29 gennaio 2017

Bagnetto

Fare il bagnetto può essere un momento di grande intimità e gioco tra mamma, papà e bambino. E’ importante osservare alcune regole per renderlo un momento ancora più piacevole e sicuro.

Quando fare il primo bagnetto?
Nelle prime due settimane di vita e comunque fino a quando non è caduto il cordone ombelicale è consigliabile evitare il bagnetto al neonato.

In questo periodo sarà comunque possibile lavarlo accuratamente, evitando di bagnare il moncone del cordone da cui avrà origine l’ombelico. L’acqua infatti ostacola la cicatrizzazione dei tessuti, ritardando la caduta del moncone e favorendo la comparsa di infezioni. È possibile lavare il neonato sotto l’acqua corrente nelle varie parti del corpo come sederino, piedini e gambe) con acqua tiepida, mentre per il pancino e la parte superiore del corpo può essere utile usare un detergente oleoso specifico per neonati da applicare con un batuffolo di cotone. Inoltre è importante disinfettare il moncone ombelicale con compresse di garza imbevute di alcool puro, in modo che si secchi e cada più velocemente.

Come fare il bagnetto al neonato
Il momento del bagnetto ricopre grande importanza non solo per l’igiene del neonato, ma anche per il rapporto bambino/genitori. E’ un’occasione di contatto in cui mamma e papà possono dialogare e giocare con il proprio bebè, interagendo con lui e imparando a scoprire cosa ama e cosa no.

Il bagno regala grande relax al bambino, anche se in pochi sopporteranno che gli si lavi la testa, per questo è bene assicurarsi di farlo con la massima delicatezza. Specie nella fase neonatale, quando sulla testa ci saranno le fontanelle, la pulizia del capo richiede premura particolare.

Quando s’immerge il bebè nell’acqua occorre sempre sostenere con una mano il collo e la testa del piccolo, perché non è ancora in grado di farlo da solo. Con l’altra mano si può lavare il suo corpicino e massaggiare delicatamente il cuoio capelluto, facendo attenzione a non colare l’acqua negli occhi. Per ultimo è bene girare il piccolo, facendogli appoggiare il pancino sul proprio avambraccio mentre con l’altra mano gli si lava la schiena.

Cosa occorre per un bagnetto sicuro?
Innanzi tutto sarà necessario munirsi di una vaschetta: quanto a forme e colori ci si può davvero sbizzarrire! Alcuni modelli includono piani antiscivolo e sedili confortevoli, altri hanno addirittura la bilancia incorporata. La temperatura del locale all’interno del quale faremo il bagnetto dovrà essere intorno ai 20°, mentre quella dell’acqua intorno ai 37°. Se la vaschetta non dispone già di un termometro per l’acqua incorporato, per misurarla e accertarvi che sia giusta potete munirvi di un termometro galleggiante: alcuni hanno una doppia funzione e servono anche ad intrattenere il piccolo mentre è in acqua.

Nell’acqua va disciolto un detergente oleoso o cremoso anallergico e specifico per bimbi piccoli. Da evitare l’uso di spugne naturali o sintetiche, perché sono un ricettacolo di batteri: molto meglio lavare il bambino aiutandosi con una pezza di mussola o una lavetta di cotone, che poi laverete comodamente in lavatrice.

Tutto l’occorrente come ad esempio accappatoio, pannolino di ricambio, vestitini e crema, dovrà essere a portata di mano in modo che il bambino non sia esposto a correnti o che peggio ancora dobbiate girovagare per la casa cercando di recuperare pezzi!

Se quando immergete vostro figlio nell’acqua, comincia a piangere non spaventatevi. Ricordate sempre che quello che provate voi è ciò che lui recepisce, quindi bando a tensioni e irrigidimenti. Se proprio non ama stare a mollo potrete porre fine alla sua sofferenza dopo qualche minuto. Se al contrario sembra apprezzare, potete lasciarlo divertirsi fino a 8/10 minuti, l’importante è che monitoriate la temperatura in modo che non si raffreddi.

Quando il bambino crescerà, il bagno diventerà un momento di gioco a cui non vorrà più rinunciare. Paperelle di gomma, giochini colorati e tanta fantasia vi consentiranno di sbizzarrirvi e di trovare giochi che coinvolgono vostro figlio. Anche per le persone che non frequentano abitualmente il piccolo, come nuove tate o nonni che vivono distanti, quella del bagnetto può essere una fase di socializzazione.

Il bambino è maggiormente predisposto a giocare in un momento in cui è rilassato e liberato dalle tensioni che lo affliggono quando è affamato o ha sonno.

A proposito di sonno, specialmente se si fa il bagno al bimbo prima di cena, è possibile che la voglia di cibo porti nostro figlio a piangere e dimenarsi, dunque prima di decretare che non ama l’acqua proviamo a cambiare orario del bagnetto.

Se l’idea di fare il bagno a vostro figlio vi spaventa lasciatevi aiutare ma soprattutto state tranquille, il più delle volte sarà l’istinto a guidarvi!

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Fonte: http://blog.kiddom.com/bagnetto/

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