11 gennaio 2017

Come cantargli la ninna nanna?

ninna nanna

Intonare una canzoncina al momento di coricarsi favorisce l’addormentamento del bebè, perché lo rasserena e gli trasmette sicurezza. Ma ci sono accorgimenti particolari che mamma e papà dovrebbero osservare par cantare una “buona” ninna nanna?

Ciò che conta è la presenza dei genitori

“Se il bimbo è in braccio, la mamma lo cullerà dolcemente seguendo il ritmo del canto, lento, regolare e rilassato”, consiglia la pedagogista Barbara Laura Alaimo. “Se però il bebè, in quel momento, è molto agitato e magari sta piangendo, per catturare la sua attenzione conviene iniziare con un tono sostenuto e vivace, che si farà via via più lento e sussurrato: così, si crea una ‘sintonizzazione emotiva’ tra il genitore e il bambino”. E se mamma e papà sono stonati? “Niente paura: per il piccolo non è importante l’intonazione, ma la vicinanza dei genitori“, rassicura l’esperta. “Il bimbo è felice di ascoltare la loro voce, che conosce sin da quando era nel grembo materno. Ci sono bellissimi cd di ninne nanne, che possono essere utilizzati di tanto in tanto, ma che non potranno mai sostituire la voce e la presenza del genitore”.

Una ninna nanna a due voci

“Ai bambini piacciono molto i rituali e le ripetizioni, perché per loro hanno un effetto rassicurante”, ricorda la pedagogista. Spesso mamma e papà si alternano nella fase dell’addormentamento del piccolo. “Se i genitori cantano le stesse ninne nanne, pur con voci e modalità differenti, garantiscono al bebè una continuità, che lo fa sentire protetto e al sicuro. Per molti bimbi il momento dell’addormentamento è difficile da affrontare, perché prevede un distacco dai genitori: in questa situazione, la ripetizione di melodie note, le parole affettuose, le coccole e la presenza di mamma e papà sono di grande aiuto”.

Una melodia che rilassa il piccoloScopri perché

Di famiglia o “personalizzate”?

“Quando cantiamo una ninna nanna per il nostro bambino, richiamiamo alla memoria le canzoncine che i nostri genitori e i nostri nonni hanno cantato per noi quando eravamo piccoli. Così, di generazione in generazione, si tramanda un importante patrimonio culturale”, dice l’esperta. Ma accanto alle ninne nanne di famiglia, c’è spazio anche per la fantasia. Via libera, dunque, alle ninne nanne inventate, create ad hoc per il proprio bambino, magari adattando le nostre parole a una melodia che ci è nota.

di Giorgia Cozza

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Fonte: http://www.ioeilmiobambino.it/neonato/come-cantargli-la-ninna-nanna_sicurezza-0-12-mesi_musica-tempo-libero_nanna/

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