Stato e regioni hanno raggiunto un accordo sull’obbligo di vaccinazioni in nidi e materne. L’accordo è stato trovato ieri nell’incontro con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per la verifica e l’avvio del Piano Nazionale per la prevenzione vaccinale 2017-2019. Gli assessori delle regioni e delle province autonome hanno votato a favore di una legge nazionale sulla questione. La nuova legge obbligherà alle vaccinazioni al fine di poter iscrivere i bambini ai nidi e alle materne.
Vaccini obbligatori per iscriversi a scuola in tutta Italia
Le prime regioni a prendere decisioni di questo tipo sono state Emilia Romagna e Toscana. Trieste, subito dopo le due, ha reso obbligatorie le vaccinazioni. Anche Lazio e Puglia si stavano muovendo verso l’obbligatorietà dei vaccini. Con la decisione di ieri tutta l’Italia avrà una norma unica. L’obiettivo è proprio quello di emanare una legge unica e uguale per tutti. Si vogliono evitare normative diverse e quindi una legislazione a macchia di leopardo che differisca da regione a regione.
Antonio Saitta, coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato: “Le nuove vaccinazioni contenute nel piano sono comprese nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) e conseguentemente, come è emerso nel colloquio con il ministro, si pone l’esigenza di una condivisione Stato-Regioni del percorso applicativo”.
Le Regioni hanno inoltre proposto un’anagrafe vaccinale. Ogni Regione avrà una banca dati sul quale risulteranno i bambini e gli adulti vaccinati. Sarà inoltre specificato quali vaccini hanno fatto. Nella banca dati sarà evidenziato quali effetti il vaccino ha avuto, per completare il quadro epidemiologico.
Fino al 1999 era obbligatorio essere vaccinati per iscriversi nelle scuole, poi l’obbligatorietà dei vaccini è stata eliminata. La legge che verrà approvata nei prossimi mesi ristabilirà l’obbligo.
La decisione è stata presa inizialmente dalle Regioni e dalle province autonome per far fronte al calo delle vaccinazioni. Le vaccinazioni sono scese sotto la soglia minima consigliata dall’Organizzazione mondiale della sanità, ovvero sotto il 95%.
Tutte le vaccinazioni obbligatorie per iscriversi agli asili nido e alle scuole materne sono: antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B e quelle previste nel piano Lea.
L’autore: Josephine Carinci
Studio Scienze della Comunicazione a Roma, amo il giornalismo e la scrittura. Non sono ancora mamma ma spero di avere una famiglia numerosa e felice. Adoro i bambini, la loro innocenza, spensieratezza e fantasia.
“I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.” (G.Leopardi)
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