Secondo una ricerca dell’economista Wencke Gwodzd (nella foto) della Copenhagen Business School, il fatto che in una famiglia lavorino entrambi i genitori, determinerebbe un aumento di bambini extralarge. Una brutta tegola sul capo dei genitori, dunque, e in particolare su quello delle mamme.
La ricerca ha preso in considerazione vari studi inerenti madri lavoratrici e obesità infantile, scoprendo esplicite relazioni tra questi due elementi in molti Paesi.
In sostanza, se oltre al papà anche la mamma lavora, è più facile che il bimbo venga su in sovrappeso. E la relazione, spiega la ricercatrice, è risultata più forte nel caso dei bambini tra 5 e 10 anni, più grandicelli e quindi autonomi nella scelta di cosa mangiare.
Inoltre, scrive il ‘Mirror‘, in assenza delle mamme i figli tendono a prediligere attività più sedentarie e a dormire meno rispetto ai coetanei con madri casalinghe. E anche la carenza di sonno è stata messa in relazione all’aumento di peso.
Ma ad attenuare la responsabilità delle mamme c’è il fatto che, quando la famiglia è supportata nella cura dei figli, il peso dei piccoli ne risente positivamente.
Probabilmente, quindi, un maggior sostegno per i genitori che lavorano potrebbe aiutare a contrastare la imperversante diffusione dell’obesità.
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Fonte: http://www.gravidanzaonline.it/il-tuo-bambino/bimbi-in-sovrappeso-e-colpa-delle-mamme.htm
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