31 dicembre 2016

Calmare un neonato

 

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Appena usciti dalla pancia della mamma i neonati hanno bisogno di ritrovare alcune sicurezze..di trovare una continuità  con l’ambiente appena lasciato.. Non è semplice perchè l’utero della mamma è quasi “il contrario” di ciò che lo aspetta fuori. Una delle cose che tranquillizzano i piccolissimi è la possibilità  di avere sempre dei confini attorno sè, proprio come nell’utero ogni volta che muovevano una gamba o allungavano un braccio toccavano la parete dell’utero.

Un’accortezza semplice ed economica che possiamo avere per creare un ambiente accogliente per il neonato e nel quale non si senta sperso è farlo dormire in un ambiente piccolo, cosicchè lui muovendosi riesca con mani e piedi a toccare tutti i confini. A volte anche le culle pur essendo splendide sono grandi e i neonatini sembrano “nuotarci” dentro.

Che fare? Semplicemente prendere degli asciugamani arrotolarli facendo dei salsicciotti che disporremo nella culla come a comporre un nido delle giuste dimensioni. Se non vi piacciono esteticamente potete anche metterli sotto il lenzuolino.

Un altra cosa furba, poco dispendiosa e che funziona è avvolgere i neonati in un telino di cotone da Swaddle prima di adagiarli nella culla.

Vedrete che il vostro piccolo starà  nella culla più sereno e piangerà  di meno.

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Il lupo che non amava il Natale! Il lupo che entrava nelle fiabe! Il lupo investigatore al museo! Ben tre libri del nostro amico Lupo. Finalmente è tornato.

Orianne Lallemand e Éléonore Thuillier sono tornate più forti di prima. Sono ben otto i libri unici su questo simpatico personaggio che ormai incrociamo anche sotto forma di peluche nelle librerie. È ormai una star. Il suo carattere pigro, demoralizzato e abbattuto è stato da sempre il suo punto forte da dove ripartire per una nuova originale avventura. Già nel libro “Il lupo che voleva cambiare colore” quando calza un bel maglione rosso scarlatto e sembra Babbo Natale, afferma fortemente che lui odia il Natale. E quindi testardo nelle sue idee ci propone.

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Il lupo che non amava il Natale. Amico lupo. Ediz. a colori

Lupo non ama il Natale, gli fa venire proprio il mal di testa! Ma quando arriva il 24 dicembre i suoi amici sono decisi a fargli godere la festa. Alla fine Lupo si convincerà?

Sula stessa linea di “Il lupo che voleva la festa di compleanno”quando meno se lo aspetta, Lupo riuscirà a godere anche lui della complicità degli amici per vivere insieme questa data importante dell’anno. Come altri libri sul Natale, ci ricorda l’importanza (o quello che dovrebbe essere) il vero significato (l’amicizia, la famiglia, la condivisione ecc).

Il lupo che entrava nelle fiabe. Amico lupo. Ediz. a colori

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Quest’anno per la Festa di Primavera Lupo vuole preparare una torta di mele, ma in cucina è un disastro. Così va nel bosco a cercare qualcuno che lo aiuti. E chi incontra? Tre piccoli porcellini, Cappuccetto rosso, una strega… Quante avventure deve affrontare per preparare la deliziosa torta di zia Rosetta!

Un libro delizioso come la torta da preparare, che stimola il piccolo lettore nel trovare personaggi conosciuti in altre vesti.

Il lupo investigatore al museo. Amico lupo. Ediz. a colori

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Straordinarie le trasposizioni delle famose opere e il loro nome trasformati in lupo! Molto coinvolgente anche la voglia di far apprezzare l’arte ai più piccoli, un bel trampolino di lancio per introdurli alle grandi opere. I genitori possono cercare opere originali e le differenze per bambini e somiglianze. E come fare una visita guidata, stanza per stanza: pittura, scultura, arte primitiva, ecc.
Un altro album meravigliosamente riuscito: la grafica, l’umorismo, l’intrigo, colore …. eccellente!

 

Da non perdere anche:

Leggi e gioca con lupo e i vestitini. Ediz. a colori. Con gadget

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Un viaggio nel tempo ricco di colpi di scena! Il lupo che aveva paura della sua ombra. C’era una volta un giovane lupo che aveva paura di tutto… anche della sua ombra! Un giorno lasciò la sua casa, deciso a trovare la strada per la felicità. Alla fine troverà una nuova casa e amici che lo accettino per quello che è? Simpatico il peluche che aiuta il coinvolgimento nella lettura.

Il lupo. Amico lupo. Libro peluche grande. Ediz. illustrata

 



Fonte: http://www.libricino.it/2016/11/18/il-lupo-che-non-amava-il-natale-il-lupo-che-entrava-nelle-fiabe-il-lupo-investigatore-al-museo-ben-tre-libri-del-nostro-amico-lupo-finalmente-e-tornato/

Scritta Buon anno nuovo

Per festeggiare il 2017 abbiamo preparato questa scritta Buon anno nuovo. Con l’occasione rivolgiamo a tutti i nostri più sinceri auguri di Buon Anno!

Scritta Buon anno nuovo

 

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Fonte: http://www.mammaebambini.it/festivita/natale/scritta-buon-anno-nuovo/

Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari da insegnare ai bambini

Il 2016 volge al suo termine: siamo tutti pronti ad accogliere il nuovo anno. I bambini sono emozionati, fanno buoni propositi per il 2017 insieme a mamma e papà e si apprestano, ancora una volta, a passare del tempo in famiglia, senza regali questa volta. Che ne dite di cogliere l’occasione per insegnare loro una bella filastrocca sull’evento, magari una che porta la firma di un grande autore per l’infanzia? Potrebbero poi recitarla di fronte a tutti i componenti della famiglia riuniti a tavola, per un mini spettacolo in allegria.


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Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari da insegnare ai bambini, pubblicato su Tutto Mamma il 29/12/2016

© Ishtar per Tutto Mamma, 2016. | Commenta! |
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Ecco come riconoscere la persona riflessiva dalla grafia

La capacità di riflettere è una virtù sempre meno riconosciuta.

I ritmi ai quali siamo sottoposti presuppongono risposte rapide, decisioni prese d’ impulso, che a volte però si dimostrano troppo azzardate.

Incontrare una persona riflessiva è un’opportunità ormai rara.

Ma come riconoscerla? Ci aiuta, come sempre, la nostra grafologa Candida Livatino.
Ecco cosa ci dice sulla scrittura del “riflessivo”:

liva“La scrittura del riflessivo è facile da individuare: il calibro è piccolo e sono presenti anche alcune angolosità, nonostante sia armonica, scorrevole, senza arresti né scatti.

E’ una persona che nelle varie situazioni mette sempre al primo posto la concentrazione e l’osservazione.

Non dà giudizi “di pancia”, sa ascoltare molto gli altri, proprio per trovare il tempo di capire bene con chi ha a che fare.

Ha notevoli capacità deduttive e decisionali e non è mai avventato nelle sue scelte.

Nel rapporto di coppia lascia molto spazio al partner e presta attenzione ai suoi dubbi e alle sue necessità, cercando di analizzare fino in fondo la situazione.

Per il riflessivo la stabilità affettiva è molto importante. Rifugge dalle frequentazioni superficiali, che non sono frutto di una conoscenza rodata e costruita nel tempo,

Anche in ambito lavorativo il suo obiettivo primario è quello di conseguire una stabilità, che lo metta al riparo da ansie e incertezze sul futuro.

Candida Livatino”

COP Livatino Scrivere con il cuore.inddSe volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, sincero, vanitoso o geloso, se è più portato per i rapporti duraturi o per le avventure,  e tanto altro ancora, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il terzo libro proprio su questo tema: “Scrivere con il cuore” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it



Fonte: http://vivalamamma.tgcom24.it/2016/12/ecco-come-riconoscere-la-persona-riflessiva-dalla-grafia/

Inverno in città – Cosa fare? By Sweet As ACandy

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Diciamoci la verità, a volte arriviamo a sera e tristemente ci rendiamo conto che tra lavoro e mille incombenze quotidiane, non abbiamo dedicato abbastanza tempo ai nostri figli. Sono mamma di tre bambini e appena posso cerco di ritagliare dello spazio da dedicare a loro singolarmente.
Gianmarco, il mio primogenito, ha compiuto 4 anni e con lui posso iniziare a divertirmi con attività più interessanti anche per me, come ad esempio un bel giretto al museo. In Inverno non si sa mai cosa fare e per non restare chiusi in casa ogni pomeriggio, bisogna inventarsi qualcosa.

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Gianmarco inizia ad essere molto interessato ed affascinato dal mondo animale e così l’altro giorno, ho deciso di portarlo al museoo zoologico di Bologna.
Tra giraffe, leoni e animali di ogni specie e provenienza, abbiamo trascorso una mattinata diversa scoprendo tante cose nuove.

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Il suo colore preferito è il verde e verde è stato il total look che ho scelto per questa occasione. Un look casual che si presta per tante situazioni della vita di tutti i giorni.

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Un comodo pantalone in cotone e una camicia a scacchi verdi e blu che lasciata aperta sopra una t-shirt rende il tutto più sbarazzino. Il blazer in maglia infine, ha conferito quel tocco di classe che del resto contraddistingue tutti i capi de Il Gufo.

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La temperatura ormai è rigida ed è fondamentale coprirsi con un morbido e caldo piumino. Quelli de Il Gufo sono stupendi! Quello che indossa Gianmarco è blu con inserti in tessuto e all’interno ha delle comode bretelle per poterlo portare sulle spalle. Quindi elegante e pratico al tempo stesso.

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Che ne dite? Amo questo total look!
Un abbraccio e buone feste,
Federica

Fotografie di Veronica Zanetti – Avoriophoto  http://www.avoriophoto.it/

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Fonte: http://magazine.ilgufo.com/winter-the-city-any-ideas-by-sweet-as-candy/

E’ tempo di pidocchi! Come prevenirli e sconfiggerli

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Sul fronte pidocchi credo di vantare un curriculum degno di nota:

–        li prendo per la prima volta in terza media, in un periodo in cui mi specchiavo giorno e notte nemmeno fossi Kim Kardashian, per la mia chioma voluminosa, boccolosa, lucente, e sinuosamente lunga.

Quei riccioli che osservavo con orgoglio, dopo avere scoperto una mattina che venivano usati da minuscoli insettini come bandierine per slalom folli, li ho visti cadere come pigne dal parrucchiere assieme alle mie lacrime di dolore e gli occhi spaventati delle shampiste che si erano radunate in un angolino guardandomi come se avessi l’ebola;

–   li prende mia figlia il primo anno d’asilo;

  • poi anche il secondo anno d’asilo;
  • e il terzo anno d’asilo (per noi la coerenza sopra ogni cosa);
  • per non deludere le elementari se li prende anche in prima, seconda e terza;
  • Poi li riattacca a me.

Ecco, ci manca il master e posso essere annoverata tra le specialiste delle invasioni “pidocchiesche”.

 

Dalla mia lunga esperienza in cui mi sono approcciata ai metodi più assurdi e traumatici (taglio radicale dei capelli, impanatura della testa con polvere mentolata prima di andare a letto e per non trovarmi la mattina infarinata come un fiore di zucca ripieno mia madre mi calzava la cuffia di gomma con bacino della buonanotte annesso, per concludere in bellezza shampoo feroci con aceto puro al 100%) sono poi approdata alla consapevolezza che i pidocchi si possono debellare con metodi meno talebani.

Per fortuna Camilla ha ricevuto trattamenti decisamente più umani rispetto a quelli che ho dovuto sopportare io: prodotti specifici da mettere sui capelli per un lasso di tempo definito, controllo attento di ogni singola ciocca. Ho risparmiato qualche seduta dallo psicologo.

 

Alcune informazioni utili sui pidocchi e come prevenirli:

  • non amano stare su teste poco pulite, così si sfata il mito che se hai i pidocchi sei uno che non si lava e non tiene alla propria igiene personale, al contrario il pidocchio ama un habitat lindo;
  • adorano i capelli svolazzanti che usano come liane a cui aggrapparsi e usare per i loro trasferimenti da una testa all’altra perciò sarebbe opportuno legare i capelli lunghi in trecce, code o chignon;
  • nei periodi “fertili” buoni contraccettivi sono i prodotti specifici che aiutano a tenere a debita distanza i pidocchi (spray preferibilmente);

 

Se il bambino prende i pidocchi:

  • tenerlo qualche giorno a casa e sottoporlo serenamente al trattamento adeguato;
  • non essere omertosi sulla questione ma informare la scuola del fatto in modo da creare cooperazione con gli altri genitori che ci si augura prestino maggiore attenzione alle teste dei propri figli altrimenti il tutto si trasformerebbe in un’ecatombe;
  • utilizzare un prodotto protettivo di nuova generazione

 

 

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Carenza di vitamina D in gravidanza causa autismo?

La carenza di vitamina D in gravidanza è pericolosa? Il Brain Institute dell’University of Queensland insieme all’Erasmus Medical Centre in Olanda ha analizzato in modo approfondito il legame tra la carenza della vitamina D in gravidanza e nei primi anni di vita del bambino e l’autismo.

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Gestosi

gestosi-cause-sintomi-586x389Malattia non troppo conosciuta, colpisce esclusivamente le donne in gravidanza. E’ nota anche con il nome di preeclampsia e secondo le statistiche il 5% delle donne in stato interessante ne vanno soggette. Fa la sua comparsa tra la 27 e 28 settimana e gli effetti potranno essere sentiti più o meno gravi a seconda dei casi.

I sintomi iniziali sono di poca rilevanza e spesso sottovalutati:

• eccessiva ritenzione dei liquidi;

• gonfiore diffuso a tutto il corpo;

• aumento veloce del peso;

• aumento della pressione arteriosa;

• incremento delle proteine nelle urine;

• comparsa di lividi sulle gambe, mani e viso;

• dolori addominali;

• cefalea e disturbi visivi.

Esistono inoltre dei sintomi ben più gravi che pongono immediatamente in allerta la futura mamma ed il ginecologo. Tra questi da tenere sotto controllo:

• attacchi epilettici;

• perdita di conoscenza.

Nei casi più gravi la gestosi prende il nome di eclampsia imminente.

La presenza della malattia potrà essere riscontrata con un semplice esame delle urine, attenzione che consentirà al ginecologo di agire in tempo rendendo innocua la gestosi.

Ancora oggi le cause della comparsa della malattia non sono totalmente chiarite, ma è incontestabile il fatto che la placenta danneggiata inizi ad un certo punto a rilasciare sostanze tossiche nel corpo della futura mamma. Statisticamente si è inoltre riuscito a delimitare la categoria di donne maggiormente soggette a questa malattia. In linea di massima questa colpisce più facilmente primipare, donne che si trovano incinte dopo i 40 anni, donne obese, le donne in attesa di gemelli, le neo mamme che fumano troppo etc.

I rischi causati da questa malattia se trascurata sono notevoli per la madre, ma certamente anche per il feto. In alcuni casi il parto è anticipato di qualche settimana, in altri il feto non riesce a crescere in maniera sana e naturale. Tutto questo è causato dalla placenta danneggiata che non consente il necessario afflusso di sangue al feto.

Seppure di questa malattia si sappia davvero poco, i medici per la prevenzione consigliano di monitorare attentamente il peso, ma soprattutto di controllare periodicamente tramite analisi i livelli di albumina nelle urine. Normalmente si consiglia di rimanere a riposo e di seguire un’alimentazione povera di grassi e chiaramente è buona norma durante tutta la gravidanza smettere di fumare.

La terapia consiste nell’assunzione di farmaci anti ipertensivi che dovrebbero limitare il problema e in periodici esami del sangue e delle urine.



Fonte: http://www.dreambaby.it/gestosi/

Calendula, ottima per la pelle, può essere usata anche per via interna. Scopriamone proprietà, usi e controindicazioni

La Calendula è un fiore bellissimo e solare, che ravviva le nostre estati col suo colore giallo-arancio. Conosciuta per le sue proprietà lenitive sulla pelle, infatti è particolarmente indicata per la pelle delicata dei bambini, ha anche eccellenti proprietà per uso interno.

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CALENDULA OFFICINALIS – La Calendula Officinalis fa parte della famiglia delle Composite, non è difficile scorgerla coltivata nei giardini (è infatti un bellissimo fiore ornamentale) e si trova allo stato selvatico solo al sud d’Italia e nelle zone in cui il clima è mite (per esempio Liguria). L’origine del suo nome è curiosa quanto controversa: chiamata nei testi medievali solis sponsa sposa del sole”, per la sua caratteristica di aprirsi al mattino e chiudersi la sera, nei secoli ha preso il nome calendula, che deriva da calendae, calendario, nome che lascia intendere il suo ritmo di fioritura, tutti i giorni per buona parte dell’anno.

Le proprietà della calendula officinalis

La calendula è un fiore prezioso, grazie alla qualità dei suoi componenti, tra i quali ricordiamo:

  • Vitamina C e acido salicilico
  • Olio essenziale
  • Alcoli terpenici, sia liberi che esterificati, che vanno a comporre gli oli essenziali e carotenoidi tra cui  carotene, licopene, calendulina, xantofille, luteina e xantine responsabili del colore giallo-arancio dei fiori. Nei fiori arancioni prevale il licopene, nei gialli la xantofilla
  • Flavonoidi (narcissina e rutina)
  • Resina
  • Mucillagini
  • Beta-carotene, luteina e zeaxantina (antiossidanti)
  • Saponine (glicosidi triterpenici)
  • Sali minerali

L’estratto di fiori di calendula contiene 15 aminoacidi: alanina, arginina, acido aspartico e acido glutammico, asparagina, valina, istidina, leucina, lisina, prolina, serina, tirosina, treonina, metionina e fenilalanina.

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CALENDULA, USO ERBORISTICO E MEDICINALE – Hildegard von Bingen (1098-1179) conosciuta come Santa Ildegarda è stata una studiosa di medicina che ha fatto conoscere tutti gli usi e le proprietà di questa pianta, ancor oggi soprattutto in Germania prodotta  e utilizzata in maniera intensiva (la calendula officinalis è iscritta nella farmacopea tedesca).

Tra le più importanti proprietà della calendula possiamo elencare:

  • Antidolorifiche e antispasmodiche, calma i dolori
  • Antidismenorroiche, calma i dolori mestruali
  • Antinfiammatorie, la calendula è efficace contro le punture di insetti imenotteri e contro il veleno di meduse e Attinie e contro le dermatiti
  • Antiulcera, effetto citoprotettore sulla mucosa gastrica, i saponoidi hanno un’azione antiulcera
  • Cicatrizzanti, l’attività cicatrizzante è dovuta alla maggiore produzione di fibrina e formazione di nuovo epitelio
  • Coleretiche, incremento della secrezione di acidi biliari
  • Disinfettante, capace di distruggere microrganismi nocivi
  • Emmenagoghe, capace di provocare le mestruazioni nel caso siano assenti o ridotte
  • Emostatica, arresta la fuoriuscita del sangue dalle ferite
  • Idratanti, per pelli secche e arrossate, per screpolature
  • Ipotensive e brachicardica, leggera riduzione della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca
  • Lenitive, allevia il bruciore

Gli usi della calendula

Usi della calendula per via esterna

Per uso esterno la calendula può essere utilizzata sotto forma di varie preparazioni, dalle creme, a tinture, decotti, oleoliti.

Viene utilizzata contro le contusioni, nella pelle arrossata e infiammata in genere, contro acne, foruncoli e infezioni cutanee causate da stafilococchi, micosi del piede, herpes, punture di insetti e contro i geloni.

La crema alla calendula, l’oleolito o l’infuso possono essere utilizzati per:

  • curare ferite, tagli, verruche, piaghe da decubito,ulcere, bruciature e scottature minori
  • attenuare la formazione di vene varicose e emorroidi
  • le dermatiti da pannolino nei neonati
  • lenire i capezzoli arrossati durante l’allattamento
  • le infezioni acute dell’apparato genitale maschile, in particolare le orchiepidermiti
  • lenire gli occhi arrossati
  • diminuire il mal di denti e le gengive arrossate
  • ridurre la dermatite che di solito è causata dalla chemioterapia per tumore al seno
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CALENDULA SULLA PELLE – Gli ultimi studi hanno evidenziato che sono soprattutto le infezioni della pelle causate da stafilococchi a reagire bene all’applicazione di preparati a base di calendula officinalis. Gli studi confermano che la calendula aumenta la velocità di guarigione di ferite, scottature e abrasioni. Per disinfettare utilizzare la Tintura madre di calendula, diluendola con acqua e usandola su garza da applicare alla ferita o abrasione.  Per facilitare la cicatrizzazione utilizzare invece la pomata o l’unguento di calendula.

Usi della calendula per via interna

Nonostante sia conosciuta principalmente per i suoi ottimi effetti sulla pelle, la calendula offre molti altri utilizzi per via interna:

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CALENDULA E BENESSERE FEMMINILE – La calendula allevia i disturbi causati dal ciclo mestruale, grazie alle sue proprietà antispasmodiche, inoltre aiuta a regolarizzare il ciclo, diminuendo le mestruazioni quando abbondanti e aumentandole quando scarse, ma è un valido aiuto anche per alleviare i sintomi della menopausa.  COME USARLA – Infuso:  due cucchiaini da caffè di fiori di calendula essiccati in 1/4 di litro d’acqua bollente, coprire e lasciare riposare per 10 minuti, filtrare. 4-5- volte al giorno.

 

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CALENDULA, OTTIMO ANTISPASMODICO – Per uso interno la calendula è un ottimo antispasmodico, il suo decotto è molto utile in caso di ulcera gastrica. MODO D’USO – Decotto: far bollire per circa 10 minuti quattro cucchiaini di fiori essiccati di calendula in 1/2 litro di acqua bollente. Lasciare riposare e filtrare. Bere due tazze al giorno a stomaco vuoto per alleviare la tosse, e sintomi influenzali, cattiva digestione e infezioni gastrointestinali.

 

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CALENDULA, TONICO PER FEGATO E VIE URINARIE – La calendula ha anche proprietà diuretiche e disinfettanti del tratto urinario oltre ad aiutare nel trattamento delle disfunzioni di fegato e cistifellea. MODO D’USO – Tisana di calendula: un cucchiaio di fiori secchi in una tazza di acqua bollente per purificare il sangue e per migliorare lo stato generale di salute. Tintura madre:  si può utilizzare sia per via esterna che interna, per via esterna (diluita in acqua per impacchi) in caso di ferite, piaghe, geloni, diluita in caso di candida e altri funghiper via interna  3-4 gocce per ogni 10 Kg di peso in mezzo bicchiere d’acqua, da 2 a 4 volte al giorno. I momenti migliori sono la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi oppure 5-10 minutti prima dei pasti. Oppure sciogliere 8-12 gocce per ogni 10 kg di peso corporeo in un litro d’acqua e berla a sorsi nella giornata, lontano dai pasti.

Altri usi della calendula

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TINTURA NATURALE CON FIORI DI CALENDULA – I fiori, dall’inconfondibile colore giallo-arancio, sono usati per tingere di giallo, in modo naturale, tessuti delicati quali la seta e la lana.

 

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CALENDULA IN CUCINA – I fiori, se impiegati in brodi e risotti, danno il tipico colore giallo della zafferano. Anche le foglie possono essere aggiunte ad insalate miste conferendo così il tipico gusto amarognolo. I boccioli dei fiori, secchi o freschi, si possono utilizzare per aromatizzare salse e condimenti.

Controindicazioni all’uso della calendula

Ad oggi  non sono conosciute controindicazioni o effetti collaterali dovuti all’assunzione e all’utilizzo della calendula.

Il rischio di allergia alla pianta è molto basso, data l’assenza di elenalina (lattoni sesquiterpenici), tuttavia sono possibili reazioni di sensibilizzazione in seguito a contatti frequenti della pianta o delle sue preparazioni con la pelle.

L’uso per via interno della Tintura madre di calendula (estratto idroalcolico) aumenta l’effetto dei barbiturici.

Libri consigliati
La Calendula
Coltivazione, usi terapeutici e culinari
Riconoscere e cucinare le buone erbe
Amaranto. Bardana. Borsa del pastore. Calendula dei campi. Cardo mariano. Casselle. Chenopodio. Cicoria selvatica. Finocchio ...
Prodotti utili
Crema Protettiva alla Calendula
Protegge e lenisce al cambio pannolino
Fiori essiccati di calendula
100 gr.
Semi di calendula officinalis
Sementi biologiche - Fiore commestibile

Oleolito di calendula
Biologico


Fonte: http://blog.bimbonaturale.org/calendula-ottima-per-la-pelle-puo-essere-usata-anche-per-via-interna-scopriamone-proprieta-usi-e-controindicazioni/

Tra il fare e il pubblicare…

Sulmona

…c’è di mezzo: la 3 che prende dove vuole, il caldo che fa andare in tilt il caricatore del computer, km e km da macinare in fretta per rispettare gli appuntamenti, la bellezza di incontrare tante persone con tante storie, tanta voglia di parlare ma anche tanta voglia di ascoltare la nostra storia, il nostro lavoro… e il perchè “con questo caldo, Signurì“, siamo arrivate fin qui..

Quindi bella l’idea di far seguire in diretta il TOUR, ma a volte i tempi della rete sono veramente inconciliabili con la realtà.

Ora invece, da una terrazza talmente luminosa da far fatica a vedere cosa scrivo vi posso raccontare dei volti incontrati in questi primi due giorni di TOUR.

L’Associazione Nascere in Casa – Umbria, con Cristiana e Anna che lavorano da anni a Terni perchè le donne possano trovare un’assistenza differente da quella medicalizzata, perchè possano essere accompagnate in ospedale dall’ostetrica che le ha seguite per tutta la gravidanza e perchè possa esserci  realmente anche sul loro territorio la possibilità di scegliere la LORO modalità di parto, tra cui il parto in casa. Ad oggi, questa pratica è portata avanti solamente da Diana un’ostetrica di 80 anni che ancora assiste le mamme a casa accompagnata dal marito e da una giovane ostetrica. “L’associazione ha tanti progetti, ma è importante fare cultura in questo campo perchè tante mamme vanno accompagnate a scoprire tutto quello che dentro di sè già sanno…” L’Associazione Nascere in Casa – Umbria ha anche aperto una fascioteca, per mettere a disposizione delle mamme supporti non strutturati e soprattutto persone esperte che insegnino ad usarli…e ad andare oltre i pregiudizi.

Ieri pomeriggio, a Sulmona siamo state accolte da Federica e Adele nella sede dell’Associazione Mater Natura. Un posto bellissimo, accogliente e curato nei minimi dettagli. Federica, Ostetrica, segue i parti in casa e accompagnamenti in ospedale, Adele è una consulente della Scuola del Portare e fa incontri per le mamme di tutta la zona. “Le mamme sono incuriosite, sono aperte alla proposta del portare. Vengono volentieri agli incontri anche se poi fanno fatica a concretizzare…” 

Secondo loro mancano ostetriche con un po’ di esperienza che ricreino un pull per seguire i parti in casa  e un accompagnamento adeguato ai neogenitori, perchè con il tempo si sta tornando ad una forte ospedalizzazione della nascita e del postpartum.

Tutte persone forti, determinate e molto solari. Si spendono per fare informazione, divulgazione, per seguire le mamme, una per una, con un’assistenza individualizzata…per ciò che serve ad ognuna.

#noiinfasciaTOUR

 

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Fonte: http://www.mammarsupio.it/2015/07/18/tra-il-fare-e-il-pubblicare/

Secondo appuntamento: Libri per Natale !!! Manca ormai meno di un mese, si spera in sacchi colmi di libri per bambini.

Rieccoci per il secondo appuntamento, noi di Libricino vogliamo suggerirvi libri speciali per l’occasione e per prepararsi ad aspettare la famosa nascita o soltanto per aprire i tanto aspettati regali. Per un Natale pieno di libri !!!!

PER LETTORI DA 0 A 2 ANNI.

La notte di Natale: 1
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Un modo leggero per avvicinare i piccolissimi al Natale. Le parti tattili avvicinano ancora di più il piccolo lettore. Come gli altri Carezza libri della Usborne risultano molto stimolanti le parti morbide come la coperta di Gesù bambino, le pecorelle, le orecchie e la coda dell’asinello, i mantelli dei Re Magi ecc…

Consigliato anche per i molto piccoli, non ancora in grado di seguire la storia, ma che ammireranno estasiati i vari animali e ameranno grattare le varie parti in rilievo.

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TroTro e l’albero di Nataletrotro-e-lalbero-di-natale-edizioni-clichy-guettier-regalo-libro-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni

Ecco il famoso TroTro un asinello un po’ cocciuto e molto curioso. Le storie di questo simpatico personaggio sono brevi e hanno una finalità sempre didattica ma non risultano pesanti né troppo esplicite nel proporre una morale. I bambini si immedesimano in Trotro; il genitore che legge può cogliere un filo d’ironia e a sua volta riconoscersi nella mamma che aiuta, ma con grazia e leggerezza, il piccolo Trotro nel compiere le sue piccole, grandi imprese. In questo volume natalizio; TroTro, Zaza e il loro papà vanno a cercare un abete di Natale, “Martino” dice Zaza andando verso un alberello che viene subito scelto! Martino ama tantissimo i suoi nuovi amici, TroTro e Zaza lo decorano con tanto amore e Martino è davvero il più bello e il più felice di tutti gli abeti. Ma cosa ne sarà di Martino l’alberello dopo Natale? Niente paura, i nostri amici non lo lasceranno solo! Edito da Edizioni Clichy.

PER LETTORI DA 2 A 4 ANNI.

Bastoncinobastoncino-donaldson-scheffler-emme-edizioni-regalo-libro-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni

Julia Donaldson e Axel Scheffler sono delle conferme. Gli autori del famoso Gruffalò ci raccontano questa splendida storiella in rima. L’eroe è un bastoncino, detto Stick Man, che viene sottratto alla sua famiglia d’origine e vive tante avventure, sottoposto a tutti gli ‘usi’ cui può andare incontro un rametto, come fungere da gioco per un cane o mattoncino essenziale per un nido! Naturalmente il colpo di scena finale assicura un lieto e commovente ricongiungimento!

Molto apprezzato, coinvolge fortemente anche la lettura dei genitori. Consigliati tutti gli altri libri dell’ accoppiata Donaldson – Scheffler! Edito da Emme edizioni.

Uno spuntino di Natale. Ediz. a coloriuno-spuntino-di-natale-bonniol-babalibri-regalo-libro-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni

Un gatto e un topo trovano sul tetto di una casa un buffo berretto rosso con un pompon bianco. Decidono di utilizzarlo per trovare qualcosa da mangiare, ma l’impresa si rivelerà più difficile del previsto. Il travestimento del gatto dovrebbe infatti assicurare una fetta di torta e un bicchiere di latte ai due amici: tutti saranno certamente più buoni con un micio vestito da Babbo Natale. Ma le cose vanno un po’ diversamente e solo la dolcezza del vero Babbo Natale, felice di aver ritrovato il suo berretto, regalerà a tutti un’allegra, colorata e gustosa cena natalizia. Magali Bonniol la famosa autrice di CornabicornaEdito da Babalibri.

 

PER LETTORI DA 3 A 5 ANNI.

L’asinello e l’angiolettolasinello-e-langioletto-preubler-nord-sud-edizioni-regalo-libro-libricino-libri-fiabe-favole-per-bambini-ragazzi-news-blog-recensioni

Una mattina, svegliandosi, l’asinello non trova più la sua mamma! Per fortuna però non rimane a lungo da solo. Arriva un angioletto che sa dove è la sua mamma: nella stalla dove quella notte è nato il bambino Gesù. L’asinello e l’angioletto si incamminano verso Betlemme, invitando a seguirli tutti quelli che incontrano lungo il cammino. I bambini, il pastore con le sue pecore, la famiglia del panettiere, la donna che vende i würstel e persino l’agente di polizia, tutti si uniscono a loro e insieme vivono il miracolo del Natale. Due protagonisti della famosa grotta rivisitati in una storia nuova e moderna. Edito da Nord Sud edizioni.

Mentre tutti dormono
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È una magica e fredda notte d’inverno. Tutti dormono, nella vecchia fattoria in mezzo al bosco. Solo il tomte – il piccolo gnomo guardiano – è sveglio: come ogni notte, camminando nella neve a piccoli passi silenziosi, si reca a far visita agli animali della fattoria, i suoi migliori amici. Il delicato racconto di Astrid Lindgren, lieve come un canto popolare, celebra la semplicità e i sentimenti del mondo della natura. Recensito insieme ad altri libri, qui in  questo articolo.

 

Buona lettura!!!!



Fonte: http://www.libricino.it/2016/11/28/secondo-appuntamento-libri-per-natale-manca-ormai-meno-di-un-mese-si-spera-in-sacchi-colmi-di-libri-per-bambini/