2 ottobre 2016

Il Gufo in campagna con Sweet As A Candy

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Con l’arrivo della Primavera amo trascorrere delle lunghe giornate all’aperto in campagna insieme alla mia famiglia. Nella frenesia quotidiana di casa e lavoro, si finisce molto spesso per uscire poco ed invece è bellissimo poter lasciare liberi i bimbi di correre, giocare nel verde e respirare buona aria.
Ma se penso alla Primavera penso anche ai leggeri completi di lino, dai colori tenui e delicati. Proprio come quelli che ho scelto per Gianmarco, Greta e Ginevra.

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Il lino riesce a rendere eleganti anche capi casual come questi e rende tutto più etereo e unico nella sua semplicità.
Amo lo stile de Il Gufo, i tessuti, le linee, i colori. Tutto rispecchia al 100% ciò che per me vuol dire eleganza ma anche praticità a misura di bambino.

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Per Gianmarco ho scelto un total look in lino, spezzato da un bellissimo cardigan doppio petto a righe blu e beige. Amo le righe e un capo di questo tipo è perfetto per molteplici occasioni. E’ bello indossato così, ma anche con un jeans o reso più elegante se abbinato ad una camicia e ad un pantalone blu.

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Per le bambine ho invece scelto due paia di pantaloni in 100% lino e due camicette davvero deliziose. Non ho mai amato vestirle in modo uguale ma ho sempre cercato di scegliere capi diversi ma abbinati tra loro.

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Ed ecco che per Ginevra ho scelto una blusa bianca abbinata ad un pantalone in lino effetto jeans, viceversa per Greta ho preferito un pantalone bianco, sempre in lino, ed una camicettina color jeans con piccoli pois.

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Per ripararle dal vento e rendere il look più completo ho poi scelto un morbido cardigan a manica corta che con i suoi fili dorati ha reso il tutto più chic.

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Oltre ad essere bello, il lino è anche un tessuto leggero e comodo da indossare, specialmente nella stagione più calda che sta arrivando.

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E’ tutto così splendido e delicato che lo vorrei anche nella mia taglia! E voi che ne pensate? Vi piacciono i look che ho scelto per i miei bimbi?

Grazie a Serena Cevenini per le bellissime foto!

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Fonte: http://blog.ilgufo.com/the-countryside-with-gufo-by-sweet-as-candy/

Congedo di maternità e paternità. In cosa consiste

Il congedo di maternità e paternità cosa è.

Se stai per diventare genitore, ti interesserà sapere in che cosa consiste il congedo di maternità e/o paternità e come richiederlo. In questo post ti spieghiamo tutto in maniera semplice!

Cosa spetta alla mamma e al papà.

La donna o l’uomo che lavorano hanno diritto al congedo di maternità e/o al congedo di paternità dal lavoro. Si tratta di un’astensione obbligatoria dal lavoro con corrispondente indennizzo economico che sostituisce lo stipendio.

Il congedo di maternit? e paternit? serve ad avere del tempo per preparasi al parto, affrontarlo e gestire i primi mesi di maternit? , provvedendo alle necessità di allattamento del bambino, in maniera completa e senza stress. Per i papà, purtroppo, la legge italiana non prevede la stessa tutela, ma ne parleremo più avanti.

Congedo di maternità: in che cosa consiste

Per la donna il congedo di maternit? consiste in un periodo di astensione dal lavoro in caso di maternità, affidamento di minori oppure adozione.

Il congedo di maternità ha la durata di 5 mesi così distribuiti:

  • durante la gravidanza, da 2 mesi prima della data stimata per il parto a 3 mesi dopo.
  • oppure da 1 mese prima della data del parto a 4 mesi dopo.
  • in casi di parto prematuro, dalla data del parto e per i 5 mesi successivi, che spettano alla madre per legge.

Il congedo di maternità può essere anche anticipato, in alcuni casi specifici. Ossia laddove ci siano problemi di salute della madre o del feto durante la gravidanza (per richiederlo serve un certificato medico a tal scopo), oppure quando le condizioni ambientali di lavoro potrebbero pregiudicare la gestazione. Per questo tipo di congedo, detto facoltativo, l’indennizzo sostitutivo della retribuzione lavorativa è pari al 30% dello stipendio.

Come prima accennato, se sei una mamma sprint e la tua gravidanza, come speriamo, si svolgerà  serenamente, potrai richiedere di lavorare fino all’ottavo mese di gravidanza ed ottenere il congedo parentale quindi, durante l’ultimo mese di gestazione ed i successivi 4 dopo il parto.

Congedo di maternità: trattamento economico

Se sei una lavoratrice dipendente o parasubordinata (se lavori in maniera non subordinata ma coordinata e continuativa), durante l’astensione dal lavoro per congedo di maternità, hai diritto all’80% dell’ultima busta paga. Se invece sei una libera professionista, durante quel periodo percepisci 5/12 dell’80% del reddito dichiarato nel secondo anno precedente la data del parto.

Congedo di paternità: in che cosa consiste

Ahimé, secondo noi erroneamente, per quanto riguarda la gravidanza, la nascita e la crescita dei propri figli, in Italia i papà non godono degli stessi diritti delle mamme.

Quando la mamma sta bene ed è presente nella vita del bambino, il congedo di paternit? consiste nell’astensione dal lavoro da parte del padre lavoratore e, alla luce delle nuove riforme e solo per il 2016, ha la durata di 1 giorno (obbligatorio) durante il parto o l’azione/affidamento e di 2 giorni successivi, anche non continuativi.

Inoltre, l’art. 28 del d.lgs. 26 marzo 2001, n. 151 stabilisce che: “Il padre lavoratore ha diritto di astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo maternit? o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre”.

Il congedo parentale facoltativo

Desideri trascorrere più tempo con il tuo bimbo appena nato? Non sei pronto/a a ritornare a lavoro dopo la nascita? Se i genitori lo ritengono necessario, dopo la nascita del proprio figlio possono richiedere il congedo parentale facoltativo. Si tratta del diritto ad astenersi dal lavoro (art. 32 del d.lgs. 151/2001.) oltre il congedo di maternità previsto per legge ed obbligatorio,  in modo continuativo o frazionato, con un’indennità economica corrispondente al 30% dello stipendio. La durata concessa per legge? Per la mamma è di 6 mesi successivi a partire dal termine del congedo di maternità obbligatorio. Per il papà è di 6 mesi, estendibile a 7 mesi.

Come richiedere il congedo di maternità e paternità.

Come richiedere il congedo di maternità ed il congedo di maternit?

Come richiedere dunque il congedo di maternità o paternit? ? In entrambi i casi, la domanda deve essere inoltrata all’Inps per via telematica, tramite patronati oppure attraverso i Contact Center.

La domanda si presenta entro il settimo mese di gravidanza, accompagnata da un certificato medico che indichi la data presunta del parto ed il mese di gravidanza attuale. Sarà necessario consegnare inoltre alcuni documenti in forma cartacea all’ufficio Inps. Per la specifica dei documenti ti consigliamo di parlare con il tuo commercialista di fiducia. Dopo il parto (entro 30 giorni) invece, è necessario comunicare all’Inps ed al datore di lavoro la data della nascita del bambino.

Il papà che usufruisce del congedo di paternit? , in particolare, deve inviare al datore di lavoro, entro 15 giorni dal parto, comunicazione per iscritto con relativa richiesta. nei casi di pagamento diretto dell’Inps, la comunicazione va inoltrata anche a questo ufficio.

Come noterai, rispetto alle mamme, la legge italiana non corrisponde ai papà un periodo di astensione dal lavoro per il parto o i primi mesi del proprio figlio. A nostro parere, si tratta di una piccola ingiustizia dovuta all’incapacità di adeguare la legge ai tempi odierni. Oggi infatti, nella maggior parte dei casi, entrambi i genitori lavorano fuori casa per provvedere alle necessità della famiglia, ed entrambi hanno diritto ad un periodo da dedicare solo al proprio bambino. La mamma sicuramente affronta il parto, è soggetta ad eventuali complicazioni mediche e necessita di un intervallo di tempo maggiore per riprendersi, allattare e prendersi cura del bimbo che è nato proprio dal suo grembo. Tuttavia riteniamo che al padre sia concesso un congedo troppo breve e speriamo che in futuro questo stato di cose possa cambiare, affinché il rapporto figli-padre possa nascere sin da subito ed alle stesse condizioni dell’altro genitore.

E tu che cosa ne pensi in merito?

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I “Terrible (…mente belli)” due anni by Viky and the kid

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Care mamme, cari angioletti e cari diavoletti (quasi tutti i nostri piccoli sono entrambe le cose). Spero di potervi ispirare ancora una volta con alcuni spunti per splendidi outfit e nuove idee per le feste di compleanno dei vostri piccolini. Devo ammettere che è un tema che ho molto a cuore perché adoro sperimentare e il mio unico desiderio è quello di vedere i miei bambini felici.

Partiamo quindi proprio dall’inizio, da quando vi frullano in testa vari spunti ma non avete ancora trovato la giusta formula. Palloncini, colori, outfit e temi: le possibilità sono davvero infinite, e ciò rende la scelta ancora più difficile.

Per questa ragione, ho voluto distaccarmi un pò dai tradizionali temi maschili e femminili: l’azzurro e il rosa sono bellissimi, ma c’è un mondo di colori lì fuori che aspetta solo di essere esplorato. Essendo io stessa in attesa di un altro maschietto, non voglio arrendermi e accettare di vedere solo blu per casa per tutti gli anni a venire. “È giunto il momento di festeggiare con un’esplosione di colori” ho pensato. Così ho mixato il giallo, l’argento e il verde menta e il risultato è stato stupefacente. Un pizzico di viola scuro per un fantastico tocco di mistero accompagnato da alcuni palloncini blu.

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Fiori, fiori e ancora fiori. Quest’anno nuoterò in un mare di colori profumati di ogni forma e dimensione. Ho sempre amato i fiori ed ora è impossibile trovare una stanza in casa mia che non sia ravvivata anche dal più piccolo bouquet. Per la festa di compleanno di Luca ci ho pensato e ripensato, e grazie ai cupcakes, ai palloncini e alla carta da regalo il risultato è stato proprio un successo. Ovviamente la sua torta di compleanno era a forma di Ferrari, non solo perché è la terza parola che ha detto, ma anche per la sua macchinina preferita.

Vedere i bambini correre per il giardino, su e giù per le scale e ancora scorazzare ovunque sulle loro macchinine Baghera con Tiffy, il nostro bulldog francese, alle loro calcagna, è stato uno spettacolo da non perdere. Sapendo però quanto io sia fanatica della moda, non potevo certo trascurare l’aspetto più importante della festa: l’outfit del festeggiato!

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Il Gufo mi ha offerto l’opportunità perfetta per allontanarmi dai tradizionali colori maschili nella maniera più adorabile. Ancor prima che Luca nascesse avevo dato un’occhiata alle loro collezioni, ai body, alle tutine e agli indumenti estivi. Il Gufo è sempre stato uno dei miei marchi preferiti, in particolar modo per l’eccezionale qualità dei suoi capi. Morbidi ma al tempo stesso resistenti e sempre così alla moda. Ero felicissima quando ho trovato il look perfetto per la sua festa di compleanno. Sembrava proprio un piccolo gentiluomo da strapazzare di coccole.

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Non riuscivo a distogliere il mio sguardo da lui, con il suo maglioncino giallo, i pantaloni sui toni del beige e del bianco. Avrei comunque dovuto controllarlo ogni secondo perché a quanto pare adora cacciarsi nei pasticci, così almeno è molto divertente guardarlo.

Non potendo mai fidarsi del tempo in questo periodo dell’anno, avevo un piano B in caso di freddo o pioggia e devo dire che ci ho azzeccato perché sono bastate poche nuvole per rinfrescare l’aria. Un paio di pantaloni a righe abbinati ad una splendida giacca da mezza stagione blu scuro gli hanno permesso di continuare a giocare con gli amichetti all’aria aperta.

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Non vedo l’ora di ricevere i vostri pareri riguardo ai look. Commentate e fatemi sapere che ne pensate di questo speciale secondo compleanno di Luca.

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Istruzioni di montaggio seggiolino auto: come fissare correttamente il seggiolino auto

Ogni genitore si è trovato a fare i conti con i seggiolini per auto. Infatti le difficoltà principali si trovano nel decidere quale tipo di seggiolino acquistare e, in alcuni casi, nel suo montaggio in auto.

Innanzitutto si deve tenere di conto della normativa in vigore nel codice della strada, la quale prescrive che i bambini siano agganciati a un sistema omologato, adatto al peso e alla statura del bambino. Impone inoltre di montare il seggiolino in senso contrario al senso di marcia dell’auto, almeno fino al compimento dei primi 15 mesi di età del bimbo. Così facendo l’eventuale energia generata da un impatto frontale verrà assorbita dallo schienale del seggiolino e non si andrà a ripercuotere sul collo del bambino, cosa che accadrebbe se fosse posizionato col fronte in direzione di marcia. È comunque consigliato continuare a mantenere il seggiolino posizionato in questo modo per un tempo più lungo dei 15 mesi dato che lo scheletro del bambino non si è ancora completamente formato; infatti il momento buono per invertire la direzione del seggiolino, girandolo fronte marcia, è quando la testa del bambino inizia a superare il bordo superiore del seggiolino stesso. Inoltre l’articolo del codice della strada prevede che debbano essere agganciati ad un sistema di ritenuta omologato tutti i passeggeri di età inferiore ai 12 anni e statura inferiore al metro e 50 di altezza.

È necessario tenere conto dei vari gruppi di omologazione che variano in base al peso del piccolo: si parte dagli 0 a 10/13 chilogrammi fino ad arrivare al gruppo dai 25 ai 36 chilogrammi massimi.

Per quanto riguarda l’ancoraggio di tutti questi tipi di seggiolini omologati si deve parlare del sistema isofix, che è di semplice installazione e riduce al minimo i possibili errori che potrebbero compromettere l’efficienza in caso di incidente. Infatti l’installazione con la cintura dell’auto è sicura, ma soltanto se installata correttamente; il rischio di montare il seggiolino in modo errato con utilizzo delle normali cinture di sicurezza è piuttosto alto e ciò riduce fortemente la sicurezza per il bambino in caso d’incidente. Gli errori più comuni sono quelli di non stringere a sufficienza la cintura o lasciarla attorcigliata ed inoltre è facile sbagliare se il seggiolino non ha punti di passaggio della cintura facilmente identificabili o chiaramente indicati nelle istruzioni.

L’ancoraggio con le cinture di sicurezza è utilizzato soprattutto da chi ha un’auto piuttosto vecchia; infatti solo le auto prodotte negli ultimi 10 anni sono dotate di attacchi Isofix, che permette di fissare rapidamente un seggiolino Isofix senza dover utilizzare la cintura di sicurezza dell’auto. È un metodo estremamente sicuro e garantisce un collegamento rigido e robusto al telaio della vettura, con un basso rischio di un’installazione non corretta; infatti quasi la totalità delle persone è in grado di utilizzarli correttamente perché di facile intuizione, sono rapidi e facili in quanto con un clic si fissa saldamente il seggiolino. Il piede di supporto o la cinghia Top tether aumentano la stabilità e riducono al minimo gli spostamenti in avanti, mantenendo il bambino al sicuro nella giusta posizione.

Per una maggiore flessibilità si potrebbe preferire un seggiolino auto installabile sia con il sistema Isofix che con le cinture di sicurezza; basta verificare che il seggiolino scelto sia predisposto per entrambi i sistemi. Il sistema Isofix comunque può essere di tipo universale o semi-universale. L’attacco Isofix universale prevede, oltre ai due agganci sul sedile, un terzo punto di ancoraggio in alto (top tether).

Nel caso dell’attacco Isofix semi-universale non è previsto un terzo punto di ancoraggio in alto, ma è presente un componente (piede di supporto) agganciata alla base del seggiolino e al pavimento dell’auto che aiuta ad assorbire ulteriormente gli impatti.

In entrambi i casi è necessario verificare che i modelli di attacco siano compatibili con la nostra autovettura.

Montare correttamente il seggiolino è fondamentale per la sicurezza del piccolo e soprattutto per la tranquillità dei genitori, i quali potranno così concedersi viaggi in auto sereni e privi di pensieri. Una volta montato il seggiolino si è pronti per la partenza!

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Passeggino trio Be Cool Slide Top 3: la video recensione

Recensione passeggino trio slide be cool top 3.

Ti piacerebbe avere un passeggino Trio che “cambia pelle” ogni volta che lo desideri? In questo post trovi la video recensione Nidodigrazia del passeggino Trio Be Cool Slide Top 3!

Passeggino trio Be Cool Slide Top 3

Ciao amico genitore!

Tempo fa abbiamo parlato, in un post, di come scegliere il passeggino trio adatto alla propria famiglia. Oggi ti diamo altri suggerimenti utili in merito, perché ti presentiamo un trio davvero pratico, di buona qualità e a buon prezzo.

Prima di spiegarti perché questo passeggino trio è un ottimo prodotto in termini di funzionalità, ti sveliamo subito il segreto del suo successo. Il passeggino trio Be Cool Slide Top 3 è:

  • un 3 in 1 perché funge da passeggino, carrozzina e travel system (con l’ovetto). Completissimo, comprende anche borsa per il cambio e parapioggia.
  • un 2 in 1 perché è completamente double-face nei rivestimenti e puoi rinfrescare lo stile del tuo passeggino ogni volta che vuoi, come se ne avessi due di colori differenti al posto di uno!

Per quanto riguarda l’estrema comodità che contraddistingue il passeggino trio Be Cool Slide Top 3, possiamo dirti che presenta tutto ciò di cui tu ed il tuo bambino avete bisogno durante una passeggiata.

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Lo schienale della seduta è reclinabile per consentire al bambino di risposare e dormire. La seduta è reversibile fronte mamma- fronte strada. Adatta quindi sia ai neonati che preferiscono guardare la mamma per sentirsi al sicuro, sia ai bimbi più grandi, curiosi di ciò che li circonda.

Presenta inoltre un maniglione unico regolabile. Le ruote sono estraibili, per occupare meno ingombro nel bagagliaio o in casa, ma anche realizzate in modo da rendere le passeggiate agevoli e comode per il bebé.

La navicella portabebé si schiaccia quando non si usa e l’ovetto funge da seggiolino auto, dalla nascita fino ai 13 kg di peso.

Inoltre, con il Sistema Pro Fix, non hai bisogno di comprare adattatori per agganciare Navicella e seggiolino Auto al telaio e trasformare il passeggino in carrozzina o Travel System.

Tutti e 3 gli elementi che compongono il trio (passeggino, navicella e ovetto), includono una capottina in più, intercambiabile (di colore differente), e poi con il materassino doouble-face, il passeggino trio sembra diverso, e si trasforma ogni volta che lo desideri. Già, proprio così, anche a giorni alterni!

Curioso di conoscere questo passeggino trasformista? Guarda la nostra video recensione. Il nostro Roberto ti spiega tutte le caratteristiche di Be Cool Slide Top 3 in soli 2 minuti!

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Lettere decorative con i fiori per bambini e non solo by ZigZagMom

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Per dare il benvenuto alla bella stagione non c’è niente di meglio dei fiori. Bastano dei semplicissimi fiori di campo, tanto verde è una piccola idea in più per trasformare il solito bouquet in qualcosa che parli di voi.

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Un’ intera scritta LOVE da esporre sulle mensole di casa mette subito il buon umore, ma anche la vostra iniziale porta allegria.

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Se poi state preparando un evento importante le lettere decorative con i fiori sono perfette anche per un battesimo, una comunione o un matrimonio.

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Come si fanno?

Potete acquistare le lettere in cartone su Ebay http://m.ebay.it/itm/381272334105?_mwBanner=1 o nei negozi di bricolage.

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Quindi con un taglierino incidetene la parte superiore e rimuovetela. In questo modo la vostra lettera sarà trasformata in una sorta di scatola.

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Tagliate poi la spugna da fiorista in tanti cubetti con cui riempire tutta la lettera.

Ora cominciate a ricoprirla con il verde, dividendolo in piccoli rametti, che inserirete nella spugna partendo dall’ esterno e procedendo verso il centro.

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Aggiungete poi i fiori, riservando lo spazio centrale a quelli più voluminosi. Il classico velo da sposa è perfetto per riempire i piccoli spazi e punteggiare di bianco il verde.

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Questa è una bellissima soluzione per un centrotavola o un regalo speciale (per esempio per un baby shower), ma se desiderate conservare queste lettere per decorare una cameretta, per esempio, utilizzate dei bei fiori di seta.

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Sarà sufficiente applicare sul retro un gancetto e farvi scorrere un bel nastro colorato per appendere al muro la vostra bella lettera.

Sabina e Costanza (ZigZagMom)

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Carrozzina, passeggino, trio: quale scegliere?

Una volta arrivati al termine dei 9 mesi della gravidanza è preferibile aver già tutto pronto per l’arrivo del bebè. È molto importante scegliere con cura l’elemento principale per il momento del passeggio o per gli spostamenti in auto. Infatti dopo la nascita, per chi partorisce in ospedale o in cliniche private, dopo poco tempo avverrà il primo spostamento del bambino dall’ospedale a casa.

Scegliere fra passeggini e carrozzine non è cosa facile per i genitori, specie perché, oltre ad essere una scelta di design e praticità, è soprattutto una scelta per la sicurezza del proprio figlio.

Come abbiamo già detto, è una scelta importante sia per i bambini, beneficiari del mezzo, ma soprattutto per i genitori nel ruolo di conducenti, trasportatori e sollevatori.

C’è una varietà ampissima ed anche notevoli differenze tra articoli apparentemente simili. Facciamo il punto della situazione e un po’ di chiarezza per suggerirvi delle linee guida nella vostra scelta.

La carrozzina è una culla imbottita da passeggio, spesso usata come vero e proprio lettino per i primi 3 – 4 mesi al posto della culla, fino a che il bambino non diventa troppo grande. Limitazione principale è appunto questa, ovvero che verrà utilizzata solo per i primi mesi. Quindi la carrozzina rappresenta soltanto una soluzione temporanea.

Il sistema modulare trio è composto da un passeggino, nonché telaio, sul quale si innesta inizialmente la navicella con la funzione iniziale di carrozzina e da lettino per i primi mesi. Decorso questo tempo, la navicella viene sostituita dall’ovetto, dove la posizione del bambino è semi sdraiata; l’ovetto può essere usato anche come seggiolino per auto con l’apposita base, della categoria 0+ che va da 0 a 13 chilogrammi di peso del bambino. Una volta che il piccolo cresce e riesce a stare seduto con la schiena dritta, anche l’ovetto viene sostituito e si utilizza soltanto il passeggino.
L’utilità di questo sistema è la praticità di avere tutti i componenti che servono in un’unica soluzione. Lo svantaggio è che la navicella e l’ovetto verranno utilizzati per un periodo limitato di tempo e quindi scegliendo di acquistare un sistema modulare si dovrebbe valutare la componente “passeggino” in termini di comodità e praticità. Quando il bambino riesce ormai a stare seduto con la schiena dritta e arriva ai 7 o 9 mesi, entra appunto in gioco quest’ultimo che è sicuramente la componente più importante perché è quella che vi accompagnerà più a lungo nella crescita di vostro figlio, fino ai primi 5 anni di età.

Il passeggino a 4 ruote è il prodotto più classico e la scelta può essere decisiva in base a caratteristiche differenti, partendo dalla chiusura, che può essere piatta, piegando semplicemente il passeggino che diventa piatto ma della stessa larghezza, oppure ad ombrello, molto pratica e che riduce notevolmente le dimensioni del passeggino una volta chiuso, dettaglio da non tralasciare se avete un bagagliaio dell’auto piccolo. Vi consigliamo di trovare la chiusura per voi più comoda perché potrebbe ridurre il vostro nervosismo in momenti in cui è difficoltoso effettuare quest’operazione per vari motivi: magari avete il bambino in braccio, le borse della spesa in una mano, ecc.

Molto importante è la dimensione e la tipologia delle ruote in base all’utilizzo che farete del passeggino. Se siete abitudinari di terreni sterrati, spiagge o comunque terreni impervi, è meglio preferire delle ruote grandi e ammortizzate che agevoleranno gli spostamenti diminuendo la fatica di chi spinge.

Quindi la scelta, sia che decidiate di acquistare un trio o di acquistare separatamente passeggino o carrozzina, deve essere ponderata in base alle vostre esigenze.

 

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La pappa dei bambini al mare: i consigli

La pappa dei bambini al mare.

Che tu sia al mare, in montagna o in campagna con la tua famiglia, in questi mesi fa caldo e i piccoli necessitano di un’alimentazione adeguata.

I bambini, soprattutto in vacanza e in spiaggia, giocano, corrono e consumano tantissime energie. Iniziamo col dire quindi, che la pappa dei bambini al mare, deve sicuramente contenere vitamine, sali minerali e sostanze nutrienti.

La pappa dei bambini al mare

La più difficile da  organizzare è sicuramente la pappa dei bambini al mare. Una mamma si chiede: quali alimenti posso preparare per i miei bambini? Come li preparo affinché siano freschi e veloci da realizzare? Come li trasporto in maniera igienica e sicura in spiaggia?

Ecco qui alcuni consigli su quale tipo di pappa dei bambini al mare sia accettata da loro di buon grado e cosa dovrebbero mangiare, per la loro stessa salute.

Al bando merendine, patatine e cibi confezionati

Sostituiamoli con dell’ ottima frutta fresca. Albicocche, meloni, angurie, pesche, ciliegie. Per organizzarti al meglio, lavala e sbucciala in casa. Tagliala a pezzetti e prepara delle coppette separate con i vari tipi di frutta. Molti bambini non mangiano tutti i tipi di frutta, lasciandosi guidare dai colori preferiti o dagli odori, più o meno graditi. Separando il tutto in contenitori termici differenti, non rischi il “contagio” tra i vari tipi di frutti. Porta con te? inoltre tazze termiche con cannucce e poi forchette di plastica e bicchieri di carta. Quando i bambini sono al mare, amano sfidarsi con gli amichetti. La gara potrebbe essere: chi mangia più bicchieri di frutta!

Acqua prima di tutto

Evitiamo coca-cola, succhi di frutta ed ogni altra bibita gassata o zuccherata, che sia confezionata. Puntiamo sull’acqua. I bambini in spiaggia hanno bisogno di assumerne tanta e non troppo fredda. Soprattutto se il sole è molto forte, meglio l’acqua a temperatura ambiente o leggermente fresca, che allontana il pericolo congestione.

La pappa dei bambini al mare in estate.

Tramezzini e latticini sono ok

Veloci da preparare per te, gustosi e sfiziosi per i bambini. I tramezzini possono essere preparati in poco tempo e personalizzati in base ai gusti. Buonissimi quelli realizzati con pane integrale, sono ricchi di fibre per i più piccoli. Per il condimento ti consigliamo un salume non pesante come bresaola o prosciutto, del formaggio e poi lattuga e pomodori. Con le mozzarelline e prodotti affini invece, puoi realizzare dei freschi involtini per i bambini. Avvolgili nel prosciutto crudo o nello speck, per un risultato gustosissimo, e servili in pirofile, conditi con origano, olio di oliva e contorno di pomodorini.

Piatti freddi

Meglio evitare carne, legumi e piatti caldi in spiaggia. La soluzione ottimale è quella della pasta fredda o insalata di riso. Se i bambini le gradiscono, ottime sono anche le insalatone realizzate con orzo, farro e cereali. Per quanto riguarda il condimento della pasta fredda puoi optare per il pesto fatto in casa, oppure pomodoro con parmigiano e basilico o ancora per tonno, pomodorini e olive. Per il riso prova con zucchine con tonno o gamberi, piselli e prosciutto cotto, oppure cotto, olive, funghi e tonno. Nelle coppette ermetiche, queste pietanze sono facili da trasportare e, ciò che rimane, si conserva in maniera igienica.

La merenda dei bambini in spiaggia

La merenda: cosa mangiano i bambini al mare e quale preferiscono? Dovrà senza dubbio essere? ricca di vitamine, sali minerali e acqua. Ideale per apportare tali sostanze nutritive è sicuramente il ghiacciolo! Se homemade è ancora meglio. Basta scegliere la sua bevanda preferita, versarla in un bicchiere con bastoncino o negli stampi appositi e congelare il tutto.

Buonissimi e nutrienti sono anche i frullati ed i gelati alla frutta. Meglio se artigianali e privi di creme che appesantiscano lo stomaco.

Ed ora che ti abbiamo dato alcune idee sulla pappa dei bambini al mare, mamma mi raccomando, non dimenticare la borsa frigo e le relative ghiaccine, il mare ti aspetta!

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Pedana passeggino, la soluzione per il fratellino più grande

Il momento in cui si viene a conoscenza di aspettare un altro figlio è sicuramente una notizia lieta, specie per quelle coppie che hanno cercato e voluto la seconda gravidanza. Avere due figli a distanza di pochi anni o mesi l’uno dall’altro è sicuramente una bellissima esperienza, ma può essere anche molto faticosa!

L’arrivo di un fratellino o di una sorellina infatti non sempre è ben visto dal figlio/a maggiore, e questo avviene soprattutto perché il bambino si può sentire messo in disparte e perdere le attenzioni dei genitori e degli altri parenti. È un po’ come se perdesse la sua esclusività di figlio unico. I giochi del più grande vengono ceduti al nuovo arrivato, così come passeggini, carrozzine, fasciatoii e tutto ciò che fa parte del corredo del figlio maggiore anche perché, nella maggioranza dei casi, non avrebbe senso non riutilizzare tutto quello che ha accompagnato la crescita del primogenito se in ottime condizioni di manutenzione. Tutto ciò può contribuire a creare una certa gelosia nel rapporto fra fratelli, anche perché il più grande si può sentire privato delle cose che erano sue.

L’errore tipico in questi casi è quello di non far interagire i due nei momenti di gioco o evitare di fargli condividere momenti in compagnia della mamma o del papà, tendendo a dividerli il più possibile. Si crede così di evitare il risentimento nel fratello più grande, ma ci si sbaglia. In alcuni casi questo modo di agire nei confronti dei figli è dovuto anche al pensiero che, così facendo, sia più facile gestirli. La cosa migliore in queste situazioni potrebbe essere, al contrario, proprio quella di far condividere tutto ai due, dal momento dell’allattamento del secondo arrivato fino alle passeggiate in carrozzina, tutto quanto sia possibile fare con due bimbi. Esiste indubbiamente tutta una preparazione psicologica da fare per non farlo sentire in secondo piano rispetto al nuovo arrivato e a volte alcuni accessori ci possono venire in aiuto.

Per quanto riguarda le uscite all’aria aperta, per esempio, grazie ad un accessorio come la pedana per passeggino è possibile uscire tenendo in sicurezza entrambi i figli e rendendo il momento dell’uscita un momento di gioco e divertimento per il più grande, che si vedrà così valorizzato perché unico abilitato ad utilizzare il nuovo ed esclusivo accessorio. Le pedane per passeggini consentono di fornire al passeggino una seduta in più per il trasporto del fratellino più grande, evitando così di prendere per forza l’auto per uscire con entrambi i bimbi, mentre il bambino più piccolo può rimanere comodamente seduto nella seduta frontale imbottita e più adatta a lui. Riveste per i genitori, una grande utilità e praticità; infatti non sarà necessario dover portare con sé due passeggini o un passeggino doppio, e permetterà di rassicurare il bambino più grande facendolo sentire al centro dell’attenzione.

Alcune tipologie di pedane hanno anche un seggiolino incluso, permettendo al fratellino di stare in piedi o seduto, ed hanno solitamente un peso massimo tollato fino ai 18 chilogrammi. Alcune pedane non sono applicabili a tutti i tipi di passeggino ed è quindi consigliabile accertarsi prima dell’acquisto dell’idoneità della pedana al passeggino che già si possiede. Oltre a quelle appena citate, ne esistono altre che sostengono un peso massimo di 20 chili. In ogni caso, è bene usare questi tipi di supporti dopo i 15 mesi del bimbo, ancor meglio se si sono superati i 2 anni. Il piccolo dovrà essere in grado di poter salire agevolmente sulla pedana e tenersi al passeggino da solo.

La base delle pedane si trova generalmente a circa 15 o 17 centimetri dal suolo e tale distanza varia in relazione ai modelli adottati. In base ai modelli troveremo pedane dotate di base d’appoggio molto grande, altre con base piccola, alcune con base rettangolare, triangolare o con sedile di supporto incorporato. Si dovrà valutare con attenzione la struttura del passeggino di cui si è in possesso, il peso dei propri bambini e il carattere e la vivacità degli stessi.

Solo dopo aver effettuato questo insieme di valutazioni si potrà procedere all’acquisto. Tutto pur di portare insieme al nuovo arrivato anche il fratellino più grande che così sarà reso partecipe in ogni occasione.

Il momento in cui si viene a conoscenza di aspettare un altro figlio è sicuramente una notizia lieta, specie per quelle coppie che hanno cercato e voluto la seconda gravidanza. Avere due figli a distanza di pochi anni o mesi l’uno dall’altro è sicuramente una bellissima esperienza, ma può essere anche molto faticosa!

L’arrivo di un fratellino o di una sorellina infatti non sempre è ben visto dal figlio/a maggiore, e questo avviene soprattutto perché il bambino si può sentire messo in disparte e perdere le attenzioni dei genitori e degli altri parenti. È un po’ come se perdesse la sua esclusività di figlio unico. I giochi del più grande vengono ceduti al nuovo arrivato, così come passeggini, carrozzine, fasciatoii e tutto ciò che fa parte del corredo del figlio maggiore anche perché, nella maggioranza dei casi, non avrebbe senso non riutilizzare tutto quello che ha accompagnato la crescita del primogenito se in ottime condizioni di manutenzione. Tutto ciò può contribuire a creare una certa gelosia nel rapporto fra fratelli, anche perché il più grande si può sentire privato delle cose che erano sue.

L’errore tipico in questi casi è quello di non far interagire i due nei momenti di gioco o evitare di fargli condividere momenti in compagnia della mamma o del papà, tendendo a dividerli il più possibile. Si crede così di evitare il risentimento nel fratello più grande, ma ci si sbaglia. In alcuni casi questo modo di agire nei confronti dei figli è dovuto anche al pensiero che, così facendo, sia più facile gestirli. La cosa migliore in queste situazioni potrebbe essere, al contrario, proprio quella di far condividere tutto ai due, dal momento dell’allattamento del secondo arrivato fino alle passeggiate in carrozzina, tutto quanto sia possibile fare con due bimbi. Esiste indubbiamente tutta una preparazione psicologica da fare per non farlo sentire in secondo piano rispetto al nuovo arrivato e a volte alcuni accessori ci possono venire in aiuto.

Per quanto riguarda le uscite con il passeggino, per esempio, grazie ad un accessorio come la pedana è possibile uscire tenendo in sicurezza entrambi i figli e rendendo il momento dell’uscita un momento di gioco e divertimento per il più grande, che si vedrà così valorizzato perché unico abilitato ad utilizzare il nuovo ed esclusivo accessorio. Le pedane per passeggini consentono di fornire al passeggino una seduta in più per il trasporto del fratellino più grande, evitando così di prendere per forza l’auto per uscire con entrambi i bimbi, mentre il bambino più piccolo può rimanere comodamente seduto nella seduta frontale imbottita e più adatta a lui. Riveste per i genitori, una grande utilità e praticità; infatti non sarà necessario dover portare con sé due passeggini o un passeggino doppio, e permetterà di rassicurare il bambino più grande facendolo sentire al centro dell’attenzione.

Alcune tipologie di pedane hanno anche un seggiolino incluso, permettendo al fratellino di stare in piedi o seduto, ed hanno solitamente un peso massimo tollato fino ai 18 chilogrammi. Alcune pedane non sono applicabili a tutti i tipi di passeggino ed è quindi consigliabile accertarsi prima dell’acquisto dell’idoneità della pedana al passeggino che già si possiede. Oltre a quelle appena citate, ne esistono altre che sostengono un peso massimo di 20 chili. In ogni caso, è bene usare questi tipi di supporti dopo i 15 mesi del bimbo, ancor meglio se si sono superati i 2 anni. Il piccolo dovrà essere in grado di poter salire agevolmente sulla pedana e tenersi al passeggino da solo.

La base delle pedane si trova generalmente a circa 15 o 17 centimetri dal suolo e tale distanza varia in relazione ai modelli adottati. In base ai modelli troveremo pedane dotate di base d’appoggio molto grande, altre con base piccola, alcune con base rettangolare, triangolare o con sedile di supporto incorporato. Si dovrà valutare con attenzione la struttura del passeggino di cui si è in possesso, il peso dei propri bambini e il carattere e la vivacità degli stessi.

Solo dopo aver effettuato questo insieme di valutazioni si potrà procedere all’acquisto. Tutto pur di portare insieme al nuovo arrivato anche il fratellino più grande che così sarà reso partecipe in ogni occasione.

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Passeggini gemellari e trio gemellare: quale scegliere?

Passeggini gemellari quale scegliere.

Una grande famiglia, tanta felicità, passeggini gemellari e trio gemellare. Già ma quali? In base a quali caratteristiche scegliere e quali modelli sono i più richiesti? Scopriamolo in questo post!

Trio gemellare: quale?

Partiamo dall’inizio: sei diventato genitore di una bellissima coppia di gemellini e inizi a vederci doppio, in tutti i sensi! La stanchezza, la gioia, la fatica, la spesa per gli acquisti dedicati ai bambini. È tutto raddoppiato al momento e, probabilmente, hai bisogno di una piccola guida per risparmiare e non perderti nei meandri della scelta dei passeggini gemellari.

NOTA: Tempo fa abbiamo parlato di gemelli e di come dividersi in due, risparmiare e acquistare i prodotti gemellari più utili. Forse ti sarà utile leggere un nostro vecchio post incentrato sul tema.

Dicevamo..se i gemelli sono neonati, avrai bisogno di un trio gemellare. In base alla nostra esperienza, troverai pratico acquistare un passeggino duo che si amplia, comprando, separatamente ovetto ed adattatori. Ed ecco le alternative di trio gemellare più gettonate dai genitori italiani e da prendere in considerazione:

Bugaboo Donkey Twin – Trio gemallare pack

Bugaboo Donkey Twin Duo è il sistema modulare utile come trio gemellare all terrain. Si utilizza come carrozzina e passeggino gemellare. Pronto ad affrontare ogni tipo di terreno, anche quello più sconnesso, è un passeggino solido e adatto ai genitori avventurieri. Per trasformarlo in trio gemellare è necessario acquistare separatamente un kit di adattatori per ovetto ( ne esiste uno specifico per Bugaboo Donkey Twin e lo trovi sul nostro shop!) e due seggiolini auto/ovetti adatti ai neonati (gruppo 0). Quelli compatibili sono l’ovetto Cybex Platinum Aton Q ed il seggiolino auto Bébé Confort CabrioFix, entrambi gruppo 0+, per bambini da 0 a 13 kg.

Baby Jogger City Select – Trio gemellare Pack

Un’alternativa alla precedente è il passeggino duo Baby Jogger City Select che si trasforma in trio gemellare acquistando separatamente gli adattatori e gli ovetti. Questo passeggino include due sedute e due navicelle.

Ed in particolare, per il passeggino Baby Jogger  City Select gli ovetti compatibili sono: l’ovetto Baby Jogger City Go, gruppo 0+, oppure  i già menzionati Bebe Confort CabrioFix e Cybex Platinum Aton Q.

Gli adattatori compatibili per questo passeggino invece sono: Set adattatori city select (per ovetto Baby Jogger City Go), mentre per gli altri ovetti il set adattatori City Select.

Peg Perego Book For Two – Trio gemellare Pack

Terza ottima alternativa che ti proponiamo è l’acquisto di un passeggino duo Peg Perego Book For Two, molto compatto e adatto a tutti i terreni, espandibile, tuttavia, solo con l’ovetto Peg perego Primo Viaggio SL (adatto da 0 a 1 anno), da agganciare per trasformare il passeggino in travel system fronte strada! Che me ne faccio, dirai?  E invece ti consigliamo di non sottovalutarlo come passeggino trio gemellare! Se ad esempio i gemellini neonati in casa dormono in culla, per i riposini durante il passeggio puoi utilizzare tranquillamente l’ovetto agganciato sul passeggino. Ovetto che, tra l’ altro, si utilizza anche in auto per gli spostamenti. ed hai tutto ciò che ti serve!

Passeggini gemellari o per fratelli vicini di età.

I migliori passeggini gemellari

I tuoi bambini stanno diventando grandi in fretta e ora non hai più bisogno del trio. Già, ma quali sono i passeggini gemellari migliori? La maggior parte dei genitori di gemelli, durante la scelta, puntano su due fattori molto importanti: leggerezza e reclinabilità. Più i passeggini gemellari sono leggeri e meno sarà faticoso spingere ben due bambini. Se anche per te sono i requisiti necessari per il passeggino gemellare dei tuoi sogni, ti consigliamo un prodotto tutto italiano di ottima qualità e resa. Peg Perego Pliko Mini Twin è tra i passeggini gemellari uno dei più leggeri e pratici. Ideale anche per fratellini vicini di et? , questo passeggino è provvisto di 6 coppie di ruote dal diametro piccolo, quindi perfette per piroettare in città e strade affollate. Inoltre è adatto sin dalla nascita, una volta chiuso, ad ombrello, sta in piedi da solo e la qualit? Made in Italy si tocca con mano e si vede nel tempo.

Se invece l’esigenza è quella di un passeggino gemellare adatto a tutti i terreni e magari pronto a qualche escursione fuori città, meglio che tu scelga un passeggino meno leggero, ma stabile. I passeggini gemellari all terrain che ti consigliamo sono: Britax B-Agile Double, Baby Jogger City Mini Double GT oppure Baby Jogger City Mini Double. Questi passeggini sono agilissimi, ma poiché provvisti di ruote grandi riescono ad affrontare anche terreni sconnessi.

Hai avuto esperiene negative o positive con alcuni di questi modelli di passeggini gemellari e vuoi condividerle con gli altri genitori! Aspettiamo i tuoi commenti a questo post!

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Desiderio di maternità: e se preparassimo il nostro corpo?

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L’idea comincia a prendere forma, il desiderio si fa sempre più forte: accogliamo un figlio? Una nuova vita per allargare la famiglia, scoprire la genitorialità per la prima volta, o riscoprirla…

Il processo di maturazione dei gameti, ovvero l’ovulo e lo spermatozoo, dura tre mesi nei corpi dell’uomo e della donna. Ciò significa che lo stato di salute dei vari sistemi del nostro organismo (immunitario, nervoso, digestivo, circolatorio, ormonale, riproduttivo…) e dei nostri organi hanno un’influenza sulla formazione di queste cellule primordiali, portatrici di metà del codice genetico, che unendosi possono generare una nuova vita. La loro qualità avrà un impatto notevole sul nascituro, sulle possibilità di concepire naturalmente, sulla salute durante la gravidanza, ma anche sulla salute durante tutta la vita del figlio in arrivo.

Osservando da vicino il funzionamento del nostro organismo, riusciamo a percepirne la perfezione dei meccanismi. Quando si presentano delle problematiche esterne (fattori ambientali, stress, alimentazione poco adatta) o interne (presenza di tossine, difficoltà digestive o nervose, problemi circolatori), la funzione riproduttiva si blocca perché il corpo percepisce che non è il momento ideale per mettere al mondo un bambino e crescerlo. Dunque spesso la fertilità è compromessa da cause non direttamente ad essa connesse. La coscienza di questo può essere molto utile di fronte al numero crescente di coppie con difficoltà di concepimento, diagnosticata o meno. Con gli strumenti giusti, infatti, possiamo ripristinare l’equilibrio dell’organismo per permettergli di concepire naturalmente e in salute. Il benessere generale della coppia aiuta inoltre a vivere la gravidanza in modo sereno.

Quando una coppia decide di accogliere un figlio, spesso la prima tappa è l’interruzione dell’utilizzo di metodi anticoncezionali. Nel caso di contraccezione ormonale, è bene dare all’organismo della donna il tempo necessario per liberarsi della presenza di ormoni artificiali e ritrovare la sua ciclicità naturale (vedremo questo argomento più in dettaglio in un articolo su Oasi delle Mamme a settembre). Se è stata utilizzata la spirale, le mucose delle pareti dell’utero si devono rigenerare e disinfiammare. Quanto tempo è necessario? Un minimo di tre mesi, idealmente un anno, per accogliere la nuova vita nel modo migliore.

La seconda tappa di questo percorso potrebbe essere la ricerca di un dialogo più profondo con il nostro corpo, imparare a capire i suoi segnali e le indicazioni preziose che ci fornisce sul suo funzionamento e in particolare sugli andamenti ormonali. Il metodo sintotermico ci dà una mano in questo senso, permettendoci di sapere se e quando ovuliamo, se i nostri livelli di estrogeni e progesterone (ormoni prodotti dalle ovaie) sono sufficienti per iniziare una gravidanza e qual’è lo stato dell’endometrio, ovvero la parete dell’utero. E tutto questo senza esami invasivi, dando indicazioni preziose alla coppia e al medico, che individuerà le analisi e i trattamenti mirati e necessari.

La serenità e la sicurezza che derivano dalla comprensione e dall’ascolto del proprio corpo permettono di approcciare con più tranquillità e consapevolezza il concepimento. Anche semplici esercizi, in grado di migliorare la circolazione del bacino, e un lavoro sull’alimentazione, riducendo per esempio i cibi infiammatori (come lo zucchero bianco) possono essere di aiuto sia alla donna che all’uomo.

Cecilia Gautier

Consulente in gestione naturale della fertilità, si occupa di ricerca sul potenziamento della fertilità in modo naturale, studiosa della figura femminile in diversi ambiti. Visitate il suo sito

Desideri trovare un insegnante del metodo sintotermico vicino a te? Puoi trovare la lista consultando il sito www.confederazionemetodinaturali.it nella finestra “cerca gli insegnanti in Italia”.

 

 




 

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Il Test per la mamma in spiaggia. L’educazione dei bambini

L'educazione dei bambini: il test

Tuo figlio è educato? Sei una brava mamma? Scopriamolo con il Test dell’estate 2016 sull’ educazione dei bambini, da fare insieme alle amiche mamme per sfidarsi, divertirsi insieme e imparare qualche trucchetto sull’educazione dei bimbi!

L’educazione dei bambini

Quante volte mamma ti è capitato di intraprendere una discussione con altre mamme circa l’educazione dei bambini. Ogni mamma educa il proprio figlio a suo modo, seguendo i propri valori ed insegnamenti tramandati in famiglia, nonché le esperienze di vita che l’hanno portata a comportarsi in un certo modo piuttosto che in un altro. Non esistono metodi universali, solo consigli di esperti del settore e psicologi affermati. Con il nostro test, realizzato in base alle loro indicazioni, puoi provare a capire se il tuo metodo educativo è esatto o se sei sulla buona strada. Sfidati con le tue amiche in spiaggia. Ci sarà da divertirsi!

Il test: Educhi bene tuo figlio?

1. Con i bambini è importante:
A. Far capire chi comanda.

B. Far capire chi stabilisce le regole in famiglia.

2. Quando stabilisci che tuo figlio deve comportarsi in un certo modo:

A. Se l’altro genitore non è d’accordo difendi fino alla fine le tue idee. Davanti al bambino è importante far capire chi ha il potere in casa.

B. Cerchi di comunicargli che tra mamma e papà c’è accordo e prima di impartire un ordine, ti chiedi sempre se sia davvero utile alla crescita del tuo bambino.

3. Se tuo figlio non fa quello che gli dici, cosa fai?

A. Cerchi di convincerlo con il ragionamento e, nel caso non dovesse funzionare, urli in modo da metterlo al suo posto.Niente capricci!

B. Prova a spiegargli con voce calma che le regole sono uguali per tutti e che tu lo fai per il suo bene. Prevedi poi una sanzione, un piccolo castigo alla quale si atterrà nonostante abbia capito la lezione.

4. Per il bene di tuo figlio:

A. Non gli fai mancare niente, lo aiuti in ogni sua mansione e lo vizi quel tanto che basta per consentirgli una vita senza pensieri, almeno fino a che è sotto il tuo tetto. Lui dovrà avere tutto ciò che tu non hai avuto.

B. Cerchi di abituarlo all’indipendenza affinché nella vita impari il metodo per “trovare sempre una soluzione”. Lo abitui a mangiare solo il prima possibile, gli imponi di svolgere i compiti da solo anche se non riesce a completarli, lo inviti a mettere a posto i suoi giochi, lo sproni ad esprimere i suoi sentimenti affinché, verbalizzandoli, non li tenga oppressi scoppiando in seguito.

5.  Nell’educare tuo figlio:

A. Sei consapevole che fare troppe coccole potrebbe farlo diventare dipendente da te, perciò, anche quando non vorresti, per il suo bene, ti dimostri fredda e imparziale, per comunicargli una certa severità, affinché ti ubbidisca.

B. Al di là degli sbagli e dei capricci, quando il tuo bambino fa il bravo glielo dici. Inoltre gli dici tutti i giorni che gli vuoi bene e che sei felice che sia tuo figlio.

Risultati

Prevalenza di A

Sicuramente sei una brava mamma, piena di buoni propositi e amore per tuo figlio. Nonostante ciò devi cercare di affinare le tue tecniche educative nei suoi confronti. Trovare una via di mezzo tra la severità e l’estrema bontà. Essere concessivi fa bene al bambino nella misura in cui si è comportato bene e deve essere premiato, ma viziarlo fa male alla sua crescita ed a tutta la famiglia. Prenditi un po’ di tempo per te e decidi, insieme al tuo compagno, qual è il metodo giusto per educare vostro figlio. Come vi comporterete in casi specifici. In questo modo seguirete sempre una linea comune e coerente, dimostrando al bambino che l’esperienza derivante dalla vostra età, lo possono guidare al meglio durante il cammino della vita.

Prevalenza di B

Probabilmente non sei il genitore perfetto, ma chi lo è? Sei sicuramente sulla buona strada, perché hai capito che non sempre quello che ti andrebbe di fare corrisponde a ciò di cui ha bisogno il tuo bambino. Sei consapevole dell’importanza del tuo ruolo nella sua educazione e cerchi di attuare severità e compiacenza in maniera alterna, seguendo tuttavia un criterio ben preciso. Continua così! E se qualche volta sarai tu stessa in difficoltà, ricorda di chiedere consiglio proprio a lui. Gli farà piacere essere coinvolto nel processo decisionale della famiglia e gli farà capire che lo ritieni intelligente e che lo rispetti. Per i bambini essere tenuti in considerazione è molto importante.

L'educazione dei bambini e le regole.

Spiegazioni e approfondimenti sull’ educazione dei bambini

Domanda 1

Più che stabilire dei comandi, con i figli è bene impostare delle regole oggettive e per questo non sindacabili. A che ora si rientra a casa, come si sta seduti a tavola, l’orario per svolgere i compiti, ecc. sono tutte regole da stabilire a priori e far rispettare senza indugi o eccezioni. Importante è anche dare l’esempio in merito. Il rispetto si ottiene dimostrando di credere in ciò che si esorta a fare.

Domanda 2

Affinché il bambino non venga confuso dai metodi educativi applicati in famiglia, è molto importante che percepisca che le regole vengono decise da entrambi i genitori e che loro sono d’accordo in merito ad esse. Le regole stabilite inoltre, devono essere chiare, realistiche ed adeguate all’età del bambino, nonché utili alla sua crescita e non frutto di un mero capriccio o necessità dei genitori.

Domanda 3

Quando il genitore non ha ben chiaro un progetto educativo da perseguire, accade che cerchi di risolvere tutto in maniera Zen, ma poi, visto che i bambini sono imprevedibili, capiterà inevitabilmente che la calma terminerà e si lascerà spazio alle urla. Le urla destabilizzano il bambino e gli fanno avvertire l’insicurezza di mamma o papà che, in quel caso, perde in primis il controllo. Il ragionamento invece, serve per affrontare qualsiasi dissapore tra genitore e figlio. Dopo che avrai spiegato le ragioni che ti spingono a comportarti in quel modo, dovrai prevedere un piccolo castigo, da attuare senza eccezioni. In questo modo, con la ripetizione di tali gesti, il bambino riuscirà a distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato.

Domanda 4

Segretamente ogni mamma spera di essere sempre indispensabile per il proprio bambino. Quando nascono i figli infatti, dipendono interamente dai genitori e, la loro indipendenza durante la crescita, per alcuni genitori è gestita come uno shock. Comportamenti sbagliati nell’ educazione dei bambini sono quelli votati alle coccole eccessive ed ai vizi. Non fa bene al bambino sentirsi dire che ha sempre ragione nei confronti di altri suoi coetanei, che è il più bravo, aiutarlo in ogni cosa che fa, non spingerlo mai a superarsi e aspettare che impari da solo. Spronarlo a diventare grande è il primo compito di un genitore. Anche se fa male, il ruolo di mamma e papà è proprio questo. Un giorno vi ringrazierà!

Domanda 5

I bambini hanno sempre bisogno di incoraggiamento e di conferme d’amore. Le parole dolci, quando sono piccole, non sono mai troppe. Tuo figlio ha bisogno di capire e sapere sempre che tu lo ami e che sei felicissimo di averlo con te. Non ti stancare mai di dirglielo. Inoltre, se da un lato ti devi dimostrare imparziale e coerente con le tue stesse decisioni, lo aiuterebbe molto sentirsi dire un bel “bravo” ogni volta che agisce in maniera corretta, solidale e giusta. Questo incoraggiamento gli serve per crescere!

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Fonte: http://blog.nidodigrazia.it/consigli/educazione-dei-bambini/