L’incidenza di alcune malattie infantili, tra cui le malattie respiratorie, ha segnato un trend in costante crescita negli ultimi anni.
Anche l’autismo, secondo i dati, è in costante aumento: il Centre for Disease Control (CDC), l’organismo di controllo del governo statunitense che si occupa di monitorare le malattie diffuse negli Stati Uniti, ha segnalato un incremento del 30% dei casi dal 2012 al 2014, con un aumento ancora più significativo tornando indietro di qualche anno: nel 2002 la cifra era di un bambino ogni 150 e nel 1991 era uno ogni 500.
Cos’è l’autismo
La correlazione tra smog e autismo
Gli ultimi studi hanno trovato anomalie in diverse strutture cerebrali dei soggetti autistici, questo potrebbe suggerire che l’autismo derivi da una interruzione nello sviluppo cerebrale durante la vita intrauterina.
Non si riconosce ancora una singola causa per l’autismo, sono infatti implicati diversi geni e fattori ambientali, per esempio virus o sostanze chimiche, che possono contribuire a determinare il disturbo autistico.
Secondo uno studio condotto presso l’ University of Southern California e pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry, respirare il biossido di azoto e le polveri sottili durante il periodo della gravidanza, e nel primo anno di vita del piccolo, aumenta il rischio di autismo nel bambino.
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Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/autismo-correlato-a-biossido-di-azoto-e-polveri-sottili/
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