1 febbraio 2017

Vaccino meningite: differenze tra B e C

Vaccini meningite

In Italia sono a disposizione 3 tipi di vaccino anti-meningococcico quello coniugato contro il meningococco C, MenC, il tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y e il vaccino contro il meningococco di tipo B. I sierotipi più presenti in Italia e in Europa sono B e C. Ma quali sono le principali differenze tra i due?

Vaccino antimeningococco C

Il vaccino coniugato contro il sierotipo C, MenC, protegge dal sierotipo C. In tutta Italia è gratuito già da diversi anni. Il Menc C si può somministrare a partire dal terzo mese di vita. È fortemente raccomandato in soggetti affetti da alcune patologie o per particolari condizioni di vita. Nello specifico è suggerito per i lattanti che vanno agli asili nido, per i ragazzi che frequentano luoghi particolarmente affollati, come le discoteche, e per chi debba recarsi in luoghi in cui la meningite è comune.

I bambini con allergia grave nei confronti di qualunque componente del vaccino, o che abbiano avuto una reazione allergica importante a una dose precedente, non devono essere vaccinati. I bambini con malattie acute lievi possono in genere sottoporsi alla vaccinazione con sicurezza. Nel caso di malattie acute moderate o gravi, invece, è preferibile guarire prima di vaccinarsi.

Il vaccino antimeningococcico può essere somministrato in genere contemporaneamente ad altri vaccini. Tuttavia i bambini con particolari patologie devono consultare il pediatra. Il vaccino può essere causa di problemi seri, come una grave reazione allergica. Tuttavia, il rischio che si manifestino danni gravi o la morte è estremamente basso. La maggior parte dei bambini vaccinati non presenta alcun tipo di problema.

Gli effetti collaterali del vaccino antimeningococcico sono di solito lievi. Possono manifestarsi arrossamenti o dolore nel punto di iniezione, malessere, nausea, cefalea o dolori muscolari. Tali sintomi durano non più di uno o due giorni.

Nel 2 %dei pazienti vaccinati si può constatare un lieve rialzo febbrile. Invece gravi reazioni allergiche sono molto rare.

Per maggiori informazioni o eventuali dubbi è importante chiedere consiglio al pediatra.

Vaccino antimeningococco B

Il Men B protegge contro quasi il 90% dei ceppi di meningococco B e si può fare a partire dai 2 mesi. Può essere somministrato anche in concomitanza con gli altri vaccini previsti nei primi anni di età. In caso di co-somministrazione il luogo di iniezione deve essere però differente dagli altri. Il numero di dosi necessarie varia in relazione all’età in cui si comincia la somministrazione. Sulla durata della sua protezione non si hanno ancora dati certi.

Gli effetti collaterali sono simili a quelli del Menc C, a parte una percentuale maggiore di manifestazioni febbrili. La febbre colpisce il 70-80% dei pazienti, specie quelli che si sono sottoposti a più vaccinazioni contemporaneamente.

Il vaccino contro il meningococco è somministrabile in Italia solo dal 2014. Fino al mese passato era gratuito solo in alcune regioni. Con il nuovo Piano Nazionale vaccini da meno di un mese è invece anch’esso esente da ticket.

L’autore: Veronica Lo Destro

Sono un’antropologa culturale amante del buon cibo e della lettura.
Mi occupo di comunicazione sia per il web che per la carta stampata.
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