18 gennaio 2017

IL MIO CULTURAL SHOCK

E dopo due anni in Peru, sono pronta a stilare la lista delle cose che più hanno contribuito al mio cultural shock in questo paese!
Sono anni che viaggio ormai, ma a quanto ho finalmente capito, non ci si stacca mai dalle proprie abitudini e a quelle convinzioni culturali che abbiamo ben radicate!

Iniziamo allora:
1) Non appena arrivata, la cosa che piu mi ha colpito è stata sicuramente il traffico! Lima è caotica, disordinata e rumorosa! Gli stop sono solo “consigli” e nessuno sa usare le rotatorie! Un incubo penserete voi. Si lo è! Ma non più di Riyadh o una qualsiasi grande citta italiana! Unica differenza è che le macchine qui sono vecchie e “sgarruppate” e questo accentua il senso di insicurezza che ti pervade ogni volta che vai per strada, a piedi o con i mezzi!
Cultural shock
2) La lingua. Atterrata a Lima ho capito subito che non sarei andata molto lontano con l’inglese. Pensavo scioccamente che avrei potuto usare questa lingua internazionale per farmi capire il primo periodo e nel frattempo studiare il castillano. Errore. Grosso errore. Pochissimi lo parlano (parlo della gente comune che lavora negli esercizi pubblici, come supermercati o tassisti). Abbandonata al caso da un marito che doveva lavorare e non aveva tempo per seguirmi o contrattare per me un prezzo al mercato, mi sono buttata a capofitto nella nuova lingua e adesso posso dire con orgoglio di saper insultare anche in questo nuovo idioma!

3) Il cibo. O meglio. Le porzioni di cibo. Ragazzi, ma che stomaco avete?! Ci si mangia in 5 con tutta questa roba! Buona, buonissima! Uno dei migliori cibi mai mangiati. Ma non sono ancora riuscita a finire un piatto nei ristoranti tipici! E con la doggy bag ci sfamo il condominio!!
Cultural shock
4) La puntualità è una cosa sconosciuta. Dalla tua amica al dottore, che si tratti di un incontro formale o informale, bisogna aggiungere almeno un’ora in più all’orario che vi è stato dato. Mai andare puntuali, rischiate di non trovare i padroni di casa o il medico (storie di vita vera!!).

5) Negoziare i prezzi. In realtà è una cosa che avevo gia vissuto nei paesi arabi, ma qui sono campioni assoluti! Che sia il mercato o il taxi, il solo fatto che siate “gringos” (stranieri) vi fa vincere un 70% in più nel prezzo originale della cosa che volete comprare. Quindi niente remore nel contrattare! Se parte da 10 il prezzo a cui potete ambire è quasi sicuramente 3. Sempre negoziare, non accetate mai il primo prezzo che vi dicono, è considerata quasi una offesa!

E voi? che cultural shock avete avuto nei vostri viaggi o dove avete vissuto?
Nadia

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Fonte: http://www.notonlymama.com/2017/01/il-mio-cultural-shock/

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