad andare a farci la spesa. E per dirlo io ha un valore doppio!
In collaborazione con Eurospin
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