John Griffith Chaney, conosciuto con lo pseudonimo di Jack London, scrittore statunitense nato a San Francisco il 12 gennaio 1876, è una delle più singolari e romanzesche figure della letteratura americana. Figlio illegittimo, allevato da una madre spiritista, da una nutrice nera e da un padre adottivo che passava da un fallimento commerciale all’altro, si fece precocemente adulto sui moli di Oakland e sulle acque della baia di San Francisco insieme a compagnie poco raccomandabili, cambiando molti lavori.London è morto a 40 anni nel 1916 per malattie renali e altre condizioni debilitanti, dopo aver confezionato dei grandi romanzi in un tempo molto breve, partendo da un livello bassissimo di vita che ha fornito il foraggio ricco per le storie e racconti emozionanti per ragazzi di origine animale come “Il richiamo della foresta” e “Zanna bianca”. Come lavoro traccia alla perfezione le sue basi culturali, London ha vissuto il poco tempo al massimo, a cominciare dal suo amore per la lettura da Washington Irving, Poe, Stevenson e Kipling.
Ha sintetizzato la sua istruzione superiore in un paio di mesi e poi senza sosta è ripartito per l’alto mare, scrivere e argomentare questioni socialiste che coinvolgono lo sfruttamento dei lavoratori e la giustizia sociale, le immersioni in amori passionali e il navigare in avventure del Sud Pacifico. Per tutto il tempo, London ha scritto come 1000 parole il giorno a colpo sicuro, quello che lui chiama “lo spirito che muove gli individui e i popoli all’azione, che dà alla luce e slancio per grandi idee.”
Gli scritti di Jack London hanno avuto, e continuano ad avere, una diffusione enorme, specie tra il pubblico popolare d’Europa e dell’Unione Sovietica. Soltanto in anni recenti si è assistito, sia in Francia sia in Italia, a una larga rivalutazione di London, soprattutto per merito di critici militanti della sinistra, grazie alle tematiche affrontate nei suoi romanzi, spesso orientate alla descrizione di ambienti rozzi e degradati tipici delle classi sottoposte, con storie incentrate su avventurieri e diseredati, impegnati in lotte spietate e selvagge per la sopravvivenza, in ambienti esotici o insoliti: i mari del Sud, i ghiacciai dell’Alaska, i bassifondi delle grandi metropoli.
Al di là di queste rivalutazioni postume, di cui in fondo London per sua fortuna non ha mai avuto bisogno, è sempre stato riconosciuto a questo scrittore anti-accademico un talento narrativo “naturale”, meglio espresso nella dimensione ridotta dei racconti. La sua narrativa è caratterizzata, infatti, da un grande ritmo, da intrecci avvincenti e originalità nella scelta dei paesaggi. Il suo stile è asciutto, giornalistico.
La vita di Buck, strappato da cucciolo al padrone e alla California perché traini le slitte di brutali cercatori d’oro in Alaska, è una sorprendente esplorazione dell’animo umano. Buck, e noi con lui, conosce la meschinità e il coraggio, la lotta per la sopravvivenza e l’amore puro. E l’istinto primordiale del ritorno alla vita selvaggia.
Lo sa bene Zanna Bianca, un lupo che, ancora cucciolo, si troverà a vivere in mezzo agli uomini. La convivenza insegnerà al lupo la dura legge dell’obbedienza agli uomini, tra scontri e maltrattamenti. Ma un sentimento nascerà nel cuore oscuro del lupo. Zanna Bianca, che sembra conoscere solo odio e diffidenza, rinuncerà ad essere lupo e si farà cane per amore del suo padrone buono e comprensivo. Una storia avventurosa e al tempo stesso commovente, un sogno di amicizia tra uomo e mondo degli animali.
CURIOSITA’
Jack London è stato uno degli autori preferiti di Christopher McCandless famoso come Alexander Supertramp, il ragazzo statunitense che nel 1990, dopo la laurea, abbandona la società per andare a vivere nelle terre selvagge, in Alaska. La storia è raccontata nel celebre film Into the Wild – Nelle terre selvagge, diretto da Sean Penn e tratto dall’omonimo libro di Jon Krakauer (uscito in Italia con il titolo Nelle terre estreme).
Non puoi aspettare che arrivi l’ispirazione. Devi andarne in cerca con un bastone.
(JACK LONDON)
Fonte: http://www.libricino.it/2016/11/11/jack-london-40-anni-vissuti-al-massimo-creatore-di-libri-unici-e-contro-corrente-modello-di-riferimento-per-tanti/
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