9 dicembre 2016

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Come preparare l’insalata russa

Come preparare l’insalata russa? E’ questo un piatto molto gustoso che può essere servito in tavola come antipasto oppure come gustoso contorno. Pochi ingredienti saranno sufficienti per prepararla e semplice è anche la ricetta. Insomma se non avete grande dimestichezza in cucina, non scoraggiatevi: l’insalata russa può essere preparata anche se non siete cuoche perfette.

insalata russa

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Le tecniche di Respirazione e Rilassamento Pre Parto

Le tecniche di respirazione e rilassamento

Il rilassamento e la respirazione in travaglio sono essenziali l’uno per l’altro e vanno di pari passo perche mentre respirate vi rilassate, mentre vi rilassate calmate e regolarizzate il respiro.

I principali esercizi di rilassamento proposti negli ultimi 60 anni per la donna in travaglio, sono semplici e di facile applicazione. Alcuni richiedono la partecipazione del partner, altri possono essere applicati anche da sole, alcuni implicano prima una contrazione e poi il rilasciamento, altri si basano sul completo abbandono del corpo, ma tutti dovrebbero essere accompagnati dalla respirazione: regolare, ritmica, lenta e profonda…quella che vi suggerisce il vostro corpo: ascoltatelo, lui sa tutte le cose e conosce quello che è meglio fare.

Il rilassamento progressivo è il metodo ideato dal dottor Edmund Jacobson, illustrato in “How to Relax and Have Your Baby”, del 1959.
Si basa sull’alternanza tra la contrazione e il rilasciamento di alcuni gruppi di muscoli di tutto il corpo, così che possiate capire la differenza tra muscoli contratti e muscoli rilasciati e, quindi, riusciate a capire il modo in cui raggiungere il completo rilassamento in travaglio e il momento in cui lo raggiungete. Dimostra anche come, rilassando un muscolo o un gruppo di muscoli, il rilassamento si estenda anche alle altre parti del corpo e come, al contrario, contraendo un muscolo o un gruppo di muscoli, anche le altre parti del corpo tendano a contrarsi. Sottolinea, quindi, l’importanza di educare al raggiungimento di una percezione a 360° del proprio corpo e delle proprie sensazioni, per poter intervenire su di esso e correggere alcune situazioni ottenendo un risultato globale su tutto il corpo.

Il rilassamento fisiologico è l’esercizio ideato dalla fisioterapista inglese Laura Mitchell e illustrato in “Simple Relaxation”, del 1989.
Il principio di base è quello che i muscoli lavorano in gruppi: quando un gruppo lavora, quello opposto è rilasciato. Per rilassare, quindi, un gruppo di muscoli percepiti in tensione, occorre far lavorare il gruppo opposto con lo stretching, per poi interrompersi, rilasciarlo e registrare la sensazione. In travaglio sarete così in grado di riconoscere le zone del vostro corpo in tensione e di rilassarle.

psicologo-tecniche-rilassamentoIl rilassamento passivo è l’esercizio più classico, in cui non si compie alcun lavoro muscolare di contrazione o rilassamento, ma si viene invitate ad abbandonarsi alla voce di chi conduce l’esercizio, passivamente. Questi deve parlare molto lentamente, con voce calma e tono basso, suggerendovi alcune istruzioni: trovare una posizione comoda, fare in modo di non avere troppo caldo o freddo, di non dovervi recare al bagno in mezzo all’esercizio, di non avere fame o sete…poi vi chiede di concentrarvi sulla respirazione, di rallentarne il ritmo, di regolarizzarla… poi di passare mentalmente in rassegna, sempre molto lentamente, le varie parti del corpo, dalla testa ai piedi, concentrandovi sulle sensazioni che queste zone vi inviano, se di rilassamento o contrattura, eventualmente rilassando le zone tese…Ricordando di tanto in tanto di mantenere la respirazione, conclude poi l’esercizio facendo prendere un respiro profondo, stiracchiandosi e cercando di percepire l’energia e il senso di benessere creatosi con il completo rilassamento.

Il rilassamento col tocco è il metodo che Sheila Kitzinger illustra in “The Complete Book of Pregnancy and Childbirth”, del 1989, e prevede la partecipazione del partner.
Viene suggerito di contrarre differenti gruppi di muscoli, soprattutto quelli che voi percepite più in tensione o che di solito tendete a contrarre, facendo caso alle sensazioni che il corpo vi invia. Il partner deve toccare con una o con entrambe le mani queste zone che voi avete messo in tensione. Percependo il tocco, dovrete rilassare quei muscoli come per scorrere verso il tocco, come per abbandonarvi al tocco. Si tratta di una sorta di “allenamento” a quanto accadrà durante il travaglio: la Kitzinger, infatti, suggerisce di immaginare la contrazione come una sensazione molto potente di tocco all’interno del corpo, quindi di imparare ad andare incontro ad essa e abbandonarvi con rilasciamento. Al posto del tocco, più superficiale e leggero, può essere eseguito un massaggio o una pressione più ferma, a seconda di ciò che voi percepite come più efficace e piacevole.

Il rilassamento sbadigliando e stiracchiandosi viene descritto da Margaret Gamper in “Preparation for the Heir Minded”, del 1973.
La Gamper ha ideato questo esercizio perché pensava che gli altri metodi proposti fossero troppo complessi e che necessitassero di troppa pratica per essere eseguiti in maniera efficace e corretta. L’esercizio che propone, invece, è molto semplice e immediato, quasi istintivo, e si può eseguire ogni volta che lo si desidera e in qualunque luogo: venite invitate a sbadigliare e stiracchiarvi, così da espandere i polmoni e riempirli al massimo, stimolando la circolazione e ossigenando tutto l’organismo, energizzando e attivando la muscolatura.

Il rilassamento secondo Stanislavsky è un altro metodo ideato da Sheila Kitzinger e illustrato in “The Experience of Childbirth”, del 1984. In questo esercizio verrete invitate a immaginare di eseguire diverse attività che coinvolgano i vari muscoli a esse deputati, come cercare di infilarvi un paio di jeans molto stretti appena lavati, tenere contratti i muscoli addominali e trattenere il respiro per allacciarli… poi si fa notare come, anche solo immaginando la scena, voi tendiate a contrarre i muscoli, rilassandovi naturalmente alla fine dell’azione.

Il rilassamento attivo viene usato in quei corsi di preparazione al parto che seguono il “metodo-Lamaze”, per testare la vostra capacità di rilassare il resto del corpo mentre un muscolo specifico o un gruppo di muscoli sono contratti. Serve come simulazione del travaglio: imparerete a concentrarvi per rimanere rilassate mentre il vostro utero si contrae. Il partner partecipa attivamente all’esercizio, poiché deve osservarvi o toccarvi per trovare o percepire le zone contratte, tese, cercando di rilassarle. Nel frattempo, vi parlerà, incoraggiandovi a lasciare andare le tensioni e rilassarvi.

 



Fonte: http://www.dreambaby.it/le-tecniche-di-respirazione-e-rilassamento-pre-parto/

Basta un'ora al giorno per far sparire le calvizie #pW8qX






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Stevia, lo zucchero senza calorie. Scopriamo cos’è, come usarla e le sue magnifiche proprietà

La Stevia Rebaudiana negli ultimi anni è diventata molto famosa per la sua eccezionale qualità di dolcificare in modo naturale, senza nessuna caloria.  Forse in pochi sanno che, oltre a questa caratteristica, vanta altre proprietà, tra cui quella di regolare i livelli di glucosio nel sangue.

La Stevia viene usata da secoli in America meridionale come sostituto dello zucchero, ma negli ultimi anni è possibile trovarla anche in Italia, sotto forma di estratto purissimo (al supermercato), ma anche in forma più grezza, per esempio nei negozi biologici si trova anche stevia purissima di colore scuro.

La Stevia rebaudiana, cos’è e come coltivarla

STEVIA, LA PIANTA – La Stevia rebaudiana Bertoni, chiamata semplicemente Stevia, è una erbacea arbustiva perenne della famiglia dei crisantemi, nativa delle montagne fra Paraguay e Brasile.  Ha foglie verdi di forma oblunga con il bordo leggermente seghettato e fiori molto piccoli di colore bianco. Da sempre usata dai nativi americani per il suo potere dolcificante, è stata fatta conoscere in tutto il mondo dallo scienziato naturalista paraguaiano Antonio Bertoni che nel 1887  ne attesta, per la prima volta, l’uso da parte di tribù indigene e deve il suo nome a Rebaudi, lo scopritore delle sue proprietà edulcoranti (in natura esistono più di 100 specie di Stevia, ma la rebaudiana è quella dal maggior potere dolcificante). Gli indigeni Guaranì la chiamavano Ka’a he’é (erba dolce) e la utilizzavano sia per dolcificare l’amaro tè del Paraguay, il mate, sia per masticarla o per fare impacchi sulla pelle.

 

E’ POSSIBILE COLTIVARE LA STEVIA – Per chi è interessato a coltivarla al fine di provare le sue proprietà direttamente dalla pianta occorre sapere che, benché venga considerata una pianta perenne “rustica” alle nostre latitudini è una pianta che necessita di alcune attenzioni. Solo dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno la stevia può essere lasciata all’esterno, ben irrigata ed esposta alla luce, ma nei mesi più freddi è opportuno ritirarla. La maggiore criticità è data dalla quantità d’acqua che questa pianta necessita: è avida di acqua, ma un eccesso provoca marciumi, ed è molto sensibile agli stress idrici. La pianta di Stevia non ha particolari caratteristiche ornamentali, quindi viene coltivata principalmente a scopo aromatico-medicinale.

Stevia rebaudiana, le proprietà

La sua fama è sicuramente dovuta alla straordinaria capacità dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10/15 volte più dolce del normale zucchero da tavola, ma nell’estratto la capacità dolcificante arriva ad essere dalle 70 alle 400 volte più forte dello zucchero. Una sola fogliolina fresca sprigiona al palato, dopo qualche istante, una fortissima sensazione dolce, lasciando alla fine un lieve retrogusto di liquirizia.

Questa pianta è da sempre tradizionalmente utilizzata anche per altre proprietà, per esempio è ipoglicemica, antifungina ed ipotensiva, migliora la digestione, attenua l’appetito ed è utilizzata anche per ottime maschere distensive e idratanti per la pelle.

STEVIA, LO ZUCCHERO SENZA CALORIE – I componenti più importanti della pianta sono i glucosidi, che sono da 250 a 400 volte più dolci dello zucchero, hanno il vantaggio di essere non-calorici,  sono completamente solubili in acqua e vengono estratti dalle foglie in modo semplice e naturale. Il corpo umano infatti non metabolizza i glucosidi, per cui l’organismo non assorbe calorie dalla stevia. I suoi punti di forza sono che: non causa diabete, non contiene calorie, non altera il livello di zucchero nel sangue, non ha tossicità (al contrario dei dolcificanti sintetici, come l’aspartame), non avendo zuccheri non provoca carie e placca dentale, non contiene ingredienti artificiali, può essere usata per cucinare. Leggi anche Quanto è nocivo lo zucchero bianco, ecco le alternative salutari

Tra le proprietà della stevia, oltre al potere dolcificante, ricordiamo:

  • Ipoglicemizzante – oltre a non fornire calorie la Stevia sembra in grado di regolare i livelli di zucchero nel sangue.  Scopri di più su Sindrome metabolica e diabete, la prevenzione e le cure naturali
  • Ipotensiva – alcuni studi sperimentali (Phytotherapy Research) hanno dimostrato che la stevia possiede un effetto antipertensivo valutato  in persone con ipertensione di tipo moderato. Ipertensione: cause, lettura psicosomatica, sintomi e rimedi naturali
  • Anti-carie e placca – Tre test condotti dal gruppo di ricerca scientifica della Purdue University hanno dimostrato che lo Stevioside è totalmente compatibile con il fluoruro ed inibisce considerevolmente lo sviluppo della placca, inoltre inibisce inoltre la crescita e la riproduzione di alcuni batteri ed organismi infettivi inclusi i batteri causa di carie dentarie e malattie gengivali. La salute della bocca e dei denti secondo una visione olistica
  • Anti-acne e protettiva della pelle – La stevia ammorbidisce e distende la pelle, riduce la consistenza delle rughe o ne ritarda la formazione ed aiuta a guarire la pelle soprattutto in caso di acne. Acne, quali sono le cause, la lettura psicosomatica e i rimedi naturali
  • Coadiuvante della dieta – la stevia, oltre a non contenere calorie, riduce il desiderio di zuccheri e grassi. La sensazione di fame risulta ridotta quando vengono prese 10/15 gocce di concentrato 20 minuti prima dei pasti.
  • Protettiva del sistema gastro-intestinale – l’assunzione regolare di stevia migliora la digestione e delle funzioni gastrointestinali

Come si trova la Stevia in commercio

  • POLVERE DI STEVIA BIANCA – la polvere di stevia, di colore bianco, è quella che più facilmente si trova in commercio. Questa stevia ha subito, per diventare bianca, diversi processi chimici. L’uso di prodotti chimici nell’estrazione di Stevia è sicuramente contraddittorio, è bene dunque scegliere polvere di stevia biologica. Utilizzo: 1 /2 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.
  • COMPRESSE DI STEVIA – La polvere di stevia bianca viene compressa, per essere reso più semplice l’utilizzo. Utilizzo: 1 compressa corrisponde a circa un cubetto di zucchero.
  • STEVIA LIQUIDA – si ottiene da estratto di stevia insieme a glicerina vegetale che serve come materia mediante e in più impedisce la ricristalizzazione della stevia. Utilizzo: 3 gocce corrispondono a circa un cubetto di zucchero.
  • POLVERE MACINATA DA FOGLIE DI STEVIA – Questo è un prodotto più grezzo, in quanto deriva direttamente dalle foglie di stevia essiccate e macinate più o meno grossolanamente. Non essendo un estratto ma contenendo tutte le parti delle foglie contiene, oltre ai glucosidi (Stevioside, Rebaudioside ed un Dulcoside) che ne determinano le proprietà dolcificanti, proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, calcio, sodio, potassio, magnesio, zinco, rutin (un flavonoide), vitamina A e C ed un olio che contiene a sua volta 53 elementi. I vantaggi sono certamente la completezza nutrizionale, gli svantaggi, il minor potere dolcificante e il gusto molto più forte. Utilizzo: 1 cucchiaino corrisponde a circa un cucchiaio di zucchero.

Stevia, controindicazioni e controversie

Alcuni studi, svolti diversi anni fa, sospettavano una certa cancerogenicità di alcuni componenti. Tuttavia questo non è mai stato provato e dietro a tutto questo c’è il sospetto di una questione di interessi economici. Al giorno d’oggi quindi nessun effetto collaterale sembra sia mai stato trovato sulla Stevia, il che ne fa un dolcificante utilizzabile anche in gravidanza e dai bambini.

Ci sono stati più di 200 studi scientifici condotti, che hanno tutti confermato la sicurezza di Steviolglycosides. In Giappone è stato uno dei dolcificanti alimentari più importanti dal 1970 con una quota di mercato del 25-40%.

Il ricercatore Dr. David Mowrey, a seguito di numerosi studi sulla tossicità della Stevia, sostiene: “Test di sicurezza più elaborati sono stati eseguiti dai giapponesi durante la loro valutazione della stevia come un possibile agente dolcificante. Poche altre sostanze sono risultate altrettanto negative della stevia ai test sulla tossicità. Quasi tutti i test di tossicità sono stati eseguiti sugli estratti di stevia i risultati sono stati sempre negativi. Nessun cambiamento di peso anomalo, nessuna anomalia nelle caratteristiche cellulari, negli enzimi o nei cromosomi, nessun tumore, nessun problema nella gravidanza, nessun effetto indesiderato, né acuto né cronico.”

La commercializzazione della Stevia ed il suo utilizzo in tutti i paesi dell’Europa sono stati ammessi dall’Unione Europea a partire dal 2 dicembre 2011 (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011).

Libri consigliati
Stevia. Il dolcificante naturale
Stevia. L'alternativa naturale allo zucchero
Una dolce rivoluzione
Stevia - L'alternativa naturale allo zucchero
Prodotti utili
Polvere di stevia
Stevia liquida
Stevia Premium in Polvere
Foglie Essiccate e Macinate di Stevia Rebaudiana Bertoni
Dentifricio alla stevia
Colluttorio alla stevia


Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/stevia-lo-zucchero-senza-calorie-scopriamo-cose-come-usarla-e-le-sue-magnifiche-proprieta/

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…e se lo vizio?

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Sempre la solita domanda:  portando il bambino in fascia si vizia?  tenendolo sempre a contatto si trasforma in un mammone-cozza?

In tanti rispondono…ma vi lasciamo con questa riflessione, ideale nel periodo caldo.

“Immaginate di avere sete. Qualche volta vi viene dato un bicchiere d’acqua, qualche volta no. La vostra sete non è soddisfatta. L’unica cosa che sapete è che è sempre qualcun altro che decide se darvi o no un bicchiere d’acqua. Diventate sempre più nervosi e frustrati. Cominciate quindi a chiedere dell’acqua continuamente, anche quando non avete sete, perchè non siete sicuri che, quando avrete sete, vi sarà data dell’acqua.Diventate insicuri quando non avete acqua a disposizione e così preoccupati di non aver abbastanza acqua da divenire incapaci di pensare ad altro. Diventate dipendenti dalla fonte, che non abbandonate per poterne chiedere in continuazione.

Adesso immagina lo scenario opposto. Sei assetato e ti viene subito dato da bere in modo da placare la tua sete. Sei soddisfatto e puoi continuare a fare ciò che stavi facendo senza preoccupazioni. Ti rassicura sapere che l’acqua è sempre disponibile e che puoi prenderla ogni volta che vuoi. Con questa sicurezza alle volte addirittura te ne dimentichi. Senza pensieri, puoi dedicarti anima e corpo ad altre attività. Puoi esplorare, crescere…addirittura allontanarti dalla fonte.

Ora trasporta questo questo scenario sul tuo piccolo e sul suo bisogno di contatto fisico. E’ evidente che rispondere immediatamente al bisogno del vostro bimbo non lo renderà dipendente…

 

da Istruzioni per l’Uso – BBSlen Babylonia.

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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/08/07/e-se-lo-vizio-2/

Wayne Rooney nega di aver fatto il trapianto di capelli: il giocatore racconta come si è sbarazzato #N1cST






- Si, ha funzionato per 200%.I capelli hanno cominciato a crescere. Non cosi veloce come si vorrebbe ma dopo un mese sono ringiovanito. Le calvizie sono scomparse ! Quando l’ho finito avevo già’ una bella capigliatura. Wayne, esiste qualche garanzia per la ricrescita dei capelli? - La garanzia da il distributore officiale. Se lo spray non funziona i soldi saranno rimborsati. In questo senso tutto è serio. Se fate l’ordine sul sito officiale oppure tramite distributore potete essere sicuri del risultato. Lo possono confermare anche un paio di miei amici che usano Hair Megaspray.

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“Il piccolo babbo natale”: Anu Stohner racconta che i più piccoli sono davvero importanti. Libro per bambini di Natale.

Originariamente pubblicato in Germania, Emme Edizioni lo porta in Italia di Anu Stohner e di Henrike Wilson “Il piccolo Babbo Natale” assume un dilemma infantile frustrante: è troppo piccolo perché faccia qualcosa.il-piccolo-babbo-natale-anu-stohner-henrike-wilson-emme-edizioni-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni-regalo-natale-1

Ora, l’aiutante più piccolo di Babbo Natale non è un bambino, ma è soltanto straordinariamente piccolo, è straordinariamente determinato. Ogni anno, nel villaggio innevato dove Babbo Natale e i suoi molti aiutanti vivono, prendono un albero dalla grande foresta, puliscono le slitte, provvedono ai doni, li incartano e li preparano, prima dell’arrivo del Natale. Ma ogni anno, l’Aiutante capo gli dice (mentre gli altri aiutanti prendere in giro la sua altezza) che non può venire durante il viaggio annuale perché è troppo piccolo – “. Forse il prossimo anno”il-piccolo-babbo-natale-anu-stohner-henrike-wilson-emme-edizioni-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni-regalo-natale-2

Quindi rattristito, se ne va in mezzo al bosco per una passeggiata solitaria dopo che i babbi natale sono andati, a un certo punto sente delle voci – gli animali, che si lamentano: perché soltanto gli esseri umani possono ricevere regali?  Improvvisamente, il piccolo babbo natale ha qualcosa da fare. Riempie di dono tutti gli animali del bosco. Per loro è un eroe, altrettanto importante come i suoi più grandi co-aiutanti.il-piccolo-babbo-natale-anu-stohner-henrike-wilson-emme-edizioni-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni-regalo-natale-3

Illustrazioni dai contorni morbidi e semplici ma audaci di Wilson portano i lettori attraverso la storia di Anu Stohner su un’onda di riscatto, l’intero libro raggiunge una conclusione in grado di soddisfare l’aiutante più piccolo in ogni famiglia – che non importa la dimensione e l’altezza, si può fare comunque la differenza.



Fonte: http://www.libricino.it/2016/12/09/il-piccolo-babbo-natale-anu-stohner-racconta-che-i-piu-piccoli-sono-davvero-importanti-libro-per-bambini-di-natale/

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Frase del giorno 09.12.2016

Frase del giorno 09.12.2016Si può donare senza amare, ma non si può amare senza donare.
(Robert Louis Stevenson)

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Fonte: http://www.mammaebambini.it/frasi-belle/frase-del-giorno-09-12-2016/

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La colazione al sacco…. quasi mancata!

Può capitare, lo so.
Ma a me non era mai successo. Ho sempre avuto una buona memoria e mai, mai in 44 anni avevo dimenticato un appuntamento, un impegno… Mai. ( Se è capitato non me lo ricordo 😉 ).
Ieri faceva freddo. Sono uscita dall’ufficio, ho raggiunto Marco all’oratorio dove stava giocando con un suo amichetto e siamo andati di corsa al campetto di calcio dove Luca stava facendo gli allenamenti.
Oltre mezz’ora ad aspettare. C’era anche una bava di vento.
Alla fine dell’allenamento ero gelata. Non sentivo più le estremità di mani e piedi.
Tornati a casa, ho spedito Luca sotto la doccia calda. Intanto ho preparato la cena: pastina in brodo, filetti di merluzzo al forno, formaggi, frutta.
Alle nove finalmente avevo finito di sparecchiare, rassettare la cucina, lavare i piatti, steso i panni che intanto la lavatrice aveva lavato.
Ho detto a mio marito: “E’ finita anche questa giornata. Avrei da stirare, ma non ne ho proprio voglia. Domani è un altro giorno e si vedrà!”

Ho preso il cellulare, ho aperto WhatsApp. C’erano dei messaggi sul gruppo della classe di Marco.
Il primo: “Domani i bambini vanno in gita, volevo sapere se….”
Non sono riuscita a leggere oltre.
“Cavolo, cavolo, cavolo!”, ho esclamato (In realtà ho detto altro… ma non lo posso scrivere 😉 ).
“Cosa è successo?” mi ha chiesto subito mio marito.
“Domani Marco deve andare in gita e io me ne ero completamente scordata. Completamente! Capisci? Il nulla, il vuoto.”
E lui: “Vabbè, che problema c’è? Ora lo sai”
Io: “Gita significa pranzo al sacco. Cosa gli do da mangiare a tuo figlio domani? Mangiasse tutto!”
Lui: “Del parmigiano e dei taralli!”
Io: “Tutto il giorno fuori con due taralli e due tocchi di parmigiano? Certo che tu la fai facile! Anche io vorrei essere uomo per non dover pensare a nulla.”
Ho aperto il frigorifero. C’era del formaggio, una vaschetta di prosciutto crudo e in dispensa avevo del pane bianco per tramezzini.
Ho chiamato Marco. “Tu domani vai in gita?”
E lui: “Certo”
Io: “Ma non me lo potevi ricordare?”
Lui: “Mamma, mi hai dato i soldi e hai firmato l’avviso, lo sapevi anche tu della gita!”
Io: “Sì, sapevo che dovevi andare al museo con la scuola, ma non mi ricordavo il giorno. Potevi ricordarmelo! Ti va bene se per domani ti preparo dei tramezzini farciti?”
Marco: “Mamma, lo sai che non mi piace questo pane. Non mi puoi dare come sempre qualche focaccina e dei panini morbidi?”
Io: “Ok, va bene. Domattina mi alzo prima e ti vado a prendere il pane fresco e le focaccine. Poi ti preparo dei tocchetti di parmigiano e dell’acqua. Ti basta o vuoi altro?”
E mentre mi accordavo con Marco sul da farsi, mio marito sorrideva: “Certo che come lo vizi tu….”
Alle nove e mezza i bambini erano già a letto.
Ma io ero continuavo ad essere nervosa. Ero arrabbiata, incavolata con me stessa. “Ti rendi conto? Se non avessi letto quel messaggio io avrei mandato il bambino a scuola senza pranzo al sacco! Povero figlio e che figuraccia avrei fatto!”
E mio marito: “Altro che VivaLaMamma, saresti diventata la barzelletta della scuola! Ah! Ah” Ah!”
Io: “Scusa, ma mi spieghi perché devo essere solo quella che si deve ricordare le cose, quella che deve organizzare, preparare… Tu ti senti esonerato? Non ti senti un po’ in colpa?”

Lui: “Io? No. Ci hai sempre abituati così. Tu sei quella che fa tutto, che pensa a tutto… Va bene così!”
Io: “No, mi sa che non va più bene così. Sto perdendo colpi…”

Sono andata a letto, ma non ho riposato bene. Mi sono svegliata mille volte. Avevo paura di non sentire la sveglia, di non fare in tempo a fare tutto… Insomma nottataccia.
Stamattina la sveglia. Mio marito prontamente: “Non devi andare a comprare i panini?”

Io: “Sì, mi sto alzando. Un attimo…”
Alle 7.20 ero già tornata a casa con i panini ancora caldi, le focaccine appena sfornate e i cornetti al cioccolato per la colazione!
Arrivata in ufficio ho raccontato alle mie colleghe della mia dimenticanza.

“E’ la prima volta, vero? Ecco perché stai così! Vedrai che all’ennesima volta non ti sentirai più in colpa!”, mi ha risposto la prima collega sorridendo.
E l’altra: “Beh, io una volta ho dimenticato mio figlio in palestra!”
Io: “ E poi?”
Lei: “E poi mi hanno chiamata e sono andata a prenderlo”.
Io: “E come ti sei sentita?”
Lei: “Che ti devo dire, siamo umani, può capitare… In fondo anche Gesù fu dimenticato al tempio…”



Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/11/la-colazione-al-sacco-quasi-mancata/

Spettacolare : idrata, uniforma, protegge dai raggi UV e cancella le tracce della stanchezza #owU5S






Io la chiamo il mio barattolo di giovinezza. In un paio di settimane, Hydrofacer ha cancellato tutte le rughe che anche i prodotti delle marche più rinomate non sono riusciti ad eliminare. Grazie a questa crema, la mattina ho iniziato a guardare il mio riflesso con piacere: una pelle luminosa e idratata, un accenno di rosa e una delicata fragranza floreale.

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Il Natale a Londra con i bambini: alla scoperta della città di Peter Pan nel periodo più bello dell’anno by Family Welcome

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La odi o la ami: per me è sempre stata una seconda casa, per cui non ho mai potuto fare a meno di amarla.

Già da molto tempo prima che vi si insediasse metà della mia famiglia, ho sempre avuto un amore profondo per Londra. L’ho conosciuta la prima volta più di 20 anni fa, il mio primo viaggio da sola, un viaggio che mi è restato nel cuore e che mi ha fatto letteralmente innamorare di questa magica metropoli.

Da 10 anni a questa parte l’amore e le emozioni che mi portano a viaggiare spesso qui sono ormai diversi, ma sempre smisurati: alla gioia di potervi trascorrere qualche giorno spensierato si unisce quella di poter abbracciare Oscar, Gaia e Cosmo, i miei adorati nipoti.

Quest’anno ho approfittato di qualche giorno di chiusura della scuola di Ascanio per portarlo a trovare i cugini: già dalla metà di Novembre la città si accende di mille luci e inizia il periodo più bello per visitare Londra con i bambini!

La gioia dei piccoli è stata incontenibile: 3 giorni tutti insieme a zonzo per la città e niente scuola. Difficile volere di più!

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Cosa fare il periodo di Natale a Londra con i bambini?

Beh, senza dubbio le possibilità che offre questa città sono davvero infinite, ma dovendo fare una selezione, ecco i nostri itinerari preferiti:

1) XMAS WINDOWS

Niente è più festoso di passeggiare senza meta per il centro di Londra nel periodo natalizio, (possibilmente non il fine settimana, in cui le vie principali dello shopping sono letteralmente prese d’assalto!). Dal negozio più piccolo al grande magazzino, le decorazioni delle vetrine sono una più spettacolare dell’altra e il primato se lo contendono quasi sempre Selfridges, John Lewis o l’incantevole Liberty.

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2) COVENT GARDEN

Questa bellissima piazza del diciannovesimo secolo, centro della vita culturale e artistica londinese, per Natale si fa ancora più bella. Le decorazioni di quest’anno sono delle immense palle specchiate (alcune addirittura modello disco ball) e degli enormi mazzi di bacche bianche cadenti dall’alto, raccolti da fiocchi d’argento, che con un’eleganza unica rendono ancora più magica l’atmosfera dell’antico mercato Apple Market.

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3) LONDON STREET SHOWS

A Londra gli artisti di strada non mancano mai, e soprattutto in centro (nella zona tra Leicester Square e Covent Garden) ogni angolo regala uno spettacolo a sorpresa. Nelle nostre lunghe passeggiate i bambini si sono divertiti tantissimo, stregati dai tanti veri professionisti che li hanno intrattenuti per ore, con giochi e travestimenti sempre diversi.

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4) PICCADILLY CIRCUS (con visita al Ripley’s Believe It or Not!)

Per tanta gente Piccadilly Circus è il simbolo di Londra, per via delle sue enormi insegne pubblicitarie al neon che dall’inizio del Novecento illuminano questa piccola ma famosissima piazza del centro, che quest’anno regalano anche la possibilità di apparire con la propria faccia sul palazzo più fotografato della città.

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Non vi dico l’esaltazione di mio nipote Oscar quando, dopo aver completamente scaricato i GB del mio cellulare, è finalmente comparso su uno dei display luminosi: è stata un’emozione incredibile per tutta la ciurma! In prossimità della piazza si trova Una delle più “incredibili” attrazioni di Londra, il Museo Ripley’s Believe It or Not!, una collezione (oltre 700 esibizioni sparse su sei piani) delle cose più strane che il mondo abbia mai inventato.

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5) Natural History Museum

Questa per noi è una tappa obbligatoria, penso che ormai conosciamo a memoria la zona Blu del Museo Nazionale di Storia Naturale, che ospita mammiferi (come l’indimenticabile modello di balenottera azzurra), pesci, anfibi, rettili, ma soprattutto Dinosauri! Quest’anno Ascanio si è sentito fierissimo di non avere più paura di T-Rex (l’ha sempre adorato e temuto allo stesso tempo), lanciandosi addirittura in un “Mamma mi scatti una foto con lui?”.

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Il National History è uno dei musei più family friendly che conosca: da tener presente il ristorante, con menu speciali per bambini e microonde per riscaldare il latte o gli omogeneizzati.

Fuori dal Museo nel periodo di Natale è d’obbligo un passaggio alla bellissima pista di pattinaggio, circondata da un mare di luci scintillanti, un’antica e bellissima giostra e tante bancarelle che vendono cibo, bevande e giocattoli.

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6) HARRODS

Anche questa è ormai un’icona della Capitale inglese. Con i suoi sette piani e oltre 300 reparti, Harrods è il regno del lusso che fa girare la testa agli amanti dello shopping, con prodotti, abbigliamento, cibo e servizi esclusivi.

Chi non si è fatto fotografare almeno una volta davanti alle spettacolari luci notturne di questo famosissimo grande magazzino? A Natale è ancora più bello, e per chi ha voglia di portarsi a casa un piccolo ricordo di Londra, ci sono anche tanti souvenir e oggetti a buon mercato. I piccoli si sono divertiti come matti nell’enorme reparto giocattoli e per ritrovare il Made in Italy abbiamo fatto un salto anche al punto vendita de Il Gufo all’interno dello Store.

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Per i pancini affamati, qui c’è anche il Disney’s Wild West Café, dove gli appassionati di Toy Story possono saziarsi con un ottimo menu a portata di bambino.

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7) SOUTHBANK CENTRE WINTER MARKET

Con il London Eye, il Sea Life Aquarium, la Hayward Gallery, il BFI, il National Theatre, la Royal Festival Hall e la Tate Modern a breve distanza, Southbank è una delle zone più affascinanti di Londra, ricca di aree pedonali e facilmente raggiungibile dalla stazione di Waterloo: l’ideale per una giornata in famiglia.

Qui il Southbank Centre Food Market offre il miglior cibo da strada della capitale, con le proposte di alcuni dei migliori ristoranti londinesi. Da Aprile del 2015, il Southbank Centre ha creato un buffet di delizie culinarie, diventando una delle principali destinazioni alimentari di Londra.

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Nel periodo natalizio arriva a Southbank Centre anche il Winter Market, un mercato con tante bancarelle in legno (dei veri e propri mini chalet) che oltre a cibo proveniente da tutto il mondo, offrono vin brûlé, prodotti di artigianato, regali e prelibatezze di ogni tipo.

Quest’anno ci siamo potuti godere il Lord Mayors Fireworks Show, che si è concluso con lo splendido spettacolo pirotecnico sul Tamigi: una delle tradizioni più antiche e conosciute di Londra che possiede una storia che risale a più di 800 anni fa! Peccato solo per la pioggia, ma questa è Londra, ed è bellissima comunque anche così.

8) TATE MODERN MUSEUM

Tanti sono i percorsi e le attività interattive per famiglie con bambini proposti dalla Tate Modern, il più importante museo d’arte moderna e contemporanea di Londra, che quest’anno si è esteso inaugurando il nuovo edificio, una torre piramidale tutta spigoli e vetrate alta ben 10 piani, che ha preso il nome di Switch House. Nel periodo natalizio e fino al 2 Aprile 2017, la Turbine Hall offre a grandi e piccini “Anywhen”: un’esperienza coinvolgente, opera dell’artista francese Philippe Parreno, con una spettacolare coreografia di luci in movimento, suoni, immagini, oggetti volanti e due enormi tappeti sui quali abbandonarsi, per vivere l’emozione di questa sorprendente installazione biodinamica.

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9) BOROUGH MARKET

Anche questa è una nostra tappa fissa di ogni viaggio a Londra, e devo dire che quest’anno i bambini hanno davvero apprezzato, scoprendo sapori e delizie provenienti da tutto il mondo. Il coloratissimo Borough Market, il mercato gastronomico più antico della città si estende sotto gli archi della ferrovia del London Bridge e si tiene tutti i giovedì, venerdì e sabato. Già da metà Novembre appaiono sui banchi le vere specialità inglesi del Natale: come dicono i londinesi, questo è davvero “il Paradiso del cibo”!

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10) PARCHI DI LONDRA

A Londra piove sempre? Molti la pensano così, in realtà a Londra il clima può cambiare completamente da un’ora all’altra e spuntare il sole (o arrivare la pioggia) quando meno te l’aspetti. Nelle belle giornate di sole i parchi di Londra sono irresistibili: oltre a essere l’ideale per una pausa relax, sono tutti attrezzatissimi, con giochi per bambini, teatri all’aperto, concerti e addirittura attrezzature sportive!

I nostro preferiti sono: Richmond Park, St James’s Park, Battersea Park, Regent’s Park e ovviamente Hyde Park, che in questo periodo diventa la sede di Winter Wonderland, l’evento natalizio più atteso dalle famiglie con bambini, trasformandosi in un magico paese delle meraviglie!

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Un ultimo consiglio prima di partire?

Assolutamente l’accomodation. Per esperienza consiglio di alloggiare nell’area tra Southwark e London Bridge, a Sud del Tamigi, in quanto ottimamente collegata e vicina alla maggior parte delle tappe indicate nell’itinerario. Per sentirvi come a casa e godere di mille comodità, consiglio un delizioso Bed & Breakfast che si trova proprio di fronte allo Shard, la torre firmata da Renzo Piano: credetemi, sarà un soggiorno davvero indimenticabile!

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Credits© Ebba Erikzon – Videoplugger http://www.videoplugger.com

Ci vediamo a Londra!

Priscilla & Ebba

L'articolo Il Natale a Londra con i bambini: alla scoperta della città di Peter Pan nel periodo più bello dell’anno by Family Welcome sembra essere il primo su Il Gufo.



Fonte: http://magazine.ilgufo.com/christmas-london-with-the-children-discovering-the-city-of-peter-pan-at-the-most-beautiful-time-of-the-year/