15 gennaio 2017

Sciopero del lattante: non vuol poppare… che fare?

Può capitare nei primissimi mesi di vita o quando il bebè è più grandicello: all’improvviso il piccolo rifiuta di poppare al seno. Cosa fare in questi casi? Ecco gli stratagemmi per risolvere il cosiddetto “sciopero del lattante” (o “sciopero del poppante”).

Cos’è lo sciopero del lattante?

“Definiamo sciopero del lattante – o sciopero del poppante – quelle situazioni in cui il bambino rifiuta di attaccarsi e poppare al seno“, spiega Martina Carabetta, consulente professionale in Allattamento Materno (IBCLC), presso l’Ambulatorio Latte&Coccole di Roma, “e con questo suo rifiuto, segnala che c’è qualcosa che non va”. Da non confondersi con la normale “distrazione” che verso il quarto-quinto mese può portare il bimbo a fare poppate più brevi, semplicemente perché è attirato e incuriosito dalla realtà che lo circonda. “Lo sciopero del poppante si riconosce perché il bebè si comporta diversamente dal solito: piange molto ed è inquieto o, al contrario, è eccessivamente tranquillo, e i pannolini bagnati diminuiscono, segnale che non si sta alimentando a sufficienza”.

Cosa crea disagio al bimbo?

Per risolvere la situazione è necessario individuare la causa del problema e intervenire di conseguenza. In alcuni casi, le cause dello sciopero del lattante sono ‘fisiche’, legate a un malessere del bebè: ad esempio, il piccolo può avere mal di gola o mal d’orecchi, per cui mentre poppa il fastidio si intensifica. Altre volte, il problema è legato alla gestione dell’allattamento: se si allungano le pause tra le poppate per seguire orari prestabiliti, il seno può “sottostimare” il fabbisogno del bambino e quindi il piccolo non sarà soddisfatto del latte ricevuto. Ricordiamo, infatti, che la produzione si basa su un meccanismo di domanda e offerta: più il bimbo succhia e più latte viene prodotto. Se si pongono limiti alle poppate (per quanto riguarda durata e frequenza), si interferisce con questo meccanismo, mentre seguendo i ritmi e la richiesta del bambino si ha la garanzia che riceva il nutrimento adeguato. In qualche caso il problema può essere lo stress: se la mamma è molto tesa per qualche motivo, il riflesso di emissione del latte può essere inibito temporaneamente, da qui la protesta del bimbo. Attenzione anche ai cambiamenti di orari o consuetudini: i bambini sono abitudinari e le interferenze con la loro routine possono disturbarli. Se il bimbo è molto piccolo, poi, il problema potrebbero essere saponi, creme per il seno o profumi che l’hanno disorientato: basta sciacquare la pelle perché il bebè torni ad attaccarsi normalmente. Infine, a interferire con le poppate può essere una giornata caotica, con rumore, persone, agitazione intorno al bimbo.

AllattamentoLa poppata ideale

Trucchi anti-sciopero del lattante

Come gestire la situazione, quando un bimbo non vuole poppare? Ecco alcuni accorgimenti che possono rivelarsi utili, mentre si cerca di individuare e risolvere la causa del problema. “Prima di tutto, fai uno stop: hai bisogno di ‘risintonizzarti'”, suggerisce Martina Carabetta. “Lascia stare faccende e incombenze non indispensabili, e dedica alcuni giorni interamente al bambino e a te stessa. Fatti aiutare nella gestione dei lavori domestici e magari ripiega su cibi che non richiedano cottura. Riposa insieme al bambino, fai delle passeggiate o dedicati ad attività rilassanti che piacciano a entrambi. Quando il bimbo non vuole poppare, può essere d’aiuto provare ad allattare in movimento, tenendolo in braccio o nella fascia, e camminando. Il movimento in genere ha un effetto molto rilassante che predispone il piccolo per la poppata. Se protesta non insistere: meglio riprovare più tardi. Un altro suggerimento è quello di proporre il seno nel dormiveglia, quando il bimbo si sta addormentando o sta per svegliarsi”. Se nonostante tutti i tentativi, proprio non vuole attaccarsi e ti accorgi che i pannolini bagnati sono diminuiti, la pipì è di colore giallo e ha un odore intenso (segnali di un’idratazione inadeguata), spremi o tira il latte (con la spremitura manuale o usando il tiralatte) e offrilo al bebè con un cucchiaino o una tazzina a seconda della sua età e preferenza. Se la situazione non si risolve in tempi brevi, rivolgiti a una consulente in allattamento, per ricevere incoraggiamento e suggerimenti mirati.

di Giorgia Cozza



Fonte: http://www.ioeilmiobambino.it/neonato/sciopero-del-lattante_allattamento/

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