4 settembre 2016

Il tiralatte: quando serve, come usarlo e dove acquistarlo


Se una mamma non può attaccare al seno il proprio bambino può ricorrere al tiralatte: ecco come si usa e come conservare il latte materno


Quando una mamma si trova impossibilitata ad allattare al seno il proprio bambino per cause mediche o lavorative, oppure è proprio il piccolo a non riuscire ad attaccarsi bene (a causa del suo basso peso alla nascita ad esempio) si può ricorrere al tiralatte per riuscire a garantire al neonato l’allattamento materno anche senza attaccarlo al seno.

Tiralatte manuale o elettrico?

In commercio ne esistono di vari tipi: manuali ed elettrici. Quando una donna deve scegliere tra questi due tipi di tiralatte è giusto che si chieda quanto ne debba far uso. I tiralatte manuali sono adatti se la donna deve tirarsi il latte poche volte; consistono nell'appoggiare al seno il diaframma in silicone e tramite una manovella spremere il latte.

Ne esistono di vari tipi ma la metodica di estrazione del latte è sempre la medesima. Ad esempio, vi è quello fatto a siringa che aspira il latte con lo stesso metodo della siringa quindi tirando il pistone, oppure il tiralatte a palla che estrae il latte tramite un aspirazione prodotta dalla spremitura della palla. Questo tipi di azioni imitano la suzione del bambino ma non sempre sono il tipo di tiralatte ideale da prendere.

Se la donna deve avvalersi di frequente del suo utilizzo l’uso di questo oggetto diventa poco pratico e soprattutto stancante. In questo caso è meglio affidarsi ad un tiralatte elettrico; alcune farmacie o sanitarie lo noleggiano. Ricorrere al noleggio è un artificio sicuramente conveniente se l’uso che la mamma ne deve fare è limitato nel tempo. Il tiralatte elettrico, sebbene non sia molto economico, è altrettanto pratico. Basta appoggiare il seno all’interno della coppa e azionare l’aspirazione; il latte si raccoglie in un contenitore tipo biberon.

Oggi è possibile aspirare il latte da entrambi i seni contemporaneamente, infatti questi tiralatte hanno un doppio diaframma in silicone da appoggiare ad entrambi i seni e permettere alla donna di guadagnare tempo. Inutile dire che avere la possibilità di guadagnare tempo estraendo il latte è consigliato soprattutto alle mamme di gemelli, non solo per la mamma ma anche per i bambini che possono bere il latte insieme.

I tiralatte elettrici hanno diverse velocità di aspirazione, alcuni offrono anche una parte preparatoria per il seno che stimola la fuoriuscita successiva del latte. Con la prima fase di estrazione il seno viene massaggiato e la donna, non provando dolore, si rilassa per passare alla fase successiva della “suzione” vera e propria. Inizialmente è consigliato provare con un flusso lento per poi piano piano aumentarlo. Questa azione stimola i seni a produrre latte anche se il piccolo non viene attaccato.

In commercio esistono molti tipi di contenitori per il latte materno ed è consigliato farne una buona scorta.

Ne esistono di vari tipi: ognuno è indicato per particolari esigenze e non è indicato per altre.

Nella maggior parte delle “liste di nascita” (quegli elenchi di oggetti “indispensabili” per le future mamme) è indicato anche il tiralatte, come se non si potesse farne a meno. In realtà consigliare a tutte le mamme in maniera indiscriminata il tiralatte è più che altro un modo per farvi spendere soldi inutilmente (eh, già, l’allattamento ha il difetto che non vi obbliga a spendere soldi, e quindi bisogna trovare qualche altra maniera per farvi mettere mano al portafoglio!).





Innanzitutto esiste la spremitura manuale del seno, per la quale vi bastano le vostre mani e nulla più. E’ molto importante che ogni donna sappia spremersi manualmente il latte, dato che situazioni di “emergenza” possono capitare in qualunque momento dell’allattamento (ad esempio, un seno troppo pieno che provoca fastidio o dolore, causato dal fatto che il vostro bambino sta facendo una pausa più lunga del solito tra le poppate).

Le ragioni per cui può servire un tiralatte sono essenzialmente tre:

– somministrare latte materno a un bambino quando non può farlo direttamente la madre dal seno(separazione madre – bambino, ad esempio per motivi di salute di uno dei due o per il rientro a lavoro della madre).

– aumento e/o mantenimento della produzione di latte (bambino prematuro, ricoverato, con difficoltà ad attaccarsi al seno, stimolazione supplementare del seno se la produzione di latte è inadeguata, rilattazione o allattamento di bambino adottivo, mantenimento della produzione se la madre non può allattare per un periodo a causa di farmaci controindicati).

– drenaggio del seno (nel caso in cui, come dall’esempio della spremitura manuale, il seno è troppo pieno e oltre a far male può rendere difficoltoso l’attacco per il bambino, quindi anche nel caso di ingorgo o mastite).

Si tratta di utilizzi del tiralatte molto diversi che, come vedete dagli esempi, possono essere occasionali o che durano per più tempo.

Per questa ragione esistono diversi modelli di tiralatte:

– Tiralatte manuale: è economico ed è l’ideale per un uso saltuario, ad esempio per crearsi una piccola scorta di latte se la mamma si deve assentare o per alleviare un seno troppo pieno.

– Tiralatte mini-elettrico: si può noleggiare in una farmacia o acquistare, è di dimensioni contenute e spesso funziona a batterie. E’ ideale per un uso più intenso rispetto al tiralatte manuale, ad esempio quando è necessario tirarsi il latte più volte al giorno.



– Tiralatte elettrico: si trova solo a noleggio ed è grande come una valigetta (è un modello professionale) e i migliori hanno un doppio attacco, cioè si può estrarre contemporaneamente il latte dai due seni. Questo, oltre a ridurre i tempi, porta a un’efficacia maggiore. E’ particolarmente indicato nei casi in cui bisogna usare molto spesso e per periodi più lunghi il tiralatte, ad esempio per aumentare la produzione di latte o per mantenerla in caso di separazione madre – bambino.

Come detto in altri articoli, il tiralatte non è il vostro bambino quindi non sarà efficace quanto lui nell’estrarre il latte. Alcune madri infatti, pur avendo una produzione di latte adeguata, non riescono a estrarne un grammo con il tiralatte.

Con il tiralatte inoltre, per il fatto che possiamo osservare direttamente il latte che esce, ci sentiamo “sotto esame” e aumenta il livello di stress: questo inibisce l’ossitocina, l’ormone che permette al latte di uscire. Questa è la ragione per cui alcune madri pensano di non avere latte a sufficienza, proprio perché facendo la “prova del tiralatte” non ne vedono uscire.

Il problema è che non si può prevedere in anticipo se ti sarà utile o meno. 

Il mio consiglio è comunque di prenderlo e di tenerlo lì, accanto al letto. 

Forse non ti servirà mai, ma nel caso ti servisse è bene averlo pronto, altrimenti la sua utilità va perduta. 
Oppure, avendone bisogno urgentemente, dovresti andare a comprare la prima 
cosa che trovi… e che magari poi non ti convince e non funziona come ti aspettavi




Fonti : 


http://www.bambinonaturale.it/2010/04/il-tiralatte-quando-serve-come-usarlo/


http://www.pianetamamma.it/il-bambino/tiralatte-e-conservazione-del-latte-materno.html





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