20 ottobre 2016

Nuovi ecografi per un parto sicuro: il dono di ASM a 7 ospedali

Maneggevoli e all’avanguardia: sono gli ecografi che ASM (Associazione Italiana Studio Malformazioni) ha deciso di regalare a 7 ospedali italiani per rendere il parto più sicuro. Il primo è stato consegnato mercoledì 19 ottobre all’Ospedale San Paolo di Milano.

“La donazione è il frutto di una catena di solidarietà che ha unito le donne che hanno già avuto figli a quelle che sono in attesa di un bambino”, ha spiegato Marinella Di Capua, Presidente di ASM, una realtà del non profit attiva da 35 anni nel campo della salute in gravidanza e della prevenzione delle malattie congenite.

Ridurre il tasso di cesarei

Con questa iniziativa, ASM si propone non solo di salvaguardare la salute di mamma e bambino, ma anche di ridurre la percentuale di tagli cesarei ancora troppo elevata in molti Reparti Maternità italiani. Poter disporre di un ecografo in sala parto, infatti, può contribuire a limitarne il ricorso.

“Spesso alle donne con gravidanze a rischio viene tolta la possibilità di partorire naturalmente. A volte vengono sottoposte a cesareo senza che vi sia una reale indicazione”, ha spiegato Anna Maria Marconi, Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia all’Università degli Studi di Milano e Direttore della UOC di Ostetricia e Ginecologia al Presidio Ospedaliero San Paolo. “Disporre di un ecografo all’avanguardia rappresenta, in questo senso, un valore aggiunto, poiché ci permette di valutare tutte le fasi del parto e di scegliere le strategie terapeutiche più idonee per garantire il benessere del bambino che sta per nascere”.

Se i bebè sono due

Quando l’apparecchio può rivelarsi particolarmente prezioso? “In caso di gravidanza gemellare, ad esempio”, dice l’esperta. “In questa eventualità, ci aiuta a capire come sono disposti i bambini. Se sono entrambi a testa in giù, non c’è motivo di optare per il taglio cesareo. Mi è capitato anche di osservare bimbi podalici cambiare posizione durante il parto: pure in questo caso, quindi, non è detto che il cesareo sia l’unica via”, continua Anna Maria Marconi. “Ogni volta che nasce un dubbio che riguarda la discesa del bambino nel canale del parto, insomma, poter contare su un ecografo è di grande utilità”.

Dopo la nascita del bimbo, inoltre, l’apparecchio serve a monitorare le condizioni della neomamma. “Se c’è un’emorragia in atto, ad esempio, consente di individuare velocemente le cause e di intervenire con prontezza”, dice l’esperta. “Poter fare una diagnosi tempestiva, in momenti cruciali come questi, consente di guadagnare tempo prezioso”.

In caso di fecondazione assistita

L’apparecchio può essere utile anche in caso di gravidanze da PMA (procreazione medicalmente assistita), che non di rado terminano con un taglio cesareo.

“L’ecografo consente di seguire in maniera molto accurata il travaglio delle donne che hanno scelto la strada impegnativa della fecondazione assistita e di cogliere prontamente eventuali problemi che possono insorgere”, spiega Patrizia Sulpizio, responsabile Procreazione Medicalmente Assistita presso il Presidio Ospedaliero San Paolo. “La tecnologia dovrebbe servire a questo: a ridurre l’invasività sulle donne”, dice l’esperta. Il dono di ASM (reso possibile da una raccolta fondi tra i sostenitori dell’Associazione) va in questa direzione.

Dopo aver ringraziato l’Associazione, Marco Salmoiraghi, Direttore Generale della ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Santi Paolo e Carlo, ha concluso che “interventi come questo vanno a buon fine quando da un lato esiste la sensibilità della Onlus e dall’altro si evidenzia una competenza medica che viene riconosciuta dal partner non profit come meritevole di sostegno”.

 

Michela Crippa

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Fonte: http://www.dolceattesa.com/parto/nuovi-ecografi-un-parto-sicuro-dono-asm-7-ospedali_partorire/

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