Guardando le biografie degli astronomi più famosi, sembrerebbe che la vocazione scientifica sia una dote molto precoce, che si scopre di avere già da bambini. Nel mio caso, il richiamo delle stelle è stato sempre fortissimo, anche se poi, com’è evidente a tutti, non sono diventata mai una provetta Margherita Hack!
Eppure, da bambina, era il mio sogno più grande. Ogni pretesto era buono per parlare di stelle, guardare film su astronauti e robot, come Apollo 13, che avrò visto almeno una ventina di volte. Ricordo che la cosa che più mi incuriosiva, era pensare che ci fosse vita anche su altri pianeti e immaginavo per ore come potesse essere.
Paura degli alieni? Assolutamente no, avrei fatto carte false, per incontrarne uno! Andavo a caccia di telescopi e ancora oggi, poche cose mi seducono come una notte gremita di stelle il 10 agosto.
Con Ascanio, la storia si ripete e chissà che non abbia un futuro più astronomico del mio. Proprio la notte di San Lorenzo siamo andati col naso all’insù alla ricerca delle stelle cadenti. Gli ho spiegato quel poco che so su come riconoscere le costellazioni, di come gira la terra attorno al sole, di Galileo e poi via via domande a raffica da parte sua.
Così ho deciso, lo porto al Planetario con i suoi amichetti Giacomo e Viola, così con Teresa ne approfittiamo un po’ per chiacchierare all’aria aperta, lontane dalla scrivania. Il rientro alla routine cittadina deve essere graduale, anche per noi mamme!
Il risultato? Dovevamo andarci prima.
Intanto il Planetario di Roma è attualmente ospitato all’interno della ludoteca Techotown, nel contesto della meravigliosa Villa Torlonia, circondato da un parco davvero molto bello.
E’ qui che, seguiti da un planetarista molto preparato, abbiamo letteralmente spalancato una finestra sul cielo, un cielo che cambiava colori e costellazioni fino a farci sognare ad occhi aperti.
Con l’aiuto di un proiettore ottico, abbiamo intrapreso un viaggio astronomico vero e proprio che ci ha appagato non solo a livello visivo, ma multi sensoriale, grazie alla riproduzione di suggestioni audio e video di grande effetto.
I bambini volevano volare sempre più in alto e si sono appassionati a tal punto da dovergli promettere di poter continuare il loro gioco nel giardino della villa.
Come intrepidi astronauti, nel parco di Villa Torlonia, hanno continuato a sognare e a riempirci di domande: In cosa sono diverse la Terra e la Luna? Perché gli astronauti sulla Luna camminano compiendo dei lunghi balzi? La Terra è l’unico pianeta abitato?
Va bene, lo ammetto, con Teresa non siamo riuscite a chiacchierare più di tanto, perché letteralmente sopraffatte dalle loro mille curiosità, ma è stato comunque bellissimo realizzare di aver trasmesso ad Ascanio, Giacomo e Viola la mia stessa passione stellare!
Priscilla
L'articolo In viaggio nello spazio con la fantasia dei bambini sembra essere il primo su Il Gufo.
Fonte: http://magazine.ilgufo.com/viaggio-nello-spazio-la-fantasia-dei-bambini/
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