4 dicembre 2016

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Come funziona la fertilità durante l’allattamento?

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di Cecilia Gautier

L’allattamento naturale fa bene, ormai questo messaggio arriva da ogni operatore della salute. Ma la gestione della fertilità rimane un’incognita più ardua di prima: tra miti, racconti di amici e parenti, e desiderio di non passare da una gravidanza all’altra nel giro di poco tempo, la questione merita di essere affrontata con chiarezza e validità scientifica.

Cosa succede dopo il parto al seno di una donna? Avviene la montata lattea. Con l’allattamento, la suzione del capezzolo e lo svuotamento del seno stimolano la prolattina (che favorisce la produzione lattea) e l’ossitocina (che favorisce l’espulsione del latte). La prolattina inibisce l’ovulazione, e per questa ragione la donna è meno fertile in quel periodo.

Ciò nonostante, i valori di prolattina variano molto da donna a donna e a seconda del tipo di allattamento. Questi livelli dipendono in gran parte dalla durata e dalla frequenza delle poppate (e quindi dalla durata complessiva della suzione al seno).

Per fortuna, i metodi naturali di conoscenza della fertilità, ovvero il metodo Billings e il metodo sintotermico, ci permettono di avere un’idea molto chiara di quello che succede all’interno del nostro corpo durante l’allattamento e della ripresa della fertilità. Essi ci danno delle linee guida precise da seguire a seconda del tipo di allattamento (completo, o parziale con aggiunta di altri liquidi oltre al latte materno) e della frequenza e durata delle poppate.

Per seguire il metodo con sicurezza conviene essere informati prima del parto, cominciare le osservazioni dopo 3 settimane dal parto e essere seguite da un’insegnante qualificata (il fai da te non funziona, è troppo rischioso!)

Imparare a capire i segnali della fertilità anche durante l’allattamento ci permette di rispettare il nostro corpo: l’utero ci mette vari mesi a riposizionarsi nel bacino, e inserire una spirale in quel momento delicato può essere evitato, lasciando il pieno movimento a questo organo prezioso. Anche i contracettivi ormonali non sono raccomandabili: la pillola estro-progestinica passa nel latte materno. Quella solo progestinica non pone questo problema, ma immette comunque nel nostro organismo delle sostanze che disequilibrano il nostro assetto ormonale e sovraccaricano il fegato, tra le altre cose. Dunque, perché assumerla in un momento nel quale la nostra fertilità è comunque molto bassa?

A voi mamme rifletterci un pò su…

seguite Cecilia su www.lamandorla.eu 

 

 

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Le cose da sapere prima di una rinoplastica

La rinoplastica è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Ma occorre essere bene informati prima di affidarsi al bisturi. Per questo motivo l’Aicpe – Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica – tiene a precisare alcuni aspetti. Cosa c’è da sapere sulla rinoplastica? Quali sono gli aspetti da tenere ben presenti quando si decide di rifarsi il naso? Cerchiamo di elencare i più importanti.

portrait of a women with a bandaged nose

(...)
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Gestosi

gestosi-cause-sintomi-586x389Malattia non troppo conosciuta, colpisce esclusivamente le donne in gravidanza. E’ nota anche con il nome di preeclampsia e secondo le statistiche il 5% delle donne in stato interessante ne vanno soggette. Fa la sua comparsa tra la 27 e 28 settimana e gli effetti potranno essere sentiti più o meno gravi a seconda dei casi.

I sintomi iniziali sono di poca rilevanza e spesso sottovalutati:

• eccessiva ritenzione dei liquidi;

• gonfiore diffuso a tutto il corpo;

• aumento veloce del peso;

• aumento della pressione arteriosa;

• incremento delle proteine nelle urine;

• comparsa di lividi sulle gambe, mani e viso;

• dolori addominali;

• cefalea e disturbi visivi.

Esistono inoltre dei sintomi ben più gravi che pongono immediatamente in allerta la futura mamma ed il ginecologo. Tra questi da tenere sotto controllo:

• attacchi epilettici;

• perdita di conoscenza.

Nei casi più gravi la gestosi prende il nome di eclampsia imminente.

La presenza della malattia potrà essere riscontrata con un semplice esame delle urine, attenzione che consentirà al ginecologo di agire in tempo rendendo innocua la gestosi.

Ancora oggi le cause della comparsa della malattia non sono totalmente chiarite, ma è incontestabile il fatto che la placenta danneggiata inizi ad un certo punto a rilasciare sostanze tossiche nel corpo della futura mamma. Statisticamente si è inoltre riuscito a delimitare la categoria di donne maggiormente soggette a questa malattia. In linea di massima questa colpisce più facilmente primipare, donne che si trovano incinte dopo i 40 anni, donne obese, le donne in attesa di gemelli, le neo mamme che fumano troppo etc.

I rischi causati da questa malattia se trascurata sono notevoli per la madre, ma certamente anche per il feto. In alcuni casi il parto è anticipato di qualche settimana, in altri il feto non riesce a crescere in maniera sana e naturale. Tutto questo è causato dalla placenta danneggiata che non consente il necessario afflusso di sangue al feto.

Seppure di questa malattia si sappia davvero poco, i medici per la prevenzione consigliano di monitorare attentamente il peso, ma soprattutto di controllare periodicamente tramite analisi i livelli di albumina nelle urine. Normalmente si consiglia di rimanere a riposo e di seguire un’alimentazione povera di grassi e chiaramente è buona norma durante tutta la gravidanza smettere di fumare.

La terapia consiste nell’assunzione di farmaci anti ipertensivi che dovrebbero limitare il problema e in periodici esami del sangue e delle urine.



Fonte: http://www.dreambaby.it/gestosi/

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Sciroppo di rapa nera, rimedio naturale contro la tosse

Le rape appartengono alla famiglia delle Crucifere, che si chiama così perché i fiori delle sue piante hanno quattro petali e ricordano una croce.

Le crucifere sono conosciute per le loro eccezionali proprietà antiossidanti, antitumorali, rinforzanti del sistema immunitario e il loro contenuto di sali minerali, fibre e una notevole quantità di vitamine, tra cui  vitamina A e β-carotene, vitamina C, vitamine del gruppo B e Acido Folico. In particolare, per quanto riguarda la vitamina C pare che ne contengano molto più che le arance.

crucifere
QUALI SONO LE CRUCIFERE – Della famiglia delle crucifere fanno parte tutti i tipi di cavolo, cavolfiore, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo riccio, broccoli, broccoletti, rafano, ravanelli, rucola, senape, verza e tutti i tipi di rapa.

Le proprietà della rapa nera

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RAPA NERA, COS’È – La rapa nera o ramolaccio nero (raphanus sativus niger) vanta, come tutte le crucifere, molte proprietà salutari, ma è conosciuta soprattutto come rimedio popolare naturale per il trattamento della tosse.  Tosse insistente? Potrebbe essere bronchite. Diagnosi, cura e rimedi naturali

 

rapa nera
LE PROPRIETÀ DELLA RAPA NERA – Le principali proprietà della rapa sono: – Disintossicanti (grazie al contenuto di zolfo) – Antiossidanti (grazie alla ricchezza di flavonoidi) – Antinfiammatorie (grazie alla presenza di gerfarnato) – Antitumorali (grazie al processo di ossido-riduzione dei radicali liberi attuato da polifenoli e isotiocianati). Inoltre le rape, come tutte le crucifere, neutralizzano le tossine, aiutano ad abbassare il livello del colesterolo e contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario.

Come preparare lo sciroppo di rapa nera

Esistono due metodi per preparare lo sciroppo di rapa nera:

  • METODO DELLA TRADIZIONE – Prendere una rapa nera e tagliarne la calotta superiore. Scavare con un cucchiaio una parte della polpa della rapa. Riempire la cavità che si è formata con dello zucchero ( meglio se di canna biologico). Riapplicare sulla rapa il “coperchio” che era stato precedentemente tolto. Appoggiare la rapa dentro ad un piccolo contenitore. Coprire con pellicola trasparente e far riposare in frigorifero. Lentamente all’interno della rapa si formerà uno sciroppo dolce che potrà essere somministrato ai bambini come ottimo sedativo della tosse. Al termine di tale operazione, riempire nuovamente la rapa con lo zucchero in modo da ottenere nuovo sciroppo. E’ possibile proseguire l’utilizzo della stessa rapa finché questa non venga completamente disidratata dallo zucchero.
  • METODO ALTERNATIVO –  Affettare la rapa in fettine sottili, da porre in un barattolo a chiusura ermetica con l’aggiunta di 3-4 cucchiai di miele. Come per il metodo tradizionale, anche in questo caso dopo 6- 8 ore si ottiene un ottimo sciroppo contro la tosse, completamente naturale.
tosse bambino bambina
TOSSE –  La tosse compare normalmente per liberare le vie aeree da un accumulo di muco, dalla presenza di bolo alimentare che non prenda la via dell’esofago o dalla presenza di sostanze irritanti per la mucosa. La tosse è un riflesso naturale, come può esserlo uno starnuto, ed è la risposta dell’organismo a un’irritazione delle vie respiratorie. Anche se non è di per sé una malattia, può essere il segnale di un’infezione o di un’infiammazione. Tosse, la visione naturopatica e i rimedi naturali


Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/sciroppo-di-rapa-nera-rimedio-naturale-contro-la-tosse/

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Tra il fare e il pubblicare…

Sulmona

…c’è di mezzo: la 3 che prende dove vuole, il caldo che fa andare in tilt il caricatore del computer, km e km da macinare in fretta per rispettare gli appuntamenti, la bellezza di incontrare tante persone con tante storie, tanta voglia di parlare ma anche tanta voglia di ascoltare la nostra storia, il nostro lavoro… e il perchè “con questo caldo, Signurì“, siamo arrivate fin qui..

Quindi bella l’idea di far seguire in diretta il TOUR, ma a volte i tempi della rete sono veramente inconciliabili con la realtà.

Ora invece, da una terrazza talmente luminosa da far fatica a vedere cosa scrivo vi posso raccontare dei volti incontrati in questi primi due giorni di TOUR.

L’Associazione Nascere in Casa – Umbria, con Cristiana e Anna che lavorano da anni a Terni perchè le donne possano trovare un’assistenza differente da quella medicalizzata, perchè possano essere accompagnate in ospedale dall’ostetrica che le ha seguite per tutta la gravidanza e perchè possa esserci  realmente anche sul loro territorio la possibilità di scegliere la LORO modalità di parto, tra cui il parto in casa. Ad oggi, questa pratica è portata avanti solamente da Diana un’ostetrica di 80 anni che ancora assiste le mamme a casa accompagnata dal marito e da una giovane ostetrica. “L’associazione ha tanti progetti, ma è importante fare cultura in questo campo perchè tante mamme vanno accompagnate a scoprire tutto quello che dentro di sè già sanno…” L’Associazione Nascere in Casa – Umbria ha anche aperto una fascioteca, per mettere a disposizione delle mamme supporti non strutturati e soprattutto persone esperte che insegnino ad usarli…e ad andare oltre i pregiudizi.

Ieri pomeriggio, a Sulmona siamo state accolte da Federica e Adele nella sede dell’Associazione Mater Natura. Un posto bellissimo, accogliente e curato nei minimi dettagli. Federica, Ostetrica, segue i parti in casa e accompagnamenti in ospedale, Adele è una consulente della Scuola del Portare e fa incontri per le mamme di tutta la zona. “Le mamme sono incuriosite, sono aperte alla proposta del portare. Vengono volentieri agli incontri anche se poi fanno fatica a concretizzare…” 

Secondo loro mancano ostetriche con un po’ di esperienza che ricreino un pull per seguire i parti in casa  e un accompagnamento adeguato ai neogenitori, perchè con il tempo si sta tornando ad una forte ospedalizzazione della nascita e del postpartum.

Tutte persone forti, determinate e molto solari. Si spendono per fare informazione, divulgazione, per seguire le mamme, una per una, con un’assistenza individualizzata…per ciò che serve ad ognuna.

#noiinfasciaTOUR

 

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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/18/tra-il-fare-e-il-pubblicare/

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Dogs don’t do Ballet!!! Un classico libro in inglese per bambini per divertirsi e rompere alcune barriere.

Rivolto ai lettori, dai 2-6 anni di età, questa è una semplice storia di una bambina e il suo cane. Anna Kemp è davvero straordinaria ad appianare le diversità. Dopo Rhinos Don’t Eat Pancakes recensiamo uno dei suoi primi libri in collaborazione con Sara Olgivie, che insieme formano un connubio pazzesco.

Acquistato perché mia figlia è innamorata dei cani e del balletto, mi ha convinto a prenderlo colpita dai disegni e da un cagnolino con il tutù. È stata una scoperta bellissima. Il cane protagonista vuole essere una ballerina più che mai, ma tutti gli ricordano che “i cani non fanno il balletto.” Anna, la sua padroncina, ci racconta che a lui piace la musica, la luce della luna e camminare in punta di piedi. Non pensa che sia realmente un cane, piuttosto che sia più una ballerina!

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Il finale ci rivela che alla fine dopo un bel po’di lezioni, Biff riuscirà a coronare i suoi sogni. La cosa bella e divertente agli occhi dei bambini che rimangono “incollati” nell’ascoltare la storia, è vedere un cane dalle sembianze mascoline cimentarsi in piroette e arabesque con un vestitino rosa, così il messaggio è assimilato. Non importa chi sei, da dove vieni, ragazzo o ragazza o un cane, una passione intima e personale deve essere lasciata libera di esprimersi.

Un bambino deve essere lasciato libero di giocare con dei giochi classificati come “femminili” e una bambina deve essere orgogliosa di gareggiare con la sua macchinina.

“Libertà è innanzitutto il diritto alla disuguaglianza”.

(N. A. Berdjaev)

 



Fonte: http://www.libricino.it/2016/11/09/dogs-dont-do-ballet-un-classico-libro-in-inglese-per-bambini-per-divertirsi-e-rompere-alcune-barriere/

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Frase del giorno 02.12.2016

Frase del giorno 02.12.2016Un caldo sorriso è il linguaggio universale della cortesia.
(William Arthur Ward)

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Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-02-12-2016/

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Come riconoscere la persona forte e determinata

Poter contare su una persona forte e determinata è sempre più importante in un contesto sociale dove le pressioni, e le prevaricazioni altrui, mettono a dura prova la nostra capacità di reazione.

Lo è per una coppia e lo è, a maggior ragione per un nucleo familiare più allargato, dove una persona capace di reagire con fermezza e determinazione agli eventi negativi è il punto di riferimento di tutti.

Ma come riconoscere la persona forte e determinata? Un aiuto, come sempre, ci arriva dalla grafia.
Candida Livatino oggi ci svela le caratteristiche da osservare nella scrittura per individuare subito la figura leader.

 

liva“Una caratteristica inequivocabile della grafia del forte e determinato è la pressione forte, ma anche la pendenza delle lettere verso  destra.

Per riscontrare la pressione basta  passare una mano sul retro del foglio: al tatto si capisce subito  con quanta forza  lo scrivente ha calcato con la penna.

La pressione forte,  insieme alla pendenza evidenziano una personalità riflessiva e paziente, capace di controllare le emozioni e sopportare lo stress, ma anche una notevole determinazione nel perseguire gli obiettivi prefissati.

Chi ha questi segni è una persona affidabile, che non fa mancare il suo sostegno alle persone amiche e non si tira indietro quando la sfida si fa più difficile.

A volte nella scrittura del forte e determinato, troviamo anche il segno angolosa.

In questo caso la componente reattività è  più accentuata e può riflettersi in atteggiamenti sopra le righe.

In amore il forte e determinato è un partner dominante, decisionista e risoluto.

Ma è anche dotato di un notevole equilibrio e sa mantenere la calma nei momenti di difficoltà.

E’ lui che porta il partner a ragionare e a valutare bene le situazioni, evitando che vengano affrontate d’impulso, senza tenere conto delle possibili conseguenze.

Candida Livatino”

 

COP Livatino Scrivere con il cuore.inddSe volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, sincero, vanitoso o geloso, se è più portato per i rapporti duraturi o per le avventure,  e tanto altro ancora, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il terzo libro proprio su questo tema: “Scrivere con il cuore” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it



Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/12/come-riconoscere-la-persona-forte-e-determinata/

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Gemelle di look by Lena Terlutter

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Adoro la nuova collezione Il Gufo per The Woolmark Company. Niente potrebbe battere la morbidezza e la bellezza della raffinata lana merino!

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Gli stili si compongono di fantasie a pois e teneri dettagli dai colori naturali, proprio come piacciono a me. Non è sempre facile trovare vestiti per bambini che siano al contempo chic, di qualità e dai colori neutri. Ma Il Gufo ha tutte queste caratteristiche!

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Ho vestito le mie bambine seguendo un look pre-autunnale, tutti gli articoli appartengono alla collezione autunno/inverno e sono disponibili qui. Scoprite insieme a me la collezione della Woolmark Company con la sua lana merino: non c’è nulla di meglio al tatto, alla vista e al comfort.

Buon shopping per la nuova stagione!

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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/twinning-gufo-by-lena-terlutter/

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Guida alla scelta del passeggino: 20 regole per orientarsi

Scegliere il passeggino perfetto può sembrare difficile come indovinare un terno al lotto, ma alcuni consigli e un’idea più chiara sulle caratteristiche fondamentali renderanno decisamente più semplice questa scelta.

Ecco un elenco delle 20 caratteristiche principali da verificare prima dell’acquisto del vostro passeggino:

  1. Praticità. Il passeggino deve essere semplice da usare. Quindi provate a vedere se si apre facilmente anche con una sola mano, e se gli agganci dei vari componenti (seduta, cappotta parasole, cesta portaoggetti) e degli eventuali accessori (adattatori, ovetto, navicella, maniglione, ecc.) sono facili, intuitivi e veloci.
  2. Leggerezza. Il peso del passeggino non è un elemento da sottovalutare, soprattutto se dovrete trasportarlo su e giù per rampe di scale oppure caricarlo e scaricarlo dal bagagliaio auto in continuazione.
  3. Dimensione. Controllate sempre che entri nel bagagliaio della vostra auto una volta chiuso.
  4. Materiali. Un buon tessuto di rivestimento sarà in grado di resistere nel tempo e proteggere il neonato da vento, pioggia e raggi ultravioletti. Un telaio in alluminio sarà robusto e leggero allo stesso tempo.
  5. Comodità. Un passeggino reclinabile permetterà a vostro figlio di rilassarsi e riposare comodamente in ogni momento della giornata. Un’ampia cappotta parasole gli offrirà il giusto riparo dai raggi nocivi e dal vento.
  6. Sicurezza. Accertatevi che le chiusure e le cinture di sicurezza siano quelle a cinque punti, che trattengono il bambino anche a livello delle spalle e non soltanto nel punto vita.
  7. Stabilità. Per verificare se un passeggino è stabile dovrete fare la “prova borsa”: con il bambino seduto, appendete la vostra borsa al passeggino. Se questo si ribalta all’indietro con molta facilità potrebbe non possedere la giusta stabilità. Un passeggino stabile è una garanzia di sicurezza maggiore per il vostro bambino.
  8. Chiusura. Chiusura a libro o chiusura ad ombrello? La prima consente una chiusura molto rapida e veloce, mentre la seconda è più compatta. Alcune innovazioni, come la quick-fold technology di Baby Jogger, pensata per permettere la chiusura anche con una sola mano, sono in grado di offrire entrambi gli aspetti positivi: rapidità e praticità di chiusura.
  9. Vano portaoggetti. Avere una cesta sotto la seduta è veramente utile. Accertatevi che sia abbastanza grande da contenere tutto l’occorrente per vostro figlio e magari anche qualche borsa della spesa.
  10. Versatilità. Se la scelta ricade sul trio, composto da navicella, ovetto e passeggino, va tenuto conto del fatto che si tratta di un modello che dovrà accompagnare il bambino nella crescita e per questo dovrete controllare che il telaio sia particolarmente robusto e che le ruote siano costruite con materiali resistenti e di qualità.
  11. Movimento. Le ruote devono girare fluidamente sia in posizione fissa, sia piroettando in ogni direzione, per consentirvi di affrontare qualsiasi tipo di percorso. In caso contrario, le vostre passeggiate potrebbero risultare molto faticose.
  12. Stop. Controllate che il passeggino abbia dei buoni freni, facili da controllare, in grado d’immobilizzare le ruote quando è necessario. Alcuni modelli hanno il freno sul manubrio, molto comodo soprattutto quando si fa trekking.
  13. Gemelli. Esistono passeggini doppi pensati appositamente per le coppie di gemelli, oppure passeggini che, grazie a speciali adattatori, possono ospitare due sedute oppure una navicella e una seduta. Questi ultimi sono pensati per quei genitori che hanno avuto due figli a pochissima distanza l’uno dall’altro.
  14. Manubrio. Il manubrio unico è generalmente il più comodo delle maniglie, perché permette di muovere il passeggino anche con una sola mano e si può regolare in altezza.
  15. Design. Oggi giorno ce ne sono per tutti i gusti, quindi sbizzarritevi pure, ma ricordate che i colori chiari si sporcano più facilmente. L’importante comunque è che il tessuto sia facilmente lavabile.
  16. Habitat città. Il passeggino da centro abitato deve essere leggero e maneggevole, facile da aprire e chiudere per salire velocemente sui mezzi pubblici.
  17. Habitat mare o monti. Esistono passeggini adatti a tutti i terreni grazie a ruote molto grandi e robuste che permettono di passeggiare agevolmente su suoli sterrati e sulla sabbia.
  18. Dinamicità. Se siete persone dinamiche e sempre in movimento la vostra scelta dovrebbe ricadere sui passeggini a tre ruote, perfetti per ogni tipo di terreno e facili da maneggiare.
  19. Sportività. Per quei genitori che amano correre e fare jogging esistono dei passeggini specifici a tre ruote, con un telaio molto robusto in grado di resistere alle vibrazioni. Alcuni di questi passeggini di nuova generazione, come gli innovativi Baby Jogger, assicurano esperienze piacevoli per il bambino e per i genitori, su ogni tipo di terreno.
  20. Accessori. Solitamente tutto quello che non è in dotazione con il passeggino è acquistabile a parte, quindi non esitate a chiedere o a cercare on-line tutto quello che vi viene in mente. Coperte termiche, zanzariere, parapioggia, pedane e molto altri accessori potranno completare il vostro passeggino ideale!

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E’ tempo di pidocchi! Come prevenirli e sconfiggerli

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Sul fronte pidocchi credo di vantare un curriculum degno di nota:

–        li prendo per la prima volta in terza media, in un periodo in cui mi specchiavo giorno e notte nemmeno fossi Kim Kardashian, per la mia chioma voluminosa, boccolosa, lucente, e sinuosamente lunga.

Quei riccioli che osservavo con orgoglio, dopo avere scoperto una mattina che venivano usati da minuscoli insettini come bandierine per slalom folli, li ho visti cadere come pigne dal parrucchiere assieme alle mie lacrime di dolore e gli occhi spaventati delle shampiste che si erano radunate in un angolino guardandomi come se avessi l’ebola;

–   li prende mia figlia il primo anno d’asilo;

  • poi anche il secondo anno d’asilo;
  • e il terzo anno d’asilo (per noi la coerenza sopra ogni cosa);
  • per non deludere le elementari se li prende anche in prima, seconda e terza;
  • Poi li riattacca a me.

Ecco, ci manca il master e posso essere annoverata tra le specialiste delle invasioni “pidocchiesche”.

 

Dalla mia lunga esperienza in cui mi sono approcciata ai metodi più assurdi e traumatici (taglio radicale dei capelli, impanatura della testa con polvere mentolata prima di andare a letto e per non trovarmi la mattina infarinata come un fiore di zucca ripieno mia madre mi calzava la cuffia di gomma con bacino della buonanotte annesso, per concludere in bellezza shampoo feroci con aceto puro al 100%) sono poi approdata alla consapevolezza che i pidocchi si possono debellare con metodi meno talebani.

Per fortuna Camilla ha ricevuto trattamenti decisamente più umani rispetto a quelli che ho dovuto sopportare io: prodotti specifici da mettere sui capelli per un lasso di tempo definito, controllo attento di ogni singola ciocca. Ho risparmiato qualche seduta dallo psicologo.

 

Alcune informazioni utili sui pidocchi e come prevenirli:

  • non amano stare su teste poco pulite, così si sfata il mito che se hai i pidocchi sei uno che non si lava e non tiene alla propria igiene personale, al contrario il pidocchio ama un habitat lindo;
  • adorano i capelli svolazzanti che usano come liane a cui aggrapparsi e usare per i loro trasferimenti da una testa all’altra perciò sarebbe opportuno legare i capelli lunghi in trecce, code o chignon;
  • nei periodi “fertili” buoni contraccettivi sono i prodotti specifici che aiutano a tenere a debita distanza i pidocchi (spray preferibilmente);

 

Se il bambino prende i pidocchi:

  • tenerlo qualche giorno a casa e sottoporlo serenamente al trattamento adeguato;
  • non essere omertosi sulla questione ma informare la scuola del fatto in modo da creare cooperazione con gli altri genitori che ci si augura prestino maggiore attenzione alle teste dei propri figli altrimenti il tutto si trasformerebbe in un’ecatombe;
  • utilizzare un prodotto protettivo di nuova generazione

 

 

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Convegno su Medicina Legale: prospettive a Confronto

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Si sta tenendo proprio in questi giorni, tra la giornata di oggi e quella di domani 26 Novembre 2016, un interessante convegno,  su “La Medicina Legale: Prospettive a Confronto”, che costituisce un’ottima opportunità di confronto relativa alla valutazione medico legale dei danni si soggetti, alla responsabilità sanitaria, e molte altre tematiche correlate, come i reati di omicidio stradale o l’intervento medico legale nei disastri di massa.

Nella giornata di oggi ha presenziato il Professor Natale Mario di Luca con una ottima sessione plenaria, relativa a “La valutazione Medico Legale del danno alla persona, tra falsi miti e giudizi valutativi”: un vero successo, grazie anche agli ottimi relatori presenti, tra i quali Simona Zaami, Luigi Papi, Pietro Di Tosto e Gianmarco Cesari.

Il convegno ha avuto una partnership d’eccellenza, con la collaborazione di Raffaele Gerbi, il direttore generale dell’azienda  PROFESSIONAL & PARTNERS GROUP SRL, leader nel settore dell’assistenza legale, operante sull’intero territorio nazionale, in particolare, relativa al risarcimento danni derivanti da lesioni fisiche macro-permanenti,  e specializzata nella definizione stragiudiziale sulla liquidazione di danni derivanti da incidenti stradali.

Nella giornata di domani la Sessione Plenaria delle ore 9.00 verrà presenziata dal Professor Paolo Arbarello. Il tema, quello della “Responsabilità Sanitaria e Mediazione”. Tra i relatori di domani, possiamo annoverare Pierfrancesco Bruno, Enrico Marinelli, Gianluca Montanari Vergallo, Giuseppe Mazzucchiello. Sono inoltre state istituite due Sessioni Parallele: Sessione Congiunta di Genetica Forense e di Patologia Forense, relativa a “L’intervento Legale nei disastri di massa”, e la Sessione di Tossicologia Forense, su “I Nuovi Reati di Omicidio Stradale e Lesioni Personali Stradali: nuove e vecchie problematiche”.
 Si rappresenta che il Provider ha voluto assegnare all’evento nr. 5 crediti formativi E.C.M. per tutte le discipline della professione di Medico Chirurgo (rif: 3282-175948). L’evento è in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Roma.
Per tutte le informazioni è possibile contattare la Segreteria Organizzativa e Provider ECM, sita in Roma, via Paolo Emilio 10. Email:segreteriamedicinalegale@alfafcm.com. Telefono: 06.87756918 e 06.87756870.
Sono messe  a disposizione ben 5 borse di studio, dalla PROFESSIONAL & PARTNERS GROUP SRL in favore del Dipartimento di Medicina Legale dell’Università La Sapienza in Roma. Per tutti i partecipanti e gli interessati, il convegno è a Roma, Casina di Macchia Madama, via di Macchia Madama 94.

© Gianni Puglisi for Mondobenessereblog, 2016. | Permalink | No comment | Add to del.icio.us
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Pelle in gravidanza

smagliature-in-gravidanzaLa cura della pelle in gravidanza è fattore di vitale importanza. Soprattutto quella del viso, maggiormente esposta agli agenti atmosferici, si dimostra particolarmente delicata, soggetta a cambiamenti e più delicata dato che le difese immunitarie calano.

A causare molti dei problemi alla pelle che si verificano durante la gravidanza sono soprattutto i mutamenti ormonali che espongono l’epidermide a problemi prima di allora mai conosciuti. I più comuni sono :

• l’acne;

• pelle secca;

• smagliature;

• il cloasma o mascherina della gravidanza.

Quando parliamo del cloasma ci riferiamo a quelle caratteristiche macchie scure che compaiono sul viso della futura mamma durante la gravidanza e scompaiono praticamente subito dopo il parto.

Non sarà più sufficiente prendersi cura del proprio viso con l’uso di creme o con una periodica pulizia del viso, diventerà piuttosto fondamentale seguire un’alimentazione ed uno stile di vita equilibrato e corretto. Questo vi metterà probabilmente al riparo dal cloasma che potrà essere combattuto grazie all’utilizzo di una crema protettiva solare anche durante l’inverno. Un’esposizione al sole non adeguatamente protetta in gravidanza potrebbe infatti non solo causare, ma anche peggiorare le macchie già presenti sul viso.

Un altro problema che colpisce la pelle del viso è l’acne; il fastidio che si immaginava dimenticato normalmente torna a far visita la donna durante il corso della gravidanza. Sconsigliamo qualsiasi cura fai da te, davvero pericolosa in fase di gestazione; sarà piuttosto conveniente seguire i consigli di un dermatologo, periodicamente coccolare la pelle con una corretta pulizia del viso utilizzando esclusivamente prodotti delicati che non irritino una pelle già di per se sensibile.

Da non sottovalutare inoltre il problema relativo alla pelle secca, che facilmente potrà essere risolto facendo uso di un buon olio specifico, e bevendo più del solito.

Anche la pelle del seno durante tutta la gravidanza diventa particolarmente sensibile e la futura mamma dovrà dunque riservargli maggiori cure di quanto non facesse in precedenza. Indolenzimenti, formicolii del seno saranno causati dal suo divenire più sodo e turgido, ma a livello visivo il mutamento più plateale è l’ingrossamento del decolté che in alcuni casi aumenta addirittura di due taglie. Questo potrebbe causare la comparsa di smagliature che potranno essere evitate o limitate grazie all’uso di olii specifici il cui uso dovrà essere concordato con il vostro medico.

Soprattutto durante gli ultimi mesi di gravidanza il capezzolo si dimostrerà particolarmente delicato e ciascuna donna dovrà curarlo con l’uso di detergenti delicati e olii ammorbidenti che avranno lo scopo di prevenire le ragadi causate dal futuro allattamento.



Fonte: http://www.dreambaby.it/pelle-in-gravidanza/

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Pronto soccorso con gli oli essenziali, come curare ferite, graffi e cicatrici con gli oli eterici

Gli oli essenziali o oli eterici sono il prodotto della distillazione o spremitura di parti vegetali (frutti, foglie, fiori) ricchi di “essenza”, ovvero quel tipico profumo che le piante emanano in particolari momenti della loro vita.

olio essenziale
OLI ESSENZIALI O ETERICI – Gli oli essenziali sono estremamente volatili e per questo raggiungono facilmente il nostro naso.  L’uso più conosciuto di questi oli è l’aromaterapia, un sistema di benessere che viene annoverato all’interno della medicina naturale o complementare, che utilizza gli oli essenziali per stimolare olfattivamente la psiche. Scopri di più su Aromaterapia per mamma e bambino e Cambia l’aria di casa con l’aromaterapia

 L’uso degli oli essenziali per il trattamento di ferite, graffi e cicatrici

Gli oli essenziali sono sostanze naturali che possono essere utilizzate, se non si soffre di allergia specifica, per pulire e aiutare a cicatrizzare le piccole ferite della pelle.

oli essenziali
OLI ESSENZIALI E FERITE – Gli oli essenziali sono perfetti per lenire le infezioni e accelerare il processo di cicatrizzazione. Gli oli essenziali, in particolare, hanno una riconosciuta proprietà anti-batterica, anti-fungina, analgesica, antisettica, anti-infiammatoria, antibiotica, omeostatica (fermare sanguinamento),  vulneraria (guarigione delle ferite). Inoltre l’olio essenziale, oltre ad agire sul fisico, agisce anche sulla parte emotiva più profonda dell’essere umano, grazie al loro effetto aromaterapico.

 

 Quali oli essenziali utilizzare in caso di ferite, graffi, sanguinamenti e cicatrici

olio essenziale lavanda
LAVANDA PER IL PRIMO SOCCORSO – L’olio essenziale di lavanda è conosciuto fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. Sicuramente un rimedio da tenere sempre in casa come primo soccorso: le sue proprietà principali sono antinfiammatorie e antisettiche, è stata infatti utilizzata come potente antisettico anche durante le guerre mondiali. MODO D’USO: diluire qualche goccia di olio essenziale in acqua distillata o sterilizzata mediante bollitura ed utilizzare per la prima pulizia di escoriazioni e graffi. Leggi anche Lavanda, proprietà e usi

 

tea tree
TEA TREE – Il tea tree è sicuramente l’o.e. più utilizzato per la pulizia di tagli, escoriazioni, graffi e qualunque altro tipo di lesione. COME UTILIZZARLO: diluire qualche goccia in acqua o olio e utilizzare per la pulizia e il trattamento della parte interessata. Leggi anche Tea tree, proprietà e utilizzi

 

chiodi di garofano
OLI DALLA FORTE AZIONE DISINFETTANTE: CHIODI DI GAROFANO, MIRRA E RAVINTSARA – Basta metterne poche gocce sull’abrasione per trovarne subito giovamento. MODO D’USO: la pulizia con questi oli è efficace come l’acqua ossigenata. Diluire 4-5 gocce in acqua distillata o sterilizzata (tramite bollitura) e utilizzare per lavare e pulire tagli e ferite anche più volte al giorno.

 

elicriso
ELICRISO CONTRO I SANGUINAMENTI – L’olio essenziale di elicriso è il migliore in caso di emorragia. L’elicriso è uno degli oli analgesici e antinfiammatori più potenti MODO D’USO: diluire 4-5- gocce in acqua distillata o sterilizzata e usare come impacco freddo sulla parte interessata. Oppure applicare sotto forma di compresse calde o fredde o massaggiare sulle zone dolenti diluendo 2 gocce in un cucchiaino di oleolito di iperico.

 

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CAMOMILLA, LAVANDULA E COPAIBA PER FAVORIRE LA GUARIGIONE DELLE FERITE – Gli oli essenziali di camomilla blu, lavandula e copaiba (Copaifera officinalis) sono i più indicati per promuovere la guarigione delle ferite. MODO D’USO: Applicare tramite compresse tiepide con 5 gocce, bagni con 20 gocce o massaggi diluendo 50 gocce in 50ml di olio di calophylla.

 

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CISTO CONTRO LE CICATRICI – L’olio essenziale di cisto (cistus ladanifer) è il più indicato per prevenire e ridurre le cicatrici. MODO D’USO:  diluire 5ml di olio essenziale di cisto in 30 ml di olio di calophylla e applicare sulla parte interessata più volte al giorno.

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Alchimia degli oli essenziali
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Il Potere Curativo degli Oli Essenziali
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Prodotti utili
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Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/pronto-soccorso-con-gli-oli-essenziali-come-curare-ferite-graffi-e-cicatrici-con-gli-oli-eterici/