8 febbraio 2017

Yoga nel dopoparto: così ritrovi l’equilibrio psicofisico

Lo yoga, che rispetta i ritmi e le caratteristiche fisiche di ognuno, è la pratica ideale per il post parto, soprattutto perché mette al centro la cura del perineo, zona toccata dal passaggio del bambino, ma spesso trascurata dalle donne che pensano prima di tutto al recupero della tonicità addominale. “Chiunque sia in buone condizioni di salute può prendere in considerazione lo yoga, anche chi non lo ha mai praticato”, spiega Sabina Pastura, ostetrica e insegnante di yoga del centro La Luna Nuova di Milano. “È però necessario attendere i 40 giorni dal parto per permettere all’utero di tornare alle dimensioni normali e, in caso di cesareo, alla cicatrice di rimarginarsi”.

I benefici fisici

I corsi di yoga pensati per il dopo parto prevedono esercizi mirati che hanno come priorità l’ascolto e il rafforzamento del perineo. In un secondo momento gli esercizi puntano allo scioglimento e al rafforzamento della colonna vertebrale, in particolare della zona dorsale, affaticata dalla cura del bambino, e delle tensioni accumulate nella parte alta del corpo. Soltanto in una terza fase ci si dedica alla fascia addominale. “In Italia manca l’educazione sulla cura del perineo e spesso le donne si preoccupano soltanto della tonificazione dell’addome”, dice Sabina Pastura. “Ma lavorare sui muscoli senza prima aver rinforzato il perineo può causare seri danni, come l’incontinenza urinaria. Per questo è importante non correre subito in palestra dopo il parto, ma darsi il tempo per prendersi cura di una zona importante del corpo femminile: una zona coinvolta dal parto, ma troppo spesso trascurata”.

I benefici per la mente

Lo yoga è una pratica che parte dall’ascolto di sé: è la ricerca dell’unione tra il corpo e l’aspetto emotivo, quello legato all’organizzazione mentale della persona. Per riuscire in questo intento è necessario avere un corpo in pace, che significa rallentare gli automatismi fisici, muscolari e mentali. In una prima fase dopo il parto questo è pressoché impossibile perché l’attenzione delle mamme è completamente rivolta ai figli e ai loro bisogni: “Il nostro centro promuove la relazione mamma/bambino e durante le lezioni di yoga i piccoli sono accuditi da una baby sitter nella stanza accanto a quella del corso. È naturale che le mamme non riescano a rilassarsi completamente perché si distraggono al primo vagito”. Ma anche se non si riesce a raggiungere quel contatto profondo con il proprio essere, gli esercizi permettono comunque un rilassamento e un primo tentativo di ascolto di sé, in una fase di grande cambiamento, soprattutto emotivo. Un primo passo di un cammino che potrà essere svolto pienamente dopo i sei mesi del piccolo, quando questi non avrà più bisogno della presenza costante della mamma.

di Monica Gabrielli



Fonte: http://www.ioeilmiobambino.it/puerperio/yoga-cosi-ritrovi-lequilibrio-psicofisico_salute-mamma/

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